La crisi d'identità sociale e personale costituisce uno dei temi e delle realtà più dolorose della cultura post-moderna.
Si tratta di un problema etico-culturale che riguarda anche, e soprattutto, le più cruciali domande educative, essenzialmente legate al problema del'"essere" e del "dover essere", della realtà e dell'idealità, della temporalità e della trascendenza.
Una sfida, quella dell'educazione, di cui avvertiamo tutta l'urgenza e l'enorme portata in termini di risorse, non solo o unicamente finanziarie, ma soprattutto di energie e mezzi di natura psicologica e morale, necessari per ritrovare il coraggio di educare, di assumersi la responsabilità di introdurre le giovani generazioni alla vita, nella sua realizzazione integrale.
Chiedete a un insegnante. Vi dirà che il vero nemico quotidiano del suo lavoro non sono gli studenti indomiti, i tagli ai fondi di un nuovo ministro o il cattivo stato delle strutture scolastiche. Ma i genitori: è colpa loro se il ruolo e l'identità degli insegnanti sono stati degradati, la loro autorità delegittimata, la loro professionalità vilipesa. È il punto di vista ironico e spietato della "Profe": l'insegnante con gli anfibi diventata nota con libri, blog, radio, giornali e tv. Un divertentissimo ricevimento genitori, campionario delle varie tipologie: il genitore assente, il genitore disarmato, quello delegante, quello "ggiòvane", il genitore che fa finta di non esserlo e quello che "lasciamo che si esprimano!", il genitore che ha studiato e fa sfoggio di cultura e quello che "troppo studio fa male", quello arrogante, competitivo, che fa i compiti al figlio e vuole un voto alto per sé. E con un pizzico di indulgenza in più racconta anche gli studenti che di questi genitori sono prodotto. L'autrice è consapevole che "questo è un libro impopolare. Un libro che potrebbe far discutere, senz'altro innervosire coloro che si riconosceranno nel bestiario dei genitori. Si astengano semmai dal leggerlo i permalosi, i portatori di coda di paglia e i deficienti di umorismo".
A dieci anni dalla legge 62/2000 un bilancio della parità in Italia, ripercorrendo le tappe compiute e prospettando la strada ancora da fare. Tra riflessioni teoriche e analisi della situazione, il Rapporto intende soprattutto promuovere quella cultura della parità che fatica ancora ad affermarsi in Italia, nonostante le promesse e gli impegni assunti in passato.
II bene più prezioso per un genitore è il tempo. Tempo per stare con i propri figli, tempo per educarli, tempo per giocare. Sì, giocare, perché attraverso il gioco - dice Eduard Estivill - le buone abitudini alimentari, igieniche e comportamentali si imparano più facilmente e più velocemente. Il gioco è esperienza. Se diciamo a un bambino: "Lavati le mani prima di metterti a tavola", è probabile che "ascolti" il messaggio, ma che non lo "viva", sentendo così il bisogno di applicarlo. Con il gioco, invece, il bambino fa esperienza dell'insegnamento, ne è il protagonista, è attivo, e acquista autostima. Eduard Estivill - con la collaborazione della mamma Yolanda Sàenz De Tejada - propone tanti giochi da fare con i propri figli divisi in sezioni dedicate ai diversi aspetti dell'educazione - stare a tavola; l'igiene personale; le domande indiscrete; studiare da soli; l'importanza di leggere; il sonno. Chiaro, semplice, di facile applicazione. Andiamo a giocare è un utile strumento per aiutare i genitori nella difficile arte dell'educazione.
Sappiamo ancora parlare la nostra lingua? Se non lo facciamo è responsabilità degli insegnanti o di un cambiamento culturale profondo? Quanto conta ancora l’ora di italiano? L’opinione di un linguista di eccellenza su un tema che riguarda tutti.
