
Dopo anni vissuti nel trauma della perdita dei genitori, Kate scopre una verità sconcertante: mamma e papà sono vivi, chiusi in carcere e accusati di spionaggio militare. Sconvolta ma determinata, grazie all’aiuto del marito David, di due nonnini francesi e di un fidato avvocato, Kate combatterà per far emergere la realtà, affrontare il suo passato e ricostruire la famiglia che le sembrava perduta. Un romanzo che intreccia tensione, sentimento e introspezione psicologica, in cui ogni pagina racconta la forza di chi non si arrende davanti al dolore e con tenacia trasforma le proprie fragilità in coraggio.
Siamo così abituati a pensare a Dio come a un padre e a una figura maschile che già quando papa Giovanni Paolo I se ne uscì dicendo: "Dio è madre", tutti rimasero sorpresi. Nella tradizione storico-religiosa cristiana Dio è raffigurato come un anziano signore che tratta quasi sempre con degli uomini, vale a dire con i patriarchi, i profeti, i re, i sacerdoti di Israele e con gli apostoli del Nuovo Testamento. Per questo ancora oggi, volendo parlare del Dio della Bibbia, si suol dire: "il Dio dei nostri padri" e non certo: "il Dio delle nostre madri". Ma la Scrittura non ha anche un Dio delle madri? E inoltre: non c’è un Dio per le figlie? Pochi sanno che, al contrario di come si immagina, la Bibbia parla molto di donne e le tracce di un Volto divino si rivelano e parlano a un femminile che, a sua volta, è ancora in gran parte da declinare, da scoprire e da incarnare. È questo l’affascinante percorso esplorativo che il libro propone.
Le testimonianze qui raccolte sono parole non vane di quei Suchende (coloro che cercano) che Hermann Hesse ha ben raccontato nelle sue opere: uomini e donne inquieti, che non si accontentano della superficie delle cose, ma ambiscono alla profondità, dove la conoscenza di sé stessi s’intreccia indissolubilmente col cosmo intero e dove l’invisibile si fa presente in «quel cercare che è in sostanza vivere nello spirito». Patrizia Gioia, designer e poeta, è stata responsabile del settore culturale e artistico di Fondazione Arbor (che ha avuto come primo presidente Raimon Panikkar) sino al 2023, anno della sua chiusura. Co-fondatrice di MilleGru, casa editrice e associazione di Poetry Therapy, cura la collana "Tita" e la collana interculturale "I semi". È ricercatrice in Psicologia Analitica junghiana.
Tornano i tradizionali "Auguri sotto l’albero" di Àncora, quest’anno dedicati alle «comete»: persone e situazioni che ci conducono alla grotta di Gesù che nasce. Chi ci aiuta e ci orienta per arrivare fino a Betlemme? Chi ci può contagiare per un cammino che vada incontro alla Luce? La Parola di Dio, le figure genitoriali, un amico fidato, un insegnante, un educatore… O anche solo quell’insopprimibile desiderio di andare "oltre"…
Età di lettura: da 3 anni.
Da secoli l’abside della basilica di Sant’Ambrogio in Milano custodisce un mosaico prezioso, dalla storia travagliata, la cui iconografia fu, tuttavia, tenacemente preservata per la rilevanza dei suoi significati teologici, saldamente legati al pensiero del vescovo Ambrogio. Al centro del mosaico Cristo Pantocratore siede sul trono; ai lati, i santi Gervaso e Protaso, i celebri martiri milanesi rinvenuti dal vescovo Ambrogio, si ergono come soldati del cielo. Una corona scende dal cielo, destinata al Re della Gloria, colui che è "Luce del mondo", come dice il libro aperto dei Vangeli che sorregge con la mano sinistra. Il volume, riccamente illustrato, propone un’analisi teologico-iconografica del mosaico nel contesto storico-artistico della Basilica Ambrosiana.
Con cuore colmo di speranza ci accostiamo al Vangelo di Matteo, eco viva della Parola che si fa carne. Nell’uomo abita un’inquietudine che trova pace solo in Cristo: fede, speranza e misericordia diventano sentieri che illuminano il cammino. Gesù si rivela volto del Padre, pastore che rialza e guarisce, offrendo pace vera e viva nella sua Parola. Questo commentario nasce dall’esperienza di don Massimo Tellan, pastore immerso nella vita del suo popolo, che con capacità di ascolto e attraverso il suo stile narrativo lirico, ma mai distante dal nostro sentire, ci regala pagine preziose affinché la Parola risuoni nella quotidianità di ciascuno, così che dalle radici profonde di Fede e Amore nasca il germoglio di Pace destinato a fiorire nel mondo.
Nella nostra ferialità, anche in quella del XX e XXI secolo, i «santi della porta accanto» hanno intersecato nello spazio e nel tempo la nostra fugace esistenza, sfiorando il nostro passato prossimo. Ciò accade anche per quelli vissuti nel passato remoto perché, invocandoli e chiedendo la loro intercessione, continuiamo nella fede a renderli presenti a noi. In questo volume viene proposta una carrellata di figure di santi, beati e venerabili, tenuti assieme dal riferimento esplicito o implicito alla spiritualità francescana e al fatto che abbiano udito fin dalla tenera età la chiamata alla santità. Sono testimoni luminosi del Dio vivo, perché il senso della loro esistenza sta nell’aver dato a Dio il primato assoluto e per essersi presi cura dell’umanità sofferente, a tal punto che alcuni sono venerati anche dai non cristiani.
Ricordando l’anniversario della dichiarazione del Concilio Vaticano II Gravissimum educationis, papa Leone riflette sull’importanza dell’educazione nella vita della persona umana. Sottolineando la grande attualità del documento conciliare, il papa ribadisce il diritto di ciascuno all’educazione, l’inscindibilità di professionalità ed etica, il concetto che la formazione cristiana abbraccia l’intera persona: spirituale, intellettuale, affettiva, sociale, corporea. Il volume contiene altri tre recenti testi di papa Leone che hanno a tema l’educazione: - il Discorso rivolto agli studenti in occasione del Giubileo del mondo educativo; - il Discorso rivolto agli educatori in occasione del Giubileo del mondo educativo; - l’omelia pronunciata nella Santa Messa che ha visto san John Henry Newman proclamato «Dottore della Chiesa»
In questo itinerario multidisciplinare su un archetipico chiave della cultura occidentale si parte dalle grotte degli dèi dell’antichità classica, dal grembo divoratore di Cronos alla grotta della follia e dell’ebrezza di Dioniso, cui si affianca la grotta del mito platonico. Nell’immaginario cristiano compare il grembo di Maria, madre di Dio, che è la vera grotta della rinascita, presente nell’arte rinascimentale e barocca in alcuni capolavori come la Vergine delle rocce di Leonardo e La morte della Vergine di Caravaggio. Anche nell’architettura sacra ritroviamo questo potente archetipo, ad esempio nel battistero, che è una sorta di grotta della rinascita alla "vita nuova". Ad accompagnare una riflessione che si muove fra teologia, filosofia, arte e architettura numerose illustrazioni a colori di opere d’arte di ogni tempo.

