"Perché avvelenarci il fegato con queste storie vecchie di oltre vent'anni, con tutti i problemi che abbiamo oggi? La risposta è semplice e agghiacciante: sono storie attuali, come tutti i ricatti che assicurano vita e carriera eterna tanto ai ricattatori quanto ai ricattati. Da ventidue anni uomini delle istituzioni, della politica, delle forze dell'ordine, dei servizi e degli apparati di sicurezza custodiscono gelosamente, anzi omertosamente, i segreti di trattative immonde, condotte con i boss mafiosi le cui mani grondavano del sangue appena versato da Giovanni Falcone, da Francesca Morvillo, da Paolo Borsellino, dagli uomini delle loro scorte, dai tanti cittadini innocenti falciati o deturpati dalle stragi di Palermo, Firenze, Milano e Roma. E su quei segreti e su quei silenzi hanno costruito carriere inossidabili, che durano tutt'oggi... Chi volesse capire perché in Italia tutto sembra cambiare - gattopardescamente - per non cambiare nulla provi a seguire con pazienza il filo di questo racconto. Se, alla fine, avrà saputo e capito qualcosa in più, questo spettacolo e questo libro avranno centrato il loro obiettivo: quello di mettere in fila i fatti per strappare qualche adepto al Ptt, il partito trasversale della trattativa." (Marco Travaglio)
"Medici con l'Africa" è un film girato nel 2011 in Mozambico da Carlo Mazzacurati. Testimonia l'attività in Africa del Cuamm, che da oltre sessant'anni continua a lasciare vivissima traccia di sé nei distretti e negli ospedali che supporta per creare servizi sanitari efficienti e compatibili con le realtà locali. Mazzacurati va alla ricerca degli uomini e delle donne che hanno fatto della loro motivazione a operare in Africa uno stile di vita, una testimonianza di perseveranza e passione, una traduzione quotidiana dell'evangelico "andate e curate gli infermi". Cerca negli occhi di queste donne e di questi uomini la luce che li lega alla fatica, all'ostinazione, persino al rischio di fallire. Le testimonianze dirette di alcuni protagonisti si intrecciano al vigoroso ritratto di una delle personalità carismatiche di Medici con l'Africa Cuamm, don Luigi Mazzucato, che qui emerge come primo responsabile attivo delle "chiamate" all'azione e sollecito supporter spirituale degli operatori sanitari. Il libro si muove, forte di tonalità diverse, intorno all'avventura cinematografica di Carlo Mazzacurati e più ampiamente intorno all'opera del Cuamm. Scrittori, giornalisti, musicisti, nonché alcune voci importanti del Collegio Universitario Aspiranti e Medici Missionari ci dicono finalmente cosa si può fare, in che modo si può farlo, e dove è necessario farlo. Senza retorica.
Gli eventi degli ultimi anni hanno messo all'ordine del giorno la necessità di realizzare nella società globale un fertile incontro tra politica e religioni. Prendendo le mosse dalla straordinaria novità dell'elezione di papa Francesco, le riflessioni di Vannino Chiti tracciano un quadro degli sconvolgimenti in corso nel mondo islamico, individuano gli scenari con cui le sinistre europee sono chiamate a misurarsi e costituiscono un energico richiamo al valore del dialogo per costruire società improntate ai valori della democrazia, della civiltà e della solidarietà. Nella tutela della dignità della persona e dei diritti dei popoli, le religioni possono svolgere un ruolo prezioso e realizzare, attraverso la politica della collaborazione tra credenti e non credenti, il bene comune.
