Francesco: un papato intenso e coraggioso
La Dichiarazione Schuman compie 75 anni
Il Pkk e la svolta storica di Öcalan
La concezione cristiana dell'impresa
Il Verbo incarnato tra divinità e umanità
I 1700 anni del concilio di Nicea: contesto storico, convocazione e principali decisioni
Il ricordo di un testimone della fede: Mons. Eduard Profittlich S.I.
Grace Paley: un esercizio di ascolto
Una guida operativa per insegnanti della scuola primaria e secondaria di primo grado per risolvere la sfida quotidiana di "come condurre" la classe. La guida è divisa in 3 sezioni: la prima affronta il significato della gestione della classe dal punto di vista del ruolo dell'insegnante e dei bisogni degli allievi; la seconda fornisce le piste metodologiche per creare un clima positivo attraverso la gestione delle relazioni, delle regole e della disciplina; la terza propone l'applicazione di strategie e strumenti operativi: dal rispetto delle procedure all'effetto onda, dalla comunicazione non verbale all'uso della voce, fino alle proposte per una conduzione efficace della didattica. I pilastri della gestione sono presentati all'interno di un percorso che, attraverso casi stimolo, consente un continuo rimando alla propria esperienza professionale.
In questa dotta meditazione teologica, Daniélou invita a prendere coscienza in modo attento e rigoroso della presenza della Trinità nell'universo, nella storia e nella nostra esistenza personale - presenza mistica e sensibile al tempo stesso. Tratteggiando una visuale di ampiezza cosmica, di immenso respiro, Daniélou porta il linguaggio ai limiti estremi delle sue possibilità espressive per consentirci di dischiudere gli occhi del cuore e della mente alla contemplazione del roveto ardente dell'Amore trinitario: roveto che brucia senza consumare, ma inebria di luce e di vita la creazione tutta intera. «La vera questione, per la fede cristiana, è quella di tener desto o di risvegliare, nel cuore della modernità, l'originario avvento del divino. Non come alternativo o come aggiunta estrinseca all'umano, ma precisamente come l'Altro che ne promuove l'essere e il divenire», aprendo la città dell'uomo alla prospettiva di un nuovo e integrale umanesimo (dalla Postfazione di Piero Coda, ordinario di teologia sistematica e preside dell'Istituto Universitario Sophia). Postfazione all'edizione italiana di Piero Coda.
Le domande di una figlia al padre, al suo passato e ai suoi silenzi riflessi nel volto della madre. E le risposte inafferrabili, tese sul filo del ricordo familiare, nascoste nelle pieghe di un amore segreto. Il giorno in cui scopre che suo padre è stato un prete Agnese ha tredici anni. Lo viene a sapere per caso, quando trova in fondo a un cassetto un piccolo album rosso: sulla copertina si legge il nome «don Pini» e le foto raccolte all'interno ritraggono un giovane sacerdote dall'espressione assorta. È in quel giorno che l'infanzia di Agnese finisce e comincia per lei una nuova vita: una vita in cui è costretta a misurarsi con un segreto bruciante e una verità impossibile da accettare. Ventisei anni dopo, "La verità è un fuoco" dà voce alle incomprensioni e alla tenerezza indicibile che legano un padre e una figlia, e al passato di quello stesso padre prima di sua figlia. Oggi per Agnese è arrivato il momento di rispondere ad alcuni interrogativi ineludibili: cosa ha spinto don Pini a lasciare tutto per amore di una ragazza dagli occhi verdi di nome Mira? Dove ha trovato il coraggio di ignorare ogni condanna per sposarla, e poi per diventare padre di Agnese e dei suoi due fratelli? Soprattutto, cos'ha significato per lui e per Mira portare dentro di sé per anni, insieme all'amore che li unisce, una verità tanto scomoda da condividere? In questo memoir Agnese Pini intraprende un'indagine faticosa ma implacabile, scrivendo pagine emozionanti in cui rivivono gli oggetti e i ricordi di famiglia, si animano i volti di chi ha conosciuto don Pini prima della svolta avvenuta a fine anni Settanta, il passato restituisce i luoghi di un'Italia recentissima eppure già lontana. E si compie la riconciliazione di una donna con il passato suo e delle persone amate che le hanno dato la vita.
«Questo socialismo, questa Resistenza e questa continua lotta sono stati lo strumento per vincere in qualche modo il dolore del mondo. Perciò amo di più il tormentato Dostoevskij dello storico e obiettivo Tolstoj.» A quarant'anni dalla fine del suo settennato alla presidenza della Repubblica, questo libro ricorda la storia e le idee dell'ultimo eroe del Novecento italiano, Sandro Pertini, attraverso le sue stesse parole. Si intrecciano così pubblico e privato, la famiglia, la vita sotto le armi (una medaglia d'argento nella Prima guerra mondiale e una d'oro nella Seconda), la prima tessera del Partito socialista unitario. E poi l'esilio in Francia, il periodo tra carcere e confino (sei condanne di cui una all'ergastolo e una a morte), la guerra di liberazione con il ruolo da comandante della Resistenza tra Roma, Firenze, Genova e Milano, la collaborazione con Ernesto Rossi e Altiero Spinelli alla stesura del Manifesto di Ventotene per un'Europa libera e unita. Marzio Breda e Stefano Caretti ricostruiscono con sapienza il profilo del presidente più amato dagli italiani. Una vita che è già di per sé un grande romanzo del Novecento: le sue idee di libertà e socialismo, le sue staffilate senza ipocrisie (in pubblico e in privato), la condanna delle Brigate rosse, la denuncia della corruzione nemica della democrazia e dello scandalo P2, la rivoluzione «interventista» del ruolo di capo dello Stato, la vittoria «con la Nazionale di calcio» ai Mondiali del 1982 e il suo rapporto vivissimo con un Paese intero e con i suoi cittadini.
