Nella sua prima lettera pastorale dopo la nomina e l'insediamento a vicario apostolico dell'Arabia del Sud, Paolo Martinelli riflette sul tema della nostra vita come vocazione. Il vescovo ci ricorda che «il cristianesimo inizia con un incontro, con un invito a stare con Gesù» e ci sprona a vivere «con gioia la nostra vita come un dono, come risposta all'amore di Dio, che ci chiama a fare grandi cose», evitando la mediocrità.
L'Anno Santo 2025 "orienterà il cammino verso un’altra ricorrenza fondamentale per tutti i cristiani: nel 2033, infatti, si celebreranno i duemila anni della Redenzione compiuta attraverso la passione, morte e risurrezione del Signore Gesù". Lo scrive il Papa, nella Bolla di indizione Spes non confundit. Il Papa aggiunge inoltre: "stabilisco che la Porta Santa della Basilica di San Pietro in Vaticano sia aperta il 24 dicembre del presente anno 2024, dando così inizio al Giubileo Ordinario." Il Giubileo Ordinario terminerà con la chiusura della Porta Santa della Basilica di San Pietro in Vaticano il 6 gennaio 2026, Epifania del Signore.
La dichiarazione Dignitas infinita fa memoria del 75° anniverario della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e riafferma l’imprescindibilità del concetto di dignità della persona umana all’interno dell’antropologia cristiana (Introduzione). La principale novità del documento, frutto di un lavoro durato cinque anni, è l’inclusione di alcuni temi portanti del recente magistero pontificio che affiancano quelli bioetici.
Tra le violazioni della
dignità umana, accanto all’aborto, all’eutanasia e alla maternità surrogata compaiono la guerra, il dramma della povertà e dei mi granti, la tratta delle persone. In questo modo, la Dignitas infinita si propone come un testo che, pur radicato nella storia, si proietta con urgenza verso le questioni più pressanti del nostro mondo.
Santa Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo, meglio conosciuta come Teresa di Lisieux, e confidenzialmente come Santa Teresina, è una figura molto popolare, che il papa ricorda per i 150 anni della nascita con questa esortazione apostolica. La profondità del suo pensiero ha permesso che Giovanni Paolo II la proclamasse Dottore della Chiesa, la terza donna dopo Caterina e Teresa d'Avila. L'introduzione della teologa Simona Segoloni Ruta arricchisce l'esortazione con una riflessione importante su Santa Teresa. Introduzione di Simona Segoloni Ruta.
Un'esortazione apostolica sulla crisi climatica? Proprio questo è Laudate Deum: un'urgente richiesta di prestare attenzione al clima. Un testo che esprime una volta di più la costante preoccupazione di papa Francesco per la creazione e per la famiglia umana che la abita. Laudate Deum prende nettamente le distanze da coloro che cercano di minimizzare la questione. Il Santo Padre esprime molto chiaramente la sua volontà di radicare gli appelli eticopolitici in una lucida comprensione dei problemi ambientali, attenta allo stato dell'arte della ricerca che ne emerge.
La prospettiva dell'Enciclica Laudato si' non è esclusivamente «ecologica», nel senso che il suo contenuto non si limita a fenomeni - peraltro molto importanti - quale il cambiamento climatico. La Laudato si' è una vera e propria Enciclica sociale a tutto campo. A otto anni di distanza Papa Francesco, con l'Esortazione apostolica Laudate deum, chiede con forza che la crisi climatica venga riconosciuta come «un problema sociale globale che è intimamente legato alla dignità della vita umana», e richiede il «coinvolgimento di tutti». L'urgenza del problema del cambiamento climatico rimane quindi al centro dell'agenda di Francesco, che con questo nuovo testo completa le riflessioni e le informazioni raccolte negli anni dopo la pubblicazione della Laudato si' e richiama con forza all'impegno di tutti per la salvaguardia del creato e per un futuro più sostenibile per le prossime generazioni.
A otto anni dalla pubblicazione della Lettera enciclica Laudato si', con l'esortazione apostolica Laudate deum Papa Francesco condivide nuovamente la preoccupazione per la cura della casa comune, sottolineando fortemente la scala globale del problema del cambiamento climatico e le implicazione legate alla dignità della vita umana. L'urgenza del problema del cambiamento climatico rimane quindi al centro dell'agenda di Francesco, che con questo nuovo testo completa le riflessioni e le informazioni raccolti negli anni dopo la pubblicazione della Laudato si'.
La ricerca di Blaise Pascal, è sempre stata caratterizzata dalla capacità di porre domande in grado di toccare l'esperienza esistenziale di ogni persona. Si tratta di una ricerca fatta a partire dalla fede, ma questo non lo stacca dal suo mondo di scienza. La sua capacità di parlare a tutti nasce dal confronto che pone con la stessa condizione umana, tesa fra la sublimità cui è chiamata e la fragilità dei suoi bisogni. A questa umanità egli offre la personale convinzione che il confronto con la figura di Gesù Cristo può rispondere alle molte domande che la vita umana fa sorgere. Premessa di Alberto Peratoner.
