
La cucina è arte. O almeno lo diventa quando esprime creatività e innovazione. E se la cucina è arte, qual è il suo bello, la sua perfezione estetica? Il buono, affermano Hervé This, il fisico-chimico caposcuola della gastronomia molecolare, e il celebre chef Pierre Gagnaire. Questo volume nasce dal felice incontro fra due grandi personalità del mondo gastronomico e scientifico. Un incontro fatto di provocazioni filosofiche, di nuove idee, di ricette da sviluppare e sperimentare, di conversazioni e dibattiti fra amici curiosi e qualche volta polemici. Esplorando la tecnica, la scienza, la storia e la tradizione della grande cucina, i due autori accompagnano il lettore in un percorso stimolante attraverso la storia del pensiero e della gastronomia, alla scoperta del bello culinario: il buono.
Fate un uso intensivo del forno a microonde ma non sapete come funziona? Vi siete mai chiesti quanta maionese si può preparare con un solo tuorlo d'uovo? Come ottenere sempre un soufflé ben gonfio? È corretto "far prendere aria al vino" prima di berlo? In questa guida il fondatore della gastronomia molecolare ci rivela le leggi chimico-fisiche alla base della miriade di segreti, trucchi e consigli empirici, spesso tramandati di madre in figlia e di cuoco in cuoco, capaci di trasformare una cena appena passabile in un successo travolgente. Dettagli che spesso i manuali di cucina preferiscono omettere dandoli per scontati, e che invece, se ben compresi, aiutano a padroneggiare l'arte culinaria, acquisendo in breve tempo sicurezza nei propri mezzi e competenza tecnica.
La scienza può contribuire a perfezionare la cucina? Assolutamente sì, come dimostra Hervé This in questo libro analizzando la fisiologia del gusto, l'effetto degli alimenti sull'organismo umano e i meccanismi molecolari che stanno alla base di fenomeni noti ai cuochi da millenni, ma mai realmente compresi. Fra salse senza grumi, gelatine ben addensate e un invitante profumo di pollo arrosto, l'arte culinaria passa così dal regno dell'esperienza a quello della conoscenza per trasformarsi in "gastronomia molecolare", una nuova disciplina in grado di smentire i falsi miti che si tramandano in cucina, perfezionare i piatti tradizionali e introdurre sapori mai sperimentati. Dopo aver scoperto l'origine del gusto amaro, delle bollicine dello champagne e del colore del Porto, neofiti della cucina e cuochi provetti impareranno a classificare le salse, montare a neve il bianco dell'uovo, lavorare la pasta sfoglia, cucinare con le pietre roventi e molto altro, senza dimenticare lo scopo ultimo della cucina: far felici i propri ospiti!
Abilità, dolcezza e simpatia: chi meglio di Spyros potrebbe portare in cucina i più piccoli, ideando per loro piatti gustosi e sani, ma buoni anche per i grandi? Con ricette sorprendenti nell'aspetto e nel sapore, colorate, divertenti e semplici da realizzare, Spyros convincerà anche i palati più difficili e abituerà già da piccoli a un'alimentazione sana, a base di materie prime di ottima qualità e prodotti di stagione. Il libro si ispira al format del nuovo programma: un bambino vuole preparare un piatto per farsi perdonare dai genitori, dalla nonna, da un amico per una marachella. Spyros andrà con lui al mercato a fare la spesa e poi cucineranno insieme il piatto "del perdono". Una trasmissione dove la cucina è legata all'emotività e agli affetti, senza competizioni. Età di lettura: da 8 anni.
Una guida completa con le schede di riconoscimento di oltre 200 funghi, divisi tra: commestibili, tossici e mortali, sospetti, non commestibili o senza valore. Il manuale è arricchito da ricette tutte da provare: risotto ai chiodini, ovoli al gorgonzola con polenta, bresaola e prataioli, mazze da tamburo impanate, fettuccine alla romana con porcini. Allegata una pratica borsa da portare con sé per raccogliere i funghi, traforata per consentire la dispersione delle spore come prevede la normativa e realizzata in materiale idoneo al contatto con gli alimenti.
