Molte persone oggi sono alla ricerca di una spiritualità libera da dogmi di fede e capace di condurre, in qualche modo, all'esperienza di Dio. Desiderano sperimentare un senso nel loro vivere quotidiano. In questo libro due teologi si confrontano e indicano una via percorribile: è possibile fare esperienza di Dio riconoscendolo nell'altro e nel creato perché in ogni singolo essere umano che si incontra e nel cosmo intero risplende qualcosa del mistero di Dio. Entrambi gli autori, quasi all'unisono, rivelano che tutto ciò è un immenso dono che diventa anche un'enorme responsabilità affidata alle donne e agli uomini di questo mondo.
La ricerca della conoscenza di sé connota oggi molte esperienze spirituali. Spesso però questa verte soltanto sul proprio io. Si ferma alla persona singola e al suo benessere interiore. Queste pagine, invece, rendendo accessibile alle donne e agli uomini del nostro tempo il tesoro spirituale dei primi monaci (III - VI secolo), hanno lo scopo di descrivere una spiritualità che non ignora l'individuo, ma anzi, nell'incontro sincero con la propria anima e il proprio corpo, lo aiuta ad aprirsi a Dio. Le voci di quei primi monaci continuano a essere attuali e a segnare le tappe per un cammino di profonda consapevolezza. L'agile testo è composto di otto capitoli distribuiti in tre parti.
Con un linguaggio semplice, diretto, capace di parlare a tutti, Anselm Grün - monaco benedettino tedesco conosciuto in tutto il mondo e autore di libri di spiritualità di grande successo - offre preziosi suggerimenti su come esprimere la fede attraverso riti personali, familiari, comunitari. «La fede è qualcosa di estremamente personale. Ognuno ha la propria! Ma essa ha anche bisogno di comunità, di connessioni, altrimenti finisce per... evaporare» scrive l'autore, che suggerisce una serie di indicazioni pratiche per trasformare i luoghi familiari e lo scorrere del tempo in occasioni di spiritualità. Uno strumento destinato non solo ai credenti, ma a tutti coloro che sono in ricerca, che stanno percorrendo un proprio cammino spirituale o che vorrebbero farlo.
Nella vita frenetica quotidiana si è sempre più alla ricerca di spazi e tempi di silenzio e isole di pace. Nel corso dei secoli, la tradizione monastica benedettina ha approfondito e condiviso i suoi tesori spirituali e sapienziali, tracciando percorsi di natura pratica (chiamati anche per questo "esercizi") capaci di restituire alla vita il suo respiro profondo. Padre Anselm Grün ripropone qui l'antica tradizione benedettina degli esercizi, che ha fatto da ispirazione fondamentale per i più noti Esercizi spirituali di sant'Ignazio di Loyola. Attraverso la presentazione e la meditazione di pagine bibliche, arricchite con la proposta di semplici ritualità quotidiane, il testo accompagna a muovere i propri passi sull'antica strada "mistica" della purificazione, dell'illuminazione e dell'unificazione, per imparare a diventare quello che siamo.
Il fenomeno del pellegrinaggio è presente in tutte le religioni: persone che si mettono in cammino verso località precise, dove percepire in modo particolare la vicinanza a Dio.
Accompagnato da splendide foto di Jürgen Hohmuth, fotografo di fama internazionale, questo libro di Anselm Grün, monaco benedettino e autore spirituale di grande successo, è un invito straordinario a scoprire i misteri del pellegrinaggio e a sperimentare la trasformazione interiore.
Durante il cammino, scandito da varie tappe, il pellegrino scopre che deve andare sempre avanti, che non può fermarsi se non vuole rinunciare a diventare una cosa sola con se stesso.
