
Nell'VIII secolo avanti Cristo la madrepatria greca, attraverso la mediazione delle precedenti civiltà mediterranee, definisce il concetto di architettura e lo impone al successivo corso della cultura occidentale. L'innesto degli apporti tecnico-costruttivi, spaziali, tipologici, provenienti dal vasto bacino mediterraneo e non solo, nel quale si affermano e diffondono il mondo ellenistico, Roma imperiale e cristiana, le componenti "barbariche" europee ed extraeuropee, Costantinopoli e l'Islam, dà luogo agli ulteriori sviluppi del mondo antico sino alle soglie dell'VIII secolo dopo Cristo. In questo volume, una storia unitaria, sintetica e completa dell'architettura classica in Occidente e nelle regioni dell'Oriente prossimo, che spazia dagli aspetti edilizi a quelli relativi ai contesti urbani.
Dal centro a tutte le regioni e le periferie dell'Impero, questo volume è un itinerario sistematico dell'architettura romana attraverso singole costruzioni e tipologie ricorrenti, dalle più semplici a quelle più complesse. Templi e santuari, fori e archi, residenze urbane ed extraurbane di privati, di governatori e di monarchi, teatri e anfiteatri, circhi e stadi, terme e ninfei, mura e porte urbane, sepolcri e mausolei insieme a ponti, acquedotti e strade si susseguono in queste pagine senza dimenticare le opere più imponenti come i fori di Augusto e di Traiano, il Pantheon e Villa Adriana. Dalla Roma regio-etrusca di legno, tufo, peperino e terracotta alla repubblicana di laterizio e travertino, dall'augustea rivestita di marmo lunense fino all'imperiale e tardo-imperiale di caementum rivestito di marmi esotici, marmorini e mosaici, questo volume, corredato da un apparato illustrativo e bibliografico, restituisce la "magnificenza" e la complessità dell'architettura antica più nota e ancora sotto i nostri occhi.
Dalla rinascenza carolingia alle grandi creazioni pre-romaniche e romaniche, dalle cattedrali gotiche al Quattrocento fiorentino. Le diverse opere - da quelle più note a quelle spesso ignorate - sono documentate da un ricco apparato illustrativo e analizzate sia sotto il profilo tecnico costruttivo sia in relazione ai contesti di cultura urbana.
"Il piccolo principe" di Antoine de Saint-Exupéry, pubblicato nel 1943 negli Stati Uniti, nel 1946 in Francia e nel 1949 in Italia da Valentino Bompiani, è uno dei libri più letti al mondo. Pubblicando il libro pochi mesi prima della sua scomparsa, Saint-Exupéry lasciò la testimonianza più eloquente di un amore per il disegno che coltivò in effetti per tutta la vita. Di questa sua passione e di tutte le prove, i tentativi, gli esercizi da cui nacque "II piccolo principe" questo libro dà conto, offrendo un eccezionale corpus di disegni inediti raccolti tra numerosi collezionisti. Accanto ai disegni, alcune pagine manoscritte dell'autore, fogli volanti regalati a parenti, amici e compagne, pagine di taccuino, lettere e dediche illustrate... Prefazione di Hayao Miyazaki.
Giovanni Reale torna al pubblico degli appassionati e degli studiosi d'arte con una nuova riflessione artistica (ampiamente illustrata) sul capolavoro di Botticelli. Al centro della lettura di Reale, un'ipotesi originale e affascinante: l'idea che il quadro generalmente noto come "La Primavera" sia in realtà una rappresentazione allegorica ispirata al romanzo enciclopedico di Marziano Capella, "Le Nozze di Filologia e Mercurio". Attraverso l'individuazione di paralleli letterari tratti dai testi classici e dell'Accademia platonica fiorentina, e mediante il riesame delle più importanti interpretazioni, antiche e moderne, del quadro, l'autore fa emergere le componenti platoniche del capolavoro del Botticelli. Insieme al volume, un DVD con un nuovo film sulla Primavera di Botticelli, di Elisabetta Sgarbi: una primavera notturna, attraversata da un turbine di petali di vario colore e coperta di veli che sollevati dal vento rivelano il mistero di questo dipinto.
il libro raccoglie un testo di Giovanni Reale ed Elisabetta Sgarbi sui "compianti" in terracotta di Niccolò dell'Arca, Guido Mazzoni e Antonio Begarelli. In questi gruppi scultorei, capolavori dell'arte umanistica e rinascimentale, si racchiude una lezione di straordinaria intensità sull'esperienza del dolore e della separazione, alla luce di una fede. A esprimere la disperazione dei personaggi rappresentati nei "compianti" anche i testi inediti di cineasti internazionali, come Michael Cimino e George Remerò, e di scrittori di diversa provenienza, come Antonio Scurati, Diego Marani, Pino Roveredo, Lucrezia Lerro e Vittorio Sgarbi, interpretati dalle voci intense di Anna Bonaiuto e Toni Servillo.