Il professore di lettere si trova oggi tra due fuochi. Da un lato le polemiche, di grande risonanza mediatica, sulla scarsa preparazione dei ragazzi non soltanto rispetto all’ortografia e alla sintassi, ma anche sulla padronanza di quel lessico un po’ più alto (velleitario, dirimere, faceto...) che può capitare di incontrare anche solo leggendo l’editoriale di un quotidiano; dall’altro, dopo decenni, il primato umanistico ha subito un complessivo ridimensionamento a favore delle materie scientifiche. L’italiano resta comunque l’asse portante di qualsiasi progetto didattico: sono in gioco la capacità di capire quel che si legge, di articolare un discorso efficace, di imparare il gusto della lettura e di accostarsi al patrimonio dei classici. Alla luce di una lunga esperienza e di una grande sensibilità didattica, Luca Serianni, tra i ‘saggi’ incaricati della supervisione dei nuovi programmi che entreranno in vigore nel settembre 2010, riflette a tutto campo sullo stato dell’italiano a scuola, guardando anche al latino, il tradizionale asse portante della cultura umanistica dall’Unità a oggi. Non si tratta di mettere sotto accusa qualcuno, men che meno gli insegnanti alle prese con un lavoro che viene scelto quasi sempre per vocazione ma deve fare i conti, oltre che con le ristrettezze di bilancio, con un precario riconoscimento sociale; si tratta di proporre riflessioni e suggerimenti operativi che rendano più efficace l’attività didattica, senza restare, per inerzia o per semplice omaggio alla tradizione, nel solco delle abitudini acquisite.
Indice
Premessa - 1. Le due culture - 2. Scienze e lettere nella scuola - 3. Il latino sul banco degli imputati - 4. L’ora d’italiano: di tutto, di più - 5. Scrivere, esprimersi, argomentare - 6. La grammatica - 7. L’arricchimento lessicale - 8. La letteratura a scuola: alcuni spunti didattici - 9. Perche insegnare i classici (e come) - Nota bibliografica - Indice dei nomi e delle cose notevoli
Ricordate quei grandi insegnanti che vi hanno stimolato ed entusiasmato con il loro insegnamento? Ricordate come vi sentivate nella loro classe e come essi rendevano la classe viva? Che cosa li fece insegnanti speciali? Quali abilità e qualità possedevano per incoraggiare gli studenti a imparare? Come questi insegnanti aiutarono i loro studenti a riuscire con successo?
Questo libro mostra agli educatori come ricreare nelle loro classi lo stesso spirito e lo stesso entusiasmo descrivendo le caratteristiche e le abilità degli insegnanti efficaci. L’autore sintetizza le ricerche per identificare i comportamenti specifici dell’insegnante che contribuisce al successo degli studenti. Egli enfatizza in modo specifico i fattori che sono sotto il controllo degli insegnanti: la loro preparazione, la personalità e le prassi.
J.H. Stronge insegna come gli insegnanti efficaci si preparano ad essere educatori efficienti; come stabiliscono, gestiscono e mantengono un ambiente di classe concentrato sull’apprendimento; come organizzano il tempo, come comunicano alte aspettative e come pianificano l’istruzione; come presentano il curricolo in modo che sostenga un apprendimento attivo e impegnato; come monitorano il progresso degli studenti, identificano il loro potenziale e rispondono alle necessità speciali di ogni studente, compresi gli studenti a rischio e quelli maggiormente dotati.
Gli insegnanti, i formatori degli insegnati, gli insegnanti leader, i supervisori e coloro che conducono i tirocini possono utilizzare questo libro per la preparazione di insegnanti migliori e per migliorare la qualità dell’apprendimento per tutti gli studenti.
Il volume riporta i contenuti fondamentali di tutte le discipline oggetto delle prove d'esame per il conseguimento dell'abilitazione alla professione di accompagnatore turistico, con l'esclusione della sola lingua straniera, pur se in appendice si può trovare un utile glossario di termini inglesi di uso comune. Il testo, frutto dell'esperienza dell'autore sia nel campo professionale che in quello di esaminatore, costituisce un indispensabile strumento di preparazione alla prova scritta e a quella orale.
Il presente volume, aggiornato a marzo 2010, con l’inserimento anche del Nuovo Testo unico sulla sicurezza del lavoro 2009, nonché della Riforma della Pubblica Amministrazione (Riforma Brunetta) e della Riforma della Scuola superiore con I Nuovi Licei (Riforma Gelmini), traccia un quadro storico-legislativo della scuola italiana dal 1924 al 2010 attraverso una raccolta razionale e sistematica delle innovazioni legislative e normative che interessano a tutt’oggi la gestione della scuola. Il libro è corredato di un massimario di giurisprudenza sul contenzioso scolastico maggiormente ricorrente e di un CD ROM per la consultazione rapida di tutte le leggi e norme sulla scuola riportate, in versione integrale, tramite link ipertestuali dell’Indice cronologico generale (1924-2010).
