
Dalla preistoria alla contemporaneità, da oriente a occidente, un viaggio nel tempo e nello spazio alla scoperta dei simboli che hanno accompagnato la storia dell’uomo e contrassegnato l’espressione delle sue civiltà.
Per Federico Cesi, fondatore dell’Accademia dei Lincei, il «natural desiderio di sapere» corrisponde a un modo plurale di pensare la conoscenza e il suo ruolo sociale e politico di fronte all’incertezza innescata dall’allargamento del mondo, dal profilarsi di nuovi modi di comprendere i rapporti fra uomo e natura, dal confronto con una vita di corte, dominata dall’interesse individuale.
Centro della rivendicazione universalistica pontificia e spazio comunicativo fra vecchi e nuovi mondi, Roma emerge come teatro barocco di un progetto di capitalizzazione dei saperi, che mobilita appassionati virtuosi, filosofi “straccioni”, medici mediatori, agguerriti pittori, scultori in gara con la natura, missionari in cerca di legittimazione.
Attraverso il racconto dell’affascinante storia del Tesoro messicano – imponente volume tardivamente pubblicato nel 1651 – si ricostruisce un cantiere di produzione naturalistica, fra sconosciuti exotica e artefatti stranamente familiari, scambi e competizioni, conflitti e negoziazioni, individuando nei saperi una lente per comprendere la dinamica storica.
Fotografare è tante cose. Si può contemplare, comunicare il presente o rileggerlo, così come un futuro realistico o immaginato. Due libri fotografici, illustrati con grande attenzione alla qualità viaggiano fianco a fianco in questa ultima uscita del Touring Club Italiano, che li propone in una preziosa collaborazione con Carsa Edizioni e FAM Publishing.
"Monocrome" è un ritratto delle Dolomiti Ampezzane, riprodotte nella loro monumentalità accentuata dall’utilizzo del bianco e nero. "L’Aquila. La città e il nuovo millennio" è invece un racconto collettivo per immagini, che riesce a uscire dalla staticità per sciogliersi nel racconto di una città che sta rinascendo dopo che il terremoto e molta incuria l’hanno rapita negli ultimi anni.
L’AQUILA, LA CITTÀ E IL NUOVO MILLENNIO
Il prossimo 6 aprile saranno esattamente 10 anni da che un terremoto di magnitudo 6,3 sprigionò tutta la sua potenza a L’Aquila e nei centri abitati vicini. Una catastrofe che colse nel sonno migliaia di persone causando 309 morti e migliaia di sfollati.
In questi anni la ricostruzione è stata oggetto di critiche e di indagini che hanno portato alla luce vicende di malaffare e di malapolitica, ma è anche stata l’occasione per sperimentare nuove tecniche di restauro e di ricostruzione. Come dice Sergio Rizzo nel suo contributo: “Da anni il centro storico dell’Aquila è un laboratorio a cielo aperto, nel quale ingegneri e ditte specializzate hanno messo a frutto e affinato i risultati delle loro ricerche. Difficile non immaginare che tutto questo possa venire in qualche modo capitalizzato [...]”.
La narrazione di questa rinascita e dello spirito con cui le avversità sono state affrontate, unita al racconto del patrimonio di tradizione e cultura del capoluogo abruzzese, vivono nei contributi di Sergio Rizzo e di altri quali Carlo Cambi, Donatella Di Pietrantonio, Paolo Fresu, Roberto Aloisio e Simone Cristicchi.
L'arte occidentale è ricca di simboli tratta dalla sapienza del passato, di cui spesso è andata persa la chiave di lettura. Nel corso dei secoli, i riferimenti culturali a cui gli artisti hanno attinto per veicolare particolari significati sono molteplici: dalla mitologia e filosofia del mondo classico ai culti di matrice orientale, dalla tradizione cristiana alle dottrine alchemico-esoteriche. Organizzato in modo tematico, il volume offre ai lettori gli strumenti per orientarsi nel mondo delle immagini attraverso una ricca scelta di temi e motici iconografici di epoche diverse; l'analisi di alcuni capolavori significativi consente di cogliere i vari livelli di lettura dell'opera d'arte e di individuare il contesto culturale d'appartenenza.
Il volume propone un giro del mondo fotografico alla scoperta dei più straordinari giardini pubblici e privati dei cinque continenti: dai parchi all'inglese ai giardini all'italiana, dai giardini zen dei templi buddisti alle oasi di verde nel deserto sahariano. Ogni giardino preso in esame è introdotto da un testo che ne traccia la storia e ne svela i significati e le valenze simboliche e culturali. Arricchiscono il volume immagini fotografiche e folder pieghevoli che offrono vedute panoramiche.
L'impianto del libro si completa, nella presente edizione, con un nono capitolo relativo all'ultimo decennio del Novecento. In esso vengono prese in esame le più recenti tendenze dell'architettura contemporanea, quelle del decostruzionismo, del minimalismo, del transculturalismo, fino all'architettura telematica. Oltre a questo completamento, l'opera, riveduta e corretta, ha conservato la sua struttura originale: ogni tendenza architettonica, dall'eclettismo storicistico al razionalismo, dalle macrostrutture al postmoderno, viene rappresentata con i suoi protagonisti, inquadrata nelle condizioni storico-sociali del suo tempo e interpretata con un tipo ideale rispetto al quale sono esaminate le opere più significative.