
Il filo conduttore di questo libro è il racconto del progetto di design, osservato da diversi punti di vista. Descrizioni approfondite, curiosità, aneddoti, chiacchierate informali con alcuni tra i più rappresentativi designer milanesi sulla metodologia e sulle circostanze legate alla creazione dei loro prodotti hanno dato lo spunto a un testo dal taglio inconsueto che unisce progetti diversi allo scopo di divulgare la cultura del design, i suoi saperi, i modi e le tecniche che i designer usano nella quotidiana pratica professionale. Un tono colloquiale e non accademico accompagna il lettore a scoprire i segreti nascosti dietro a un progetto, ma indica con precisione agli studenti di design metodi e pratiche su cui riflettere ed esercitarsi. Ogni tassello dunque è una piccola storia speciale e affascinante della pratica artistica, ogni creazione è una traccia sul sentiero del mondo magico del Made in Italy.
Autore che sfugge a qualsiasi etichetta, ferocemente introverso, acuto osservatore del decadimento intellettuale e morale della società russa, Cechov anticipa caratteri e temi del moderno teatro novecentesco. L'attitudine rassegnata e dolente di fronte a un ineluttabile sempre sottinteso, l'attenzione quasi morbosa per il dettaglio psicologico aberrante e rivelatore, la capillare ricostruzione di atmosfere più che di vicende, sono alcuni degli elementi caratteristici del suo teatro, modellato sul tragico quotidiano, sul sentimento della "mancanza", sulle minute pene dell'esistenza umana che celano l'incapacità di trovare una ragione di vita. Il volume contiene le seguenti opere: Sulla strada maestra; Il canto del cigno; Sul danno del tabacco; L'orso; La proposta di matrimonio; Tat'jana Repina; Tragico suo malgrado; Le nozze; La notte prima del processo; L'anniversario; Ivanov; Il gabbiano; Zio Vanja; Tre sorelle; Il giardino dei ciliegi. Introduzione di Fausto Malcovati.
Scritto nel 1897, Zio Vania è uno dei capolavori assoluti del teatro cechoviano. Nei quattro atti si intrecciano le monotone conversazioni e le banalissime vicende di un gruppetto di personaggi. La ricostruzione minuziosa di atmosfere sospese e vagamente inquietanti, l'indifferenza abulica dei personaggi intorno agli eventi, l'indefinito senso di attesa di una catastrofe incombente rendono questo testo una geniale anticipazione della drammaturgia novecentesca.
Abbas Kiarostami (1940) è uno dei maggiori registi viventi a livello internazionale e forse in assoluto il più importante cineasta iraniano.
Dopo la nutrita serie di studi seguita al restauro della cappella Brancacci (1984-90), il centenario masaccesco offre ora la possibilità di tirare le somme su quanto la storiografia artistica ha prodotto nell'ultimo decennio e di formulare nuove ipotesi su alcune delle opere più celebri eseguite dal capostipite della pittura italiana del Quattrocento e sulla sua collaborazione con Masolino da Panicale. La presente pubblicazione offre tre nuovi contributi incentrati su alcuni dei più importanti testi figurativi segnati dal genio del giovane valdarnese: il Trittico della neve, già nella romana basilica di Santa Maria Maggiore, la Madonna con il bambino, sant'Anna e angeli degli Uffizi, il ciclo brancacciano di Santa Maria del Carmine.
Botticelli: autore di capolavori riconosciuti per la loro grazia e perfezione inconfondibili, come la Primavera, la Nascita di Venere o la Madonna del Magnificat. Il Botticelli visse e lavorò, dopo essersi emancipato dagli insegnamenti di fra Filippo Lippi, in famiglia, coi suoi fratelli e i loro discendenti. La sua fu una bottega attivissima e impegnata a soddisfare le più varie richieste di una raffinata ed esigente clientela. Circondato da diversi allievi e collaboratori di cui si conoscono oggi soltanto, e certamente non di tutti, i nomi, egli avrebbe fornito, dando prova di grande versatilità e inventiva, oltre ai dipinti che lo hanno reso celebre, disegni per tarsie lignee, ricami, arazzi e incisioni e altri manufatti di arte applicata e decorativa, sin qui trascurati a torto dagli studiosi.