C'era una volta una famiglia italiana con tre fratelli: il maggiore avrebbe voluto seguire le orme del padre - dirigente d'azienda nonostante non fosse laureato - ma essendosi fermato al diploma dovette rinunciare alle proprie aspirazioni; la seconda, sognandosi come la nonna insegnante nelle scuole locali, andò incontro a un gramo destino di precariato; il terzo studiò, si specializzò, imparò l'inglese, viaggiò, disobbedì al padre, sperimentò nuove vie... e fece fortuna. Sembra una fiaba moderna, ma è una storia vera. Una delle numerose che Irene Tinagli, brillante economista di esperienza internazionale, racconta in questo libro per mostrare come oggi i tradizionali tipi di carriera siano superati, in larga misura per l'avvento delle nuove tecnologie che hanno spazzato via diverse figure professionali. Bisogna però, secondo Tinagli, guardare al futuro con grande fiducia (nonostante la crisi) perché al tempo stesso sono nati altri ruoli e straordinarie opportunità di realizzazione e successo. Tutto sta nell'alzare lo sguardo sul mondo intero, capire quali percorsi di formazione e specializzazione sono più promettenti e non aver paura di sperimentare e sbagliare prima di riuscire a far sbocciare il proprio talento. Rivolgendosi a chi è alla ricerca di una realizzazione di lavoro e di vita, in "Un futuro a colori" Tinagli analizza il contesto globale, racconta sorprendenti storie di successo per poi individuare alcuni strumenti utili per intraprendere un gratificante cammino individuale.
Ormai vero e proprio cult, il pluripremiato blog Spinoza.it è il contro-notiziario satirico che da anni genera, seleziona e dispensa le migliori battute della rete, rivaleggiando in popolarità persino con quello di Beppe Grillo. Frutto di un cervello collettivo di migliaia di autori, questo libro - come sempre serissimo, filosofico, addirittura metafisico - ci offre una panoramica dei fatti italiani e internazionali presenti, passati e (chissà) futuri, condensati in 2500 perfide ed esilaranti battute in gran parte inedite. Dalla caduta del governo Monti all'autolesionismo del Pd, dallo spread alle sentenze a orologeria, dall'antipolitica al neosecessionismo: che siano eventi epocali o spigolature da ultima pagina, non c'è nulla che sfugga alle maglie della satira spinoziana, che macina e stravolge fatti e personaggi mettendoli a nudo sotto le spernacchianti forche caudine della risata. Per restituirli in una prospettiva completamente diversa: un viatico indispensabile per capire dove siamo finiti. Perché la realtà non è come ce la raccontano: è molto, molto peggiore.
L'incontro tra Veltroni sedicenne e il futuro leader del Pci avviene nel 1971. "Era di una timidezza che incuteva timore, mi piaceva la sua faccia, assomigliava alle sue idee. Capii che stava facendo qualcosa di grande, mi ha cambiato la vita: all'epoca la politica era un vento che entrava nelle case." Ma chi era quell'uomo schivo che è riuscito a trasformare il Partito comunista in una grande forza capace di raccogliere il consenso di un italiano su tre? Veltroni lo racconta attraverso le testimonianze della figlia Bianca, di Emanuele Macaluso, Giorgio Napolitano, Aldo Tortorella. Colloqui inediti e toccanti che ripercorrono gli snodi essenziali della sua storia - e della nostra - dal rapporto con l'Urss e gli Usa nel ricordo di Richard Gardner allo scontro con le Brigate rosse rievocato da Alberto Franceschini, passando dalla celebre intervista di Eugenio Scalfari fino all'ultimo comizio raccontato dall'uomo della sua scorta Alberto Menichelli. Il risultato di questo mosaico di voci è un affascinante e non scontato spaccato del nostro Paese nel ricordo di un leader che ne ha radicalmente trasformato la storia. Perché "il partito di Berlinguer era quello dell'onestà, della speranza civile, del riscatto sociale. Era composto e diretto da persone che credevano in quello che dicevano e da milioni di semplici cittadini che sentivano di essere parte di un progetto generale e riempivano la loro esistenza del significato civile e morale, di una identità laica, di una missione..."
