Riconosciuta beata il 4 novembre 2001, Gaetana Sterni (1827-1889), di Bassano del Grappa, dal 1864 scrisse questa sua autobiografia che con stile sobrio ed efficace racconta il proprio itinerario spirituale. Come altre personalità cristiane dell'Ottocento più note, fondò una congregazione religiosa di assistenza, a partire da una intensa e personale vocazione alla preghiera e alla carità.
presentazione ai giovani di personnaggi capaci di affascinarli. Il saggio e`un invito al silenzio piu`quieto, alla musica meno fragorosa, quasi un inno alla vita raccolta in alcune esperienze di altissimo richiamo, dove il silenzio, non il tacere, riesce in quel dominio del mondo, sfracellando ai piedi di mitologie senza vita. Qui, invece, rivivono momenti di vita, quasi impercettibili gocce di rugiada", capaci di allargare lo spirito e il mondo circostante: cosi`l'attenzione d ella donna espressa dalle sorelle faioli, la passione per la verita di edith stein, la struggente contemplazione di carmela giannetto, l'abbandono a moroso di maddalena delbrel, la compassione e la sofferenza di simone weil, il dono assiduo nella catechesi di olga gugelmo, l'ansia di unita di gabr iella sagheddu, il desiderio di martirio di mario borzaga e il giovanile "viva la vita" di maria orsola bussone. In questo fastello di proposte, la contorsione spirituale di edith hillesum, la sua struggente ricerca di luce in un tunnel di morte rappresentano il disegno, fragile e alto, di un esperienza giovanile che affascina i sentieri della gioventy. L autrice si rivolge ai giovani lungo viottoli poco frequentati, ancora avvolti e fasciati di silenzio, ma dalla luminosita esplosiva di proposte che hanno incendiato la vita dei protagonisti. "
La biografia del venerabile Francesco Paleari (1863-1939). Torinese di adozione, approdò giovanissimo alla Piccola Casa della Divina Provvidenza, fondata da san Giuseppe Benedetto Cottolengo. Consacrato prete, si mise al servizio degli ospiti di questa cittadella della carità e di innumerevoli altre persone. Si contraddistingue nella storia della Chiesa torinese come una delle figure che si sono maggiormente impegnate per i suoi membri, sacerdoti, anime consacrate e laici, offrendo loro un prolungato e illuminato ministero della confessione, della direzione spirituale e della predicazione. Una figura di santità "feriale", che brilla per la molteplicità dei suoi gesti, per la fedele dedizione e per il costante sorriso che trasmetteva serenità, fiducia e speranza. Luigi Crivelli, sacerdote milanese, è nato nel 1933. Dal 1994 è responsabile dell'Ufficio Beni Culturali della diocesi di Milano. Collabora a varie riviste ed è direttore di Terra ambrosiana, rivista ufficiale della diocesi. È cultore di studi storici della Chiesa ambrosiana. Presso le Edizioni San Paolo ha pubblicato: Simpliciano, vescovo della Chiesa milanese. Una guida dal silenzio (1994[2]); Schuster. Un monaco prestato a Milano (1996); Aurelio Ambrogio. Un magistrato vescovo a Milano (1997)
Biografia di Santa Rosa da Lima, proclamata beata e patrona del Peru a soli cinquant'anni dalla sua morte.
Tra meditazione e fantasia, umorismo e serietà, questa operetta su san Martino presenta in modo nuovo una delle figure più luminose del primo Medio Evo cristiano.
L’autore, in questa “leggenda aurea” sceglie di raccontare la vita di Martino, dal punto di vista del mendicante, per rendercelo più vicino e familiare.
Favola che riporta spesso aneddoti, notizie curiose e tradizioni popolari.
Napoli ama e onora Gennaro da diciassette secoli. Questo legame è una delle maggiori ricchezze della comunità ecclesiale napoletana e dell'intera città.
Il testo, oltre a fornire notizie storiche sulla figura del Santo, tratta delle origini e dello sviluppo del culto, della devozione alle reliquie e delle feste sangennariane; conclude infine con alcune preghiere a san Gennaro, testimonianza di una pietà popolare antica e profonda.
Utile breve introduzione alla vita del Santo, per tutti.
Mariano Del Preite, giornalista dell'Ansa di Napoli e collaboratore di Avvenire e Osservatore Romano. Dal '93 al '95 ha diretto il Settimanale della Diocesi di Napoli.
Il lavoro costituisce un primo saggio organico sull'argomento, condotto con spirito di dialogo tra la scienza teologica e la scienza medica, nella coscienza di aprire una via comune.