Nuovo Testamento in lingua spagnola.
Edizione pastorale (1970).
Tradotta nel sud del Cile dai testi originali dal missionario francese P. Bernardo Hurault (1924-2004) con la collaborazione del P. Ramón Ricciardi, anch’egli missionario, con commenti pastorali.
È la prima Bibbia pastorale e il best-seller della Sobicain, stampata sempre a Madrid, salvo alcune eccezioni.
Le revisioni e gli adattamenti alle singole nazioni di lingua spagnola sono stati costanti.
L’ultima revisione è del 2005 ed è stata pubblicata sopo la morte dell’Autore, avvenuta il 16 dicembre 2004 nello stesso paese cileno in cui aveva preparato la traduzione. Dal 1998 fino ad oggi, la media delle copie stampate e diffuse si aggira sui due milioni l’anno.
Nuovo Testamento estratto dalla Biblia Latino Americana brossurato in formato tascabile.
Bibbia in lingua spagnola.
Edizione pastorale (1970).
Tradotta nel sud del Cile dai testi originali dal missionario francese P. Bernardo Hurault (1924-2004) con la collaborazione del P. Ramón Ricciardi, anch’egli missionario, con commenti pastorali.
È la prima Bibbia pastorale e il best-seller della Sobicain, stampata sempre a Madrid, salvo alcune eccezioni. Le revisioni e gli adattamenti alle singole nazioni di lingua spagnola sono stati costanti.
L’ultima revisione è del 2005 ed è stata pubblicata sopo la morte dell’Autore, avvenuta il 16 dicembre 2004 nello stesso paese cileno in cui aveva preparato la traduzione. Dal 1998 fino ad oggi, la media delle copie stampate e diffuse si aggira sui due milioni l’anno.
Versione in formato tascabile rilegata con copertina rigida e cofanetto.
Bibbia in lingua spagnola.
Edizione pastorale (1970).
Tradotta nel sud del Cile dai testi originali dal missionario francese P. Bernardo Hurault (1924-2004) con la collaborazione del P. Ramón Ricciardi, anch’egli missionario, con commenti pastorali.
È la prima Bibbia pastorale e il best-seller della Sobicain, stampata sempre a Madrid, salvo alcune eccezioni.
Le revisioni e gli adattamenti alle singole nazioni di lingua spagnola sono stati costanti.
L’ultima revisione è del 2005 ed è stata pubblicata sopo la morte dell’Autore, avvenuta il 16 dicembre 2004 nello stesso paese cileno in cui aveva preparato la traduzione. Dal 1998 fino ad oggi, la media delle copie stampate e diffuse si aggira sui due milioni l’anno.
Versione in formato normale rilegata con copertina morbida.
I primi undici capitoli della Genesi sono da millenni al centro dell'attenzione di esegeti e teologi e costituiscono per molti aspetti un vero e proprio codice della cultura occidentale all'interno delle Sacre Scritture di Israele e della Bibbia cristiana. L'interpretazione delle note vicende di Adamo ed Eva, di Caino e Abele, del Diluvio, della Torre di Babele esige una costante attenzione al testo biblico e alla sua corretta esegesi. La crisi della teoria documentaria, accolta una tempo come spiegazione completa ed esauriente circa la formazione dell'attuale racconto biblico, ha decretato nell'ambito degli studi biblici degli ultimi cinquant'anni un'attenzione prevalente all'arte narrativa e ad una lettura canonica di quegli scritti. Questo volume propone una rilettura esegetica attenta che non rigetta il valore di oltre due secoli di critica letteraria e anzi ne mette in risalto il contributo per una feconda interpretazione del testo, proponendo tuttavia una diversa relazione tra le fonti letterarie rispetto alla classica teoria documentaria. Tutto ciò senza rinunciare alla fecondità dell'approccio narrativo al testo come racconto così come si presenta nella forma definitiva della Bibbia.
