Un libro in cui l'autrice svela tutti i segreti della sua cucina: una vera e propria scuola, ricca di consigli, tecniche e ricette, che permetterà anche al lettore meno esperto di realizzare, in sole quattro settimane, ricette degno di uno chef.
Cento grandi aziende, cento grandi bottiglie che il mondo ci invidia: oltre le mode, oltre le classifiche, oltre i preconcetti e le ideologie del vino. Semplicemente, l'Italia dei grandi vini.
Una 'cucina italiana' intesa come modello unitario, codificato in regole precise, non è mai esistita e non esiste tuttora. Se però la pensiamo come 'rete' di saperi e di pratiche, come reciproca conoscenza di prodotti e ricette provenienti da città e regioni diverse, è evidente che uno stile culinario 'italiano' esiste fin dal Medioevo.
Le identità non sono inscritte nei geni di un popolo ma si costruiscono storicamente, nella dinamica quotidiana del colloquio fra uomini, esperienze, culture diverse. L'italianità della pasta, o del pomodoro, o del peperoncino è fuori discussione. Ma è anche fuori discussione che la pasta, il pomodoro, il peperoncino appartengano in origine a culture diverse. È esattamente questo il genere di identità che dobbiamo cercare nella storia alimentare e gastronomica di un'Italia che si modella come spazio di valori comuni, di saperi e di sapori condivisi.
Due antipasti, due primi piatti, due secondi e due dessert: questa è la sfida degli Chef per un giorno, personaggi del mondo dello spettacolo che, alcuni per la prima volta nella loro vita, affrontano i fornelli e sfidano il giudizio del pubblico, non ultimo il "tavolo dei critici", dove colleghi chef e temibili critici gastronomici affilano - proprio come il cattivissimo Anton Ego del film Ratatouille - coltelli e forchette. Ora il verdetto passa ai lettori: a cavallo tra ricettario di cucina e racconto culinario, e attraverso la biografia gastronomica dei vari personaggi, il libro permette agli appassionati di cucina di costruire con creatività un menu sulla base della propria storia personale, o magari ispirato proprio dalle ricette dei vip coraggiosi che hanno raccolto la sfida del programma. Finalmente arrivano su carta lo "Stinco di Santo con Patate Carogne" di Carlo Lucarelli o la "Melunera" di Morgan! Inoltre le ricette di Lella Costa, Natasha Stefanenko, Nicole Grimaudo, Patrizio Roversi, Enrico Silvestrin, Amanda Sandrelli, Fiona May, Lucia Rizzi, Max Tortora e Marina Massironi.
Chi non vive dei ricordi di fragranti biscotti appena sfornati, del pollo arrosto con deliziose patatine che veniva messo in tavola durante il pranzo della domenica, ma anche delle frittelle così amate e attese, vietate dalla mamma ma preparate con infinito amore dalla nonna? Per tutti i nostalgici della cucina di una volta, quella che nel corso degli anni ha mutato preparazione, preferendo tempi più veloci, e gusto, scegliendo alimenti meno calorici, per quanti vogliono tornare ai sapori antichi della tradizione italiana, il volume raccoglie quelle ricette che nell'immaginario collettivo sono legate alla nonna, vale a dire a un'altra epoca e a un altro modo di considerare la cucina. Torta Pasqualina, struttoli, panzerotti e ogni altra bontà viene qui presentata: le ricette, corredate di belle immagini esplicative, guidano passo dopo passo esperti e non alla ri-scoperta di un mondo che non c'è più, di un tempo in cui i grandi cuochi erano le nonne, all'interno delle cucine nelle proprie case. Rivive così il patrimonio della grande cucina popolare di tutte le regioni italiane.
E’ nota l'opinione medica per cui un bicchiere di vino al giorno fa bene alla salute, mentre cinque o sei portano alla rovina. Salutare o no per il corpo, il vino fa decisamente bene all'anima. E per il vino non esiste accompagnamento migliore della filosofia. Infatti, si può imparare non solo a sorseggiare riflettendo ma anche a riflettere per sorsi, magari abbinando a ogni filosofo l'etichetta più adeguata e scoprendo che un bicchiere di Chianti è la guida migliore alla lettura della “Fenomenologia dello spirito” di Hegel. Questo libro delizioso si contrappone all'irritante prolissità con cui oggi si scrive di vino, proponendosi come un'appassionata apologia della bevanda su cui è stata fondata la civiltà.
Bere bene, non significa spendere tanto. Ecco una guida che concilia qualità e prezzo, elencando le etichette e le cantine italiane entro i 10 euro che soddisfano il palato e anche il portafoglio. La disponibilità dei vini di qualità in Italia è cresciuta enormemente e oggi si possono trovare ottime bottiglie anche a prezzi non proibitivi. L'importante è leggere l'etichetta e fare attenzione alla provenienza del vino. Ci sono ottimi prodotti il cui prezzo non dà il capogiro e che hanno un contenuto pregiato; un criterio di scelta suggerito dal Gastronauta è di non scendere mai sotto un prezzo minimo che si potrebbe collocare intorno ai 3 euro, soglia sotto la quale si possono trovare vini dignitosi, ma di più difficile individuazione.
"In questo libro ho voluto riportare il più fedelmente possibile il sapore dei piatti gustati nel corso dei miei viaggi ma, soprattutto mi piacerebbe preparare le ricette tradizionali della mia famiglia con quella stessa passione ispirata ai luoghi in cui ho vissuto. Ho provato a rendere queste ricette più veloci da realizzare utilizzando ingredienti che si trovano facilmente al supermercato senza andarli a pescare in una gastronomia orientale. Le ricette che vi propongo sono originarie del Marocco, della Tunisia, dell'Algeria, del Libano, dell'Egitto ma anche dell'Iran, di Israele, della Grecia e della Turchia. Spero che tra queste, troverete quelle che vi faranno viaggiare."