Come il volume di successo del 2004, Scegliere un film 2005 è uno strumento ideale sia per genitori che vogliono scegliere un film da godere in famiglia sia per chi organizza cineforum, soprattutto in contesti educativi (scuole, gruppi, giovanili, associazioni...). Ma anche studiosi e professionisti dell'audiovisivo potranno trovare uno sguardo acuto, intelligente e originale per comprendere a fondo i film analizzati. Il volume raccoglie, infatti, oltre150 titoli considerati più significativi fra quelli usciti da giugno 2004 a maggio 2005. Le recensioni, firmate da giovani e brillanti professionisti dei media (sceneggiatori, story editors, studiosi), privilegiano la componente narrativa: il tipo di storia raccontata, i personaggi e i valori di cui si fa portatrice, con una valutazione che tiene in primo piano le componenti etico-antropologiche del film.
Per rendere la consultazione più rapida e immediata, a ogni film è stato attribuito un voto in stelline, da una a cinque. Il voto non è per cinefili, ma per un pubblico di persone «normali», ed è il frutto di un giudizio complessivo che tiene conto dei pregi estetici, ma soprattutto contenutistici.
La selezione di attori inclusi in questo dizionario comprende tutti i principali interpreti italiani e stranieri attualmente in attività sullo schermo. 600 filmografie integrali aggiornate al 2005 (con inclusione di film televisivi e cortometraggi). 100 classifiche sugli attori e sulle attrici da La Cineteca Ideale di Video Guida: 'I migliori della storia', 'I migliori del nostro tempo', 'I grandi talenti', 'I più amati dal pubblico', 'I più pagati e i più prolifici', 'I più affascinanti', 'I meno affascinanti', 'I cattivi'. La cronologia degli Oscar ai Migliori Attori e alle Migliori Attrici, i divi entrati nei primati del Guinness, le frasi celebri, i legami artistici, i dissapori, i film da ricordare e quelli da dimenticare.
È questo il primo dei tre volumi che compongono il "Dizionario dei registi del cinema mondiale", una "grande opera" che va ad aggiungersi ai sei volumi della "Storia del cinema mondiale" del catalogo Einaudi. All'interno dei tre volumi troveranno spazio circa milletrecento schede, dedicate ad altrettanti registi, analizzati criticamente da centoventi esperti internazionali. Ogni voce comprende un'analisi critica dell'intera opera del regista, una bibliografia e la filmografia completa.
Che cos’è un genere cinematografico? Come far dialogare una tradizione, che è insieme di contenuto, produttiva e teorica, con le tensioni e i problemi che il cinema contemporaneo mette in campo a proposito della nozione di genere? Qual è la differenza tra il ‘genere’ di La grande rapina al treno e quello di Guerre stellari, tra Il cappello a cilindro e Cocktail? Il testo di Rick Altman si pone come punto di riferimento imprescindibile per il dibattito sui generi cinematografici, rispondendo a queste domande con l’obiettivo di riorientare le riflessioni sulla produzione e la ricezione dei nuovi generi e di stabilire una continuità con le codificazioni del cinema classico. Il punto di partenza è la messa in discussione della nozione stessa di genere, dapprima con una ricognizione storica che muove da Aristotele fino a Wittgenstein, in secondo luogo ripensando e distaccandosi dalle più recenti teorie sui generi cinematografici. L’aspetto più innovativo di tale posizione consiste nella scelta di rinunciare a costruire un ‘sistema’ tassonomico dei generi cinematografici esaminando i luoghi e i soggetti (molteplici ed eterogenei) della loro reale definizione.
I generi, infatti, vengono elaborati, agiscono e si sedimentano nelle conoscenze culturali di un particolare gruppo sociale. Proprio l’indagine di questa comunità conduce Altman a evidenziare i differenti ambiti e i processi all’interno dei quali il concetto di genere prende forma e si modifica: attraverso le pratiche delle istituzioni produttive; nell’ampio e variegato campo dei paratesti cinematografici; negli orizzonti di attese e nei relativi meccanismi interpretativi degli spettatori o nella costituzione di comunità trasversali da parte degli spettatori stessi. Fino a descrivere, con attenzione e immediata chiarezza, la stretta connessione tra produzione cinematografica, pubblico e critica, illustrata grazie allo studio delle dinamiche e dei discorsi sociali che si intersecano intorno a celebri casi cinematografici.
Rick Altman è professore di French and Film Studies, Comparative Literature e Communication Studies presso l’Università dello Iowa. Tra le sue pubblicazioni: The American Film Musical (Bloomington 1986) e Sound Theory/Sound Practice (New York 1992).
Primo dizionario ragionato dedicato alle opere cinematografiche sulla storia di Gesu (basti pensare ai film di Rossellini, Zeffirelli, Pasolini o all'ultimo di Mel Gibson). L'opera e divisa in tre parti: la prima affronta i problemi sottostanti alla messa in scena della vicenda di Gesu; la seconda e costituita dalla raccolta di tutte le schede dei film, dal dicembre 1895 al giugno 2004, redatte secondo le piu complete ed analitiche metodologie filmografiche (ben 168 schede); la terza offre una ricca bibliografia specifica. Un'opera utile sia agli specialisti sia a coloro che vollessero avviarsi nel fascinoso cammino della cinematografia dedicata a Gesu.
