
Nel 1962 Papa Giovanni XXIII accolse la richiesta del Cardinale Spellman, Arcivescovo di New York, di esporre la Pietà di Michelangelo alla Fiera Mondiale di New York 1964-65. Fu in quell'occasione che Robert Hupka scattò moltissime fotografie da ogni angolo, con lenti da mm 35 a 400, di giorno e di notte, usando diverse illuminazioni. Nel 1975 venne pubblicato questo libro, non ne esistono altri che riescono a rendere l'immensità di quest'opera.
Tiziano è uno degli indiscussi maestri del Rinascimento. Una monografia completa che inserisce la carriera e le opere dell'artista nel contesto sociale e storico dell'Italia del XVI secolo. Una raccolta dei più grandi capolavori del maestro, dal "Bacco e Arianna" (1520-23) custodito alla National Gallery di Londra fino a "La sepoltura" (1570) del Prado, accompagnati da analisi approfondite dei loro processi creativi. Un'analisi del rapporto di Tiziano con gli argomenti più disparati (dalla mitologia alla religione, passando per i ritratti e l'allegoria) che mette in evidenza il ruolo chiave giocato dagli illustri mecenati dell'artista.
Australiano, a lungo critico d'arte per il "Time", scrittore brillante e polemico, Robert Hughes ripercorre l'intero percorso di uomo e di artista di Goya, dai primi dipinti commissionati dalla Chiesa alla lunga, feconda e tempestosa carriera a corte, fino alle cupe, sinistre, criptiche opere degli ultimi anni. Ma in questa che è insieme biografia interpretativa ed epopea culturale, inquadra Goya nel contesto della sua epoca, guidando il lettore in una cavalcata attraverso la storia spagnola.
Opera drammatica in tre Atti. Il libro presenta in forma di dramma la storia dell'anima umana alla perenne ricerca di amore e di verità, dilaniata dall'eterna lotta tra bene e male.
Quando alla metà del secolo scorso si inizia a vociferare di una meravigliosa croce in avorio di età medievale, finita nella collezione di un controverso mercante d'arte dalle attività oscure, la notizia risveglia l'interesse dei musei di tutto il mondo. La natura della croce, sul cui cartiglio appare l'ambigua iscrizione "Gesù di Nazareth, re dei confessori", provoca più di un dubbio sulla sua autenticità, dando vita a un'avvincente odissea di decisioni e ripensamenti, offerte e ritrattazioni. Con la tensione di una spy story, l'ex direttore del Metropolitan Museum di New York racconta questo e altri retroscena che si nascondono oltre le facciate degli acquisti d'arte da parte dei grandi musei mondiali: i personaggi ambigui, la dedizione al contrabbando, l'assenza di scrupoli.
"Sono qui raccolti per la prima volta tutti i principali scritti di Edward Hopper, unitamente alle sue più significative interviste e alle più importanti testimonianze di coloro che lo conobbero. Sia le sue pagine, sia i racconti di critici e artisti che lo incontrarono, nello studio in Washington Square a New York, oppure a Cape Cod, nella casa affacciata sull'oceano che lui stesso aveva costruito all'inizio degli anni Trenta, restituiscono un ritratto suggestivo e illuminante di uno dei maestri della pittura del Novecento. Hopper si riconferma una figura elusiva ed enigmatica ("Non so quale sia la mia identità. I critici ti danno un'identità, e a volte tu gli dai una mano", dichiara lui stesso), ma le sue rare dichiarazioni sono una chiave imprescindibile per conoscerne la personalità, le convinzioni, gli amori intellettuali. Edward Hopper (Nyack 1882-New York 1967) è il maggior esponente del realismo americano del nostro secolo. La sua pittura, ispirata alla scena americana, dove compaiono case vittoriane e binari ferroviari, fari sulla costa atlantica e caffè solitari, distributori di benzina e immagini di strade cittadine, è al tempo stesso quotidiana e metafisica. La sua opera, come è stato detto, è un'icona del mondo contemporaneo". (Elena Pontiggia) Uscito nel 2000, il volume viene riproposto qui in una ristampa rivista e corretta, in occasione della grande mostra dedicata al pittore.
Sono qui raccolti per la prima volta tutti i principali scritti di Edward Hopper, unitamente alle sue più significative interviste e alle più importanti testimonianze di coloro che lo conobbero. Sia le sue pagine, sia i racconti di critici e artisti che lo incontrarono, nello studio in Washington Square a New York, oppure a Cape Cod, nella casa affacciata sull'oceano che lui stesso aveva costruito all'inizio degli anni Trenta, restituiscono un ritratto suggestivo e illuminante di uno dei maestri della pittura del Novecento. Hopper si riconferma una figura elusiva ed enigmatica ("Non so quale sia la mia identità. I critici ti danno un'identità, e a volte tu gli dai una mano" dichiara lui stesso), ma le sue rare dichiarazioni sono una chiave imprescindibile per conoscerne la personalità, le convinzioni, gli amori intellettuali. Edward Hopper (Nyack 1882-New York 1967) è il maggior esponente del realismo americano del nostro secolo. La sua pittura, ispirata alla scena americana, dove compaiono case vittoriane e binari ferroviari, fari sulla costa atlantica e caffè solitari, distributori di benzina e immagini di strade cittadine, è al tempo stesso quotidiana e metafisica. La sua opera, come è stato detto, è un'icona del mondo contemporaneo.
L'arte nella storia dell'uomo: ovvero una storia dell'arte universale, sintetica ma esauriente sotto ogni aspetto, che ripercorre la genesi e l'evoluzione delle esperienze figurative e architettoniche di tutto il mondo e di tutti i tempi. È un grande mosaico, che il lettore potrà leggere in parallelo, anzi in un continuo intreccio con la storia dell'umanità: dall'arte primitiva delle grotte di Lascaux ai dipinti di Picasso, dalle piramidi dell'antico Egitto alle moschee islamiche, dalle cattedrali gotiche alle terrecotte cinesi. Il volume, illustrato da circa 1300 fotografie a colori, oltre a disegni, carte geo-storiche, tavole sinottiche, dizionario di termini tecnici e indice analitico, fornisce ogni elemento perché il lettore possa approfondire il perché e il come della storia dell'arte.
Questo volume presenta le tre stesure della tragedia, rimasta incompiuta, "La morte di Empedocle" di Friedrich Hölderlin, nella quale il poeta tedesco si sforzò di realizzare il suo ideale estetico e filosofico ispirandosi alla figura del filosofo agrigentino, reinterpretata alla luce dell'idealismo tedesco. L'edizione, che oltre alle tre stesure raccoglie anche i testi teorici che prepararono e accompagnarono la redazione della tragedia, si basa sulla recente edizione critica di Michael Knaupp (Monaco 1992), riprodotta a fronte.