Per quattro secoli ha goduto il privilegio di essere lui il "vero" Matteo. Da quando Giovan Pietro Bellori, il biografo di Caravaggio, ne aveva accreditato l'identità, nessuno più ne aveva messo in dubbio le credenziali. Poi, a metà degli anni Ottanta del Novecento, alcuni storici manifestarono un dubbio amletico: chi è il "vero" Matteo che Caravaggio ha raffigurato nella Vocazione di San Luigi dei Francesi? Sarà l'uomo dall'aspetto ben curato, la folta barba, sontuosamente vestito, che sembra indicare se stesso rispondendo alla chiamata di Cristo; oppure è il giovane senza barba, la testa fìssa sul tavolo a contare i soldi, che sembra non accorgersi nemmeno dell'entrata di Gesù in scena? Questa seconda ipotesi è stata recentemente riproposta, e nonostante il dibattito svoltosi a metà degli anni Ottanta sia caduto ben presto nel dimenticatoio, l'idea che il "vero" Matteo sia il personaggio a capotavola, rimane suggestiva, ricca di spunti interpretativi e tutt'altro che peregrina. Si tratta di un caso di dissimulazione, non insolito per l'epoca di Caravaggio, oppure di un abbaglio critico? Questo libro raccoglie i testi principali del dibattito svoltosi negli ultimi trent'anni su questo caso, per lo più inediti in Italia. Presentazione di Maurizio Cecchetti.
La Sala Bologna è uno degli spazi più inaccessibili e affascinanti del Palazzo Apostolico in Vaticano, stretta com'è tra gli appartamenti privati del pontefice e gli ambienti della Segreteria di Stato. Destinata in origine ad essere una sala da pranzo papale, fu costruita e decorata in occasione del Giubileo del 1575 per volontà del papa bolognese Gregorio XIII, Ugo Boncompagni. Il grandioso spazio interno è ancor oggi affrescato dalle monumentali mappe terrestri e celesti che furono realizzate per dare corpo a un ambizioso programma celebrativo del pontificato gregoriano. Tra queste spicca la mappa della città di Bologna, che è anche la più grande rappresentazione di città dipinta del Rinascimento. Questo libro presenta l'architettura e la decorazione della sala papale in tutta la sua magnificenza, mentre un gruppo di specialisti di fama internazionale affronta in chiave storico-critica i diversi aspetti di questo splendido ciclo di affreschi che anticipa di cinque anni la più nota Galleria delle Carte geografiche del Belvedere vaticano, costituendone il diretto antecedente. La documentazione visiva è il risultato della campagna di rilevamenti fotografici e tridimensionali eseguiti da Factum Arte per la realizzazione del facsimile della grande mappa di Bologna nella sala vaticana installato nel Museo della Storia di Bologna in Palazzo Pepoli.
Talora parliamo dell'Italia come se non fosse una cosa seria. E ci pare impossibile che siano esistiti uomini e donne per cui l'Italia era un ideale che valeva la vita, e per cui "Viva l'Italia!" furono le ultime parole. Aldo Cazzullo ripropone il successo editoriale di "Viva l'Italia!" con il DVD dello spettacolo teatrale. Immagini, parole e musica per riflettere su passato e presente del nostro Paese.
C'è un ampio e storico rapporto tra Carmelo ed arte. In questo volume gli autori, a partire da diverse prospettive, analizzano il rapporto tra spiritualità carmelitana e pittura, scultura, architettura, letteratura e cinema, a partire dalle opere degli stessi carmelitani e di artisti che si sono ispirati al Carmelo.

