Una giovane bella e intelligente ragazza di 26 anni, una vita da vivere, speranza in fiore, sogni da realizzare, mille cose da scoprire, bellezza e verità intuita, un libro si è aperto e inizia la lettura, pagine assaporate come ciliegie che appagano lo spirito e il corpo, emozione e passione ad ogni aurora e in qualsiasi istante del giorno e della notte, curiosità e forza, eleganza, candore e femminilità... D'un tratto giorno zero... non ci sono altre pagine da leggere, è finito il fascino delle parole, subentrano paura, disperazione, dolore, speranza dissolta, i sogni finiti... La cerca è conclusa, la vita è finita, l'angoscia pregna il corpo e lo spirito... La malattia ha ucciso la bellezza e la speranza. No! non è un copione già scritto dal dolore e dalla paura di chi sa di andare incontro alla morte. È il diario di un angelo, di una bellezza che si è fatta carne, di una speranza infinita, di una vita che stilla gocce di prezioso significato, un'onda che rigenera la spiaggia e vince l'inevitabile decomposizione delle cose e dell'esistenza. Il miracolo di Maddalena contamina la vita di chi legge queste pagine di infinito amore e speranza. Sembra che non sia mai esistita, sembra impossibile che sia vissuta, i miracoli sembrano impossibili, eppure a volte accadono.
Sorpresa e gioia: sono i sentimenti che ho provato scorrendo questo libro. Sorpresa, innanzi tutto, per il numero dei diaconi - oltre duecento - che la Chiesa ha già riconosciuto beati e santi; in secondo luogo, sorpresa perché non mi risulta che sinora sia stata compiuta una ricerca così approfondita. Infine gioia, perché queste biografie valorizzano una volta di più la particolare vocazione al diaconato e perché gli autori sono diaconi permanenti della nostra amata diocesi di Torino. La parola «diacono» vuol dire «servo» ed indica la scelta che Gesù stesso ha compiuto nella sua vita terrena: non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti (cfr. Mt 20,28). Non a caso, alcuni beati e santi qui citati hanno scelto di restare diaconi, perché si ritenevano indegni di essere sacerdoti. Nel ringraziare gli autori che hanno realizzato quest'opera, desidero affidare a san Lorenzo, loro patrono, tutti i diaconi oggi in servizio e le future vocazioni al primo grado del sacramento dell'Ordine, non avendo migliore augurio da rivolgere loro di quello che è stato messo a tema in questo libro: la santità.
Quando suona la sveglia, Artie cade dal letto e sbatte la testa sul pavimento. A colazione, il fratellino Eddy gli spruzza dello sciroppo d'acero nei capelli e durante il tragitto verso la scuola un'autocisterna solleva una pozza d'acqua che gli bagna il davanti dei pantaloni. Inizia così il primo giorno di Artie Howard alla scuola media Shapiro, e la giornata prosegue anche peggio. D'altra parte, si sa, il primo giorno in una scuola nuova è sempre duro! Ma se anche il secondo giorno comincia esattamente nello stesso modo? Intrappolato in un incubo che gli fa rivivere di continuo il giorno peggiore della sua vita, Artie cerca in tutti i modi di cambiare il corso degli eventi, ma deve vedersela con una squadra di giocatori di football che lo insegue nei corridoi della scuola, un mostruoso bibliotecario che in realtà è il guardiano di un cimitero dimenticato e un esercito di zombie nel Giorno dei risorti. Età di lettura: da 10 anni.
Un film documento di una tragedia che ha colpito un popolo intero. Un film per non dimenticare due uomini, Paolo Borsellino e Giovanni Falcone; due magistrati votati ad un "mestiere" che per loro era una missione: liberare la società civile dall'oppressione di quella "mala pianta" che è la mafia; due eroi per forza, solo perché rifiutavano il compromesso e preferivano una vita tranquilla, per questo condannati ad una fine tragica e orribile.
È stata un'avventura breve ed intensa la vita di Giovanni Calzone, giovane docente di filosofia presso un liceo classico napoletano, toccato dalla grazia di una fede viva. In queste pagine, che riportano i suoi pensieri e le sue annotazioni, si trova un sentimento profondo e religioso della vita, la serietà e la passione nello studio e nel rapporto con gli amici. Nessun particolare viene tralasciato, tutto (ogni entusiasmo così come ogni ombra e tristezza) è degno di essere guardato, vagliato e trattenuto nel suo valore. Oltre alle annotazioni di Giovanni, il libro contiene interventi inediti di don Luigi Giussani e l'omelia funebre di don Giacomo Tantardini.
