«Coniugare orazione e azione non è un gioco di destrezza o l’osservanza esatta e minuziosa dell’orario e del regolamento della comunità in modo che tutto risulti equamente proporzionato fra orazione e azione. È qualcosa di più, poiché se l’azione deve essere il riflesso della nostra interiorità, allora essa deve permeare l’azione e non ridursi solamente ad alcune ore o a qualche atto pietoso» (dall’Introduzione). Questo volume rivolto alle persone consacrate, specialmente nella vita religiosa femminile, offre un contributo sul tema della relazione “vita di preghiera-vita attiva”, individuando nell’amore la chiave di volta per risolvere quella difficoltàche spesso si presenta nelle comunità religiose, non solo di vita attiva, di conciliare le esigenze della vita spirituale e comunitaria con quelle derivanti dai sempre più gravosi impegni apostolici.
Il presente volume offre in uno sguardo sintetico il pensiero di Giovanni Paolo II sul tema della donna, esaminando in particolar modo la lettera apostolica Mulieris dignitatem. Papa Giovanni Paolo II ha trattato della dignità e della vocazione della donna in numerosi scritti ed interventi. In ognuno il Beato Papa ha cercato di riflettere anzitutto partendo dal disegno divino sulla donna per giungere a concludere che «la chiamata degli esseri umani all’amore, e a realizzarsi pienamente in esso, ha un aspetto speciale per la donna» (dall’Introduzione). L’amore, ancora una volta, è la chiave di lettura per trovare le soluzioni ai problemi sui quali la nostra società si interroga e riflette senza trovare – spesso – le riposte più idonee per una comprensione unitaria dell’essere umano e in modo particolare sulla condizione e dignità della donna.
Tra le molte forme di aiuto che la vita consacrata può fornire ai laici nel loro sforzo di vivere gli impegni della vita cristiana, della santità, e di lavorare con ardore per la nuova evangelizzazione, il carisma di ogni congregazione si presenta come un “tesoro nascosto sotto terra”. L’obiettivo di questo libro è di unirsi a questo sforzo, in modo che laicato e vita consacrata rinforzino il proprio impegno continuando a rinnovarsi nella giusta misura e a cooperare alla nuova evangelizzazione».
Il tema proposto nel presente volume non è nuovo alla riflessione interna a molti istituti e congregazioni religiose. Partendo dalle posizioni espresse dal Concilio Vaticano II sulla “Vita religiosa” l’autore traccia un percorso che arriva sino alla presentazione delle novità fatte germogliare dallo Spirito Santo per rinnovare continuamente la vita religiosa nella Chiesa. Ma tale rinnovamento si innesta nella storia e soprattutto nel carisma che lo Spirito ha donato ai fondatori delle diverse Famiglie religiose.
Superando il clamore delle polemiche mass-mediatiche sulla questione dei preti pedofili, il volume offre una presentazione informata ed equilibrata della questione degli abusi sessuali da parte degli uomini di Chiesa, riservando particolare attenzione alle vittime, non semplici detentori di un'accusa contro la Chiesa, ma figli perseguitati e deboli; e centrando l'analisi sulla relazionalità pedofila. Quand'anche non violenta, essa comporta sempre un abuso di posizione e un tradimento della fiducia riposta dal minore nell'adulto, sacerdote e 'padre". Per questo, oltre al tema della sopraffazione sessuale, si indaga l'ambito più ampio della immaturità affettivo-sessuale dei religiosi coinvolti, con importanti interrogativi sulla formazione nei seminari e sul livello di maturità umana richiesta a un sacerdote.
La crescita esponenziale e inarrestabile del Web, ha provocato una modificazione degli stili di vita, dei processi della conoscenza, delle stesse necessità e aspettative delle persone; ha originato un mutamento nei rapporti quotidiani, nel modo di pensare e di sentire. Questo incide in profondità sui processi formativi: vi si colloca come risorsa ma anche come sfida alle forme del passato e, al tempo stesso, come minaccia per i suoi esiti ancora incerti e imprevedibili. Occorre ripensare la formazione, a qualunque livello.
Il testo tratta della formazione alla vita consacrata e del Web, per evidenziare i limiti e le opportunità che si creano non solo nel vivere sociale, ma anche nell’ambito della vita religiosa.
Dopo un primo capitolo sulle prospettive della formazione in senso generale, viene affrontato il tema:
la comunicazione digitale: una sfida per la formazione i formatori e le innovazioni tecnologiche il podcasting e «santificazione della mente» In quest’ultimo capitolo viene presentato il tema nella sua applicazione
metodologica attraverso una piccola indagine esplorativa sull’utilizzo del Podcasting come strumento di formazione, realizzata con un gruppo di giovani consacrate.
Destinatari
Formatori e animatori in primis. Ma anche tutti i religiosi, specialmente i giovani.
Autore
Pina riccieri, Figlia di San Paolo, attualmente vive a Roma, impegnata nella pastorale vocazionale e nell’animazione formativa. Ha compiuto gli studi di scienze religiose presso l’Università Gregoriana e di psicologia presso l’Università degli Studi di Roma «La Sapienza». Ha frequentato l’Istituto Superiore per Formatori. Ha conseguito il dottorato in psicologia dell’educazione alla Pontificia facoltà di scienze dell’educazione «Auxilium». È iscritta all’albo professionale dell’Ordine degli psicologi della Regione Lazio.
