Le staminali - tra i temi più controversi della biologia contemporanea -sono cellule in grado di replicarsi indefinitamente e di cambiare aspetto a seconda del contesto e dell'attività svolta in un dato momento: caratteristiche che le rendono assai versatili ma anche, in qualche modo, invisibili all'occhio del ricercatore. Questo libro ripercorre gli studi che hanno portato a individuare la presenza di staminali là dove a lungo la si è ritenuta impossibile: nel cervello, l'elemento più statico e complesso di tutto l'organismo. La storia si dipana come una vera e propria inchiesta poliziesca dalle atmosfere ora fantascientifiche, ora quasi noir: un'indagine ambientata in quei laboratori dove nell'ultimo decennio alcuni ricercatori, tra lo scetticismo della comunità scientifica, hanno dimostrato la genesi di nuove cellule cerebrali durante la vita adulta dell'individuo e inserito così i neuroni nell'universo in continua espansione delle staminali, aprendo prospettive inedite alle neuroscienze. Un libro che, se da un lato restituisce il sapore della ricerca e l'entusiasmo di chi la porta avanti, dall'altro sceglie di attenersi ai fatti e ai risultati, senza allinearsi ai toni gridati di quella divulgazione che assicura a breve cure miracolose: lo sfruttamento terapeutico delle cellule invisibili è una meta quanto mai promettente ma, ammonisce l'autore, richiederà un viaggio ancora lungo e disseminato di incognite.
Con questo libro, Pietro Redondi sgombra il campo sia dalla celebrazione laica di Galileo, santificato (reliquie comprese) in età risorgimentale e positivista, sia dagli odierni tentativi di riabilitazione compiuti dall'autorità pontificia. Con una ricostruzione rigorosa l'autore dimostra che Galileo è stato condannato dalla Chiesa per motivi estranei a Copernico, all'esegesi biblica, agli abusi di potere e agli scontri personali col papa. Questa nuova edizione esce arricchita di un saggio di aggiornamento nel quale Redondi traccia un bilancio delle scoperte, critiche e ricerche intervenute nel corso dei vent'anni seguiti alla pubblicazione del libro, anche grazie all'apertura degli archivi dell'ex-Sant'Uffizio.
Perché cambiano le specie animali e vegetali? Perché i genitori si prendono cura dei figli? E se le ali si sono sviluppate lentamente, che vantaggio traeva un uccello da ali a metà? Si risponde a queste domande e ad altre ancora grazie alla rivoluzione intellettuale promossa da Charles Darwin con la sua Origine delle specie (1859). L'evoluzione a fumetti illustra nel modo più chiaro e divertente le concezioni darwniane alla luce delle acquisizioni più recenti, in campi che vanno dalla biologia alla linguistica. E mette in scena tutto questo facendo diventare personaggi delle sue vignette filosofi e divulgatori come Daniel Dennett, Richard Dawkins e Steven Pinker.
Perché somigliamo ai nostri genitori ma allo stesso tempo siamo così diversi? È vero che. discendiamo dalle scimmie? Cos'è una specie? E cosa significa "evoluzione."? Charles Darwin, il padre della teoria dell'evoluzione, è pronto a rispondere a tutte le tue domande per spiegarti come sono nati e come si sono trasformati gli esseri viventi sul nostro Pianeta: dagli alberi alle piante, dai fiori agli animali, uomo compreso. Sarà proprio lui a farti da guida in un'avventurosa esplorazione della natura e dei suoi meravigliosi abitanti. Altri importanti scienziati ti porteranno nei loro laboratori per parlarti di mutazioni e Dna, insieme a loro imparerai i rudimenti della genetica e le basi dell'ereditarietà. Ti divertirai a osservare i rituali di corteggiamento degli animali per assicurarsi la continuazione della specie, scoprirai l'importanza delle estinzioni di massa negli equilibri della natura e alla fine del viaggio saprai anche cosa fare per la salvaguardia del nostro Pianeta e della vita che sboccia ogni giorno attorno a noi. Età di lettura: da 11 anni.
La scienza intimidisce molte persone: chi a scuola non riusciva a digerirla, chi si sente impreparato ad affrontare questioni complicate, chi pensa che le "certezze scientifiche" riducano la realtà a qualcosa di freddo e limitato. Con "Il canone della scienza", Natalie Angier riesce a convincere i lettori del contrario. E lo fa attraverso le voci di scienziati, docenti e divulgatori che raccontano il loro lavoro. Un allegro carosello attraverso le maggiori discipline scientifiche: fisica, chimica, biologia, geologia e astronomia. Il Premio Pulitzer propone un viaggio in tutto ciò che intorno a noi e dentro di noi è "scienza", dall'effetto dell'elettricità statica sui capelli alla visione della Via Lattea in una notte serena, fino alla guerra quotidiana contro i batteri che provocano le carie. Un libro dove la scienza esiste per ciò che è realmente: il tentativo di comprendere più a fondo il mondo intorno a noi.
Jill Bolte Taylor ha trentasette anni, una laurea ad Harvard e un lavoro come neuroscienziata e ricercatrice universitaria quando, una mattina, un capillare esplode improvvisamente nell'emisfero sinistro del suo cervello provocandole un danno cerebrale esteso e devastante. Il suo percorso verso la completa guarigione è durato otto lunghissimi anni, nel corso dei quali ha potuto sperimentare la duplice veste di medico e paziente. E da questo insolito doppio ruolo ha ricavato spunti, consigli e suggerimenti terapeutici utili a chiunque sia rimasto vittima di un ictus o di un trauma cerebrale e a coloro che li curano e li circondano. Ma "La scoperta del giardino della mente" non è soltanto la cronaca dettagliata e diretta di una straordinaria ripresa fisica, è soprattutto la testimonianza di un'esperienza umana unica. Jill, infatti, non è più stata la stessa di prima: l'ictus, mettendo temporaneamente fuori gioco il preponderante e razionale emisfero sinistro, ha dato spazio alla creatività e alle sensazioni, emozioni e intuizioni proprie dell'emisfero destro; e oggi, pur continuando a occuparsi di ricerca, la neuroscienziata scrive, canta e realizza sculture in vetro colorato, felice di vivere e forte di una nuova pace inferiore.
