Senza alcuna soggezione per la complessità dell'argomento l'autore, con un approccio volutamente canonico, esamina il versetto di Gv 18:28 caposaldo della cronologia alternativa cosiddetta giovannea, proposta ed affermata a partire dalla prima metà del secolo scorso: "era l'alba ed essi non vollero entrare nel Pretorio per non contaminarsi e (poter) mangiare la Pasqua" - dal quale risulterebbe la cena di Gesù precedente il banchetto pasquale - mostrandone l'incoerenza: gli accusatori di Gesù avrebbero avuto tutto il tempo ed il modo di purificarsi. Infatti, per la legge di purità, la tradizione ebraica e la prassi in uso al tempo di Gesù, la contaminazione sarebbe durata solo un giorno, cioè fino al tramonto, e tolta con le abluzioni precedenti la cena pasquale. Argomentazione rafforzata dall'ulteriore incongruenza con la spiegazione del fatto che fornisce lo stesso evangelista: prima dell'alba o dopo non importava affatto, perché i giorni venivano computati a partire dalla sera. Il versetto deve perciò avere un significato differente da quello di consueto attribuito, tutto da scoprire.
"Un elemento di originalità che caratterizza il volume è certamente il rimando non soltanto ad esegeti e autori moderni, na anche - e abbondante, oltre che ben selezionato - ai Padri della Chiesa, in Oriente e in Occidente. Si avverte il respiro dei due polmoni della Chiesa, secondo un'espressione adoperata da Giovanni Paolo II" S. E. Card. Marcello Semeraro
Gli scritti che compongono questo libro parlano di costruttori, cantieri, personaggi ed episodi a volte citati solo di sfuggita nella Bibbia, ma in seguito illuminati dalle interpretazioni del Talmud, dall'esegesi dei Padri della Chiesa, dagli studi dei teologi o dalle visionarie raffigurazioni degli artisti. Si affacciano così dalle pagine della Scrittura Besalèl, il costruttore dell'arca dell'Alleanza, prediletto dal Signore e antenato di Gesù; Sheerah, la bisnipote del patriarca Giacobbe, unica donna ad aver mai costruito, secondo la Bibbia, una città; i muratori della torre di Babele e gli scalpellini di re Salomone. E anche i mattoni con cui furono costruite le città del faraone, i legni che rivestirono il tempio di Gerusalemme e il legno impiegato per la croce di Cristo; i cantieri dei falegnami di Nazareth e quello della più antica chiesa del mondo. Da questi racconti emergono, spesso intrecciati tra loro, la potenza spirituale del simbolo e il filo concreto della storia.
PAROLE AUTENTICHE DI CATTOLICESIMO E DI FEDE VISSUTA NELLO SPIRITO E ATTRAVERSO LA VITA DI TUTTI I GIORNI. L ESPERIENZA E I RACCONTI DI PADRE STANO RIVELANO UNA FEDE AUTENTICA, PROPRIO IN QUESTA FINE MILLENNIO CAOTICA. Ha ancora forza d'impatto soc iale il vangelo, oggi? Questo libro lo dimostra con copiosita di esempi e dimostrazioni concrete. La parola non e`solo udita ma e`detta dai protagonisti che se ne fanno suoi paladini e apostoli". Il vangelo h strumento di melodia, apre gl"
Fara, nata dall'infelice matrimonio tra Arnon, principessa araba, e Antipa, figlio di Erode, appena sedicenne parte per la Galilea per uccidere il padre che aveva abbandonato e tradito la madre. Nel suo viaggio si imbatte prima in Giovanni Battista, poi in Simone, proprietario di alcune barche da pesca, turbato e colpito dai racconti sul «figlio del falegname». Una vita tranquilla quella di Simone, figlio di Giona, tutta dedita al lavoro di pescatore fino al giorno in cui sente parlare di Gesù, che da qualche tempo percorreva le strade della Galilea richiamando folle sempre più numerose e compiendo guarigioni miracolose. Simone, che già da giovane si era allontanato dalla pratica religiosa, resta incredulo, ma una insolita inquietudine lo porta a mettersi sulle tracce del «figlio del falegname» per smascherarlo. Quando si trova di fronte a lui, però, deve riconoscere che «c'era proprio qualcosa di strano in quell'uomo». Da quel momento il centro del suo interesse non è più la pesca, ma proprio «quell'uomo» che inizia a seguire e a servire. Una mattina, mentre è sulla barca, si sente chiamare per nome: «Simone». Douglas cattura il lettore attraverso uno straordinario intreccio di personaggi e avvenimenti, alcuni dei quali si ritrovano nel grande romanzo La tunica, sulla figura di Cristo. Così facendo l'autore rende partecipi di ciò che ha portato i primi cristiani a credere in Gesù, l'esperienza di una umanità mai vista prima, che parlava a ciascuno singolarmente e faceva domandare: «Cos'è mai che rende quest'uomo diverso da tutti gli altri?».
