Quismondo, Toledo, 18 luglio 1956: nella sua proprietà, vent'anni dopo la fine della guerra civile, la famiglia Avendaño ha deciso di celebrare per l'ultima volta la cerimonia di espiazione con la quale, ad ogni anniversario, mette in scena l'uccisione del fratello minore da parte dei contadini in rivolta, avvenuta in quello stesso giorno del 1936. Tra gli invitati, un ispanista americano e un commissario della polizia politica, uniti dall'interesse di indagare sulla storia della famiglia, e soprattutto sulle relazioni segrete e morbose della bellissima ed enigmatica vedova dell'uomo assassinato e dei suoi familiari.
La mattina aprendo il giornale ci troviamo di fronte il titolo: "Calano le tirature dei quotidiani". Cosa dovremmo fare, comprarne un'altra copia? Niente paura, è solo auto-referenzialità: una delle assurdità minori tra molte che affliggono la nostra informazione. Non ce ne stupiamo più. E purtroppo crediamo a chi ci "dimostra" che alcuni dentisti diffondono intenzionalmente l'AIDS o che i cellulari possono anche curare il cancro, servendosi invariabilmente di diagrammi, statistiche, grafici e classifiche che fanno sembrare tutto vero. Mentre è tutto falso, o perlomeno abilmente pilotato. John Alien Paulos veste i panni del giustiziere matematico per porre fine a questo abuso dell'apparente oggettività dei numeri, e alla conseguente disinformazione selvaggia. Spiega per esempio come usare la logica per difendersi dai fabbricatori di divi artificiali e come maneggiare probabilità e casualità per ridimensionare articoli catastrofici su criminalità, epidemie e altri allarmi sociali. Demolisce con nozioni di aritmetica elementare pregiudizi dei consumatori, trucchi elettorali e mitologie sportive. E brandendo la teoria del caos fa piazza pulita della brutta abitudine di fare previsioni, così diffusa sulle pagine economiche. Articolo dopo articolo, errore dopo errore, questo libro dimostra come basti porsi le domande giuste per scoprire che ben poche delle notizie stampate ogni giorno hanno una qualsivoglia attinenza con la realtà.
Una raccolta di preghiere, salmi e versetti biblici per accompagnare ogni giorno la vita dei bambini. Età di lettura: da 5 anni.
Apparsa nel 1968 - e cioè un anno dopo "La barcarola", il lungo canto d'amore dedicato a Matilde che completava idealmente il grande ciclo "intimo" del "Memoriale di Isla Negra" - la raccolta "Le mani del giorno" occupa un posto piuttosto particolare nell'opera di Neruda. Ma se il poeta vi lamenta la frustrazione, il senso di colpa per non aver saputo "usare" le proprie mani, così da poter realmente "apprendere, vedere, raccogliere e unire gli elementi", questa raccolta è anche il frutto maturo di quella continua tensione che la poesia di Neruda da sempre sente verso gli oggetti e verso gli umili eroi dell'esistenza umana, indaffarati giornalmente ad affermare se stessi e gli altri nel proprio lavoro.
Il testo nasce come sussidio per accompagnare gli adolescenti e i giovani a entrare, quotidianamente, in contatto con il Vangelo, pregandolo, meditandolo, confrontando con le sue pagine la propria vita attraverso alcune domande. I quattro Vangeli vengono riproposti, ognuno, in trentuno step, uno per ogni giorno del mese; così che ciclicamente i giovani possano rileggerli integralmente durante tutto l'anno. La proposta, elaborata sullo stile della Lectio divina da un teologo, una catechista, un seminarista e alcune monache, è preceduta da un'invocazione allo Spirito. Inoltre ogni brano è accompagnato da un commento, una serie di domande per scendere in profondità ed elaborare una risposta di vita, una preghiera conclusiva.
Messaggio del Santo Padre per la celebrazione della 52° giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali.
Una raccolta di canti con partiture per la liturgia che permette a ogni assemblea di rinnovare e arricchire il proprio repertorio. Lo stile delle melodie, semplice e chiaro, facilita l'apprendimento. Il sussidio è composto di due prodotti indivisibili: la partitura con gli accompagnamenti e il CD con la registrazione dei 14 canti con le relative basi strumentali.
A chi gli chiedeva se sarebbe mai potuto esistere un mondo senza mafia, Giovanni Falcone un giorno rispose: "Ha avuto un principio, ha una sua evoluzione e avrà quindi anche una fine". Si può dire la stessa cosa riguardo al cancro? È una delle domande che il prof. Umberto Veronesi si sente rivolgere più spesso. Quanto ci separa dal primo giorno senza cancro? Arriverà l'alba della "mortalità zero"? Fra quanto tempo? Un libro che mette in luce i progressi effettuati in questo difficile cammino, le speranze più concrete per il domani, le nuove applicazioni e le certezze a cui aggrapparsi fin d'ora. Perché il primo giorno senza cancro è già oggi.
Le ore scorrono rapide. Impossibile fermarle. Il credente però le può «redimere». Don Davide ci suggerisce come. Ho pensato alle giornate di Gesù e alle mie, alle nostre, e ho provato a scandirle in quattro capitoli che seguono il corso naturale del tempo: mattina, giorno, sera, notte. Cercherò di identificare non soltanto il tempo cronologico, ma anche ciò che l’ora in questione è in grado di evocare: un atteggiamento, un sentimento, un’attenzione. Passeremo così attraverso l’ora della preghiera, del tradimento, della chiamata, del lavoro, della sosta, del cammino, della tentazione, del desiderio, della stanchezza, della speranza. Il tutto cercando di lasciarci conquistare dalla Parola e dall’esempio di Gesù» (dall’Introduzione).