
La Sala Bologna è uno degli spazi più inaccessibili e affascinanti del Palazzo Apostolico in Vaticano, stretta com'è tra gli appartamenti privati del pontefice e gli ambienti della Segreteria di Stato. Destinata in origine ad essere una sala da pranzo papale, fu costruita e decorata in occasione del Giubileo del 1575 per volontà del papa bolognese Gregorio XIII, Ugo Boncompagni. Il grandioso spazio interno è ancor oggi affrescato dalle monumentali mappe terrestri e celesti che furono realizzate per dare corpo a un ambizioso programma celebrativo del pontificato gregoriano. Tra queste spicca la mappa della città di Bologna, che è anche la più grande rappresentazione di città dipinta del Rinascimento. Questo libro presenta l'architettura e la decorazione della sala papale in tutta la sua magnificenza, mentre un gruppo di specialisti di fama internazionale affronta in chiave storico-critica i diversi aspetti di questo splendido ciclo di affreschi che anticipa di cinque anni la più nota Galleria delle Carte geografiche del Belvedere vaticano, costituendone il diretto antecedente. La documentazione visiva è il risultato della campagna di rilevamenti fotografici e tridimensionali eseguiti da Factum Arte per la realizzazione del facsimile della grande mappa di Bologna nella sala vaticana installato nel Museo della Storia di Bologna in Palazzo Pepoli.
Talora parliamo dell'Italia come se non fosse una cosa seria. E ci pare impossibile che siano esistiti uomini e donne per cui l'Italia era un ideale che valeva la vita, e per cui "Viva l'Italia!" furono le ultime parole. Aldo Cazzullo ripropone il successo editoriale di "Viva l'Italia!" con il DVD dello spettacolo teatrale. Immagini, parole e musica per riflettere su passato e presente del nostro Paese.
C'è un ampio e storico rapporto tra Carmelo ed arte. In questo volume gli autori, a partire da diverse prospettive, analizzano il rapporto tra spiritualità carmelitana e pittura, scultura, architettura, letteratura e cinema, a partire dalle opere degli stessi carmelitani e di artisti che si sono ispirati al Carmelo.
Questa raccolta, con la quale si prosegue la pubblicazione degli studi su San Pietro di Modena, accoglie il lavoro di studiosi e giovani ricercatrici e ricercatori su singoli temi o interrogativi che riguardano la cultura monastica nel suo insieme. l volume contiene saggi di: Annalisa Battini, Gioia Boattini, Giovanni Cangi, Marco Cattini, Sonia Ca- vicchioli, Alessandra Costi, Eduardo López-Tello García, Cecilia Moine, Lorenzo Pongiluppi, Lara Sabbionesi, Simone Sirocchi, Fabrizio Tonelli, Giuseppa Z. Zanichelli.
Un'interpretazione delle tragedie di Shakespeare viste in relazione alla crisi del sapere e alla nascita dello scetticismo del primo Seicento. Lo scetticismo che prenderà forma nelle "Meditazioni" di Cartesio è, infatti, già del tutto presente nelle grandi opere teatrali del drammaturgo inglese. Otello con la sua "gelosia" e la sua violenza consente di analizzare le conseguenze dello scetticismo sull'uso umano della conoscenza. Amleto è il dramma di un uomo che si rifiuta di nascere, che non vuole farsi avanti nel mondo che lo attende. Una parte notevole del volume consiste nell'esplorazione di "Re Lear", uno dei più importanti contributi critici di scuola anglo-americana dedicato al capolavoro shakespeariano.
Gli studi raccolti nel presente volume costituiscono un’ottima occasione per rifare il punto, sia pure in maniera provvisoria, sullo stato delle ricerche di carattere storico sul cinema italiano tra le due guerre: sui modi di trasmissione e rielaborazione della memoria, sulle forme di propaganda diretta e indiretta, sulla presenza sempre più indispensabile delle competenze degli storici nei cantieri storiografici del cinema. Il volume nasce dall’idea di un possibile e proficuo incontro tra il versante della storia contemporanea e quello della storia del cinema. Attorno ai tre curatori si è raccolta una schiera di giovani studiosi operanti tra i corsi di laurea e i dottorati dell’Università di Salerno, della «Federico II» di Napoli, di «Roma Tre», della «Cesare Alfieri» di Firenze.