Il test preselettivo del concorso alla dirigenza scolastica è molto impegnativo sia per la difficoltà stessa di tale tipologia di prova, sia perché i quesiti vertono su di un vastissimo ventaglio di ambiti culturali e, soprattutto, tecnico-professionali. Vi è da considerare, in particolare, l’esiguità del tempo disponibile (praticamente un minuto per ciascuna domanda ) e le obiettive condizioni di stress dell’esame.Questo manuale vuole fornire, in modo agile, essenziale, rapido ed efficace, perciò senza inutili digressioni o elucubrazioni teoriche, tutte le informazioni, le conoscenze, i dati tecnici indispensabili per affrontare con la massima serenità il test. Gli argomenti sono organizzati in sei macroaree, ciascuna comprendente le diverse tematiche. Per ciascuna area sono proposti questionari che simulano perfettamente il test. 1
Descrizione dell'opera
Entrare in classe o nella fossa dei leoni? Non vi è alcun dubbio che è in costante crescita la fatica di insegnanti di scuola ed educatori nel gestire le dinamiche relazionali con le nuove generazioni di bambini, adolescenti e ragazzi.
Spesso la sensazione, e non solo per quanti sono alle prime armi, è che il timone della lezione o dell'attività che si sta svolgendo non stia più saldamente nelle mani dell'adulto.
Talora è la disciplina a creare problema, addirittura con casi di bullismo o atteggiamenti e comportamenti non adeguati degli alunni; altre volte è invece la relazione tra il docente o l'educatore e i ragazzi a non essere efficace e soddisfacente.
Obiettivo del volume è aiutare l'insegnante e l'educatore che gestiscono un gruppo a far fronte alle situazioni di disagio e difficoltà, promuovendo e motivando alla relazione e all'apprendimento.
Tre le competenze coinvolte: Massimo Diana affronta la questione dal punto di vista teorico; Giuseppe Cursio interloquisce con l'insegnante/educatore, invitandolo a guardarsi allo specchio per mettere a fuoco problemi, paure e bisogni; Franca Feliziani Kannheiser propone un accompagnamento alle dinamiche di gruppo, per aiutare a gestire e promuovere relazioni più efficaci, mirate all'apprendimento o all'obiettivo del gruppo.
Sommario
Prefazione. Introduzione. I. Sul mestiere di educare (M. Diana). 1. Tra giustizia e dono. 2. Dalle competenze alla formazione. 3. L'educatore nel cinema. II. Il laboratorio della cura (G. Cursio). 1. Costruirsi persona: ascoltarsi per ascoltare. L'educatore e la cura di sé. 2. Il Laboratorio della Cura: orientamenti generali. III. Educare ovvero l'arte della tessitura (F. Feliziani Kannheiser). 1. Scendiamo in... campo. Il gruppo: un laboratorio di scrittura creativa. 2. Pensare per... gruppi. 3. L'educatore multiforme. 4. Le competenze comunicative dell'insegnante. 5. Riconoscersi - essere riconosciuto. 6. Dare voce alle emozioni. 7. Dall'io al noi. Il comportamento prosociale. 8. Il setting: una «rete di protezione». 9. Una rete per pescare: la motivazione. 10. Formare «unta testa ben fatta».
Note sugli autori
Gli autori, tutti con esperienza d'insegnamento nelle scuole superiori, esprimono diverse competenze:
Giuseppe Cursio, pedagogista e docente a Roma, è autore di No stress. Strumenti per la prevenzione del burnout degli Idr, SEI, Torino, 2007.
Massimo Diana, laureato in filosofia e scienze dell'educazione, è autore di diversi saggi. Tra gli ultimi: La saggezza delle fiabe, Edizioni Paoline, Milano 2010; Percorsi di umanizzazione. 1 Figure dell'amore, Moretti & Vitali, Bergamo 2010. Presso le EDB ha pubblicato: Ciclo di vita ed esperienza religiosa. Aspetti psicologici e psicodinamici (2004), Le forme della religiosità. Dinamiche e modelli psicologici della maturità religiosa (2006) e, con P. Ciotti, Psicologia e religione. Modelli problemi prospettive (2005).
Franca Feliziani Kannheiser, psicologa e docente di psicologia presso l'ISSR di Alessandria, collabora con diverse riviste di pedagogia e catechesi ed è autrice di libri di testo per l'IRC.
Le storie qui presentate si propongono di offrire un caleidoscopio della ricchezza di credenze, valori tradizioni che caratterizzano il nostro contenuto socioculturale, sempre più multietnico. Pertanto ogni racconto risponde all’esigenza di fornire ai bambini occasioni di riflessione e di confronto sulle rappresentazioni che ciascun gruppo sociale ha di Dio e del mondo. L’espediente narrativo, supportato dall’impiego della metafora, diventa quindi il pretesto per favorire un dialogo interculturale improntato alla pace e al rispetto reciproco.