Brevi e rigorosi saggi che presentano la scoperta, il significato e le applicazioni dei princìpi e delle teorie che regolano l'evoluzione del nostro Universo fisico. Oltre a esporre e spiegare le principali tappe nella storia della fisica - come le leggi di Keplero per il moto dei pianeti e la legge di gravitazione di Newton - Joanne Baker affronta la complessità a volte sconcertante delle moderne teorie scientifiche, dalla legge di Planck al principio di esclusione di Pauli, dal gatto di Schrödinger alla teoria delle stringhe. I capitoli, ciascuno di quattro pagine, sono completati da una serie di interessanti inserti: biografie e citazioni di fisici illustri, linee del tempo e diagrammi esplicativi. Una introduzione alla fisica moderna che spiega anche i concetti più complessi in modo chiaro e accessibile a tutti.
Creatività è sapere che la maggior parte dei problemi non ha una soluzione sola; sapere che la maggior parte delle soluzioni del problema ammette più di un modo per arrivarci; sapere che non c'è un modo univoco per scegliere il più opportuno fra i percorsi che promettono di portarci a una soluzione ... Un po' somaro, un po' mago, il creativo è Don Chisciotte, el Ingenioso Hidalgo che vede un bacile da barbiere e lo promuove a elmo.
La successione dei numeri primi rappresenta fin dall'antica Grecia uno dei misteri più affascinanti della scienza: c'è un ordine prevedibile nella serie dei numeri primi, una regola per stabilire ad esempio quale sarà il centesimo numero primo? Nel 1859, il matematico tedesco Bernhard Riemann presentò una sua ipotesi, che sembrava rivelare una magica armonia tra i primi e gli altri numeri. Da allora, l'Ipotesi di Riemann ossessiona i matematici, e oggi chi riuscisse a dimostrarla vincerebbe un premio da un milione di dollari. In questo libro, Marcus du Sautoy presenta gli enigmi legati ai numeri primi e le loro fondamentali implicazioni in campi che vanno dalla fisica quantistica alla sicurezza informatica.
Il 'Sidereus Nuncius' di Galileo Galilei, che ha segnato un vero e proprio punto di svolta nella storia della filosofia e della scienza. Il Sidereus Nuncius di Galileo Galilei, pubblicato per la prima volta a Venezia nel 1610, ha segnato un vero e proprio punto di svolta nella storia della filosofia e della scienza: sia per le provocazioni che sollevava alle antiche concezioni del cosmo, sia per l'impiego di uno strumento ce oramai è indispensabile all'astronomia quale il cannocchiale.
Un grande biologo introduce all'evoluzione intesa come processo "creativo" della vita
A duecento anni dalla nascita di Charles Darwin e centocinquanta anni dopo la pubblicazione de L’Origine della Specie, gli scienziati sono concordi nell’affermare che «niente in biologia ha significato se non alla luce dell’evoluzione». L’evoluzione è inoltre essenziale per l’agricoltura, l’epidemiologia, la medicina. Ayala presenta una sintesi di alcuni punti cardine dell’evoluzione della vita sulla Terra. Con L’Origine della Specie di Darwin lo sviluppo della vita vegetale e animale entra a far parte dell’ambito delle scienze tramite l’identificazione della selezione naturale come processo «creativo» nella formazione di ogni singola specie. Ayala verifica il portato della teoria di Darwin anche alla luce delle nuove scoperte della biologia e della genetica. Conferma così, anche in termini genetici, il processo di selezione naturale. Giunto alle trasformazioni genetiche che ci hanno portato dai primati all’uomo, Ayala rileva, con l’uomo, la presenza di un’evoluzione culturale che non può più essere studiata con i soli strumenti della scienza biologica. Se l’opposizione al darwinismo da parte della teoria dell’intelligent design è un’espressione scientificamente inaccettabile e da rifiutarsi, non si può leggere come selezione naturale lo sviluppo delle culture umane.
Nel 1930 un ragazzo ventitreenne di nome Kurt Gödel dimostrò un teorema destinato a cambiare per sempre la nostra comprensione della matematica e, forse, di noi stessi: il Teorema di Incompletezza dell'Aritmetica. Questo libro ci guida, e senza presupporre alcuna particolare competenza matematica, nei segreti della leggendaria dimostrazione di Gödel e delle sue controverse implicazioni filosofiche. Francesco Berto mostra come alcuni usi del Teorema oggi invocato in migliaia di siti Internet, in discorsi di politica, religione, sociologia e, naturalmente, ermeneutica e postmodernismo - sorgano da buffi fraintendimenti del risultato gödeliano. E discute le posizioni dei molti nomi celebri del pensiero contemporaneo che hanno sentito il bisogno di dir la loro sul Teorema. Da Wittgenstein al profeta dell'Intelligenza Artificiale Douglas Hofstadter, vincitore del Premio Pulitzer col celebre Gödel, Escher, Bach; dal fisico Roger Penrose, per il quale invece il Teorema di Incompletezza mostra che nessun computer può emulare la mente umana, allo stesso Kurt Gödel, che associò la propria scoperta a un'intuizione puramente intellettuale dell'infinito.