Vol. II: Tiempo de Cuaresma. Santísimo triduo Pascual. Tiempo Pascual. 2.206 pags.
Edición oficial aprobada por los episcopados de Colombia, Chile, México, Puerto Rico, Argentina, República Dominicana, y confirmada por la Sagrada Congregación para los Sacramentos y el Culto Divino.
Leggendo i singoli contributi raccolti in questo volume appare immediatamente chiara al lettore l'originalità dell'approccio al Catechismo della Chiesa Cattolica e il modo peculiare con cui il testo è stato investigato. Ogni docente ha delineato i risultati della sua ricerca personale sul tema, valorizzando la propria specifica area di competenza, senza trascurare il confronto critico con il dibattito recente. Ne risulta un approccio interdisciplinare al Catechismo, a vent'anni dalla sua pubblicazione, a servizio della missione della Chiesa nel mondo contemporaneo.
Il tema del rapporto con lo straniero continua ad essere di scottante attualità. Cosa ci dice la Bibbia al riguardo? Il credente nella Bibbia è sempre uno straniero. Abramo viene da un'altra terra e Dio gli chiede di diventare un pellegrino; anche il popolo che da lui discende continuerà a essere un popolo di stranieri: prima nella vicenda dei patriarchi, poi emigrando in Egitto, nuovamente durante l'esilio in Babilonia. Anche nel momento in cui il popolo conquisterà la terra, dovrà ritenerla sempre e solo un dono, non un possesso. La testimonianza di Marco fa percepire la tensione fra Israele e le genti: Gesù si dedica anzitutto al popolo ebraico e solo a un certo punto va verso gli stranieri - i gentili - offrendo loro il pane della salvezza. Cosa significa tutto questo per noi cristiani di oggi?
"L'incarnazione del Figlio di Dio è il mistero centrale della fede cristiana. In Cristo, Dio è venuto realmente nel mondo, è entrato nella nostra storia, ha posto la sua dimora in mezzo a noi, adempiendo così l'aspirazione dell'essere umano che il mondo sia realmente una casa per l'uomo"
Benedetto XVI ci introduce al mistero della Chiesa e all'idea di comunità. La Chiesa è una grande famiglia dove si condivide tutto e dove si accoglie l'altro al di là delle differenze. Con il battesimo si entra a far parte a tutti gli effetti della grande comunità dei credenti, che oggi non ha più solo il compito di annunciare il Vangelo ma di far rincontrare Cristo a tutti coloro che se ne sono allontanati. Chi non coglie la profondità della Chiesa e si limita a guardarla dall'esterno la percepirà solo come una grande istituzione senza coglierne il senso più profondo.
I figli sono un impegno spesso faticoso, ma portano una ricchezza che ci rivela il nostro stesso valore.
La sfida del tradimento: è possibile ricostruire un clima di fiducia? Il tradimento, talvolta, è una tappa, non è necessariamente la fine di un rapporto; va affrontato insieme, come un'opera impegnativa e inedita. Se pure nulla sarà come prima, potrebbe essere anche meglio.
Nella notte tra il 24 e il 25 dicembre 1223, a Greccio, vicino a Rieti, san Francesco mise in scena il primo presepe della storia. Un libro per comprendere e rivivere il senso profondo di quell'evento.
La riflessione sulla felicità è forse la componente più antica all'interno della filosofia di qualunque civiltà. Quando il giovane Agostino, a riposo durante un periodo di convalescenza, affronta questo tema ha dunque alle spalle una tradizione classica ingombrante. La leggerezza del De beata vita non tradisce questo fardello: si dipana piacevolmente in forma di dialogo entro una situazione conviviale. Lì si trova il concetto chiave dell'opera: il cibo che stiamo mangiando, si chiede Agostino, nutre il nostro corpo; tuttavia anche l'anima, insieme a esso, attraversa la vita - naviga fra onde impetuose che le fanno tanto desiderare la sicurezza delle coste - e a sua volta necessita di nutrimento. La grande modernità di questo scritto risiede nel riconoscere quello che oggi chiameremmo Ego come motore di un perenne languore, che ci tiene lontani dalla pace interiore. L'antidoto per sedare questa continua sensazione di mancanza non è semplicemente condurre una vita frugale, coltivare la conoscenza e praticare la moderazione: si tratta di perseguire quel modus che ci allinea con il ritmo del divino, il quale non teme la povertà, non teme la fame, non teme, in definitiva, la morte. Un testo che fornisce al lettore contemporaneo (assistito dal ricco apparato di note e dall'introduzione di Francesco Roat) spunti universali, restituendogli i mezzi per una libertà interiore che va oltre il credo del singolo.
Alberto Burzio con questa raccolta di interviste ci prende per mano e ci aiuta a osservare con attenzione la realtà. Dove tanti vedono un grigiore indifferenziato, lui mette in evidenza sprazzi di luce intensa, macchie di colori così vividi che non puoi che condividere l'affermazione che dà il titolo alla raccolta: "Che meraviglia!". Prefazione di monsignor Giuseppe Guerrini Vescovo emerito di Saluzzo.