Punti forti
Attualità della tematica.
È il primo lavoro sulla tecnologia del podcasting utilizzata per scopi formativi nella vita religiosa.
È una proposta di formazione permanente on line per la vita consacrata.
La vita del prete è dono e mistero, responsabilità e impegno. Ha un fascino incredibile, perché si snoda nella debolezza di un'umanità sostenuta dalla presenza amica di Cristo che la consacra con il dono dello Spirito Santo. Richiede perciò il coraggio di osare orizzonti alti e non ammette la mediocrità. La cronaca sacerdotale racconta il «mistero grande» dell'Amore. È illuminata dalle meraviglie che Dio opera e lascia intravedere linee precise di comportamento. Queste pagine, nate durante il cammino di formazione condiviso con i giovani sacerdoti, hanno il sapore della vita e sono ispirate da un unico desiderio: dare un piccolo contributo affinché ogni prete faccia uno scatto di qualità e diventi sempre più trasparenza di Cristo. Il cuore dell'avventura sacerdotale è, infatti, una frequentazione intima di Cristo: da essa scaturisce l'entusiasmo del servizio alla comunità e al mondo.
Riflesso umano di Dio, che si fa buon samaritano di ogni uomo e di ogni comunità umana che soffre, il ministro della consolazione, con la sua presenza silenziosa e partecipe della sofferenza altrui, offrirà consolazione, conforto, incoraggiamento a quanti sono colpiti dalla sofferenza.
Egli sarà vicino ad ogni uomo ammalato con delicatezza di tratto, nel rispetto più assoluto della sua persona, della sua dignità, in un atteggiamento di ascolto alle sue necessità.
Aiuterà i cristiani ad andare incontro alla morte con speranza, senza paura alcuna, con una fiducia piena «nel Padre delle misericordie e Dio di ogni consolazione» (2Cor 1,3).
Preparerà l’ammalato credente e la sua famiglia alla celebrazione del Sacramento dell’Unzione che solleva le sofferenze fisiche e spirituali, rimette i peccati e, ungendo il corpo come preparazione alla risurrezione, consola l’ammalato con la luce della pasqua di Cristo.
Il ministero della consolazione, infine, vuol essere un servizio alla comunità intera, perché il soffrire degli uomini sia un luogo di apprendimento della speranza (cfr Spe salvi, 35 ss).
La raccolta degli interventi di monsignor Carlo Redaelli, indirizzati ai presbiteri nelle diverse “stagioni” della loro vita.
Sulla scia del Concilio Vaticano II, gli sviluppi di una concezione ecclesiale-comunitaria. Prefazione di Fabio Ciardi.
Come cristiani siamo chiamati a comunicare il Vangelo alle persone dove esse si trovano: nella salute e nella malattia, nella gioia e nel dolore. Ma è nei momenti di particolare fragilità e di dolore che si cerca, attraverso la vicinanza della comunità e l'accoglienza del prete, il segno dell'amore compassionevole di Dio e la consolazione della speranza. Il prete è chiamato a dare alle persone che soffrono cura e conforto. "Il tempo trascorso accanto a chi è nella prova si rivela fecondo di grazia per tutte le altre dimensioni della pastorale" (Benedetto XVI).
Molte ragioni e autorevoli direttive spingono oggi i preti a cercare un esercizio collegiale e coordinato del ministero, in coerente esercizio di fedeltà all'ecclesiologia del Vaticano II. Ma quale forma dare, secondo quali linee disegnare oggi la figura del presbiterio in cui questa spinta si riconosce e si esprime? La storia dei due trascorsi millenni, con le sue grandezze e i suoi errori, presenta una grande varietà di esperienze, di riflessioni, di suggerimenti per un discernimento nuovo ma non inesperto, e aiuta a identificare i fattori teologici e storici in gioco e gli esiti del loro intreccio. Questo è il secondo di una serie di volumi che intendono percorrere la storia dell'identità teologica, pastorale, spirituale del presbiterio e del presbiterato, entro la domanda, che cosa a questo proposito oggi lo Spirito dica alle chiese. Copre la grande patristica successiva alla pace religiosa del secolo IV. Nelle sfide affrontate da Gregorio di Nazianzo, da Crisostomo, da Ambrogio, da Agostino possiamo ancora specchiarci.
L'"era digitale" sfida i consacrati a entrare in questo nuovo ambito culturale con atteggiamento positivo ed evangelico. Il Messaggio di Benedetto XVI per la Giornata delle comunicazioni sociali, intitolato "I nuovi media al servizio dell'evangelizzazione", ha suggerito il tema del XXXVI Convegno del "Claretianum", Cultura della comunicazione mediatica e vita consacrata. Si tratta di approfondire la coscienza dei nuovi media come una straordinaria opportunità anche per i consacrati grazie alla quale essi possano compiere la loro missione. Le diverse relazioni raccolte in questo volume tracciano una panoramica delle grandi possibilità offerte dalla nuova cultura digitale alla dimensione missionaria della vocazione dei consacrati, i quali è necessario che "mettano anima" nel mondo virtuale con grande e responsabile libertà.