La nostra società è immersa negli algoritmi. Ogni volta che visitiamo un sito web cercando un libro o un film, o che navighiamo tra i negozi online, lasciamo dietro di noi una lunga traccia digitale che descrive le nostre abitudini e le nostre preferenze; questa traccia è il "materiale grezzo", il database da cui algoritmi sempre più sofisticati traggono le informazioni per proporci il prodotto di cui abbiamo (o crediamo di avere) bisogno. Gli algoritmi ci osservano, ci imitano e fanno esperimenti su di noi, per raggiungere lo scopo che è considerato il Santo Graal della ricerca informatica: l'Algoritmo Definitivo in grado di estrarre tutte le informazioni dai dati e fare tutto, proprio tutto ciò che vogliamo, persino prima che lo chiediamo. Questo, dal punto di vista commerciale. Ma c'è anche un lato scientifico della questione, il machine learning, ovvero il campo di studi che si pone come scopo quello "niente meno" di automatizzare le scoperte. Si tratta in sostanza di trovare un algoritmo in grado di programmare se stesso. Sembra fantascienza, e invece è una disciplina nel pieno del suo fermento. Pedro Domingos è universalmente considerato uno degli scienziati di punta in questo settore. Sotto la sua guida scopriremo gli algoritmi che si nascondono dietro le nostre ricerche su Google, Amazon e Netflix. Con lui, scopriremo che esistono ben cinque scuole di pensiero differenti.
Quando la sorprendente indeterminazione della meccanica quantistica travolse il mondo ordinato della fisica newtoniana, Albert Einstein e Erwin Schrödinger erano in prima linea nella rivoluzione. Entrambi però rimasero sempre insoddisfatti dell'interpretazione "ortodossa" della meccanica quantistica e si ribellarono a ciò che consideravano la sua caratteristica più irragionevole: la casualità. Einstein protestò con una battuta che "Dio non gioca a dadi con l'Universo", mentre Schrödinger costruì il celebre paradosso di un gatto che era vivo e morto contemporaneamente. Ma questi due giganti non si limitarono a opporsi, cercarono di formulare una teoria onnicomprensiva che rendesse nuovamente sensato l'Universo. Il fisico Paul Halpern racconta la vicenda di come Einstein e Schrödinger abbiano cercato di trascendere gli aspetti bizzarri dei quanti, dando ai lettori spunti originali circa la storia della fisica e raccontando l'impresa di due scienziati le cui ossessioni ne hanno guidato il progresso.
Come è sorta la vita sulla terra? È proprio vero, come è affermato ormai quasi da tutti, che l'origine della vita da reazioni casuali di semplici composti chimici, che sarebbero stati presenti in un'ipotetica "atmosfera primitiva", sia ormai "una verità scientificamente dimostrata"? Prima di tutto, la scienza - quella vera, non qualche filosofia materialista gabellata per "scienza" non può dimostrare nessuna "verità", ma solo verificare sperimentalmente teorie e ipotesi di lavoro, che potranno, in qualunque momento, essere falsificate da nuove prove sperimentali. In secondo luogo, gli argomenti portati a sostegno della cosiddetta "abiogenesi", la nascita, spontanea e, soprattutto, casuale, del vivente dal non vivente, si rivelano, se sottoposti a un'analisi accurata, parecchio deboli. L'analisi accurata è quella compiuta da Giulio Dante Guerra in questo libro, esaminando, e mettendo a confronto, gli stessi risultati sperimentali dei sostenitori dell'abiogenesi, gli "abiogenisti". Il libro discute anche la cosiddetta "vita artificiale".
Questo libro, curato da Pauli poco prima della morte, raccoglie un insieme di saggi che ben rappresentano la consapevolezza che egli ebbe sempre vivissima del significato più generale di ogni ricerca scientifica, valida non solo per il risultato singolo ma per il contributo più ampio al sapere. I saggi, percorsi dal tema comune del valore e dei limiti della conoscenza umana, possono essere distinti in due categorie: la prima puntualizza i personali apporti dell'autore e di altri grandi fisici alla scienza contemporanea; la seconda è dedicata a riflessioni sul potere del pensiero e alla validità di alcuni concetti fondamentali della teoria dell'evoluzione biologica e della psicologia dell'inconscio. Con un saggio di Victor F. Weisskopf.
L'universo è nato dal Big Bang? La luce è un'onda, una particella o entrambe? Siamo noi la causa del riscaldamento globale? È possibile una teoria del tutto? La scienza ci permette di comprendere il mondo in cui viviamo e gli altri ipotetici multiversi, permette l'avanzamento tecnologico ed estende le frontiere della conoscenza. Scritto in modo semplice, questo libro è ricco di spiegazioni brevi e concise che vanno dritte al nocciolo delle principali questioni, senza tralasciare di contestualizzare azioni o avvenimenti. Numerosi diagrammi e incisive didascalie aiutano a ripercorrere le tappe fondamentali dello sviluppo della scienza; immagini semplici e immediate ne ricostruiscono la storia, aiutando a fissare con chiarezza le principali idee, e a comprendere senza sforzi il perché di tanti eventi che fanno parte del nostro mondo.
Come ogni scienza, la teologia - accanto a momenti di analisi rigorosa - ha bisogno di tutto quel che ispira lo studioso a pensare percorsi nuovi. Fantascienza e genere fantasy esprimono esigenze profonde dell'animo contemporaneo che il teologo può e deve intercettare. Se ne parlò nell'affollato convegno che ha motivato la redazione di questo volumetto, convegno organizzato nell'aprile 2015 dall'Area di ricerca SEFIR dell'ISSR Ecclesia Mater e dalla Specializzazione in Teologia fondamentale della Facoltà di Teologia della Pontificia Università Lateranense.