Fin dal primo giorno di pontificato, papa Francesco ha dimostrato di voler cambiare in profondità, con i suoi gesti, con le sue parole, con i suoi atti, una Chiesa che appariva "ridotta a una struttura sclerotica, incapace di cogliere i fermenti e le esigenze dei suoi stessi fedeli, spesso chiusa quanto meno agli alti livelli gerarchici - nei privilegi di carriera e di casta". Ma sarà in grado di intervenire anche sul "potere temporale" della Chiesa che, dai Patti Lateranensi del 1929 a oggi, si è manifestato soprattutto sotto forma di influenza (e talvolta di ingerenza) sulla realtà sociale e politica dello Stato italiano? Riuscirà un vescovo "venuto dalla fine del mondo", un alieno rispetto al potere curiale, a liberare il papato e l'Italia da questa rete di relazioni pericolose? Sono domande che, secondo un autore laico eppure molto attento all'esperienza religiosa e alla storia della Chiesa cattolica come Corrado Augias, tutti gli italiani dovrebbero porsi. Per trovare una risposta, l'autore ripercorre in questo libro i momenti fondamentali del rapporto che la Chiesa ha intrattenuto con il potere politico, dalla cosiddetta "donazione di Costantino" al Sacro Romano Impero e alla lotta per le investiture, dalla Riforma e dalle guerre di religione a Napoleone, dal Risorgimento con la breccia di Porta Pia ai concordati con lo Stato italiano...
Continuano a bruciare libri. Sulle pubbliche piazze. O nelle piazze virtuali: i piromani d'oggi si dedicano ai social network. Ma chi sono i vecchi e nuovi incendiari? Dall'Inquisizione a Savonarola, da Hitler a Mao fino al caso Salman Rushdie, l'intreccio tra le fiamme dei roghi e le maglie della censura ha accompagnato in modo sorprendente tutta la storia del libro. Nel secolo dei Lumi più che nel Medioevo, tra i colti più che tra gli ignoranti, a sinistra non meno che a destra. Perché i libri sono davvero pericolosi, non sono la solida e rassicurante fonte di Bene e di Bellezza raccontata nella liturgia dolciastra degli appelli alla lettura. Queste pagine sono una difesa appassionata dei libri, ma anche una sferzata contro i luoghi comuni che li accompagnano. Perché forse a bruciarli non sono sempre i nostri nemici: "Guardiamoci attorno, guardiamo chi abbiamo al nostro fianco, forse il piromane è tra noi".
"Mentre percorrevo l'Italia, e scrivevo dopo ogni tappa quello che avevo appena visto, la situazione mi cambiava in parte alle spalle. Si risolvevano questioni lasciate in sospeso, e questioni diverse spuntavano al loro posto." Così scriveva Guido Piovene nel 1957, nel più grande reportage sull'Italia mai realizzato. Era l'Italia del boom economico, che portava le cicatrici della guerra ma cambiava ogni giorno. Oltre cinquant'anni dopo il viaggio di Piovene, Roberto Napoletano attraversa la penisola da Trento a Pantelleria, restituendoci i luoghi e le emozioni, le voci e il coraggio di un Paese che soffre ma non si arrende. La dignitosa tristezza di Torino, la "sofferenza" della gaudente Parma, la milanesità ferita da scandali vecchi e nuovi, il sogno svanito di una Roma diversa, un Sud "di dentro" dove case e terreni "non formano più una frase". Ma anche i ragazzi di Merate e di Saluzzo pronti a "sporcarsi le mani" con la politica e l'impegno civile, la speranza di Reggio Calabria che non può essere commissariata, l'orgoglio di un'imprenditoria manifatturiera che sopporta il peso dei fardelli italiani, non rinuncia a fare innovazione e conquista mercati nel mondo, i ragazzi di Ragusa che "salgono" a Milano per studiare al Politecnico e costruire un pezzo di futuro. Un viaggio tra le nuove macerie e le speranze di ricostruzione, che non si concede ottimismi di maniera, perché solo il coraggio della verità ci può far cambiare e ripartire.
