Gli Istituti Secolari rappresentano una pista privilegiata per l'annuncio del Vangelo nel contesto contemporaneo: è dall'interno delle realtà mondane, del "secolo", che erompe l'esigenza più pressante di salvezza, e di conseguenza il compito più urgente di evangelizzazione. La consegna affidata agli Istituti Secolari è proprio quella di far parlare la realtà, esplorandone l'anelito di redenzione. Il saggio proposto alla riflessione e alla pratica concreta di vita dei membri degli Istituti Secolari richiama l'urgenza e il significato di questo suggestivo tracciato che la Chiesa propone loro. E lo fa attraverso tre "piste di riflessione": l'attenzione all'esperienza, il confronto con la Parola di Dio, lo spazio alla contemplazione.
Terzo volume della trilogia con Povertà" e "Obbedienza". Un best seller tradotto in tutto il mondo. Affronta il tema del celibato e della verginità per il Regno dei Cieli e si propone di aiutare a creare forti motivazioni su cui poggiare la propria scelta di castità. "
Nel 1945, Magdeleine di Gesù, che ha da pochi anni fondato la Fraternità delle Piccole Sorelle di Gesù ispirandosi all'opera e agli scritti di Charles de Foucauld, elabora un testo ad uso interno per descrivere alle giovani candidate la sua idea "nuova" di vita consacrata. L'anno successivo, senza il consenso dell'autrice, il "Bollettino verde" (con questo nome lo scritto diventerà famoso a motivo del colore della copertina) viene pubblicato da un'importante rivista. Le reazioni sono immediate, tra chi lo accoglie con entusiasmo come un testo "rivoluzionario" e chi, in ambiti ecclesiastici, lo condanna apertamente. Una vita contemplativa ma profondamente inserita nella vita di tutti i giorni e soprattutto nei contesti sociali più poveri e marginali. Insieme, il richiamo a una scelta di povertà radicale. Elementi difficili da immaginare nella Chiesa prima del Concilio Vaticano II. Il volume presenta per la prima volta il testo integrale del "Bollettino verde", accompagnato da testi che ne facilitano la comprensione e aiutano a coglierne l'importanza. Il libro è curato da padre Andrea Mandonico, postulatore della causa di beatificazione di piccola sorella Magdeleine. La prefazione è del cardinale Georges Cottier, teologo emerito della Casa Pontificia.
La storia di ogni uomo e' storia di una vocazione, di un'elezione, di una preferenza. Un Altro che ci sta davanti (pro), ci sceglie e ci chiama con un amore singolare che non esclude nessuno. Venti donne pro-vocanti, ciascuna con i propri tratti singolari ed inconfondibili, affidano a queste pagine la propria esperienza e testimonianza di donna consacrata nell'Ordo virginum, mettendo così in campo la propria vocazione, una parola decisiva per la vita di ogni cristiano, per la vita di ogni uomo. Con una Prefazione del Cardinale Angelo Scola
Per Francesco d'Assisi il lavoro non è soltanto un mezzo ascetico per il perfezionamento individuale, ma una modalità concreta che consente di vivere e condividere la povertà. Tuttavia, questo significato originano è stato rivestito nel corso dei secoli di nuove interpretazione e si ripropone oggi soprattutto nell'ambito della formazione, nella fraternità e nell'esercizio dei voti.
Questo volume, che si propone di offrire un contributo di riflessione sul rapporto tra lavoro e vita consacrata, prende in esame il magistero della Chiesa, le elaborazioni offerte da varie discipline (antropologia, filosofia, sociologia, economia, scienze bibliche) e l'apporto della spiritualità francescana, con particolare riferimento all'esperienza cappuccina.
Il libro è una raccolta degli articoli più significativi apparsi negli ultimi anni nella rubrica "I miracoli di san Gabriele" del mensile del santuario "L'Eco di san Gabriele". Si tratta di un piccolo sipario su alcune, tra le numerosissime, delle ultime guarigioni concesse da Dio per opera di san Gabriele. La parte dedicata alle testimonianze di guarigioni è preceduta da una breve biografia del santo.
Quale posto hanno, per la vita consacrata, i monaci, i frati e le suore nella Chiesa oggi? Quale sarà il loro ruolo e quale forma assumerà la loro presenza nel futuro? Nella Evangelii gaudium (n. 76) Papa Francesco dice che è un «dovere di giustizia» il riconoscere il bene enorme che i religiosi hanno portato e portano alla Chiesa. Questo libro intende dimostrare, attraverso un’inedita analisi storica, come la presenza della vita consacrata appartenga fin dai primordi all’essenza della Chiesa; leggendo i testi del Concilio Vaticano II (1962-1965) e del Codice del 1983, evidenzia, poi, il cambio di prospettiva ecclesiale attuato dalla legislazione canonica da un’«esenzione» verso una «giusta autonomia» dei religiosi nei confronti della Chiesa locale. Infine, si sottolinea la ricchezza che i religiosi e le religiose costituiscono per l’intera Chiesa, quasi che, se essi non ci fossero, mancherebbe alla Chiesa stessa una sua nota peculiare: la «cattolicità».uf
La vita religiosa ha oggi la necessità di misurarsi con una sensibilità che le impone di ripensarsi daccapo e in modo radicale, se non vuole trasformarsi in un teatino senz'anima escluso dai circuiti della vita, più servo delle opere che del vangelo. L'esortazione apostolica Evangelii gaudium mette in guardia dal «sognare piani apostolici espansionisti, meticolosi e ben disegnati, tipici dei generali sconfitti». Dietro certe dichiarazioni programmatiche e progetti solo in apparenza risolutivi, non c'è tanto la forza di un'invitante idea carismatica quanto la debolezza di chi è spaesato e cerca soluzioni in scelte che portano inconsciamente a servirsl delle vocazioni piuttosto che a servire la vocazione.
