"Ho desiderato raccontare un anno di vita di una quinta elementare del piccolo paese umbro dove insegno da molti anni perché ascoltando nascere giorno dopo giorno parole ed emozioni, ragionamenti, ipotesi e domande, che emergevano dalle voci delle bambine e dei bambini con cui ho lavorato per cinque anni, ho avuto la sensazione di trovarmi di fronte a scoperte preziose, che ci aiutano ad andare verso la sostanza delle cose e verso l'origine più remota del nostro pensare il mondo". Nei dialoghi degli scolari su argomenti di un programma svolto ponendo questioni e lasciando elaborare soluzioni, intorno a temi che riguardano matematica, scienze, arte e storia, si ha l'impressione di ripercorrere l'evolversi della cultura umana. Si prova la meraviglia del nascere di un pensiero. Così questo libro, che contiene indicazioni concrete per un insegnamento innovativo, non è un burocratico manuale di didattica che si aggiunga a una fila troppo lunga. All'opposto ogni pagina trabocca di spontanea poesia, pur non indugiando in un'estetica compiaciuta del mondo incantato dell'infanzia. Nel diario di un anno di scuola, in cui ciascun allievo è protagonista di una ricerca comune, si mostra il cuore del dialogo didattico: "provare a dare forma al mondo". È una proposta pedagogica nuova, evidentemente capace di cercare un senso all'esistere e al far esperienza, diventa anche un racconto antropologico.
Dubbi, angosce, perplessità; o, invece, cieca fiducia nel progresso inevitabile? Sono tanti i sentimenti che proviamo di fronte alla facilità con cui i nostri ragazzi, "i nativi digitali", maneggiano chat, social network, navigano in Internet, si scambiano post e foto. Un modo di comunicare e relazionarsi agli altri che fa loro bene o male? Quali problemi educativi apre? E l'adulto-educatore che ruolo deve svolgere? Interrogativi da prendere sul serio, a casa come a scuola. Ecco allora un prezioso aiuto. Un manuale formato "smart", con situazioni concrete, piste di lavoro, testi di approfondimento per orientarsi nel complesso mondo dei nuovi media e delle sue molteplici sfaccettature. Con l'obiettivo di non fare un passo indietro ma accompagnare le nuove generazioni in un uso consapevole della rete. Perché non basta conoscere lo strumento da un punto di vista tecnico: i "buoni navigatori" sanno ascoltare, interrogarsi e, quando serve, fermarsi a riflettere.
Pianti e poppale a ogni ora quando sono neonati, capricci e richieste di ogni tipo da bambini, litigi quotidiani in Fase adolescenziale, feste a casa e vestiti da lavare anche in età adulta: la nascita dei figli, oltre a rappresentare uno dei momenti più belli della vita, costituisce anche l'inizio di un lungo percorso tanto gratificante guanto arduo e faticoso. Grazie ai preziosi consigli dell'intelligenza emotiva, D. Goffman spiega come riuscire a non farsi travolgere dal vortice di impegni, imprevisti e attività che l'educazione dei figli comporta: mostrando come districarsi tra bimbi-uragano pronti a distruggere ogni cosa, adolescenti lamentosi ed eterni mammoni decisi a non muoversi da casa, questa guida fornisce trucchi e suggerimenti per affiancare i propri figli nella crescita senza rinunciare alla propria vita.
In questa sintesi del suo pensiero, John Dewey, il più importante filosofo dell'educazione del Novecento, contrappone la sua posizione a quella dei conservatori, che criticavano le "scuole nuove" ispirate dal suo credo e auspicavano il ritorno alla tradizione e al principio di autorità come fondamento pedagogico. Secondo Dewey, l'esperienza è il banco di prova di ogni teoria pedagogica e, allo stesso tempo, è ciò che permette di educare ogni uomo alla responsabilità, alla partecipazione, alla soluzione di "problemi di tutti" in una società fondata sull'integrazione e non sull'esclusione. Già nella forma polemica, oltre che nel contenuto, "Esperienza e educazione", che brilla per chiarezza, sintesi e profondità, è di grande attualità e riesce ancora oggi, nella confusione del dibattito sulla scuola, a mettere a nudo le differenze fondamentali tra chi vuole un'educazione autoritaria e chi immagina e vuole mettere in pratica una comunità educante.
