
Il volume nasce dal convegno di studi che nell'ottobre 2008 ebbe luogo alla Casa della Musica di Parma, frutto delle acquisizioni e dello stimolo di due iniziative di ricerca e documentazione dedicate alla critica e alla stampa periodica musicale: la "Banca dati della critica musicale italiana" (BaDaCriM) e la "Base dati dei periodici musicali italiani". I diciannove contributi, frutto dell'impegno profuso sia da alcuni dei partecipanti ai summenzionati progetti di ricerca sia da studiosi appositamente cooptati per l'occasione e artefici d'indagini ad hoc in ambiti diversi, toccano argomenti vari con approcci diversificati, data anche la provenienza da distinti ambiti formativi e di studio: oltre alla musicologia, l'etnomusicologia, l'organologia, l'archivistica, la critica musicale, la storia letteraria ecc. Un filo rosso, tuttavia, è dato rintracciare in un numero preponderante degli scritti. Un filo, o forse due: la decisa vena nazionalistica che informa di sé la riflessione critica sulla musica nell'Italia da non molto unita e, con l'inizio del nuovo secolo, l'impetuosa ventata dell'idealismo in tutte le sue accezioni.
Il trattato di armonia di Diether de la Motte ha una caratteristica che lo distingue fortemente dalla maggioranza dei comuni testi di studio creati a questo scopo: la concezione dell'armonia su cui si basa è radicalmente storico-antropologica. Ne consegue che l'armonia non ha più nulla a che fare con una disciplina normativa astratta, basata su una presunta 'natura' dei rapporti tra suoni, ma è vista e studiata come una prassi umana; non è proposta come una scienza, ma è riassorbita in una dimensione stilistico-estetica. Coerentemente con questa concezione, a partire dagli albori della musica colta occidentale, da Ockegem al '500 inoltrato, passando per il periodo barocco, il classicismo viennese, il romanticismo, e via via fino ad arrivare alla musica seriale, ogni capitolo di questo libro sviluppa un'indagine sul linguaggio armonico quale lo si può dedurre partendo direttamente dall'opera concreta dei grandi musicisti del periodo, e corredandola con una doviziosa rassegna di esempi. Ogni trasformazione, ogni evoluzione del linguaggio armonico introdotta nella prassi musicale viene osservata e illustrata in dettaglio, e gli esercizi di cui il libro è disseminato diventano proposte per provarsi a comporre come si faceva in un'epoca determinata e all'interno di quel determinato quadro stilistico.
Nel secolo XX, le 226 diocesi italiane hanno lavorato intensamente nella costruzione di nuovi complessi edilizi, chiese e opere parrocchiali per offrire luoghi d'incontro religioso e sociale alla comunità che, lasciando le montagne e le aree meno dotate di servizi, si costituivano nelle periferie urbane e nei piccoli e medi centri della penisola. Fino a pochi anni fa di questo vasto cantiere erano noti solo alcuni casi, riferibili a diocesi come Torino, Bologna, Genova, Milano e ad architetti di fama come Giovanni Muzio, Giovanni Michelucci, Ludovico Quaroni, Roberto Gabetti e Aimaro Isola. Ora, grazie al censimento promosso dalla CEI, è possibile conoscere in modo analitico quante e quali chiese sono state costruite nell'arco del secolo appena trascorso, in quali diocesi e regioni (come illustra l'ampio repertorio fotografico che impreziosisce questo libro). In alcuni casi, come Milano e Roma, siamo di fronte a numeri imponenti: nella diocesi di Roma sono state costruite più di 300 complessi parrocchiali e più di 400 a Milano. Ma si può dire che tutte le diocesi, in tutte le regioni, si sono attivate. Resta ora da completare il quadro e da approfondire caso per caso, studiando da vicino le storie delle comunità, i loro rapporti con gli architetti, il profilo delle architetture, più di cinquemila, che sono ormai entrate a far parte del paesaggio italiano.
L'esposizione ai Musei Capitolini di Roma (21 ottobre 2004-23 gennaio 2005) è un'occasione per scoprire dal vivo le incisioni e i disegni dell'artista olandese Escher, più di altri maestri popolare ed enigmatico al contempo. Insieme alle opere più conosciute dell'artista, come le celebri Metamorfosi o le Architetture impossibili, la mostra - di cui questo volume è il catalogo presenta un gruppo di vedute, realizzate durante il lungo soggiorno italiano tra il 1922 e il 1934, nate dalla profonda suggestione dei paesaggi del Sud Italia, delle antichità e della natura mediterranea che, anche dopo la "svolta astratta", continueranno ad alimentare la successiva creazione artistica di Escher.