Per nuove stagioni di profezia al servizio della Chiesa servono nuovi interpreti della fantasia di Dio che non si lascino irretire dalla grandezza, dall'organizzazione e dall'efficienza, ma che nell'impasto dell'umanità diventino facilitatori di fermenti evangelici mettendo in gioco gli aspetti vitali, l'esperienza e l'originalità.
Benché la scienza clinica abbia fatto molta strada, si tende purtroppo ancora a dare spazio a una visione della cura che stigmatizza i comportamenti come giusti o sbagliati e le persone come sane o anormali. Questo approccio comporta precisi rischi rispetto agli obiettivi della maturazione e del discernimento, elementi essenziali per chi lavora con il disagio psicologico di preti e religiosi. Poiché individui diversi reagiscono in modo diverso a un particolare evento disfunzionale o stressante, è necessario rivolgere un'attenzione privilegiata all'esperienza concreta delle persone, alle loro relazioni e al modo in cui praticano l'attività pastorale. Il libro si propone di osservare i dati di realtà facendo riferimento a situazioni concrete esaurimenti emotivi, burnout, difficoltà sul piano affettivo - e guarda alla patologia e ai casi scomodi, strani e difficili con uno sguardo educativo concentrato sugli aspetti motivazionali della vocazione e sul discernimento in vista di scelte concrete di reale cambiamento. Presentazione di Giulio Albanese.
Oggi nella vita consacrata il termine “carisma” è molto usato, spesso con significati abbastanza diversi che a volte generano confusione. L’autore, con la competenza e la chiarezza che lo distinguono, fa opera di precisazione terminologica e di chiarimento di contenuti. È un contributo puntuale per comprendere quando la parola “carisma” ha assunto un significato teologico tecnico, distinto dal significato usuale di dono; in che senso oggi la si utilizza a proposito dei fondatori di istituti religiosi e che cosa significhi l’espressione “carisma del fondatore”.
Il ministero del diaconato nella Chiesa è documentato fin dai tempi apostolici ed è stato tenuto sempre in grande considerazione. Per vivere la spiritualità del servizio, oggi più di ieri, il diacono ha bisogno di modelli da imitare, come santo Stefano o san Lorenzo. Ma ce n'è uno particolarmente vicino e quanto mai attuale: Francesco d'Assisi. Si parla poco di san Francesco come "diacono" ed è raro trovare studi appropriati sull'argomento. Queste pagine lo presentano come un punto di riferimento di straordinaria attualità, capace di illuminare il senso del diaconato permanente anche nella Chiesa di oggi.
L’opera offre un ventaglio molto ampio di studi sull’istituzione monastica femminile come una delle vie privilegiate in cui le donne del passato consumarono la propria vita, contribuendo anche in modo attivo a gestire le istituzioni e a trasformarle. Numerosi ricercatori italiani e stranieri, autori di questo volume, hanno trovato un momento di convergenza e confronto nel convegno tenutosi nel 1995 a S. Vittoria in Matenano (Ascoli Piceno) organizzato da Gabriella Zarri e promosso dalla Scuola di Memoria Storica del Piceno e dal Centro di Studi Farfensi che da anni conducono una riflessione sul fenomeno monastico nelle sue articolazioni regionali ed europee. Questa ricerca induce a riflettere particolarmente sullo sviluppo istituzionale del monachesimo femminile in Italia in rapporto alla società, a partire da unampia periodizzazione, adatta a tratteggiare i momenti e gli aspetti più significativi di tale sviluppo, che può dirsi compiuto alla fine del secolo XVII, momento in cui listituto monastico perde vigore sia per la flessione del reclutamento sia per lincipiente contestazione della clausura che preluderà alla soppressione dei conventi in età napoleonica. Allinterno di questa percorso si sono voluti privilegiare il periodo delle origini e i momenti di svolta, quelli in cui si attuano le trasformazioni più profonde, con un’attenzione particolare alle realtà monastiche del Meridione, in modo da riequilibrare il divario finora esistente nella storiografia, in gran parte dedicata allItalia centro-settentrionale. La riflessione storica è, inoltre, accompagnata in questo volume da un confronto con la realtà monastica del nostro tempo: vengono accolte, come testimoni e come studiose, voci di religiose diverse, appartenenti ad istituti che avevano e hanno tuttora un più stretto rapporto con il passato, come le benedettine claustrali e le terziarie, o che sono sorti nel XIX secolo, come le salesiane. Ricostruzione storica del monachesimo femminile e riflessione metodologica sul come scrivere la storia monastica si accompagnano in questo libro al tentativo di dar voce al “soggetto” che costituisce argomento delle diverse indagini, in un rapporto tra passato e presente che non si esaurisce nello storico e nellinterpretazione storica ma che trova il suo perno nellistituzione monastica e nella sua millenaria tradizione.
Contributi di: L. Aiello, G. Barone, M. Battelli, M. Campanelli, A. Facchiano, M. Farina, C. Filannino, G. Jenal, G. Lunardi, R. Mariani, F. Medioli, E. Novi Chavarria, E. Occhipinti, V. Polonio, A. Scattigno, L. Sebastiani, M. Sensi, I. Sutto, G. Zarri