La nuova Lettera Apostolica di Papa Francesco nel quarto centenario della nascita di Blaise Pascal. Con guida alla lettura di Giovanni Cucci.
Christus vivit è il titolo dell’Esortazione apostolica – una lettera ufficiale – che Papa Francesco scrive per consegnare ai cristiani, in particolare ai giovani, le conclusioni del Sinodo – assemblea dei Vescovi – che si è tenuto in Vaticano nel mese di ottobre 2018 e che aveva come tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”.
Il testo dell’Esortazione è denso, ricco di riflessioni stimolanti e di slogan cari a Papa Francesco. I giovani di cui si parla e ai quali si parla hanno dai 16 ai 29 anni e vivono nei contesti geografici e culturali più diversi. La Chiesa è “cattolica”, cioè diffusa su tutta la terra.
Come dice il titolo, Christus vivit, la lettera è un inno alla vita, invito ai giovani a vivere con Gesù “eternamente giovane” le gioie e le fatiche della giovinezza.
Il Papa affronta anche temi scottanti sempre con uno sguardo positivo e di grande fiducia nei giovani.
La lettura di questa Esortazione fa bene al cuore delle nuove generazioni e rasserena chi non è più giovane ma si trova a navigare nel pianeta giovanile.
Il libretto contiene tre parti:
Il testo dell’Esortazione.
Undici schede di lettura che commentano il testo e offrono spunti per un lavoro personale o di gruppo. Le schede sono state preparate da una équipe di educatori.
Il racconto di come si è arrivati alla stesura di questo testo, a cura di padre Antonio Spadaro, direttore de La Civiltà Cattolica.
Con ancora nella memoria l'eco della visita a Barbiana di papa Francesco, i vescovi toscani mettono a tema l'acuta riflessione di don Lorenzo Milani sul primato della comunicazione e sul valore della parola. «Da sempre la storia umana ne ha riconosciuto il potere - parola che trasforma e guarisce, ma anche immobilizza e ferisce -, al punto da elaborare vere e proprie strategie per irregimentarla e tenerla, se possibile, sotto controllo. Ed è paradossale che, proprio nel tempo in cui la comunicazione si moltiplica e tocca ogni sfera della vita, la parola umana subisce, in realtà, un vero e proprio esilio, un'incapacità a essere utilizzata con l'essenzialità e la forza che essa possiede».
L'individualismo neo-pelagiano e il disprezzo neo-gnostico del corpo sfigurano la confessione di fede in Cristo, Salvatore unico e universale. Il documento della Congregazione per la dottrina della fede ribadisce che la salvezza consiste nella nostra unione con Cristo, che, con la sua incarnazione, vita, morte e risurrezione, ha generato un nuovo ordine di relazioni con il Padre e tra gli uomini e ci ha introdotto in quest'ordine grazie al dono del suo Spirito.
Costituzione apostolica circa le università e le facoltà ecclesiastiche.
Alla luce dei due sinodi sulla famiglia, la diocesi di Bari-Bitonto riflette su come coinvolgere la comunità cristiana soprattutto là dove le famiglie vivono una fragilità di relazioni. A tal fine, in questo documento, è stato scelto il baricentro della "giovinezza" e delle relazioni tra generazioni, scegliendo, come riferimento per la riflessione, la storia di Giuseppe e i suoi fratelli.
Libero, creativo, partecipativo, solidale. Linee di preparazione per la 48ª Settimana Sociale dei Cattolici Italiani (Cagliari, 26-29 ottobre 2017)
"Il signore scende fino alla soglia in cui il Regno dei Cieli diventa Regno della terra, e stende le sue mani sulla coppia: uomo e donna".
Con il documento base intitolato «Giustificazione e libertà», pubblicato il 14 maggio 2014, la Chiesa evangelica tedesca si propone di «interpretare le tesi della Riforma sulla relazione fra Dio e l'uomo per il presente» e di riflettere «sul contributo della Riforma alla storia della libertà in Europa, nonché sulle differenze fra la concezione della "libertà" propria della Riforma e l'esperienza contemporanea della libertà». La dottrina della giustificazione è presentata come il cuore della teologia e della pietà evangelica e quindi come una risposta alle domande dell'uomo di oggi. Il legame fra Riforma e storia moderna della libertà «è la ragione fondamentale per cui il giubileo non è solo una festa delle Chiese, ma dovrebbe diventare una festa di tutta la società e dello stato».
Papa Francesco invita le comunità monastiche a intessere un dialogo con la storia umana salvaguardando i valori fondamentali della vita contemplativa. Attraverso il silenzio, l'ascolto, il richiamo all'interiorità, essa può e deve costituire una sfida per la mentalità di oggi.
La necessità di superare ogni sterile contrapposizione o estrinseca giustapposizione tra doni gerarchici e carismatici è richiesta dalla stessa economia della salvezza, che comprende la relazione intrinseca tra le missioni del Verbo incarnato e dello Spirito Santo.