Il "Righetti" (come è convenzionalmente definita quest'opera) è la più ampia storia della liturgia latina redatta nel nostro secolo, un vero e proprio Manuale, un'opera enciclopedica in 4 volumi, che offre un'esposizione sistematica dei riti della Chiesa romana, con in appendice Excursus di P. Borella sul rito ambrosiano. Si tratta di uno strumento utile nel campo della ricerca storico-liturgica, destinato a studiosi di liturgia, ambienti accademici, Facoltà teologiche e Biblioteche. Questa nuova edizione offre un indice analitico ed onomastico rinnovato, che si riferisce alla edizione più recente di ciascun volume, ciò permette una ricerca delle voci e una consultazione dell'opera più agevoli e rapide. I volume (3a ed. 1964): Introduzione generale; II volume (3a ed. 1969): L'anno liturgico / Il breviario; III volume (3a ed. 1966): La Messa IV Sacramenti / Sacramentali / Indici. L'opera è confezionata in cofanetto.
Uno studio approfondito su religiosità popolare, riti e pratiche devozionali che permettono un approccio pragmatico al sacro: un'opzione strategica per il futuro del cristianesimo della quale, tuttavia, si fatica a individuare i criteri. La chiesa antica non avrebbe esitato ad accogliere in sé i riti tradizionali, mentre oggi si temporeggia nel riconoscere il valore autonomo delle culture rischiando di indurre una romanizzazione forzata delle chiese. Questo libro segnala almeno due piste percorribili. In primis, non occorre romanizzare i riti, sempre di per sé inculturati e capaci di portare il messaggio evangelico senza essere epurati nella loro consistenza antropologica. In secondo luogo, talvolta occorre rinunciare a contenuti specifici di una dottrina per accogliere il senso religioso espresso dai culti dei vari popoli. La chiesa lo ha fatto in passato, non si capisce perché non debba farlo anche oggi.
Destinatari
In particolare studenti di teologia e liturgia.
Autore
ROBERTO TAGLIAFERRI è docente di teologia presso l’Istituto di liturgia pastorale S. Giustina a Padova. È autore di numerosi saggi e articoli sull’architettura dello spazio sacro e sui linguaggi estetici. Tra le sue pubblicazioni: La «magia» del rito (EMP, Padova 2006), Percorsi d’arte. Per non morire di verità (EMP, Padova 2007), Il matrimonio cristiano. Un sacramento diverso (Cittadella, Assisi 2008), Liturgia e immagine (EMP, Padova 2009), La tazza rotta. Il rito risorsa dimenticata dell'umanità (EMP, Padova 2009), Saggi di architettura e di iconografia dello spazio sacro (EMP, Padova 2011), Il travaglio del cristianesimo. Romanitas christiana (Cittadella, Assisi 2012).
La ricerca studia l'età giovanile fra i 14 e i 19 anni, offrendo una preziosa ricostruzione diacronica dell'evoluzione della religiosità negli ultimi 25 anni. Il lavoro presenta i risultati sintetici e i dati molto analitici per anno, età, sesso e provenienza. Condotto con rigore scientifico, il testo accompagna però puntualmente l'attento lettore non specialista di sociologia e statistica.
Nell'estate del 2013 è esploso il "caso" dei Francescani dell'Immacolata, l'istituto religioso fondato da padre Stefano Maria Manelli, da sempre contraddistinto per l'austerità della vita religiosa e la fedeltà alla regola francescana, "commissariato" dalla Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata. Un provvedimento dettato da un dissidio interno all'Ordine? Oppure dalla volontà di colpire la Liturgia Tradizionale? Quel che è certo è che il commissariamento ha subito travalicato le dimensioni interne dell'Ordine e ha suscitato la reazione dell'opinione pubblica cattolica, prestandosi a diverse letture e interpretazioni sulla situazione attuale della Chiesa cattolica. Questo volume offre un'informazione della vicenda, presentando un quadro delle posizioni che sono state prese a livello mediatico, sui giornali e su internet.
