Pratica universalmente diffusa, l'aborto è oggi legalizzato nella maggior parte dei paesi occidentali. Ciò gli ha consentito di entrare a far parte a pieno titolo dello spazio pubblico, ma parlarne resta un tabù che lo confina in uno spazio separato di ufficiosità più che di ufficialità. Dell'aborto si parla infatti da opposti schieramenti, ma solo per difenderlo o attaccarlo, operando una sorta di rimozione collettiva che lascia le donne più sole di quanto siano mai state. L'aborto, scrive Boltanski, deve restare nell'ombra perché rivela la contraddizione tra il principio dell'unicità degli esseri umani e il postulato della loro natura rimpiazzabile, senza il quale nessuna società si rinnova demograficamente. L'analisi di questo libro muove da un'impeccabile e documentata ricerca sul campo, basata su un centinaio di osservazioni e su quaranta colloqui approfonditi con donne che hanno vissuto l'esperienza dell'interruzione volontaria di gravidanza, intrecciando alle loro parole considerazioni di ordine storico e antropologico. Il problema che Boltanski pone non è se l'aborto sia o non sia legittimo, che è questione da non mettere in discussione, ma quali siano i vincoli simbolici che presiedono all'ingresso degli esseri umani nella società. Per questo la riflessione di Boltanski è essenziale: non possiamo più fingere che i cambiamenti recenti nelle modalità della generazione siano privi di conseguenze. Conseguenze che vanno discusse apertamente e senza preconcetti.
Atti della XII Assemblea Generale della Pontificia Accademia pro Vita (Citta' del Vaticano, 27 febbraio-1 marzo 2006). Il volume discute gli aspetti scientifici e bioetici dell'embrione umano nella fase del preimpianto. Sulla fase iniziale della vita umana si e' accesa da tempo una disputa scientifica ed etica dai toni forti e, spesso, moppo e sull'individualita' della componente biologica, ma invita anche a riflettere sull'intera questione antropologica di questa individualita' umana, e, pertanto, offre precisi orlto polemici. Il volume consente di riflettere sull'embrione umano, sulla sua continuita', sul coordinamento dello sviluientamenti sul piano etico e giuridico.
Testo inglese sugli aspetti scientifici e le considerazioni bioetiche dell'embrione umano prima dell'impianto.
Il volume pubblica gli atti del Congresso di Teologia Morale(17-19 novembre 2005), tenutosi in occasione dei 10 anni dell'enciclica Evangelium Vitae. La questione della vita e' al cuore della bioetica. A 10 anni dall'Evangelium Vitae, il Congresso Internazionale di Teologia Morale intende percorrere tre piste particolarmente significative del documento: 1. L'antropologia del documento e la sua capacita' di integrare, nella prospettiva etica, il contributo delle scienze umane e della Rivelazione sul tema vita; 2. L'originalita' della razionalita' pratica nell'agirebiomedico; 3. La fecondita' della cultura della vita per il bene della societa'.
Il libro racconta la vita quotidiana di una coppia alle prese con sei figli, con tutta la gioia e la fatica di educarli; ma affronta anche problemi di fertilita, il dramma dell'aborto, l'accoglienza dei portatori di handicap, la scelta di adozione.
Negli ultimi anni il progresso, davvero straordinario, dell'ingegneria genetica e della medicina ha aperto nuovi, impensabili scenari di vita, ma ha posto anche seri interrogativi etici. La clonazione, gli organismi geneticamente modificati, i trapianti d'organo, l'eutanasia, l'aborto, la riproduzione assistita hanno costituito e continuano a costituire oggetto di dibattito e di riflessione da parte non solo degli specialisti, ma anche dell'opinione pubblica, oggi più sensibile e attenta a tale questione. In questo contesto si moltiplicano scuole e master di bioetica. Con l'intento di fornire uno strumento che offre una trattazione sistematica di facile accessibilità pur nel rigore scientifico ed etico, è stato pensato il manuale, destinato agli studenti dei corsi specifici, ma anche a quanti desiderano un agile testo di consultazione. Ogni capitolo affronta un argomento e si conclude con quattro sezioni: la bibliografia; una sezione con spunti per ricerche; un caso di studio; una appendice di documenti di varia natura (testi legislativi, articoli del Codice di deontologia, Carte e dichiarazioni internazionali, testi del Comitato Nazionale di Bioetica).
È ancora vivissimo il ricordo del dibattito scatenato dal caso Welby sull'eutanasia e l'accanimento terapeutico che ha coinvolto i medici e interessato l'opinione pubblica. Tra tutti i problemi esistenziali quello del dolore infatti (insieme a quello della morte che gli è intimamente correlato) rappresenta il problema dell'umanità, il muro irrisolto ed ultimo dei tanti perché che la assillano. Varie risposte sono state date, molte delle quali insoddisfacenti, e anche quella cristiana che presenta una sua profonda e appagante giustificazione spesso è stata ed è ancora presentata in modo improprio: si sente dire infatti che siamo nati per soffrire, che il dolore è frutto del peccato originale ed ha una funzione espiatoria. Non è propriamente così. In queste pagine l'Autore tenta di fare chiarezza sulla visione cristiana del dolore offrendo gli strumenti conoscitivi, sia sul piano religioso che su quello medico.
L'interdisciplinarieta' di approcci cui questo testo approda permette di capire il senso umano del generare e le forme della fecondita' nelle quali si manifesta.
Un testo serio e competente sul testamento biologico e su tutte le sue implicazioni morali, bioetiche e legislative. Il libro si contraddistingue per l’ormai nota chiarezza cui Aramini ci ha abituati. Un approfondimento obiettivo su uno scottante tema d’attualità.
Pensato per quanti sono impegnati nell'accompagnamento pastorale dei malati e dei loro familiari, per affrontare al meglio questo particolare e delicato percorso.
Libro su un tema scottante che torna periodicamente alla ribalta: le cellule staminali.