L'opera costituita da diversi saggi scritti in epoche diverse, trova la sua unitarietà nel confronto che Moretti-Costanzi vi stabilisce con se stesso, riconoscendosi nel "sapere" bonaventuriano. Non si tratta, dunque, di misurarvi l'esattezza di una ricostruzione filologica, bensì di ritrovarvi la consonanza di pensiero che il filosofo umbro visse e senti con il Dottore Serafico. La filosofia come "ascesi di coscienza" ossia come "Itinerarium Mentis in Deum" è qui il punto focale dove Moretti-Costanzi vive la prossimità di San Bonaventura. Ritrovandosi, scopre il francescano dottore e approfondisce se stesso.
Non si può parlare di Chiara senza parlare di Francesco e viceversa. La loro esperienza spirituale è inscindibile e rappresenta un esempio luminoso di reciprocità e di amore. La tradizione agiografica del tempo però potrebbe suggerire un ritratto di Chiara subalterno a Francesco, in linea con la mentalità dell'epoca. In realtà Chiara ha scelto di vivere come Francesco non in nome della subalternità, ma come scelta di indipendenza, infrangendo così il modello culturale del suo tempo. Questo ritratto di Chiara d'Assisi ha lo stile accattivante del romanzo e, nello stesso tempo, si basa sulle Fonti Francescane e sulle testimonianze raccolte nel Processo di canonizzazione; si tratta quindi di una biografia, come già quella di Francesco dello stesso autore, scrupolosamente storica, a indicare l'impegno di R. Doni per una aderenza alle fonti e ai documenti autorevoli che permettono una ricostruzione fedele di Chiara.
Dobbiamo al vostro Fondatore, al caro e venerato Don Giacomo Alberione, la costruzione del vostro monumentale Istituto.
Nel nome di Cristo, noi lo ringraziamo e lo benediciamo. Eccolo: umile, silenzioso, instancabile, sempre raccolto nei suoi pensieri, che corrono dalla preghiera all’opera (secondo la formula tradizionale: “ora et labora”), sempre intento a scrutare i “segni dei tempi”, cioé le più geniali forme di arrivare alle anime, il nostro Don Alberione ha dato alla Chiesa nuovi strumenti per esprimersi, nuovi mezzi per dare vigore e ampiezza al suo apostolato, nuova capacità e nuova coscienza della validità e della possibilità della sua missione nel mondo moderno e con mezzi moderni.
Lasci, caro Don Alberione, che il Papa goda di cotesta lunga, fedele e indefessa fatica e dei frutti da essa prodotti a gloria di Dio e al bene della Chiesa; lasci che i suoi figli godano con Noi e che oggi le esprimano la loro affezione e la loro promessa di perseverare nell’opera intrapresa. (Paolo VI)
Domenico Agasso vive a San Bernardo di Carmagnola (Torino) dove è nato il 13 febbraio 1921, giornalista dal 1950. È stato redattore capo di Famiglia Cristiana e direttore del settimanale Epoca e del Nostro Tempo. Ha seguito tutti i viaggi di Paolo VI pellegrino per il mondo. Come storico ha curato in 8 volumi la Storia d’Italia (Mondadori, 1978) e Mi chiamerò Giovanni (Mondadori, 1978). Per le Edizioni Paoline: Le chiavi pesanti (1979); L’ultimo Papa santo: Pio X (1985); Don Bosco (1988); Michele Pellegrino (1989); Tecla: antenna della “buona notizia” (1993). Da oltre trent’anni collabora a Famiglia Cristiana, il Giornalino, Jesus, Vita Pastorale.
Una sintetica biografia di Giulia Salzano, l’unica figura di Fondatrice che sposti la sua attenzione sul versante della catechesi, attraverso un’opera infaticabile e capillare. Il suo è un carisma originale e profetico. Uno strumento adatto soprattutto agli operatori pastorali, ai catechisti e a tutti i credenti.
Nunzio D’Elia è nato nel 1945. Sacerdote dal 1972, è presidente delegato del Tribunale Ecclesiastico Regionale Campano dal 1989. Dal 1995 è parroco della parrocchia di San Paolo in Casoria.
Don Valentino Gambi (1913-2002), direttore delle Edizioni Paoline – le attuali Edizioni San Paolo – per oltre un trentennio (1952-1983), emerge dai suoi scritti come un vero e proprio editore di Dio, esperto in fatto di editoria cattolica e laica, nell’insieme e nei dettagli: nel suo discorso si presenta molto competente nel campo, per quanto riguarda la gestione in genere, i compiti, la tecnica, le scelte, le dinamiche di mercato, le attese del pubblico, la produzione, gli strumenti di diffusione. In questo ultimo ambito è particolarmente dettagliato e puntuale. L’“arte” del libraio, per esempio – egli sostiene –, richiede «particolari doti, non acquisibili scolasticamente se madre natura e un sincero spirito apostolico non le abbiano provvedute; doti mnemoniche, di fantasia associativa, di intuito psicologico, di suadenza, di discrezione, di misura, di umiltà, di aristocratica gentilezza, di pazienza, tanto difficili a trovarsi in una stessa persona!…».