A quarant'anni dalla promulgazione della Costituzione liturgica del Concilio Vaticano II, questo volume si prefigge di offrire un contributo alla serena ermeneutica della Sacrosanctum Concilium.
Qui sono presentati i contributi del convegno Umbra mortis vitae aurora" che l'Ufficio Liturgico Nazionale della CEI ha promosso in collaborazione con la Pontificia Università Lateranense. "
Il presente volume non ha l'ambizione di elaborare una nuova definizione del sacramento della Penitenza-Riconciliazione, ma di studiarne la storia e la fisionomia nella prospettiva terapeutica, che non pretende di essere esaustiva, ma ne arricchisce sicuramente la comprensione e ne facilita la prassi.
Nel suo primo Angelus, Papa Francesco ha detto: "Non dimentichiamo questa parola: Dio mai si stanca di perdonarci, mai! Ma noi, a volte, ci stanchiamo di chiedere perdono. Non ci stanchiamo mai, non ci stanchiamo mai! Lui è il Padre amoroso che sempre perdona, che ha quel cuore di misericordia per tutti voi". A Roma, la persona che più di tutti personificava l'instancabile misericordia di Dio nel confessionale fu il gesuita Padre Felice Cappello, morto in fama di santità nel 1962. Fu stimatissimo professore di diritto canonico alla Gregoriana e consultore della Curia Romana, ma si fede nome anzitutto come il "confessore di Roma" nella chiesa di Sant'Ignazio. "Perché vedite da me?" chiese Padre Pio ai pellegrini romani: "A Roma avete Padre Cappello". In questo libro sono raccolti, insieme ad una breve biografia del Servo di Dio, i preziosi consigli che soleva dare ai suoi penitenti, e le commoventi testimonianze delle grazie che essi ricevettero tramite il suo ministero sacerdotale. Il Cardinale Re, che lo conosceva personalmente, ha scritto nell'introduzione: "Aveva il dono di intuire ciò che c'era nel cuore dei penitenti e di esprimerlo meglio di loro. Parlava con grande chiarezza. Sapeva dare sicurezza e incoraggiare. Aveva il dono di infondere serenità e pace. Tutti uscivano dalla confessione con lui rasserenati."
Il tema del XVII Convegno Liturgico per Seminaristi: Le mie mani alzate come sacrificio della sera" (Sal 141,2). Gesti e atteggiamenti del corpo nella Liturgia, che ha voluto sottolineare l'importanza del gesto ben fatto, del gesto vero, che coinvolge l'intera persona e l'assemblea liturgica. "
Oltre che alla riforma del Messale Ambrosiano, di cui tratta il precedente volume "La riforma del rito e il nuovo Messale", Inos Biffi ha dato il suo contributo anche alla riforma della "Liturgia Horarum". Ed è l'argomento di questo secondo volume, "La nuova liturgia delle Ore", dedicato all'analisi di alcuni elementi strutturali e tipici della tradizione ambrosiana, e soprattutto al commento dei nuovi testi eucologici, opera in gran parte dello stesso autore. Grazie a una precisa e prolungata analisi sui Lucernari; sulle "Commemorazioni battesimali" vespertine - da lui redatte -; sulle "Acclamazioni a Cristo Signore", nelle Lodi; e sulle molte orazioni ricorrenti nelle ore del giorno o nei vari tempi dell'anno - e sempre opera di Inos Biffi -, risalta la varia e profonda dimensione dottrinale che distingue l'attuale Ufficio divino ambrosiano, tutto irraggiante dal mistero di Cristo, che ne costituisce il centro. Vi si aggiunge un ampio studio del nuovo rito ambrosiano delle Esequie, anch'esso segnato dalla centralità della Pasqua di Cristo, morto e risorto, nella quale si risolve e si illumina il mistero della nostra morte. A conclusione vanno rilevati i saggi su alcuni arcivescovi di Milano (Schuster, Montini, Colombo) e la liturgia.
Quarto di nove sussidi per riflettere su alcuni segni di tutti i giorni. Offrono schemi per celebrazioni comunitarie e testi per la preghiera personale.