L'Index per l'inclusione è uno strumento ideato dal Centre for Studies on Inclusive Education (CSIE) per promuovere l'inclusione nelle scuole. Esso propone un percorso di progettazione della realtà scolastica secondo un'ottica partecipativa, attraverso il coinvolgimento di alunni, insegnanti, genitori, dirigenti, amministratori e membri della comunità locale. Il volume, che presenta la terza edizione dell'Index completamente rinnovata, permette di strutturare percorsi inclusivi molto efficaci che tengano conto della vasta gamma di diversità sempre più presente all'interno del contesto scolastico e che riguarda sia le disabilità e le difficoltà di apprendimento sia le differenze culturali, linguistiche, socioeconomiche, di genere, relazionali. Per facilitare la realizzazione di progetti inclusivi, il volume comprende linee guida e schede operative che ne rendono particolarmente accessibile la lettura e l'utilizzo ai docenti e dirigenti di ogni ordine di scuola.
Pedagogia generale è uno degli insegnamenti fondamentali per coloro che si orientano verso l'ambito educativo, in tutte le sue molteplici espressioni. Questo volume, attraverso un'esposizione articolata e sistematica, è uno strumento essenziale per introdurre alla disciplina gli studenti del Corso di Laurea in Scienze della formazione primaria. Nella prima parte si esplora la dimensione storica (dalla Riforma luterana alla Rivoluzione scientifica, dall'Illuminismo al Risorgimento e ai nostri giorni) della scuola dell'infanzia ed elementare. Si passa poi all'analisi dei nodi epistemologici collegati alla pedagogia, «disciplina impegnata a riflettere teoricamente sul valore e sul significato della formazione per la persona» e a proporre, di conseguenza, progetti per l'educazione, la famiglia e la scuola. Completa il testo un percorso tematico di pedagogia dello sviluppo nel quale si riflette sul cammino dell'infanzia che nasce, e si forma come persona completa, in quella comunità umana dell'accoglienza capace di orientare culturalmente nel mondo, favorendo esperienze in cui le idee di ragione, giustizia e bellezza compongono lo spessore etico-sociale della Bildung.
Il progetto di scuola del Governo Renzi commentato da quattro esperti del mondo dell'educazione. Quale che sia il giudizio di merito che se ne voglia dare, il Rapporto La buona scuola sollecita al confronto, enumera problemi reali e prova ad abbozzare soluzioni concrete. Questo libro si propone come contributo ad una riflessione informata e ragionata, aperta a cogliere il positivo, così come a sottolineare i nodi critici in modo onesto e costruttivo, nella convinzione che ciò, facendo del bene alla scuola italiana, non possa che essere fattore di miglioramento del Paese intero.
Non è mai stato facile farsi ascoltare dai figli, e lo stress e la mancanza di tempo delle nostre vite acuiscono il problema. Molti genitori si trovano quindi ad alzare sovente la voce, non solo perché troppo aggressivi e impositivi, ma molto spesso per la ragione contraria: il tentativo impossibile di mettersi sullo stesso piano dei figli, tentativo che mostra sempre la propria inefficacia e di conseguenza genera altro stress, frustrazione e, infine, urla. Daniele Novara, uno dei maggiori pedagogisti italiani e massimo esperto di conflitti interpersonali, raccoglie in questo libro riflessioni e indicazioni pratiche per spiegare come imparare a controllare le proprie reazioni emotive e riuscire, con la giusta organizzazione, a farsi ascoltare efficacemente e gestire nel modo migliore i conflitti che quotidianamente si generano con i figli. Partendo dal racconto di storie vere raccolte nel suo lavoro di sostegno ai genitori - dai capricci dei piccoli ai dubbi sull'uso delle punizioni, dalla divisione dei ruoli tra madre e padre alle tipiche discussioni della prima adolescenza -, l'autore mostra la strada per un'educazione basata su regole chiare, organizzazione e una buona comunicazione, che mette i genitori in grado di aiutare i figli a crescere, sviluppando tutte le loro risorse.