Si aprono gli archivi e i depositi del Museo per raccontare, ad esempio, lo scandalo suscitato dall'acquisizione di un'opera di Burri nel 1959, che provocò un'interrogazione parlamentare, o ricostruire il contesto e le relazioni che portarono ad acquisizioni di inestimabile valore come la serie di opere di Pascali, Medardo Rosso, Capogrossi e molti altri. Nuclei che da soli descrivono l'intera parabola di un artista. Un racconto ricco di notizie e curiosità, filologicamente documentato e illustrato dall'inedito materiale dell'immenso archivio della Galleria: fotografie dell'epoca, documenti autografi, inviti, rassegna stampa, documentazione di allestimenti di mostre, testimonianze, nonché dalle immagini degli scenografici allestimenti che si succederanno negli spazi della Galleria. Cuore del libro saranno le grandi collezioni monografiche della Galleria, qui considerate nella loro completezza, includendo le opere esposte e le opere conservate nei depositi; ciascuno di questi nuclei sarà corredato da una scheda critica, dal regesto delle opere e della ricca documentazione presente negli archivi. Ogni volume avrà un saggio critico di approfondimento inerente a strumenti e problematiche riguardanti la storia del collezionismo della Galleria, quali: i depositi, il restauro, la conservazione, gli archivi e molto altro. Inoltre, ad uno scrittore o critico d'arte sarà affidato un testo di memorie e aneddoti: nel primo volume il filo dei ricordi sarà quello di Lorenza Trucchi...
Esposta in anteprima mondiale, la mostra "A Oriente. Città, uomini e dei sulle vie della seta" (a cura dell'Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente, con la cura scientifica di Gherardo Gnoli, Pierfrancesco Callieri e Francesco D'Arelli) metterà in scena, sulla traccia di una mappa cinese di oltre 30 metri, risalente all'inizio del XVI secolo e rinvenuta recentemente in Giappone, la sovrapposizione di culture e religioni lungo le Vie della Seta, grazie allo scenografico allestimento di Studio Azzurro. Quasi come lo svolgimento di un rotolo, il percorso porterà il visitatore a percorrere un affascinante ed interminabile viaggio, illustrato con materiali virtuali e con una selezione di importanti manufatti di varia tipologia, attraverso le Città che più animarono la via dal Mare Nostrum a Pechino, tra il II secolo a.C. e il XIV secolo d.C. Il catalogo, arricchito da numerosi particolari della mappa e di interventi da specialisti del settore, si pone come un quaderno da viaggio alternativo che accompagnerà il visitatore nel suo percorso.
Il volume è il catalogo della mostra di Aquileia (5 luglio - 3 novembre 2013). Il percorso espositivo si snoda tra Palazzo Meizlik, la Basilica e il Museo Archeologico Nazionale e si articola in sezioni che approfondiscono con oltre 200 preziosi reperti la vita pubblica e privata di Aquileia nel IV secolo e testimoniano la nuova fase monumentale della città, legata al suo nuovo ruolo politico e amministrativo, punto nodale delle vie tra Oriente e occidente.
Autobiografia per immagini: raccontare Giovanni Battista Montini-Paolo VI attraverso fotografie commentate con le sue stesse parole, tratte da lettere, libri, discorsi. Il lettore vede scorrere la vita del giovane Giovanni Battista in famiglia, gli anni della formazione a Brescia e della scelta sacerdotale, l'esperienza a Roma con la FUCI e nella Segreteria di Stato, la chiamata a Milano sulla cattedra di sant'Ambrogio, dove diventa cardinale, l'elezione al soglio pontificio e gli anni del post-Concilio. A fianco le sue riflessioni, meditazioni, preghiere, in un intreccio di immagini e parole dove lo stile è la sobrietà, l'essenzialità. Una sobrietà che sembra essere la cifra della sua santità.
Il volume è il catalogo della mostra di Napoli (Palazzo Reale, 23 dicembre 2004 - 27 febbraio 2005). Questa esposizione fa seguito al tema delle reali Fabbriche napoletane tra Settecento e Ottocento e presenta un approfondimento delle tematiche sviluppate nelle esposizione tenuta alla Reale Accademia di San Fernando di Madrid nell'estate 2003: quella dell'interscambio tra Napoli e la corte spagnola, e quella delle manifatture cui Carlo di Borbone dette un grande impulso, imitato dal figlio Ferdinando IV.
Troppo a lungo negletto perché identificato con il regime politico ad esso contemporaneo, il mobile italiano degli anni Venti e Trenta torna oggi a rivelare tutta la sua squisita eleganza. Questo libro è una guida puntuale all'arredamento di quei decenni, arricchita da una introduzione storica e da schede monografiche dedicate a famosi architetti e mobilieri.
Il liberty, il futurismo, l'art déco, il fascismo, il razionalismo, lo stile Olivetti, il neo-storico, l'high tech, il minimalismo, il radical design, fino all'era informatica: Renato De Fusco traccia la complessa evoluzione del design nel nostro paese privilegiando le continuità formali che la caratterizzano, piuttosto che la pura successione cronologica da cui è scandita Questo volume approfondisce le peculiarità proprie di una nazione come l'Italia dove mancano, o sono mancati, solidi riferimenti come risorse, grandi imprese industriali, vasta committenza: un contesto produttivo-commerciale che ha inevitabilmente influenzato la vivacissima parabola artistico-culturale del nostro design.

