L'avvenuta adozione dei principi contabili internazionali per la redazione dei conti annuali e consolidati delle imprese ha costituito una sorta di "rivoluzione copernicana" dei principi generali di redazione del bilancio. Fino all'adozione degli IAS/IFRS tali principi generali, con riferimento alle imprese di matrice nazionale, si informavano esclusivamente a criteri basati sul principio cardine della "prudenza amministrativa", al fine di evitare possibili annacquamenti di capitale ed eventuali distribuzioni di utili fittizi, in tal senso recependo un tipo di impostazione retaggio del "vecchio" sistema normativo del 1942 se non dell'ancora più antico codice di commercio del 1882. L'introduzione dei principi contabili internazionali ha determinato radicali cambiamenti, in primo luogo nelle finalità del bilancio. Il "framework" dei principi IAS/IFRS, infatti, assegna al bilancio un fine completamente diverso rispetto all'obiettivo ad esso attribuito dalla normativa domestica. Ai sensi dell'art. 2423 c.c. il bilancio deve rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, finanziaria e il risultato economico dell'esercizio. Dal punto di vista dei principi IAS/IFRS il bilancio deve fornire informazioni finanziarie, utili ad un'ampia gamma di utilizzatori per prendere decisioni in campo economico.
Il volume delinea le nuove frontiere della restorative justice secondo le prospettive del più recente dibattito nazionale e internazionale. Si tratta di un quadro articolato, come evidenzia il crescente interesse che la giustizia riparativa occupa nella produzione scientifica, che raccoglie riflessioni, progettualità, obiettivi di lavoro verso nuove modalità partecipate di soluzione dei conflitti. La giustizia riparativa è un paradigma che include pratiche di accoglienza e cura delle persone, delle relazioni, delle comunità sociali: tutte in sofferenza a causa del crimine o di altri illeciti e con un bisogno di riparazione del danno, di ricostruzione del senso di fiducia, per risanare le ferite delle persone e le fratture del tessuto sociale. Il libro, caratterizzato da un approfondito dialogo interdisciplinare, evidenzia la varietà dei programmi che rientrano nel paradigma della restorative justice, la fondamentale presenza della comunità, la trasversalità delle applicazioni della giustizia riparativa nei diversi contesti di vita, l'ottica orientata al benessere di persone e gruppi sociali.
La presente edizione del Manuale recepisce le numerose novità normative, a partire da quelle introdotte dal codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza di recente entrato in vigore, ma rappresenta anche l'esito di un più incisivo intervento, con il quale si è tentato di coniugare l'esigenza di preservare le linee culturali del pensiero originario, che si dimostra sempre attuale, con quella di rilanciare la destinazione didattica dell'opera.
La nuova edizione del Volume II, dedicato allo statuto personale e ai diritti reali, tiene conto delle novità che si sono susseguite dei quattro anni intercorsi dalla precedente edizione, proseguendo il lavoro nel ricordo di Franco Mosconi, ideatore e unico autore della prima edizione di questo Volume (1997). Le maggiori novità introdotte riguardano gli aspetti processuali in materia di scioglimento del matrimonio e di responsabilità genitoriale. Dal 1° agosto 2022, infatti, è applicabile il regolamento Bruxelles II ter relativo alla competenza, al riconoscimento e all'esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale e in materia di responsabilità genitoriale e alla sottrazione internazionale di minori, che abroga il regolamento Bruxelles II bis. Legate al riconoscimento delle sentenze sono altre due novità connesse l'una a un intervento legislativo, e l'altra alla prassi giurisprudenziale. La prima deriva infatti dal D. Lgs. 10 ottobre 2022, n. 149, l'altra riguarda la circolazione (nell'ambito dello spazio europeo, ma non solo) degli status familiari, con particolare attenzione al riconoscimento di inedite forme di genitorialità sorte all'estero: un tema molto delicato, attualmente all'attenzione delle istituzioni di Bruxelles.
L'analisi dei tratti rivelatori della lesività dell'atto amministrativo riflette un bisogno di tutela, individuale e collettiva, poiché proprio l'identificazione dell'atto lesivo contribuisce a preservare, dalle conseguenze del potere, il bene giuridico alterato dall'atto stesso. La tipizzazione dell'effetto lesivo, pertanto, è volta ad agevolare la reazione dell'ordinamento rispetto al disvalore inveratosi, la stessa atteggiandosi a precipitato di un rapporto amministrazione/cittadino ispirato all'idea di protezione della sfera giuridica del destinatario, quindi, dei suoi beni e delle sue pretese. Il perseguimento di detta aspirazione, però, non è reso agevole da un ordinamento che, nell'astenersi dal definire l'atto amministrativo, non prevede quale atto sia lesivo, rendendo, così, sempre più atipica la scelta amministrativa limitativa, la quale, in quanto priva di un chiaro dato normativo, opera nell'incertezza e nella mutevolezza della prassi. Del resto, l'uso confuso dei termini atto e provvedimento non solo non risolve quanto, invero, acuisce i dubbi e le aporie, rendendo incerto il perimetro dell'oppugnabilità e vulnerando, quindi, il diritto di difesa. L'ordinamento, infatti, non esclude che l'atto lesivo possa non coincidere con il provvedimento, rendendo così la lesività un tratto possibile non solo dell'atto finale, quanto, altresì, dell'atto endoprocedimentale. Di qui, una condizione di generale incertezza, che mal si concilia con una ordinata idea del diritto fondata sul paradigma norma-potere-effetto, laddove la lesività si rivela un posterius, a sua volta, conseguenza di un agire non solo antigiuridico, posta la sua contrarietà alla norma, quanto ingiusto, se per ingiustizia si intende la lesione di un interesse giuridicamente rilevante. Tuttavia, ciò non può né deve indurre a dequotare l'apporto dell'interprete, in quanto si è consapevoli del salvifico ausilio che l'ermeneuta deve assicurare all'applicazione della norma, nel segno, però, di una volontà che solo il legislatore può e deve esprimere onde scongiurare le conseguenze dell'arbitrio. La conoscibilità dell'atto impugnabile risponde, così, ad un'esigenza di certezza, che si fonda proprio sulla conoscibilità del disvalore e sulla prevedibilità delle conseguenze, in seno ad un ordinamento che, se privo di razionalità giuridica, favorendo perplessità ed incertezze, nega giustizia. La tutela diventa, così, corollario del potere, in ragione di una conseguenza lesiva che, determinando la reazione dell'ordinamento, conferisce al destinatario dell'effetto giuridico la pretesa alla salvaguardia della situazione lesa, contrapponendo alla lesività la protezione della sfera soggettiva, alla negazione del valore la sua affermazione. La lesività, pertanto, postulando la contraddittorietà al diritto dell'effetto che la genera, diventa fonte di reazione dell'ordinamento. Sicché, indagare la lesività nei suoi tratti ontologici rende vieppiù attuale l'esigenza di tutelare il diritto nel processo, in un'epoca, come quella in atto, nella quale "il processo non ci appare più in funzione del diritto, ma il diritto in funzione del processo".