Un albo attivo per educare i piccoli a scegliere fra il "sì" e il "no", fra atteggiamenti positivi e negativi, attraverso simpatiche illustrazioni e filastrocche. Un libro da guardare, leggere, ritagliare e "ricostruire" insieme, perché insieme ci si educa.
Nato al seguito di un progetto di studio comparativo tra i sistemi di istruzione cinese e americano, questo libro è andato via via assumendo i connotati di un'indagine profondamente coinvolgente l'autore, che vi ha profuso l'intera sua esperienza di sviluppo intellettuale e di scelta professionale, spingendosi fino a un primo tentativo di fissare i termini di una spiegazione teorica al fenomeno della creatività e ai modi per aiutare l'espressività. Affronta il tema del multiculturalismo nella scuola e i modi in cui insegnare. L'obiettivo è sempre insegnare a leggere, scrivere, parlare, far di conto, ascoltare, valutare, misurare, ma i modi e i tempi nell'insegnare queste capacità devono variare da persona a persona. Questo è il più personale dei libri di Gardner, un testo in cui l'autore si mette direttamente in gioco, ma anche il testo di rifondazione dell'educazione progressista americana, dopo anni di egemonia sui temi dell'istruzione da parte della destra. Introduzione di Marianella Sclavi.
Questo volume vuole essere una preziosa risorsa per formatori, docenti e studenti che in diversi contesti di apprendimento desiderino promuovere il self-directed learning; approccio diffuso e praticato da lungo tempo negli Stati Uniti, ma ancora poco promosso in Italia per tradizioni culturali, sociali, educative e formative diverse. Una epistemologia della pratica che potrebbe supportare, da una parte, formatori e docenti nella progettazione di percorsi che promuovano l'auto-apprendimento, dall'altra, studenti e partecipanti a corsi i formazione nel diventare self-directed learner. Obiettivo del self-directed learning è rendere studenti e adulti più consapevoli dell'importanza dell'auto-direzionalità dell'apprendimento, come risorsa per la crescita personale e organizzativa, come promozione della personalizzazione dell'apprendimento e di percorsi taylor-made costruiti sulle reali esigenze e sui bisogni delle persone. L'autore ci regala, con una generosità che da sempre ha contraddistinto il suo impegno scientifico e umano, una ricca gamma di schede, strumenti, descrizioni di percorsi con indicazioni che, nonostante siano passati molti anni, rimangono ancora attuali e costituiscono una buona base per costruirne altri e dare sfogo alla creatività degli addetti ai lavori.
Già noto in Italia per il volume "Tutti i bambini possono diventare Einstein" (Orme, 2012, nuova edizione Ultra, 2014), Alberca affronta lo scottante tema del rendimento scolastico, introducendo una nuova visione dello studio, molto più moderna ed efficace. Profondamente convinto che ogni ragazzo abbia un potenziale straordinario che aspetta solo di venir sviluppato ed espresso, sottolinea una questione fondamentale: si tratta di riuscire a individuare e perfezionare il metodo di studio più adatto ai nostri figli, che permetta loro di ottenere risultati migliori, ma ancor più di non perdere la motivazione e affrontare le prove scolastiche con maggiore serenità. In tutto questo il ruolo dei genitori, e in modo particolare quello del padre, è primario e di grande importanza. Alberca ci spiega quindi come affiancare i nostri figli nello studio, sviluppando tecniche e piccoli stratagemmi per sintetizzare, memorizzare, schematizzare gli argomenti di studio, acquisire maggiore sicurezza e maggiore serenità nei confronti delle prove di esame. Se è vero che i voti non rappresentano la persona e non ne descrivono neppure le reali capacità, è pur sempre grazie a dei "buoni voti" che si può accedere a un numero maggiore di possibilità nel campo del lavoro così come in quello della formazione superiore e specialistica.