"Ho una laurea in ingegneria presa più di sessant'anni fa, ma da allora ho tenuto gli occhi aperti e ho appreso diverse cose. È più di un hobby. Se impari a costruire oggetti oppure a fare lavori elettrici o meccanici, dopo un po' ti annoi. Invece, prova a ragionare sull'economia, l'industria, l'agricoltura, la letteratura, la ricerca, la scienza. Sono argomenti di cui radio, tv e giornali parlano poco e male. Studia qualche testo elementare e poi guarda i numeri. Ragionaci sopra. Vedrai che i discorsi astratti che non riesci a capire sui giornali o alla radio diventeranno chiari, oppure ti accorgerai che molti di essi sono inutili. Il mondo ti comincia ad apparire diverso: non dico scontato e prevedibile, ma più trasparente, quasi comprensibile. Gli hobby fatti di attività semplici sono cose da ragazzi. Il super-hobby da adulti (e anche da anziani) che illustro in questo libro non ti potrà mai annoiare. Infatti l'universo delle cose da scoprire, da capire, da seguire man mano che se ne trovano e se ne inventano di nuove, è senza fine. Se riesci a cascarci dentro, non hai più problemi su come riempire i tuoi giorni e le tue ore. Non è necessario occuparsi di scienza, socioeconomia o tecnologia. Puoi anche dedicarti alle letterature di varie epoche e nazioni, alle storie politiche e civili, o a quelle che raccontano le follie che gli uomini hanno inventato, disseminato o imposto. Il tempo non ti vola più via fra le mani; anzi, non ti basta mai se ti dedichi a guardare bene dentro...
Quasi tutti conoscono gli ologrammi, immagini tridimensionali proiettate nello spazio per mezzo di un laser. Ora, due grandi scienziati - David Böhm, fisico quantistico presso la University of London e Karl Pribram, neurofisiologo di Stanford, uno degli artefici della nostra attuale concezione del cervello suppongono che l'universo stesso sia organizzato come un ologramma, in cui ogni parte contiene il tutto. Questo nuovo modo di considerare l'universo dovrebbe chiarire non solo molti degli enigmi insoluti della fisica, ma anche quegli accadimenti misteriosi come la telepatia, le esperienze extracorporee e di premorte, i sogni "lucidi", e perfino le esperienze religiose e mistiche di unità cosmica e le guarigioni miracolose.
Quando e dove è iniziata la vita? E a cosa somigliavano le prime forme di vita? Interrogativi che l'uomo si pone da sempre, per i quali, pur in mancanza di risposte definitive, si possono avanzare alcune ipotesi. Come quella che colloca l'origine della vita intorno a 3,8 miliardi di anni fa, in un contesto riconducibile a uno di questi ambienti: brodo primordiale, campi geotermali, siti di impatto meteoritico. Certo è che le tessere del più grande e affascinante dei puzzle restano RNA, amminoacidi, protogeni, protocellule.
Praticamente tutte le nostre funzioni biologiche possono essere ricondotte al modo in cui le molecole d'acqua si attraggono e danzano tra loro. Ogni luogo della Terra è saturo d'acqua o è stato in qualche modo forgiato da essa. L'acqua è la sostanza più comune che abbiamo: la usiamo quotidianamente nelle nostre case, ci cade addosso direttamente dal cielo e si muove in continuazione sotto i nostri piedi nelle falde acquifere; ma si trova anche allo stato gassoso nell'aria che respiriamo, liquida negli oceani e nei fiumi e solida nella neve e nei ghiacciai. Non stupisce che proprio l'acqua sia al centro dei rituali di quasi tutte le religioni. L'acqua è anche "semplice", o almeno così crediamo: H20, una piccola molecola fatta di soli tre atomi legati tra loro a formare una microscopica V. Eppure, a un esame più accurato, l'acqua risulta essere una sostanza più che mai sorprendente e straordinaria. Ad esempio si espande quando si raffredda (il ghiaccio galleggia sull'acqua), cosa che pochissime altre sostanze fanno. Ma non sono solo le sue caratteristiche fisiche ad essere particolari: in effetti l'acqua è lo sfondo costante della grande storia della Terra, della vita e dell'umanità, come ci racconta, con prosa ispirata e coinvolgente, Alok Jha in questo libro. Viene dallo spazio profondo, è una figlia del Big Bang, e si è concentrata sul nostro pianeta in maniera fortuita. Una volta arrivata non è più andata via e il suo costante movimento ciclico ha letteralmente dato forma al mondo.
Immaginate di essere fatti di pura coscienza, senza corpo, e di essere in grado di spostarvi a velocità vertiginose nello spazio immenso e profondo, capaci di miniaturizzarvi per immergervi dentro al mondo brulicante di un nucleo atomico, o di diventare enormi per tuffarvi a capofitto proprio dentro a un buco nero. Immaginate di essere proprio lì, a toccare fisicamente tutte quelle cose così affascinanti che nei libri di fisica vengono spesso descritte in termini un po' asettici e talvolta decisamente difficili. Ma questa volta capite tutto, perché non vi stanno solo descrivendo l'universo: lo state proprio toccando con mano. Christophe Galfard vi farà volare direttamente sulla superficie del Sole, nei meandri di una galassia, alle origini del Big Bang e dentro un buco nero, dove tempo, spazio, materia e energia - e ogni altra abituale categoria della fisica, di cui Galfard è uno degli interpreti più brillanti - si confondono. Questo libro ci fa comprendere le più strane e sconcertanti verità della scienza, senza disdegnare di soffermarsi lungo il cammino sulle questioni che queste scoperte hanno rimesso in discussione, dall'esistenza di Dio, all'origine del tempo, al futuro stesso dell'umanità.