Le vite commoventi dei santi e beati degli ultimi due secoli, raccontate con parole semplici ed immagini forti. Perché lo scopo della nostra vita è tendere alla santità. Trenta profili di Santi e Beati, alcuni noti altri meno, vengono presentati in questo libro quali esempi luminosi di eroismo e carità nei riguardi dei malati. In questi fratelli essi videro di continuo il volto di Gesù uomo sofferente e verbo incarnato.
Nel luogo abitato più alto d’Europa, San Bernardo d’Aosta fondò intorno al 1050 il celebre ospizio che porta il suo nome. Collocata nel punto mediano della Via Francigena la casa ospitale era aperta a chiunque fosse in viaggio. Tutti, perfino i viaggiatori d’altra religione, vi furono accolti come Cristo in persona, secondo il motto: «Qui il Cristo è adorato e nutrito».
La millenaria tradizione di accoglienza è viva ancor oggi nella congregazione dei canonici. Per questo San Bernardo è stato proclamato patrono degli alpinisti e di quanti amano la bellezza severa e rigeneratrice dei monti.
DESTINATARIO
Un libro destinato a chi vuol conoscere meglio la vita di San Bernardo.
L'AUTRICE
Mariella Carpinello, studiosa di storia e spiritualità monastica, ha pubblicato: "Benedetto da Norcia" (1991); "Libere donne di Dio" (1997); "Brigida di Svezia" (2000); "Il monachesimo femminile" (2002). In collaborazione con altri autori: "Il segreto del chiostro" (con Anna Maria Canopi, 1996); "San Giulio e la sua isola" (2000); "Il dolce canto del cuore" (2004); "L’eredità spirituale di Gregorio Magno fra Occidente e Oriente" (2005). Per le Edizioni San Paolo ha inoltre curato il volume di Gabriella dell’Unità (B. Maria Gabriella Sagheddu), "Lettere dalla Trappa", 2006. Ha fondato l’associazione «Lettere dal Monastero» per promuovere gli studi sul monachesimo femminile. Tiene attualmente un corso su «Donne di Dio nella storia monastica» presso il Pontificio Ateneo Sant’Anselmo.
La liturgia della Chiesa cattolica onora san Giovanni Battista più di tutti i santi del suo martirologio, dopo la Vergine Maria. Molte città del mondo lo hanno scelto come patrono. Le arti figurative, la letteratura e la musica si sono spesso ispirate a lui. Questo libro illustrato ne racconta la vita a partire dai Vangeli e dalle leggende apocrife, e il suo culto nel mondo.
Nato in provincia di Bologna nel 1916, Antonio Quadri entrò giovanissimo nell'Ordine dei Servi di Maria assumendo il nome di Venanzio Maria. Prima di giungere al giorno del desiderato sacerdozio, un morbo improvviso lo portò alla morte nel 1937, a soli 21 anni. Angelo di purezza, Venanzio cercò la perfezione assoluta nei piccoli doveri quotidiani. Tutta la sua vita, pur semplice e nascosta, fu caratterizzata dall'amore a Gesù e a Maria che si esplicitava nella completa dedizione di sé nell'umiltà, nella carità, nel sacrificio. E' in corso la causa di beatificazione.
Assieme alla vergine e martire Agata, morta a Catania 53 anni prima ma oriunda di Palermo, Lucia, donna di eccezionale bellezza ed elevata estrazione sociale, costituisce il binomio agiografico più significativo e più celebre di quelle eroine che, con il loro martirio, subito in difesa della verginità e della fede, gloriarono la Sicilia nei primi secoli del cristianesimo. Secondo la tradizione e la pia devozione popolare, Lucia patì il martirio a Siracusa il 13 dicembre del 304 sotto Diocleziano, lo stesso anno in cui il 12 agosto a Catania era giustiziato il giovanissimo martire volontario Euplo/Euplio. A differenza di Agata, Lucia esemplifica il modello cristiano di chi nega la propria famiglia e dona tutti i propri averi alla Chiesa e ai poveri. Proprio a causa della devoluzione dei beni materiali, il fidanzato rimprovera Lucia di avere dilapidato il patrimonio paterno con uomini depravati e di essere pertanto diventata una meretrice dissoluta. La dilapidazione dei beni materiali è motivo di accusa e di assimilazione alla dissolutezza dei costumi (il "Carnale mercimonium"), preludendo alla condanna al postribolo e poi a quella finale per spada. Dal Medioevo si consolida il patronato della vista attribuito a Lucia e dai secoli XIV-XV si fa largo spazio un'innovazione nell'iconografia, la raffigurazione con in mano un piattino (o una coppa) dove sono riposti i suoi occhi.
Nato a La Maddalena (Sardegna) nel 1896, padre Vico coltivò, negli anni della sua formazione, attitudini e propensioni spirituali e pastorali che ne segnarono la lunga esistenza e ne fecero un autentico apostolo della Sardegna. A queste solide radici dottrinali seppe unire forti spinte innovative sul versante della formazione dei preti e dell'animazione missionaria. Fondò la Congregazione Missionaria delle Figlie di Gesù Crocifisso, impegnata nell'evangelizzazione dei poveri. Morì nel 1991. Questo libretto ne racconta la vita con stile avvincente.