Alcuni pensieri riportati sono tratti dal suo Epistolario, che abbraccia un arco di tempo di oltre trent’anni (1864-1895), altri dalla sua predicazione e dalla sua direzione spirituale e sono giunti a noi attraverso le sue annotazioni e le trascrizioni di due sue penitenti. Scoprirai tra queste pagine l’esempio e la testimonianza di un santo più che mai attuale.
Un pensiero al giorno per ogni giorno dell’anno per conoscere gli insegnamenti che san Giuseppe Marello ci ha lasciato attraverso gli scritti e le parole.
Tutta la nostra storia repubblicana può essere letta anche attraverso la chiave dei fatti di mafia perché molti dei nodi irrisolti dell'attualità italiana trovano lì la loro radice. I cento giorni raccontati in questo libro ne sono la prova. Pagina dopo pagina scorrono decenni di delitti e stragi in gran parte perpetrati in Sicilia, ma emergono intrecci che superano decisamente i confini regionali: dall'omicidio come strumento di pressione al traffico internazionale della droga, dalla corruzione elevata a sistema alle speculazioni urbanistiche, dal rapporto conflittuale tra magistratura e politica alle lotte intestine tra apparati dello Stato, dall'uso criminale dell'economia e della finanza al ruolo delle sette segrete, per arrivare al voto di scambio e all'uso spregiudicato dei media. Al centro del libro non ci sono solo cadaveri eccellenti e grandi processi, ma anche figure spesso trascurate, i romanzi, i film, il costume, il cibo, il gergo, gli avvenimenti politici, sociali e di 'colore' che, legati cronologicamente ai grandi fatti di criminalità organizzata, ne sono stati la cornice o hanno rappresentato la ricetta per il suo contrasto. La storia sanguinaria della mafia può essere infatti compresa solo in uno sguardo più ampio che comprenda l'intera vita politica, istituzionale e culturale italiana. Una rilettura che sollecita a riflettere ancora sui grandi misteri, sui segreti ben custoditi, sui gialli mai risolti che costellano la nostra storia recente.
Rinchiuso nella prigione di Palazzo Vecchio, detta l?Alberghettino, Savonarola mette per scritto tutto d'un fiato il suo ultimo «Miserere». Il volume ripercorre il filo delle ultime meditazioni e riflessioni di Savonarola attraverso la traduzione e il commento di Sorgia.
Una donna ancora giovane, serena e appagata, tutt'altro che inattiva nel cerchio sicuro della famiglia, viene abbandonata all'improvviso dal marito e precipita in un gorgo scuro e antico. Rimasta con i due figli e il cane, profondamente segnata dal dolore e dall'umiliazione, Olga, dalla tranquilla Torino dove si è trasferita da qualche anno, è risucchiata tra i fantasmi della sua infanzia napoletana, che si impossessano del presente e la chiudono in una allenata e intermittente percezione di sé. Comincia a questo punto una caduta rovinosa che mozza il respiro, un racconto che cattura e trascina fino al fondo più nero, più dolente dell'esperienza femminile.
Giovanni ha smesso con la coca, e ha anche smesso di vendere prodotti finanziari ad alto rischio. Per disintossicarsi si occupa a titolo gratuito di creature misteriose e non troppo tranquillizzanti che si chiamano tutte Ruggero e Isabella, e appartengono a una razza pregiata di suini neri. Mary ha smesso anche lei con la sua vita precedente, ed è arrivata in Italia dagli Stati Uniti alla ricerca di certi parenti adottivi che vivono nello stesso paese dove lavora Giovanni, e che si chiamano anche loro Ruggero e Isabella. La prima curiosità che questo libro suscita è come possano incontrarsi due personaggi così, uno in fuga da e l'altro alla ricerca di un paradiso in terra - tanto più in un posto troppo fangoso e dimenticato da dio anche solo per ricordarlo, il paradiso. Ma la sorpresa è che invece sì, incontrarsi possono, se affrontano un viaggio in treno a Milano per conquistare insieme un congresso di allevatori, una farsesca e commovente lotteria suina nel basso Lazio, e una strana notte - italiana - del 4 di luglio; e se queste premesse riportano tutti e due per vie diverse in America, a Miami, dove la commedia recitata fin qui diventa, senza quasi che il lettore abbia avuto il tempo di accorgersene, un thriller hitchcockiano.