La carita di Cristo verso i migranti e la nuova Istruzione pontificia, oggi piu che mai attuale, poiche tocca il tema delle migrazioni, una realta della societa contemporanea con la quale occorre confrontarsi dal punto di vista sociale, culturale, politico, religioso, economico e pastorale.
Sempre più spesso quella che si definisce "finanza internazionale" esce dai circoli degli addetti ai lavori e fa irruzione nella vita di tutti i giorni della cosiddetta gente comune: lo vediamo sulle pagine dei nostri giornali e nei servizi televisivi; la incontriamo, più o meno consapevolmente, quando prendiamo decisioni sull'investimento dei nostri risparmi; facciamo i conti con le conseguenze dei suoi movimenti come consumatori e come lavoratori; ne facciamo oggetto delle nostre preoccupazioni quando, come cittadini motivati e attenti al bene comune, prendiamo coscienza di fenomeni preoccupanti, come quelli del debito estero dei Paesi poveri o delle tragiche condizioni di vita di troppi abitanti del nostro pianeta. Si tratta di una delle conseguenze di quel processo di globalizzazione che caratterizza il mondo contemporaneo e da cui non è possibile tirarci fuori. Tutti questi fenomeni ci interpellano anche come credenti e chiedono da noi risposte precise, che si traducano in azioni e prese di posizione. Di fronte a questo compito tanti si sentono presi alla sprovvista, privi di adeguati riferimenti e criteri per orientarsi in una materia complessa e in una marea di informazioni, di fonte diversa e difficili da controllare.
Gli strumenti del comunicare contengono in sé anche la potenzialità di far procedere l'uomo contemporaneo in un processo di maturazione in chiave cristiana. Nonostante sia ormai diffusa al proposito una chiara consapevolezza, resta però presente il rischio di un cattivo uso delle nuove risorse comunicative. Perciò, da qualche tempo a questa parte, si va delineando l'urgenza di assicurare un uso corretto di questi strumenti dal punto di vista della pastorale. Il volume - corredato da ampie e aggiornate bibliografia e sitografia - risponde all'esigenza di una pastorale che possa diventare sempre più organica in questo mondo della comunicazione, per curare la formazione dei sacerdoti, dei comunicatori e degli utenti.
La riflessione sulla “difficile costruzione del futuro” – proposta al V Forum del Progetto culturale (Roma 4-5 aprile 2003) e ora raccolta in un volume – compie il percorso avviato tre anni fa con il III Forum dedicato a “Mutamenti culturali, fede cristiana, crescita della libertà” e proseguito nell’autunno 2001 con il IV Forum dal titolo “Il futuro dell’uomo. Un progetto di vita buona: corpo, affetti, lavoro”. Le spinte e le tendenze verso la secolarizzazione e la scristianizzazione, che operano a tutto campo, sono la causa principale che rende difficile sia la trasmissione sia la conservazione della fede e della pratica di vita cristiana. Ciò nondimeno il Forum del Progetto culturale sollecita a riflettere sui limiti dell’impegno formativo della Chiesa, al fine di promuoverne il superamento.
Note sull’autore
Il Servizio Nazionale per il Progetto Culturale della CEI ha pubblicato con EDB: L’Europa sfida e problema per i cattolici. II Forum del Progetto Culturale, 2000; Libertà della fede e mutamenti culturali. III Forum del Progetto Culturale, 2001; Il futuro dell’uomo. Fede cristiana e antropologia. IV Forum del Progetto Culturale, 2002; e con l’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della CEI: Parabole mediatiche. Fare cultura nel tempo della comunicazione, 2003.
«Con vivo piacere accolgo l’invito di presentare questo Enchiridion della pace, che offre al nostro sguardo l’azione ispirata e perseverante dei papi dell’epoca moderna in favore della pace. In queste ricche pagine, radunate in due volumi, traspare una Chiesa che cammina insieme con l’umanità, che ascolta e dialoga senza sostituirsi alle responsabilità proprie dei dirigenti politici e dei cittadini. Essa si presenta nella sua veste profetica. [...] Di fronte al terrorismo, ai conflitti irrisolti o ai rigurgiti etnici del futuro, nel passato come nel presente, la Chiesa cattolica continuerà a mettere a disposizione di tutti il suo impegno incessante per la giustizia, la solidarietà, la fraternità e la pace» (dalla Prefazione).
L’opera raccoglie i pronunciamenti più significativi dei papi sul tema della pace a partire dal pontificato di Pio X. Il primo conflitto mondiale risveglia le coscienze: appare sempre più chiaramente l’irragionevolezza di ogni guerra. Benedetto XV, inascoltato dai belligeranti, si dimostra più realista e lungimirante dei governanti dell’epoca. Pio XI si scontra con le dittature e Pio XII conosce un conflitto di inaudita violenza. Giovanni XXIII, con l’enciclica Pacem in terris e il concilio Vaticano II, pone la questione su basi nuove: rivolgendosi a tutti gli uomini di buona volontà, egli dichiara improponibile una «guerra giusta»; anzi, che qualsiasi guerra moderna è «estranea alla ragione», escludendo che nell’era atomica se ne possa fare uso come strumento di giustizia. Su questa visione si snoderà il cammino di Paolo VI e di Giovanni Paolo II – i loro interventi saranno l’oggetto del secondo volume, di prossima pubblicazione –, in un continuo crescendo che ci accompagna fino ai nostri giorni.
