In poche parole: Come l’Anticristo irrompe nella storia dell’uomo ormai desacralizzata e priva di trascendenza causandone l’epilogo.
Scritto nel 1899, I tre dialoghi e il racconto dell’Anticristo è l’ultima opera di Vladimir Solov’ëv, concepita come risposta allo sterile razionalismo della filosofia europea, alla desacralizzazione mascherata da nuova religione, al problema del male e alla falsificazione del bene. Scegliendo la forma di un dialogo polemico e ironico, l’Autore profetizza l’epilogo del nostro processo storico attraverso la parabola dell’Anticristo: un uomo di genio, convinto spiritualista, pacifista, ecologista, filantropo e animalista, dal linguaggio inclusivo, antropocentrico e libertario, capace di ridare unità ai cristiani divisi da secoli di separazioni e scismi. Il suo avvento nel mondo ammalia religiosi, intellettuali e governanti, e irrompe in una storia umana desacralizzata e priva di trascendenza: uno scenario quanto mai attuale nel deserto di senso e di valori che ci troviamo a vivere oggi.
Il 4 dicembre 1963 veniva approvata la costituzione del concilio Vaticano II sulla liturgia, Sacrosanctum concilium, avviando una riforma a lungo attesa e desiderata. Il documento, la cui preparazione aveva giovato dei decenni di attività del movimento liturgico e della timida azione di riforma intrapresa durante il pontificato di Pio XII, apriva infatti la strada a una nuova stagione di rinnovamento liturgico. Dell'inizio di questa stagione - durante la quale la vivacità della prassi celebrativa delle comunità accompagnava l'entusiasmo per il concilio ancora in corso e, allo stesso tempo, preoccupava la Santa Sede per le implicazioni che ciò avrebbe potuto avere nella prima ricezione del Vaticano II - ancora molto rimane da portare alla luce. Il volume, quindi, accompagna chi legge attraverso quella ingarbugliata successione di eventi che hanno condotto nel 1964 all'istituzione del Consilium per l'applicazione della costituzione sulla liturgia e, nell'arco di cinque anni, alla raccolta dei primi frutti della riforma ma anche, nel 1969, alla soppressione di quello stesso organismo, nel quadro di un'inversione di tendenza del pontificato di Paolo VI che lasciava presagire i tentativi di normalizzazione che ne sarebbero scaturiti. La liturgia, così, divenne il banco di prova del postconcilio e, nella sua ritrovata centralità, contribuì a delineare il futuro del Vaticano II.
Lo strumento liturgico più completo ed economico. UNO STRUMENTO INDISPENSABILE Per la preghiera personale. Per la preghiera comunitaria. Per la messa quotidiana. Per ritiri di preghiera, celebrazioni, gruppi di catechesi. Per celebrare l'Eucaristia in ogni occasione. UNICO PERCHÉ Ogni mese, giorno per giorno, i testi della santa messa e la liturgia delle ore. Il rito completo della messa. Il commento alle letture. Una ricca raccolta di preghiere del cristiano grafica chiara con simboli per ogni sezione. Testo a caratteri grandi facilmente leggibile. TUTTO A PORTATA DI MANO Il calendario liturgico. Benedictus e Magnificat. Le antifone per la preghiera della Compieta.
Tre verbi, spesso utilizzati in successione dall'evangelista Luca, costituiscono il filo rosso di questo volume: ascoltare, custodire, realizzare. Li ritroviamo in particolare nella figura di Maria, che si chiede che senso abbiano le parole rivoltele dall'angelo dell'annunciazione, nei pastori, riferite al bambino appena nato, e al termine della parabola del seminatore. Attraverso la sua Lectio, padre Gargano invita a crescere nella conoscenza del testo, ricordando san Gregorio Magno («Le parole di Dio crescono con chi le frequenta con amore»), e a desiderare di essere tutt'uno con la parola del Vangelo. L'autentica Lectio divina, come insegnano i Padri della Chiesa, è quella che trasforma l'uomo al punto di divenire offerta agli altri come testo da leggere.
Questo libro offre un commento ai quindici salmi cosiddetti "delle salite", dal 120 al 134, che hanno in comune il tema del pellegrinaggio a Gerusalemme, una salita verso la città santa che è metafora dell’intero cammino della vita: in questo viaggio spesso difficile e comunque faticoso, il pellegrino sa di non essere solo e che la meta non è tanto un luogo quanto una presenza, quella del Signore. Per ogni salmo viene proposta una chiave di lettura che aiuta a fare di ciascuno una preghiera per accompagnare i nostri passi. Preghiere, quasi poesie, che intendono smuoverci e provocarci a cambiare, suggerendoci al contempo parole autentiche e vere con le quali rivolgerci al Signore.
Lo strumento liturgico più completo ed economico. UNO STRUMENTO INDISPENSABILE Per la preghiera personale. Per la preghiera comunitaria. Per la messa quotidiana. Per ritiri di preghiera, celebrazioni, gruppi di catechesi. Per celebrare l'Eucaristia in ogni occasione. UNICO PERCHÉ Ogni mese, giorno per giorno, i testi della santa messa e la liturgia delle ore. Il rito completo della messa. Il commento di papa Francesco alle letture. I commenti di Paolo Curtaz e don Claudio Doglio. Una ricca raccolta di preghiere del cristiano grafica chiara con simboli per ogni sezione. Testo a caratteri grandi facilmente leggibile. TUTTO A PORTATA DI MANO Il calendario liturgico. Benedictus e Magnificat. Le antifone per la preghiera della Compieta.