5.800 lemmi per raccontare attori, registi, filmografie complete con titoli anche in lingua originale. E poi i fantastici mestieri del cinema, i grandi sceneggiatori, le star degli effetti speciali, i geniali direttori della fotografia, i grandi compositori di musica da film. Tutto il glamour di Hollywood, l'attenzione ai grandi festival mondiali, ma anche un occhio di riguardo per il vivace cinema indipendente e per le filmografie asiatiche e africane. Un'opera tutta a colori, puntuale, accurata e aggiornata. In appendice l'elenco completo e illustrato di tutti i vincitori dell'Oscar per il miglior film, della Palma d'Oro di Cannes e del Leone d'Oro di Venezia, dalla nascita dei Premi a oggi.
Nel 1938 Federico Fellini approda a Roma, in cerca di lavoro. Lo trova al "Marc'Aurelio", un giornale umoristico che esce due volte alla settimana e che vende circa mezzo milione di copie. Un vero fenomeno di massa, paragonabile, oggi, a quello della trasmissione televisiva Zelig e al successo dei suoi comici e dei loro tormentoni. In questo volume, Claudio Carabba raccoglie una scelta dei pezzi scritti dal futuro regista per il giornale: molti della rubrica "Ma tu mi stai a sentire?", diventata presto una frase ricorrente nel linguaggio dell'epoca, ma anche brevi storielle, barzellette, la maggior parte firmate e altre non firmate ma altrettanto riconoscibili per stile e tipo di umorismo.
Un racconto sulla vita, la carriera, gli amori e la passione per il gioco del grande regista Vittorio De Sica, vincitore di tre premi Oscar. Il libro ripropone i personaggi interpretati, le numerose e divertenti caratterizzazioni; il periodo dei cosiddetti film dei "telefoni bianchi"; la bella e poetica avventura del "neorealismo" cominciata con "I bambini ci guardano", le pellicole di successo mondiale come "La ciociara", "Matrimonio all'italiana". Infine, la vita privata: le due mogli, i tre figli, le amanti, nonché la roulette che continuò ad attirarlo al tavolo dell'azzardo anche e soprattutto negli ultimi anni di vita, fino a pochi giorni dalla scomparsa, avvenuta nel novembre 1974.
Le tecniche, i "trucchi", lo stile e le scelte di regia dei grandi maestri del passato e del presente (da Lang a Godard, da Hitchcock a Tarantino, da Buñuel a Fellini, da Welles a Kubrick, da Ozu a Kitano): un filo che si snoda attraverso la storia del cinema a partire dalle situazioni drammatiche più ricorrenti (la conversazione, il bacio, la sparatoria, il sogno ecc.) per individuarne i modelli di rappresentazione dominanti e le loro forme alternative, nonché le principali funzioni e caratteristiche narrative.
Questo volume è uno strumento ideale sia per genitori che vogliono scegliere un film da godere in famiglia sia per chi organizza cineforum, soprattutto in contesti educativi (scuole, gruppi giovanili, associazioni...). Ma anche studiosi e professionisti dell'audiovisivo troveranno qui argomenti per comprendere più a fondo i film analizzati. Il volume raccoglie i 120 titoli considerati più significativi tra settembre 2003 e metà maggio 2004. Le recensioni, firmate da giovani professionisti che lavorano nel campo dei media (sceneggiatori, story editors, studiosi), privilegiano la componente narrativa: il tipo di storia raccontata, i personaggi e i valori di cui si fa portatrice. Ogni film viene giudicato da un punto di vista etico, spiegando i motivi per cui alcune storie non funzionano e/o dicono cose radicalmente false sulla persona e/o propongono esiti illusori o devianti alla domanda di compimento dell'umano. Per rendere la consultazione più rapida e immediata, a ogni film è stato attribuito un voto in stelline, da una a cinque. I nomi dei giovani recensori che si accompagnano ai curatori sono: Francesco Arlanch, Paolo Braga, Laura Cotta Ramosino, Giulia Gibertoni e Claudia Orlandi (pp. 352).
Da 'Roma città aperta', attraverso 'Caro diario' e 'La vita è bella', fino alla 'Meglio gioventù': un panorama completo della nostra cinematografia che, dopo una lunga crisi, sembra aver ritrovato la sua anima e la sua identità. Gian Piero Brunetta è ordinario di Storia e critica del cinema all'Università di Padova. Ha scritto soggetti di programmi televisivi e di multivisione e collabora a riviste specializzate.
"In verità non so mai cosa rispondere perché non so chi è che stai interrogando; voglio dire che l'aspetto più imbarazzante e schizofrenico dell'intervista è che chi la subisce deve accettare di essere un altro, uno cioè che sa, che ha idee generali, una visione del mondo e dice la sua sull'esistenza, la religione, la politica, l'amore, le bretelle. A molte domande non risponderò, ad altre mi sottrarrò con racconti più o meno inventati". Un ritratto a tutto tondo del regista, che parla di sé senza ambiguità. Racconta della sua vita e dei suoi film, ma anche di politica, di terrorismo, di musica e letteratura. E del suo modo di fare cinema, "un modo divino di raccontare la vita, un modo di fare concorrenza al padreterno".