Un omaggio alla santità e al suo significato. Nella prima parte di questo volume viene introdotto il concetto di Santità nella Chiesa Cattolica, nella seconda vengono riportate le omelie, lettere e citazioni che descrivono la vita e l'operato dei santi. Il volume è rivolto a tutti i fedeli e alla Chiesa stessa con l'intento di diffondere dei modelli di vita da seguire.
Una guida a tutto ciò che riguarda la “Santa degli impossibili”: vita, opere, luoghi, realizzata insieme al Servizio turistico associato della Valnerina (Cascia) e approvata dalla Comunità Agostiniana di Cascia e dall’Opera di Santa Rita di Roccaporena. Il ricchissimo materiale fotografico, del tutto inedito, rende il volume particolarmente utile e gradevole.
Destinatari
Fedeli e pellegrini interessati a visitare i luoghi della vita di S. Rita da Cascia.
Gli autori
Mario Polia, è antropologo, etnografo e archeologo. Specialista in storia delle religioni e antropologia religiosa, Docente di Antropologia Culturale nella Pontificia Università Gregoriana, Direttore dell’Istituto di Studi Piceni della Provincia di Ascoli, Direttore del Museo Demoantropologico di Leonessa (Rieti). Massimo Chiappini, fotografo professionista, collabora da molti anni alla realizzazione delle campagne promozionali e di comunicazione degli Enti pubblici della Valnerina per la valorizzazione del patrimonio culturale dell’area.
Chi ha fatto santo fra' Pacifico Divini è stato il popolo, anche se ufficialmente è intervenuta la Chiesa a garantirne la verità di espressione con norme rigorose per la deposizione dei testimoni. La voce della gente è la prima che la Chiesa ascolta ed accetta nel riconoscere la santità di una persona. Dietro naturalmente c'è tutta la ricchezza e la forza dello Spirito Santo, c'è l'eroica corrispondenza di questo eccezionale campione di santità, c'è l'intervento di Dio che premia il suo servo fedele concedendo grazie e favori a chi interpone i suoi buoni uffici."Un santo per noi..", per noi di oggi, poiché quello che egli ha fatto tre secoli fa, continua ad operarlo anche oggi con la sua testimonianza di santità, con la sua bontà verso tutti, con i suoi interventi a favore dei semplici, dei poveri, dei sofferenti. Lo sentiamo presente e disponibile per i mali del nostro tempo, che non sono minori.
Nata a Digione nel 1572, Giovanna Frémiot sposò in giovane età il barone de Chantal, da cui ebbe quattro figli. Dopo la morte del marito prese la decisione di consacrarsi a Dio, e sotto la guida spirituale di Francesco di Sales fondò l'Istituto della Visitazione, destinata all'assistemza dei malati. L'Istituto si diffuse rapidamente in Francia. Giovanna (diventata suor Francesca) morì nel 1641, la-sciando in eredità 75 "case della Visitazione", quasi tutte da lei fondate. E' Santa dal 1767.
Descrizione
Tra Ottocento e Novecento don Bosco, don Orione, madre Cabrini e le altre figure presentate in questo libro, in situazioni sociali difficili, usando gli strumenti che la realtà forniva, hanno generato un'umanità nuova, hanno creato opere. Che sono tutt'oggi un esempio per tutti. È affascinante ripercorrere la loro vita, leggere i loro scritti. Sono uomini e donne come noi che nella testimonianza viva del cristianesimo, dentro l'alveo della Chiesa, hanno risposto ai bisogni di chi gli stava accanto. Operando un cambiamento nel contesto in cui vivevano. Paola Bergamini è nata a Milano (1963) dove vive e dove ha conseguito la laurea in Lettere Moderne con indirizzo in Comunicazioni all'Università Cattolica. Ha lavorato in alcune redazioni di giornali, tra cui il settimanale "Il Sabato". Dal 1994 è giornalista professionista presso il mensile "Tracce" di cui è vicedirettore dal 1998. Per l'editrice Marietti ha scritto il libro su san Giuseppe Moscati, Laico cioè cristiano, e ha collaborato alla realizzazione dei testi di alcune mostre per il Meeting dell'amicizia dei popoli a Rimini.
Leonardo Murialdo (1828-1900), sacerdote ed educatore, fondatore della Congregazione di San Giuseppe, fu un protagonista indiscusso della cristianità dell'Ottocento, testimone luminoso del movimento cattolico, anticipatore e innovatore in campo sociale, pedagogico, pastorale e culturale. Condivise con altre tre grandi figure di sacerdoti (Giuseppe Cafasso, Giuseppe Benedetto Cottolengo e Giovanni Bosco) quel "quadrilatero della carità" che nell'Ottocento rianimò e rivoluzionò il territorio della prima capitale d'Italia, Torino. Questo libro illustrato ne racconta vita e opere.