"Aprendo una delle sue 'letture di Dante' in piazza Santa Croce a Firenze, Roberto Benigni ha esordito con una delle sue sintesi fulminanti: 'L'Iliade dice che la vita è una guerra, l'Odissea che la vita è un viaggio, la Divina Commedia che la vita è desiderio'. Il lettore sarà allora felicemente sorpreso dal fatto che un paio di articoli di questo numero di PSV propongano proprio il rimando alla Divina Commedia come innervamento del tema biblico del desiderio. Su questo sfondo letterario, si può prendere come chiave di lettura del numero un duplice riferimento: quello antropologico, il desiderio come un dato e una situazione costitutiva dell'uomo, e quello direttamente biblico, il desiderio come filo conduttore che attraversa il testo sacro, nonostante la varietà dei libri, dei generi letterari e delle situazioni che essi propongono. I due riferimenti sono effettivamente connessi, se non altro per il fatto fondamentale che nella Bibbia la riflessione sull'uomo e la riflessione su Dio si intersecano in modo strutturante e dunque saranno presenti nell'articolazione dei titoli interni al volume." (dall'Editoriale di Alfio Filippi)
I capitoli di questo volume non ricalcano il percorso seguito dalla maggior parte delle introduzioni alla letteratura rabbinica, bensì mirano a rendere i testi e le pratiche testuali rabbiniche comprensibili nella loro funzione. A questo scopo la prima parte affronta le diverse condizioni ideologiche, sociali e politiche in cui la letteratura dei rabbi ha preso forma, approfondendone ad esempio la natura collettiva e collettivistica delle sue raccolte, o prendendovi in esame il rapporto fra oralità e uso dei testi. Una seconda e più estesa parte tratta delle diverse forme culturali e letterarie che fanno l’originalità del corpo rabbinico, affrontando questioni come l’ermeneutica rabbinica, il diritto e la letteratura giuridica nella concezione dei rabbi, la dimensione folclorica dei differenti testi. Un’ultima e terza sezione illustra la letteratura rabbinica come produzione che contribuisce con sollecitazioni sue proprie alla costituzione e anche alla critica della cultura dominante, dal modo di pensare l’io, l’altro e il diverso, a questioni di genere, al modo di concepire il passato e di praticarne la memoria, all’idea di razionalità che sottostà allo stile argomentativo dei rabbi.
Una prestigiosa rivista illustrata di aggiornamento su storia, geografia, archeologia, arte, società, religione nella Terra Santa.
Parole crociate, reticolati, legami logici, anagrammi, indovinelli... Una raccolta di giochi enigmistici da utilizzare nell'insegnamento della religione nelle scuole medie inferiori (a partire dal terzo anno) e superiori o nei gruppi di catechesi. Il volume è uno strumento a disposizione dell'educatore, come se fosse una specie di "biblistica operativa", volutamente poco strutturata nella sequenza degli esercizi e degli argomenti proprio per facilitare la possibilità di usarla nei diversi contesti e inserirla nelle unità tematiche che si affrontano durante le lezioni o gli incontri con i ragazzi.
Gli studi raccolti in questo volume intendono essere un omaggio alle ricerche e all'insegnamento di Giovanni Odasso dei Padri Somaschi, già docente all'Ateneo di Sant'Anselmo, poi alla Università Urbaniana, alla Lateranense e al Pontificio Ateneo Seraphicum, oltre che animatore del Centro Internazionale Bibbia e Storia. Con i loro saggi, colleghi e allievi onorano lo studioso e il maestro per il contributo fornito alla ricerca biblica oltre che per la lunga e generosa attività accademica. Gli scritti rispecchiano gli ambiti della ricerca e dell'insegnamento di Giovanni Odasso, approfondiscono istanze teologiche ed ermeneutiche della Bibbia, indagano le possibilità e le prospettive del dialogo ecumenico e interreligioso. All'opera - presentata da Vincenzo Apicella, vescovo di Velletri-Segni, e da M. Pina Scanu, Curatrice del volume - hanno contribuito i nomi di Francesco Bianchi, Adriana Bottino, Carmelo Dotolo, Eleuterio F. Fortino, Felix Körner, Benito Marconcini, Romano Penna,Giacomo Perego, Gian Luigi Prato, Pius-Ramón Tragán, Germano Scaglioni, M. Pina Scanu, Aristide Serra, Rita Torti Mazzi, Alberto Valentini, Marco Zappella, Emanuela Zurli.
Un volume indicato per tutte le famiglie, per quelle che già usano la Bibbia per pregare e riflettere insieme, ma soprattutto per quelle che desiderano imparare a rimettere al centro la Parola di Dio. Non un libro per la famiglia, ma il libro della famiglia cristiana.