In Italia e nel mondo la cucina ebraica, pur mantenendo le sue tradizioni, varia a secondo del contesto sociale locale. A Roma, più che altrove, la continua e millenaria interazione tra la comunità ebraica, antica e autoctona, e la cittadinanza ha avuto molteplici e proficue forme di espressione. L'ebreo romano, è cittadino romano. La partecipazione alla vita della città e il mantenimento della propria identità ebraica hanno spesso dato vita ad esempi unici di convivenza e di commistione tra culture. Ne è testimonianza la tradizione gastronomica che vede nella comunanza di ingredienti e mescolanza di pietanze il tratto caratteristico della cucina ebraica e di quella romana, o meglio romanesca. Non si tratta del solito libro di cucina, ma di cultura enogastronomica: appunti di "memoria" attraverso i ricordi di famiglia e sapiente innovazione di una tradizione culinaria che ancora ci appartiene. Il volume è riccamente illustrato da fotografie appositamente realizzate, nonché da disegni originali creati da Giuliana Braha Sadun. Al termine delle ricette è indicato il vino idoneo, cioè il vino Kasher che si abbina con quel piatto e questo rende il ricettario ancora più prezioso...
Una rilettura dell'opera verghiana attraverso la cucina dei suoi protagonisti:i contadini siciliani. Una cucina semplice, quasi archetipica in cui il principale condimento é la fame. Una fame atavica. Pensiamo a quel pane reso "verde" dalla muffa che consuma il povero Jeli al seguito di un gregge che non é il suo. Pensiamo alla mitica zuppa di fave, il cui profumo pervade non soltanto le novelle "rusticane", ma anche i due romanzi" I Malavoglia e Mastro Don Gesualdo.
Iniziare una vita insieme è complicato, figuriamoci se ci si perde nelle piccole cose. Se per cena la bistecca sembra una suola di scarpa, la pasta è molle, il pane è duro, se ci si limita ai cibi precotti e a quelli congelati, che hanno tutti lo stesso sapore, se l'unico pesce che mangiamo è il tonno in scatola e l'unica carne è quella del würstel, allora forse dobbiamo darci una regolata, riempire la dispensa e metterci ai fornelli. Suor Veronica, tutta consigli e passione, darà una mano anche ai lettori che non sanno neppure preparare un caffè. È una sua "missione personale", convinta com'è che sia più facile, davanti a un risotto sfizioso, a una pastasciutta succulenta, a una cheesecake preparata a regola d'arte e con amore, ricordarsi a vicenda che ci si vuole bene. Le sezioni del ricettario. Prime venti ricette: scuola di cucina, le ricette più semplici per mangiare bene tutti i giorni. 20-40: in 15 minuti. Le ricette speedy per chi non ha tempo da perdere. 40-60: invitare gli amici a cena, le ricette per le serate in compagnia. 60-80: a cena con la suocera. 80-100: quando siamo solo noi due, le cenette romantiche.
Le ricette di suor Veronica che fanno bene alla salute. Se le verdure - di stagione, naturalmente - fanno la parte del leone, non ci si dimentichi che il segreto sta in un'alimentazione varia e stuzzicante. Avete mai provate le bacche di Goji, che per i cinesi sono un elisir di lunga vita? Avete mai fritto con l'olio di sesamo? Sapete che il cavolfiore è davvero un toccasana? Riuscite a preparare un dolce con poche calorie e tanto gusto? Un libro per cucinare bene sfruttando le proprietà degli alimenti, senza rinunciare al gusto e con ricette che possono essere preparate davvero da tutti. Le ricette sono divise nelle classiche sezioni antipasti, primi, secondi e dessert. Numerosi box informano sulle proprietà degli alimenti usati nella ricetta, su come vanno scelti, sulle alternative che si possono fornire ai cibi più grassi.
Portare in tavola cibi buoni e genuini, gustosi e invitanti salvando il portafoglio non solo è possibile, ma è più facile di quanto si possa pensare. Con il suo modo semplice suor Germana ci accompagna tra i fornelli e ci svela i suoi segreti. E ci propone tante ricette, dagli antipasti ai dolci, con una sezione tutta speciale dedicata ai più piccoli.