I Libri dei Re offrono testimonianza delle domande tremende che la conquista babilonese di Gerusalemme e la distruzione del Tempio avevano fatto sorgere nel popolo ebraico: ha ancora senso continuare a credere in un Dio che è stato sconfitto? E se gli unici dèi veri fossero quelli dei popoli vincitori? La storia biblica dei Libri dei Re cerca di rispondere a tali interrogativi. Sono dunque opere di teologia narrativa e storica, attraversate dalle figure profetiche di Elia ed Eliseo. Sono storia e profezia, perché nella Bibbia la storia è profezia e i profeti fanno diventare la storia un evento di salvezza. Quel popolo distrutto e ferito, percorso da conflitti religiosi e politici, ritrovando il senso del passato, immaginò un futuro ancora possibile. La maggiore crisi religiosa e politica, grazie a quel capitale narrativo, divenne risorsa di risurrezione. Non c'è mappa migliore dei Libri dei Re per orientarci nel nostro tempo difficile.
Il compito di ogni uomo e donna sulla terra è quello di imparare a resistere alla grande tentazione di trasformare l'intera esistenza in una fossa di macerazione nella rabbia e nel rammarico. Nessun dolore e nessuna sofferenza sono per se stesse un inferno, per quanto le pene e le angosce lo facciano talora sentire e pensare, ma il rammarico lo è, il suo «verme non muore». Il libro di Giobbe è un vero compagno di viaggio per quanti sono toccati e, talora, segnati a fuoco dal mistero del dolore. Egli ha dovuto - e forse persino voluto - affrontare l'enigma del dolore sulla propria pelle. Sin dall'alba dei tempi, la sua figura si fa per noi insostituibile compagnia dei giorni, più spesso delle notti, rischiarate dall'unica luce del tenebroso dubbio in cui confluiscono tutte le nostre più sofferte domande. In questa rilettura epistolare del libro di Giobbe, Fratel MichaelDavide offre una meditazione che regala lucidità e serenità, per superare la rassegnazione e la rabbia che la sofferenza spesso porta con sé. Una delicata e profonda riflessione sull'arte di vivere (e di morire) che prende le mosse da una constatazione tanto semplice quanto rassicurante: Giobbe è nostro amico e possiamo parlare a cuore aperto con lui.
Seguendo la devozione presente nel Santuario di Cotignac (Francia), l’autrice in prima persona ci fa immergere nella bellezza della vita di san Giuseppe, uomo del servizio, del silenzio, dell’obbedienza.
Con il suo stile diretto e attuale, Paolo Curtaz affronta il mistero della morte di Cristo, prendendo le mosse dal Vangelo, dalle pagine che più hanno turbato, straziato, scosso l'anima del mondo: una profonda riflessione che conduce il lettore di fronte allo scandalo della fede. «Gesù» scrive l'autore «sa che è l'ultima cena. Sa che tutto sta per finire. Vuole ancora compiere un gesto, l'ultimo».
Capita a tutti prima o poi di pregare per non soccombere alla tentazione di mollare tutto. Avere delle debolezze è normale, le ha avute anche Gesù. Bisogna però trovare - e avere l'umiltà di chiedere aiuto se necessario - la forza per andare avanti. In queste pagine Curtaz racconta di come Gesù scelse di affrontare per noi il dolore e morire - Lui che è Dio - solo come un cane: «tutto è compiuto, il sì è stato detto, Dio ha dato tutto. Il velo del tempio è squarciato: questo è il volto del Dio cercato dall'uomo».
L'opera raccoglie i contributi che colleghi ed ex allievi hanno dedicato a Giovanni Garbini in due giornate tra la fine del 2019 e gli inizi del 2020, l'una all'Accademia Nazionale dei Lincei, la seconda all'Università «La Sapienza» di Roma. I diversi saggi ripercorrono i filoni di ricerca principali dell'eminente semitista e grande innovatore dello studio della Bibbia e dell'Israele antico, e fanno emergere la visione stimolante e spesso coraggiosa dello studioso e del maestro. A questa i ricordi personali aggiungono l'immagine di una personalità coinvolgente che coniugava la dedizione alla ricerca con doti umane particolarmente vive, doti imprescindibili di una figura indimenticabile.
La Bibbia Ebron, un'edizione ricca nei contenuti e nella confezione. - Testo della Nuovissima versione dai testi originali; - Introduzione generale alla Bibbia; - Introduzione all'Antico Testamento; - Introduzione al Nuovo Testamento; - Introduzione ai singoli blocchi biblici: Pentateuco, Libri storici, Libri sapienziali, Libri profetici, Il Vangelo di Gesù Cristo, Lettere di San Paolo, Lettere cattoliche; - Indice tematico, Tavola cronologica, Tabella con misure, pesi e monete, Cartine geografiche; - 64 tavole a colori con alcuni tra i grandi capolavori dell'arte mondiale.