La trasparenza e i dispositivi digitali hanno cambiato gli uomini e il loro modo di pensare. Alla comunicazione in presenza, alla capacità di analisi e alla visione del futuro si sono sostituiti interlocutori fantasmatici immersi in un presente continuo e sempre visualizzabile attraverso uno schermo. Il soggetto capace di annullarsi in una folla che marcia per un'azione comune ha ceduto il passo a uno sciame digitale di individui anonimi e isolati, che si muovono disordinati e imprevedibili come insetti. Han si interroga su ciò che accade quando una società - la nostra - rinuncia al racconto di sé per contare i "mi piace", quando il privato si trasforma in un pubblico che cannibalizza l'intimità e la privacy. E su che cosa comporta abdicare al significato e al senso per un'informazione reperibile ovunque ma spesso inaffidabile.
Un supporto aggiornato, chiaro e motivante per portare, all'interno delle aule, la vitalità dell'economia internazionale. Autori prestigiosi (Krugman è stato Premio Nobel per l'Economia nel 2008, Obstfeld insegna a Berkeley e Melitz ad Harvard) e l'attenta curatela di Elisa Borghi e Rodolfo Helg ne hanno fatto uno dei manuali più diffusi nel mondo universitario italiano.
Che cos'e e come si compone un testo in italiano? Il manuale risponde muovendosi entro l'orizzonte teorico della linguistica testuale, con uno stile agile indirizzato agli studenti e ai docenti di Linguistica italiana e di Laboratori di scrittura, ma anche a quanti desiderino migliorare le proprie abilità scrittorie e comunicative. L'analisi, la discussione e la riformulazione di testi di ogni tipo e provenienza rivelano che l'universo della scrittura è molto più variegato di quanto la scuola e l'università comunemente riconoscano. Così, il concetto stesso di errore mostra la sua natura relativa, da verificare al vaglio di criteri compositivi come l'occasione comunicativa, gli scopi del testo, la relazione sociale tra gli interlocutori, le aspettative del ricevente. Il volume è completato da un glossario, da esercizi e dal sito scrivereinitaliano.it, nel quale sono disponibili le soluzioni degli esercizi e molti esercizi ulteriori, oltre a numerosi altri spunti di approfondimento e di discussione.
L'affermato Matematica di Angelo Guerraggio si rivolge agli studenti che, nei vari corsi di laurea, devono sostenere un esame di Matematica generale o, comunque, di Calcolo.
A quarant'anni dalla prima edizione, Principi di neuroscienze di Kandel et al. continua a essere il punto di riferimento indiscusso nella conoscenza della disciplina. Questa quinta edizione italiana rinnova le caratteristiche che hanno fatto grande quest'opera e le hanno permesso di fornire un quadro completo, ben strutturato e approfondito dei principi di base delle neuroscienze, senza disperdersi in una conoscenza enciclopedica - una sfida ambiziosa se si considera la crescita esponenziale della ricerca negli ultimi anni. L'opera è suddivisa in nove parti, che guidano nel mondo delle neuroscienze con l'aiuto di un ricco apparato iconografico e una chiarezza espositiva fuori del comune, in grado di trasformare l'esposizione della disciplina in una narrazione coinvolgente. Le prime tre parti forniscono una panoramica sulle tematiche più rilevanti, tra cui l'organizzazione anatomica del sistema nervoso e le basi genetiche delle sue funzioni e del suo comportamento. Segue una parte in cui si affronta il complesso tema della percezione sensoriale e di come gli stimoli captati dagli organi periferici vengano trasmessi al sistema nervoso centrale, mentre nella parte quinta si considerano i meccanismi neurali che permettono il movimento, dalle proprietà delle fibre muscolari scheletriche alle modalità con cui sono raggiunte dai comandi motori. Nelle quattro parti successive si analizzano i processi cognitivi di livello superiore, iniziando con il controllo omeostatico, le emozioni e la motivazione, per passare allo sviluppo del sistema nervoso e all'origine del comportamento, fino a una trattazione congiunta di apprendimento, memoria, linguaggio e cognizione, che comprende anche un capitolo sui temi complessi di decisione e coscienza. L'ultima parte affronta i meccanismi neurali alla base delle principali patologie del sistema nervoso, perché malattie che sembravano non correlate, come le malattie neurodegenerative e i disturbi del neurosviluppo, hanno in realtà alcuni principi in comune.