"Oltre i limiti" è un viaggio spirituale che ci sprona a superare tutti gli ostacoli, dentro e fuori dal campo, per affrontare al meglio lo sport e la vita grazie alle indicazioni e ai suggerimenti di un allenatore d'eccezione: Papa Francesco. Con uno stile semplice e diretto, il Pontefice si rivolge agli atleti - grandi campioni, donne e uomini con disabilità, ma anche giovani e bambini - per sottolineare l'importanza dello sport in tutte le sue forme. Lo sport inteso come educazione, mezzo per esprimere «il proprio talento, messaggero di pace nei grandi eventi, simbolo di accessibilità e inclusività». Campioni, artisti e scienziati dimostrano che i grandi traguardi non si raggiungono all'improvviso. E se questo vale per lo sport, l'arte e la cultura, tanto più è vero per gli aspetti fondamentali della vita: l'amore e la fede. E per crescere nell'amore e nella fede, dobbiamo avere perseveranza e continuare ad andare avanti, sempre. Il libro è arricchito dal prezioso contributo dei curatori Mons. Dario Edoardo Viganò, Vicecancelliere delle Pontificie Accademie di Scienze e Scienze Sociali della Santa Sede, e Valerio Alessandro Cassetta, giornalista e scrittore.
Il mondo di Tue, un ragazzino di dodici anni, sta dentro una fattoria in fondo a una strada sterrata. Vive con i genitori e due fratelli, nel campo attorno alla casa ci sono otto cani, mucche e carcasse di animali. Sul soffitto sopra il suo letto c'è una stella fosforescente appiccicata con la gomma da masticare. Il padre sembra più affezionato ai suoi cani che al resto della famiglia. La madre gioca d'azzardo e parla poco, anche se ha una voce bellissima. I soldi scarseggiano, eppure con l'allevamento, la vendita di denti d'oro e il furto di cavi di rame riescono a sopravvivere. Basta spostarsi di poco da Copenaghen, dal cuore dell'Europa più ricca e confortevole, e tutto cambia. Nel panorama perfetto e opulento si insinua la malinconia e l'incuria, i bambini sono abbandonati a loro stessi, i loro parenti distratti e spossati, i lavori umili e faticosi. Eppure negli occhi di Tue, nel timbro del suo racconto, fiorisce l'innocenza, lo stupore, si fa strada una stralunata speranza, una tenacia che sfocia nella comicità. Anche quando niente va per il verso giusto, tra incomprensioni e incidenti, i continui richiami nell'ufficio della preside, nessun amico che sia davvero come lui. E l'esplosione di un sentimento che non si riesce a trattenere, la cui bellezza ha bisogno di parole e di un coraggio nuovi. Nessun altro posto dove andare è un esordio che ha avuto un inatteso e grandissimo successo. Forse perché è un romanzo duro e spietato ma di strampalato umorismo, o perché la sua oscurità è continuamente squarciata dalle emozioni inaspettate del protagonista, un adolescente nel pieno della ricerca di sé e del proprio posto nel mondo. Alla periferia del benessere le differenze sociali sono profonde ed è facile rimanere ingabbiati. Può farcela solo un ragazzo come Tue, ingegnoso e creativo, che cerca sempre di cavarsela e di trovare un equilibrio che sia tutto suo.
Fratel Biagio Conte, missionario laico, fondatore di opere di carità, credente capace di smuovere le coscienze, ha pregato, digiunato e attraversato in pellegrinaggio l'Italia e l'Europa intera, per sensibilizzare i cuori dei cittadini e delle istituzioni all'impegno per la pace, all'attenzione verso i più fragili, alla convivenza fra i popoli. Ha lasciato la vita terrena il 12 gennaio 2023, dopo una malattia affrontata con la forza, la fede e la speranza con cui ha sempre vissuto. Le sue battaglie non violente hanno lasciato un segno, un'eredità per la Chiesa e per la società tutta che non va dispersa, ma custodita e valorizzata. Quando a Palermo si dice "Biagio Conte- non si indica solo quel "piccolo servo inutile- dagli occhi azzurri illuminati dalla fede, bensì un punto di riferimento per l'universo dei derelitti, un luogo di accoglienza per gli scartati della terra, un posto in cui la speranza non muore, perché per tutti c'è una seconda possibilità. «Sbracciati e datti da fare» è il motto di chi varca i cancelli della Missione di Speranza e Carità, tre comunità principali a Palermo con altri satelliti in tutta la Sicilia, fondate in luoghi condannati all'abbandono per decenni, edifici a cui è stata donata una nuova vita al servizio del territorio.
Andiamo a conoscere il Simbolo della nostra fede e scopriremo Dio Creatore e Padre, suo Figlio Gesù, lo Spirito Santo; conosceremo la Chiesa e comprenderemo il dono del Battesimo e la promessa della risurrezione e della vita eterna