
L'Annale «Thinking Democracy Now: Between Innovation and Regression» mette a tema le trasformazioni che interessano le democrazie contemporanee, sviluppandosi intorno a un significativo paradosso: la democrazia oggi gode di un'indiscussa egemonia al punto che anche chi la mette a repentaglio lo fa in suo nome, promettendo di accrescerla o di estenderla, non di umiliarla o superarla. Rinata nel Secondo dopoguerra in contrapposizione alle dittature di massa, la democrazia costituzionale è un ordine politico che non ha un fine predeterminato se non la propria sopravvivenza ed è sempre esposta al rischio. A partire da questa premessa, il volume accompagna il lettore attraverso una riflessione che spazia dalle questioni teoriche e istituzionali alle esperienze e sfide politiche più rappresentative in ciascuno dei cinque continenti. Il volume curato da Nadia Urbinati, grazie al concorso di studiosi e interpreti internazionali, prende in esame la trasformazione dei processi democratici, analizzandone tentazioni regressive e opportunità di innovazione in un orizzonte geopolitico globale.
I saggi qui raccolti - Società e solitudine, Amicizia, Doni, La superanima, Vita e letteratura nel New England, Carattere - permettono di cogliere il delicato equilibrio che Emerson stabilisce tra istanze sociali e fiducia in se stessi. Lo spirito moderno sta dal lato dell'individuo, che riassume in sé il mondo. Tuttavia, volgendosi a guardare le grandi utopie di prosperità sociale della generazione precedente, Emerson mostra benevolenza verso quei progetti generosi, mettendo solo in guardia da eccessi comunitari. L'uomo di "carattere" mira all'autosufficienza, eppure su questo fondamento si apre la possibilità di una gioiosa interazione con le persone e di autentici rapporti amicali. Ciò che si dona è qui il proprio stesso essere, l'unico dono che non umilia il beneficato. Le personalità geniali avvertono un bisogno di isolamento, ma questo, da solo, può attestare una certa incapacità di vivere rapporti di vicinanza. Per non perdere la simpatia un uomo quindi deve essere "avvolto dalla società", pur dovendosi guardare dalla volgarità di conversazioni inconsistenti in cui non metta in gioco se stesso. Lo sfondo metafisico di questi precetti di saggezza è l'idea neoplatonica di una "superanima" in cui l'essere particolare di ogni uomo è contenuto e reso tutt'uno con gli altri.
Usata da cittadini e politici, di destra come di sinistra, la parola 'liberalismo' è entrata nel nostro lessico politico ordinario. Ma all'estensione del suo uso è corrisposta una dissipazione del senso. Una guida e un orientamento preziosi ai vari aspetti e ai temi fondamentali della tradizione liberale, così come si sono manifestati alla coscienza dei suoi esponenti italiani più illustri, da Gaetano Filangieri a Cavour, da Piero Gobetti a Luigi Sturzo, da Benedetto Croce e Luigi Einaudi a Norberto Bobbio.