Carcere, convivenza e solidarietà prima e dopo, dentro, fuori e oltre le sbarre: sono questi i luoghi esistenziali, spaziali e temporali che interpellano le istituzioni e sollecitano le comunità e il volontariato a promuovere percorsi di prevenzione, riscatto sociale e "liberazione della pena".
Prosegue la raccolta sistematica dei principali documenti del papa e dei dicasteri vaticani nel testo ufficiale con versione italiana a fronte. Il 2000 è l’anno del Grande Giubileo: nonostante i molteplici impegni collegati alle celebrazioni, gli interventi sono stati numerosi: ne vengono riportati circa settanta. Fra tutti vogliamo segnalare: la Institutio generalis Missalis Romani per la terza edizione tipica del Messale, la documentazione relativa al Segreto di Fatima, la Nota sull’espressione «Chiese sorelle», la Dichiarazione Dominus Iesus, il documento del Pontificio consiglio per la famiglia «Famiglia, matrimonio e “unioni di fatto”», l’Istruzione circa le preghiere per ottenere da Dio la guarigione, la Nuova legge fondamentale dello Stato Città del Vaticano, la Notificazione della Congregazione per la dottrina della fede su alcune pubblicazioni del prof. R. Messner. Numerosi sono stati inoltre i messaggi di Giovanni Paolo II.
Si tratta di una riflessione sull'identità dei laici cristiani. L'autore, E. Masseroni, a partire dalla Parola di Dio e da alcune icone bibliche, quali le beatitudini matteane e la parabola giovannea del vignaiolo, della vite e dei tralci (e altre), dipana la sua riflessione iniziando, nell'Introduzione, col radicare l'identità del laico cristiano nell'identità stessa di Gesù Cristo: sacerdote, profeta e re, inviato del Padre. Successivamente, articola l'argomentazione in tre grandi fasi:1. L'indole "secolare" della missione laicale. 2. La ministerialità dei laici nella comunità cristiana. 3. Per incidere nella storia: la formazione permanente. L'ora dei laici è scoccata per la Chiesa, mater et magistra, con il Vaticano II: "Venite anche voi nella mia vigna" (Mt 20,7). Qual è il segreto per portare frutto da parte della vigna? Lasciarsi plasmare da Dio o, meglio, collaborare con l'azione misteriosa ma reale di Dio, che è il primo educatore della persona umana. Addentrasi nell'ambito della dottrina sociale della Chiesa, senza rischiare di arrivare a ricette prestabilite in risposta alla vastità e complessità dei problemi odierni, è un'impresa molto ardua. Ma l'autore pare ci sia riuscito e bene.
Il volume presenta gli Atti della Giornata commemorativa indetta per i 40 anni della Sacrosanctum Concilium, Costituzione conciliare, promulgata da Paolo VI, che ha segnato una tappa fondamentale per la promozione e lo sviluppo della Liturgia nella Chiesa. Il 4 dicembre 2003 si e celebrata in Vaticano, per iniziativa della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, la Giornata commemorativa del quarantesimo della Sacrosanctum Concilium", fondamentale Costituzione conciliare sulla riforma liturgica. La Giornata ha ribadito cio che Giovanni Paolo II con costanza sottolinea nel suo Magistero: il Concilio e stato una grande grazia, che spetta alla Chiesa del nostro tempo recepire in tutta la sua portata. Il volume ripropone, con traduzioni in diverse lingue, la Lettera Apostolica "Spiritus et Sponsa" e il "Chirografo" sulla Musica Sacra. "
La Facoltà Teologica di Sicilia "San Giovanni Evangelista" - sollecitata e incoraggiata dalla Conferenza Episcopale Siciliana - presenta in queste pagine gli spunti iniziali di una riflessione che si propone di aiutare le Chiese e i cristiani siciliani a conoscere il profilo religioso e culturale delle comunità e dei gruppi di emigrati di fede islamica, che continuamente arrivano in Sicilia permanendovi stabilmente o periodicamente per cercare lavoro e sostentamento economico.Tale conoscenza è indispensabile per avviare un processo, interno alla fede cristiana, che porti a un autentico discernimento sull'islam. La presente riflessione, più generale e sintetica che specialistica e analitica, si articola in tre parti:1) un'introduzione sull'islam come uno dei segni dei tempi da scrutare;2) un'esposizione degli elementi utili per un discernimento cristiano sull'islam;3) una riflessione sul dialogo interreligioso e sulla pastorale, con particolare attenzione alla formazione da avviare all'interno delle comunità cristiane.
Il volume raccoglie il testo delle relazioni e delle omelie dell'incontro svoltosi a San Pietro (10-19 settembre 2003) fra i nuovi Vescovi e il Santo Padre. Dal 10 al 19 settembre 2003 ha avuto luogo a Roma l'incontro promosso a favore di quanti sono stati chiamati all'episcopato fra il luglio 2002 e l'agosto 2003. Si e trattato di un evento di grazia che ha voluto essere sia un pellegrinaggio alla Tomba di Pietro ed un incontro col Successore di Pietro, sia un'occasione di preghiera, di riflessione e di studio circa alcuni principali impegni, problemi e sfide che i Vescovi sono chiamati ad affrontare. Scopo dell'iniziativa era quello di aiutare i Vescovi recentemente nominati a rispondere nel modo migliore alle esigenze del ministero episcopale.