I figli si educano con il cuore, il buonsenso e la fiducia. Ecco il messaggio che Anselm Grün, il celebre monaco benedettino, e Jan-Uwe Rogge, un pedagogo apprezzato in tutto il mondo, rivolgono ai tanti genitori resi insicuri dal desiderio di fare tutto alla perfezione e dall'idea che esista una "tecnica dell'educazione" giusta e valida sempre. In questo libro, condividendo con i lettori l'esperienza maturata in molti anni di lavoro e di riflessione, ci mostrano come far fronte alle sfide della vita quotidiana e ci assicurano che i bambini cercano Dio, facendo domande sul perché delle cose, sull'inizio e sulla fine della vita, ed esplorando il mondo intorno a loro in cerca di spiegazioni. Su questa ricerca di Dio Grün e Rogge concentrano la loro attenzione, facendoci capire come i bambini pensano e dicendoci come possiamo riconoscere le loro esigenze spirituali. Ci parlano di empatia, di sensibilità e di rituali, della necessità di crescere insieme e di rispettare i limiti, di rallentare e fermarsi, di concepire se stessi e i propri figli come persone imperfette che possono sbagliare, delle caratteristiche di un buon educatore e del paradosso che consiste nel lasciare andare sostenendo. Suggeriscono i modi migliori per rispondere agli interrogativi dei bambini ed esplicitano i valori a cui fare riferimento durante i momenti di crisi come lutto, malattia e pubertà. Ci spiegano come la spiritualità non abbia necessariamente a che fare con le istituzioni ecclesiastiche e come possa influire positivamente
Il monaco benedettino Anselm Grün e il top manager del famoso marchio Puma Jochen Zeitz si confrontano su temi basilari per il mondo odierno, temi che non è possibile ignorare e che riguardano tutti noi: il successo e la responsabilità, l’economia e il benessere, la cultura e i valori... Dio, i soldi e la coscienza.
Su ogni singolo tema i due autori si confrontano a due voci, esprimendo ciascuno la propria opinione e la propria esperienza. Entrambi credono in un mondo migliore. Ed entrambi si attivano per rendere concreto il loro ideale.
Un libro coinvolgente, che non si limita a rivelare i punti di vista e le esperienze personali del monaco e del manager, ma stimola a creare un mondo in cui valga la pena vivere.
Punti forti
La notorietà e l’autorevolezza di Grün. I temi trattati sono di ampia e forte attualità nel tempo odierno di crisi economica; tra essi compaiono: sostenibilità, ambiente, commercio etico, formazione, responsabilità, successo. Confronto tra due mondi diversi ma uniti dall’impegno a operare in modo manageriale corretto.
Destinatari
Pubblico ampio, di giovani e adulti interessati all’approfondimento di questi temi. Lettori affezionati di Grün.
Autori
Anselm Grün, monaco benedettino, nato nel 1945 a Junkershausen, nella regione tedesca della Rhön, è priore amministratore dell’abbazia di Münsterschwarzach, nei pressi di Würzburg, in Baviera. Laureato in teologia, svolge un’intensa attività di assistenza psicospirituale. Da molti anni pubblica libri di spiritualità tradotti in tutta Europa, che lo hanno reso uno degli scrittori cristiani di lingua tedesca più letti.
Jochen Zeitz, manager tedesco, da quasi vent’anni è direttore generale dell’azienda di abbigliamento e accessori sportivi Puma. A trent’anni era già il più giovane direttore generale di un’azienda tedesca quotata in Borsa. Dal 2010 gestisce la Puma nell’ottica della sostenibilità. Da molti anni è impegnato in attività umanitarie in Africa, anche tramite la Fondazione Zeitz che ha creato nel 2009.
L'Autore desidera aiutare il lettore a mettersi in cammino verso la riconciliazione con Dio, riscoprendo un Dio che dona protezione e amore.
Molti cristiani fanno fatica a credere. Genitori, insegnanti o rappresentanti della chiesa hanno instillato in loro un’immagine di Dio negativa. Una spiritualità moralistica, da una parte, o una serie di comportamenti ipocriti o riprovevoli, dall’altra, li hanno delusi se non indignati, offuscando il loro stesso rapporto con Dio. Grün desidera aiutare queste persone a mettersi in cammino verso la riconciliazione con Dio, riscoprendo un Dio che dona protezione e amore.