"Il Guggenheim. L'avanguardia americana 1945-1980" affronta i più importanti sviluppi dell'arte americana durante un'epoca di trasformazione della storia degli Stati Uniti: un periodo segnato da prosperità economica, turbolenze politiche e conflitti internazionali, oltre che da una vivace crescita in ambito culturale. In quanto insigne centro di riferimento per l'arte americana del XX secolo e istituzione storica di New York, negli anni successivi alla seconda guerra mondiale il Solomon R. Guggenheim Museum ha svolto un ruolo imprescindibile nel sostenere le pratiche artistiche d'avanguardia. I saggi contenuti in questo volume offrono una storia critica dell'affermazione degli Stati Uniti come un centro mondiale dell'arte moderna nel periodo postbellico. L'ascesa dell'espressionismo astratto negli anni quaranta ha inaugurato un'era durante la quale proliferarono gli approcci più diversi nella produzione artistica: dall'irriverente entusiasmo della pop art per l'immaginario popolare fino alle meditazioni intellettuali sul significato che caratterizzarono l'arte concettuale negli anni sessanta; dall'estetica scarna del minimalismo alla ricca iconografia del fotorealismo negli anni settanta
Akbar il Grande è considerato uno dei sovrani più splendidi della storia. Pur essendo analfabeta, è stato un grande protettore della poesia e della letteratura, fondatore della grandiosa capitale Fathepur Sikri, la città di Vittoria, e promotore di un nuovo stile nelle arti. La sua profonda tolleranza religiosa lo ha portato a dedicare molto tempo e risorse alla ricerca di punti di contatto tra le diverse fedi del popolo su cui regnava, tentando la creazione di una religione sincretistica che unisse Islam e Induismo. Il volume illustra tutti questi aspetti dell'impero di Akbar, documentando la vita di corte con ritratti e immagini delle attività politiche e delle manifestazioni culturali; descrivendo lo sviluppo di arti e mestieri attraverso dipinti e oggetti d'arte; analizzando la gloria militare attraverso armi, armature oltre alla tenda reale Mughal; mostrando gli splendori di un'epoca attraverso gioielli, oggetti preziosi e ornamenti da turbante, dipinti e calligrafie, album e libri, tessuti, costumi e tappeti, armi e armature, gioielli provenienti dai più importanti musei e collezioni indiani, europei e americani. La monografia sottolinea anche le conquiste culturali e politiche di Akbar, il suo profondo spirito religioso e l'apertura mentale verso le religioni.
Il volume racconta l'arte ukiyo-e, la pittura del Mondo Fluttuante che all'etica del samurai contrappone il godimento di ogni singolo momento, il piacere e il divertimento in ogni sua forma. Tante furono le scuole e gli artisti che si specializzarono in questi temi, tuttavia tre sono i maestri che ancora oggi rimangono punti di riferimento indiscussi: Katsushika Hokusai (1760-1849), Utagawa Hiroshige (1797-1858) e Kitagawa Utamaro (1753-1806). Attraverso una selezione di oltre 200 silografie policrome - tra cui l'iconica Grande onda e la serie delle Trentasei vedute del monte Fuji di Hokusai - e libri illustrati provenienti dalla prestigiosa collezione della Honolulu Academy of Arts, il volume mette in luce da una parte le peculiarità tecniche, l'abilità e l'eccentricità dei singoli artisti, dall'altra il mercato dell'immagine dell'epoca che richiedeva di trattare soggetti precisi, luoghi e volti ben noti al pubblico, temi e personaggi alla moda. Una domanda intorno alla quale crescevano inevitabilmente rivalità, prima ancora che tra gli stessi artisti, incisori e stampatori per dar vita a serie di stampe sempre diverse per soddisfare un mercato dell'editoria sempre più esigente e ampio, ricorrendo a espedienti come formati originali (verticali, orizzontali, in forma di ventaglio, in formato di libro) e inquadrature differenti dei soggetti.