Quali sono le grandi catene che tengono la sinistra immobilizzata e quasi paralizzata? Quali sono i poteri e le lobby da cui si deve emancipare per conquistare il Paese? Perché la sinistra continua a regalare autostrade a Beppe Grillo e a offrire praterie a Silvio Berlusconi? Come può la sinistra trasformare le esperienze di grande coalizione, in Italia e nel resto d'Europa, in uno strumento utile a riscrivere le proprie coordinate e a trovare un collante diverso dalla semplice parola "anti"? Questo libro nasce per descrivere la vera sfida dell'era di Matteo Renzi. Nasce per raccontare quali sono i poteri (e le lobby) da cui la sinistra deve affrancarsi. Nasce per spiegare quali sono le caste degli intoccabili che l'hanno trasformata in un salotto simile al Consiglio di sicurezza dell'Onu: laddove cioè è sufficiente che uno degli invitati dica un "no" per bloccare tutto e lasciare impantanata l'Italia. "La sinistra non sarà mai adatta a guidare il Paese fino a che non prenderà le cesoie e spezzerà le catene che la rendono prigioniera e che l'hanno trasformata in una forza a difesa della conservazione". Ma per farlo deve affrontare i suoi fantasmi, riconoscerli, combatterli, e rompere quei vincoli che non le permettono di essere maggioranza del Paese...
Una mattina, leggendo il giornale, Tanizaki è colpito dalla foto di un attore seduto su una veranda nei panni di un samurai. Osservandolo meglio, scopre che con impercettibili accorgimenti e controllando la respirazione è riuscito a produrre una forma circolare, che parte dal collo e dalle spalle e prosegue lungo le maniche: "Sembrava che se ne stesse seduto lì per caso, e invece obbediva alle regole del kabuki, sicché persino le pieghe del suo kimono si distinguevano le une dalle altre in maniera del tutto naturale". Solo la maestria - una perizia tecnica che si acquisisce grazie a un lungo, arduo tirocinio - può condurre a esiti di così sublime eleganza. Arte come sacrificio e dedizione, dunque, come opera "ben fatta", per il puro piacere della perfezione. In un gioco di contrasti e dissolvenze fra mondo passato e moderno, orientale e occidentale, Tanizaki ci offre un'inedita visione di pittura, letteratura, teatro e cinema e - in un dialogo intessuto di rimandi e corrispondenze fra continenti, epoche e stili - evoca un'arte universale, capace di coinvolgere l'anima e il corpo e non solo l'intelletto. Nel contempo, ci svela la sua poetica: l'ammirato tributo ai valori dell'umiltà e della perseveranza con cui gli orientali percorrono la via dell'arte affinando tecnica e talento, la commossa evocazione dell'antica poesia giapponese, l'entusiasmo per la forza espressiva del cinema tedesco e l'analisi del genio smart di Chaplin, la passione per Goethe e Schnitzler e le riserve su Balzac.
Dice Carcarlo Pravettoni: "L'azienda è come tua sorella: tutti se la sono fatta tranne te". È giunto quindi il momento di rimediare e buttarsi nel mondo degli affari. Non c'è nulla di più facile, basta seguire i preziosi consigli di Carcarlo, un uomo che non ha bisogno di presentazioni: la sua fedina penale parla per lui. Un genio della finanza che nella sua carriera ha collezionato successi e soprattutto avvisi di garanzia. "Come truffare il prossimo e vivere felici" è la guida indispensabile per uscire dalla crisi e affrontare le sfide della società globalizzata. Le tasse ti strangolano? Sono un falso problema: basta non pagarle. La disoccupazione è in crescita? Non c'è da preoccuparsi: è tutto tempo libero in più, da godersi giocando a golf o al largo su qualche yacht... Con questo libro, che contiene anche indicazioni su come arredare l'ufficio, scegliere la segretaria e educare i propri figli, scoprirete le meraviglie del capitalismo e le piccole gioie quotidiane del raggiro e della falsa fatturazione e potrete cullarvi nell'intima, profonda soddisfazione di affidare le vostre fortune "all'antica arte dell'abuso e del sopruso che da sempre ci vede maestri nel mondo (sia detto con malcelato orgoglio!)". In compagnia di quel simpatico farabutto di Carcarlo Pravettoni essere disonesti non è mai stato così divertente. Con lui la vita diventa un paradiso. Fiscale, ovviamente.