Descrizione
Molti cristiani fanno fatica a credere in un Dio misericordioso. Per moltissimo tempo hanno incontrato dei rappresentanti della chiesa duri e moralisti e si sono dovuti confrontare, nell’educazione religiosa impartita da genitori e insegnanti, con un’immagine negativa di Dio.
Alcuni, a questo punto, si distaccano completamente da Dio. Altri invece anelano a sentire la sua presenza nella vita.
Anselm Grün desidera aiutare queste persone a mettersi in cammino verso la riconciliazione con Dio e con le loro immagini del divino. Grazie a questo percorso, scopriranno un Dio che dona protezione ed amore.
Questo libro, arricchito da molti esempi concreti, insegna a decifrare i nostri sogni come "linguaggio dimenticato di Dio". I sogni hanno una grande rilevanza per la nostra vita. Non ci indicano solamente come stiamo e che passi dobbiamo compiere sulla strada della maturazione e del cambiamento. Possono anche essere delle guide alla consapevolezza interiore e - come linguaggio segreto di Dio - trasformarsi in luogo di esperienza profonda.
Questo libro ci apre alla domanda più antica dell'essere umano: "O Dio, chi sei?". Anselm Grün, uno degli autori di spiritualità più significativi dei nostri giorni, e Wunibald Müller, celebre psicologo di vasta esperienza, parlano in maniera estremamente autentica e coraggiosa delle loro esperienze con Dio. Con grande sincerità trattano anche dei dubbi, delle paure e delle preoccupazioni. Dio non è un "ammorbidente", non è privo di contorni precisi. Ci mette a confronto anche con gli ambiti oscuri della nostra anima. Solo così, alla sua luce, possiamo crescere e maturare. "Non avanziamo la pretesa di sapere, su Dio, anche soltanto un po' più degli altri. Non rivendichiamo nemmeno di essere in possesso della verità, quando si tratta di Dio. Abbiamo soltanto esaminato alcuni degli interrogativi su cui riflettono le persone quando pensano a lui. Forse il nostro dialogo sarà uno stimolo a iniziare a parlare con gli altri di Dio oppure, addirittura, a incominciare a propria volta a dialogare con lui. Perché Dio abbia un'opportunità di entrare nella nostra vita e nel nostro quotidiano" (Anselm Grün e Wunibald Müller).
Agile e breve testo di 8 capitoli distribuiti in tre parti: Parte prima, La preghiera come fonte di conoscenza di sé. Parte seconda, La preghiera e la compunzione del cuore. Parte terza, Preghiera e guarigione. A. Grün recupera l'esperienza dei primi monaci (III-VI secolo) per sottolineare come l'esperienza della preghiera implichi quella della conoscenza di sé, per arrivare all'incontro con Dio, e nell'Introduzione ribadisce: "Nell'ideale della realizzazione di sé perseguito oggi, l'uomo è al centro. Tutto ruota intorno a lui. Perfino Dio è finalizzato alla sua realizzazione. Le pratiche meditative e religiose hanno lo scopo di sviluppare tutte le facoltà umane. Si è riconosciuto che anche l'inclinazione religiosa fa parte dell'interezza umana e quindi va sviluppata. In ciò, Dio è soltanto un mezzo per raggiungere un fine. Non m'interessa in quanto Dio, bensì soltanto come aiuto per la realizzazione di me stesso. I monaci non volevano realizzare se stessi, ma cercare Dio. Tentavano di eliminare dentro di sé tutto ciò che precludeva loro Dio. In questo processo hanno scoperto che non si può trovare Dio se ci si ignora, se non ci si conosce. Alla conoscenza di Dio si giunge soltanto attraverso la conoscenza di sé."