Padre Frédéric Manns è stato uno dei massimi conoscitori del contesto giudaico del Nuovo Testamento e in questo volume introduce il lettore alla conoscenza del modo ebraico di leggere la Sacra Scrittura, mostrando gli elementi di continuità e di rottura operati poi dalla tradizione cristiana.
La salute per l'anima e attraverso l'anima: la meraviglia del viaggio verso la guarigione. In un periodo storico in cui le opzioni terapeutiche non permettono di frenare l'impennata delle malattie croniche, l'uomo ha ricominciato a sentire il bisogno di riscoprire, seppur in modo inconscio, il senso della sua esistenza e del legame con l'universo. In questo contesto di trasformazione e opportunità, la visione ildegardiana dell'origine della malattia, che pone al centro la persona nella sua relazione unica con il creato, può fornire basi per un modello di cura che possa essere definito sistemico, in grado di leggere la complessità dei sistemi biologici attraverso l'integrazione con la storia personale e unica di ogni persona. Un nuovo modello di cura, dunque, in grado di reincantare il mondo attraverso il dialogo tra le discipline umanistiche e le più avanzate punte della ricerca scientifica.
Il tema del Giubileo del 2025 è la speranza, virtù spesso dimenticata e sottaciuta mentre invece essa rimane un elemento centrale nella vita del credente. Papa Francesco, con i suoi gesti e con le sue parole, è un indomito testimone della speranza, intesa come azione spirituale di chi non si arrende alla notte del male nel mondo e non si fa bastare le consunte parole di consolazione che spesso vengono ripetute a mo' di slogan. Colui che vive di speranza, invece, afferma Francesco, collabora con Dio a «far nuove tutte le cose».
Pietra miliare nella storia della Chiesa, il Concilio di Nicea, contro Ario che sosteneva che il Figlio Gesù fosse una semplice "creatura" e quindi "inferiore" al Padre, proclamò invece che «Gesù Cristo è Dio da Dio, luce da luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, consostanziale al Padre». Cosa vuol dire tutto ciò? Chi è Gesù Cristo per noi, oggi? Partendo da questa domanda decisiva, Ludwig Monti, fine esegeta, nel presente volume ci propone un percorso che dalla cristologia "alta" di Nicea ci riporta a quella dei Vangeli. Lo fa prendendo in esame alcuni incontri di Gesù, lungo il suo ministero pubblico: relazioni che testimoniano il suo essere il Figlio di Dio nel suo "esserci-per-altri-. In una parola, la "pre-esistenza" del Figlio vista come "pro-esistenza", vita donata per gli altri, come ben emerge dai racconti della passione, morte e resurrezione, culmine di questo percorso. Il Concilio di Nicea, dunque, come più volte ribadito da Papa Francesco, «affermando che il Figlio è della stessa sostanza del Padre, mette in luce qualcosa di essenziale: in Gesù possiamo conoscere il volto di Dio e, allo stesso tempo, anche il volto dell'uomo, scoprendoci figli nel Figlio e fratelli tra di noi».
L'elezione del vescovo di Roma ha una storia lunghissima. Il successore di Pietro viene eletto prima per designazione, poi dal clero e dal popolo e solo con l'XI secolo da un ristretto numero di elettori cardinali che, dalla metà del Duecento, vengono messi «sotto chiave» perché provvedano a nominare un nuovo papa. Un meccanismo elettorale soggetto a ritocchi e aggiustamenti, ai quali, in età moderna, si aggiunge il segreto che, nella società in cui tutto è social, ha paradossalmente reso intrigante questa singolare elezione. L'immensa responsabilità dei porporati non è scegliere il più pio, il più dotto o il più furbo: ma chi può esercitare un ministero di unità e di comunione. Un lavoro storico minuto su questa lunga parabola studia l'evoluzione e analizza il funzionamento dei conclavi, specie quelli del Novecento, con fonti inedite, carte diplomatiche, diari e testimonianze, non ultime quelle contraddittorie dello stesso papa Francesco. Uno studio storico senza pari, che a differenza delle opere giornalistiche o di seconda mano, ricostruisce minuziosamente norme e svolte, processi e prassi, funzioni e riti. Conclude il saggio un'analisi della permanenza e della metamorfosi della meccanica del conclave e delle ragioni per cui una sua riforma, che papa Francesco non ha ancora fatto, corre il rischio di manipolazioni e interferenze che oggi non verrebbero più dai regnanti cattolici come nel XIX secolo, ma dai social del XXI secolo. E con davanti un'agenda, nell'autunno del papato di Bergoglio, nella quale i grandi nodi irrisolti - il ministero, la formazione, la trasmissione della fede - rimarranno le questioni su cui saranno scelti i suoi successori fino a quando un futuro concilio non se ne occuperà.
Gli studi qui raccolti mirano a documentare e illustrare il potenziale di rinnovamento del testo biblico. Composti a istruzione e guida delle comunità di fede in cui presero forma e da cui vennero trasmessi, gli scritti che formano Antico e Nuovo Testamento condussero a nuovi modelli di vita e oggi esigono di essere compresi e attualizzati. Da angolature esegetiche, storiche e teologiche diverse, nei vari saggi si mostra come l'elaborazione del corpus biblico sia avvenuta per la costituzione e la riforma della chiesa e delle chiese, si approfondiscono snodi fondamentali della storia della chiesa, ci s'interroga sulla funzione che la Bibbia potrebbe avere nell'elaborazione della teologia contemporanea.