Valentino Gambi, nato a Lozzo Veddasca (VA) nel 1913, entrato nella Pia Società San Paolo di Alba all’età di 12 anni, ordinato sacerdote nel 1937, dottore in Letteratura italiana nel 1942, fu direttore dal 1952 al 1983 delle Edizioni Paoline, le attuali Edizioni San Paolo. Morì a Roma il 25 gennaio del 2002.
Angelo De Simone è membro della Società San Paolo dal 1955, sacerdote dal 1970 e dottore in teologia dal 1977 (tesi: “La pastorale catechetica nel pensiero e nell’azione di don Giacomo Alberione”). Viceparroco negli anni 1972-1975, assistente scout per oltre un decennio, scrittore su tematiche che riguardano la catechesi e la spiritualità dei ragazzi, dei giovani, della famiglia, dei mass media, attualmente è redattore delle Edizioni San Paolo e collaboratore della rivista catechistica “Via Verità e Vita”. Ha pubblicato tra le altre opere: Come Francesco (1982), Gli uccellini sono fatti per volare (1988), Guida alla Liturgia delle Ore (1997), Bella la vita in tutte le stagioni (2002).
Nel XX anniversario della morte di Mons. Oscar Arnulfo Romero, arcivescovo di San Salvador, ucciso mentre celebrava messa in Cattedrale, il prof. Roberto Morozzo della Rocca, della Comunità di S.Egidio e postulatore della causa di beatificazione, ha raccolto le testimonianza di Jesus Delgado, Giovagnoli, Imperatore, Mons. Cassidy e Vincenzo Paglia con l’intenzione di ricordare e interpretare la figura di Romero, uno dei martiri più amati del XX secolo, anche per il valore simbolico della sua morte. Il risultato è un volume introduttivo biografico di agevole lettura.
Questa biografia illustra la vita di Madre Celestina (Maria Anna Donati), vissuta alla fine dell'800, fondatrice della Congregazione delle Figlie Povere di San Giuseppe Calasanzio, sorta a protezione dell'infanzia bisognosa.
La vita e la spiritualita della Beata Elisabetta Canori Mora, scritte dalla figlia Maria Lucina Mora, monaca filippina. La vita della Beata Elisabetta Canori Mora, raccontata nei suoi scritti, consegnati dopo la sua morte a Padre Ferdinando di San Luigi Gonzaga, suo direttore spirituale. Dopo la morte di Padre Ferdinando, nel 1829, il diario di Elisabetta passa nelle mani di Padre Giovanni della Visitazione, trinitario, uomo di grande cultura che nel 1851 incoraggia la figliadi Elisabetta a concretizzarne un fedele racconto. Le trecento pagine manoscritte, che costituiscono questa pubblicazione, si conservano nell'archivio di San Carlo alle Quattro Fonritte 26 anni dopo la morte della protagonista, incutono un tale rispetto che non sfiora minimamente il dubbio che sianotane; le stesse ispirano semplicita e sincerita, e benche sc state contraffatte. Il libro tratta il tenore di vita della famiglia Mora, le grandi virtu di Elisabetta e i doni soprannaturali che Dio ha compartito alla Beata.
Un convegno di studio sul pensiero, sulla personalita e spiritualita del Cardinale Pericle Felici. Nel ventennale della morte del Cardinale Pericle Felici (Segni 1 agosto 1911 - Foggia 23 marzo 1982), la Diocesi suburbicaria di Velletri-Segni ha organizzato un convegno di studio sulla figura e l'opera del compianto porporato, indimenticabile Segretario generale del Concilio Vaticano II e insigne giurista della Chiesa. Si e trattato di un incontro non puramente celebrativo ma di riflessione sul suo pensiero, sulla sua personalita e spiritualita, nonche sulla sua molteplice attivita nel campo del Diritto canonico, dei numerosi uffici e dicasteri della Curia romana, nei quali egli ha operato con esemplare dedizione e spirito di servizio. Le sedute di studio hanno avuto luogo nella sala dei 100 Giorni del palazzo della Cancelleria a Roma, alla presenza di numerose personalita ecclesiastiche e laiche e di un folto pubblico. La commemorazione si e conclusa nella cattedrale di Segni, citta natale del Cardinale Felici, dove pure si e proceduto alla intitolazione di una piazza in suo onore.
Affascinante e partecipata introduzione alla vita e alle opere di Eugenia Ravasco che ha consacrato la sua vita al Sacro Cuore e all'educazione dei giovani. Eugenia Ravasco (Genova, 1845-1900) e stata, per usare le parole dell'autore, una donna tra Vangelo ed educazione. Ha infatti saputo trovare nel Vangelo le motivazioni piu profonde alle sue imprese pedagogiche e ha saputo valorizzare il Vangelo come sapiente paradigma di valori per educare i giovani. Fondo la Congregazione delle Figlie del Sacro Cuore e l'Opera della Guardia d'Onore al Sacro cuore, dedicando la sua vita all'infanzia abbandonata, ai malati, ma anche all'educazione dei giovani costruendo numerosi istituti pedagogici.