Questo lavoro parla dell'amore di Dio per gli uomini. Le meditazioni sono fatte alla luce della rivelazione che Cristo ha fatto di Dio, Padre suo e nostro. Esse attingono a piene mani proprio a quella rivelazione che trova il suo compimento, e raggiunge il suo fulgore nella persona del Verbo, Dio fatto carne, che viene ad illuminare e a completare gli eventi e le figure dell'Antico Testamento e a dare senso alla nostra esistenza di redenti. Dipinti, poesie e preghiere degli stessi autori arricchiscono le riflessioni bibliche.
Un approfondimento del Vangelo di Matteo. Una lettura anche culturale, rivolta a credenti e non credenti, su caratteristiche e implicazioni della giustizia vissuta da Gesù Cristo.
Un libro pensato per chiunque voglia, anche per la prima volta, accostarsi alla Bibbia in modo efficace; per leggerla, conoscerla e pregarla sempre meglio.
Uno strumento per l'esegesi e la predicazione. La seconda parte dei libri storici dell'Antico Testamento presenta un materiale narrativo e argomenti vari e articolati che riguardano un ampio periodo della storia antica di Israele e diversi sono gli eventi cruciali che si susseguono a ritmo serrato. I commenti patristici a questi libri non sono né numerosi né ampi in quanto i Padri della Chiesa non erano propensi ad una lettura storica o filologica della Bibbia e la loro esegesi dei libri storici si concentrava su quegli episodi singoli in cui quella interpretazione tipologica o morale era possibile. Il volume raccoglie i commenti di autori latini e greci, tra i quali: Origene, Clemente Alessandrino, Basilio Magno, Giovanni Cristostomo, Tertulliano, Cipriano, Ambrogio, Agostino; e i testi di alcuni padri siriani.
Biblisti di America Latina, Asia, Africa ed Europa si confrontano sulla comprensione che i libri dell'Antico e del Nuovo Testamento esprimono nei confronti del "diverso" e dello "straniero". Spaziando dalla Torah ai Profeti, dagli Scritti ai Vangeli sinottici, da Paolo a Giovanni fino ai testi cristiani più tardivi, l'alterità viene osservata come un elemento costitutivo di Dio e dell'uomo che interagisce nella dialettica delle relazioni umane, nell'identità e nel destino di Gesù, nell'interazione tra la vita cristiana e il mondo. "Mio padre era un arameo errante", confessa Israele nella sua professione di fede ricordando altresì di essere stato forestiero in terra d'Egitto. Abramo definisce se stesso uno straniero, che risiede in una terra che non è la sua patria, e un ospite di passaggio. "Forestieri e pellegrini" è anche la definizione dei cristiani nella Prima lettera di Pietro. Alla luce di queste considerazioni, osservano i curatori del volume, "la vera sfida che ci sta davanti è il passaggio dall'estraneità all'ospitalità e, dunque, una scelta di campo dalla parte del "diverso": a fianco dello straniero schiavizzato e dell'eunuco disprezzato, della donna emarginata e di ogni essere che porta sulla propria pelle i segni della precarietà e dell'ingiustizia; dalla parte di chi non ha voce, perché lo schiamazzo del potere nel nostro mondo, e nella Chiesa, è troppo forte e le voci flebili fanno fatica a emergere".
Proposta di teatro-canzone. Questo libro nasce dalla suggestione di cogliere, nel libro di Giobbe, i caratteri narrativi e scenici propri della tragedia greca.
"Perché state a guardare il cielo?": la domanda provocatoria che gli angeli rivolgono ai discepoli dopo l'ascensione di Gesù potrebbe essere posta ancora oggi. Sono infatti moltissimi quelli che pensano di dover trovare Dio nei 'cieli' della preghiera o della liturgia. Ma il cristianesimo non è anzitutto la religione del tempio o del culto. Andare in chiesa è certo importante, ma non basta. Il Dio di Gesù si fa piuttosto trovare nella concretezza delle relazioni umane, in modo speciale nella dedizione a coloro che soffrono. Il biblista Bruno Maggioni, così attento alla lettura esistenziale della Bibbia, ci ricorda questa caratteristica specifica del cristianesimo con un percorso che attraversa l'Antico e il Nuovo Testamento, dalla polemica dei profeti contro il culto ipocrita fino alla inaudita predicazione di Gesù sul sabato e l'uomo, e che ci restituisce il culto biblico e cristiano nella sua verità di spazio privilegiato dell'incontro fra l'uomo e Dio. Un incontro al cui centro sta la Parola che narra e istruisce e che impegna l'uomo in un'assunzione di responsabilità nei confronti della vita e degli altri.
È una traduzione dell’originale ebraico e greco che cerca di avvicinarsi il più possibile al linguaggio di oggi, e che inoltre dispone di un considerevole apparato di mappe, tabelle e indici. Tutto questo, rende questa Bibbia uno strumento catechistico pastorale completo.
Questa edizione della Bibbia di Gerusalemme, presenta un testo con molte revisioni e nuove opzioni testuali. Alcuni libri (Michea, Ecclesiastico, p. es.), sono stati completamente rivisitati. Nell’Antico Testamento c’è un considerevole ritorno al testo ebraico, migliorando le precedenti versioni. Alcuni testi del Nuovo Testamento beneficiano di una nuova traduzione (cfr. p. es. Filippesi 2,6-11). Come conseguenza delle nuove traduzioni, anche le note sono state anche modificate, estese o sostituite. Il volume complessivo delle note è aumentato considerevolmente. Sono state aggiunte nuove ricerche e studi rispetto all’edizione del testo francese del 1973. Anche le nuove introduzioni si riflettono nelle note. Ciò è particolarmente evidente nei libri del Pentateuco. Il Vangelo di Giovanni, mostra una svolta ermeneutica completa, che traspare sia dalle note che dall’introduzione. Diversi libri e raccolte letterarie hanno beneficiato di nuove introduzioni, completamente aggiornate rispetto alla precedente edizione (p. es.: Cantico dei Cantici, Sinottici, Giovanni, Ebrei, ecc.).
Questa Bibbia è caratterizzata da una traduzione idiomatica, cioè non la semplice trasposizione di ebraico, aramaico e greco in un linguaggio moderno, ma la equivalenza dinamica. Luis Alonso Schökel ha cercato di riprodurre la caratteristica delle lingue antiche in un linguaggio comprensibile al fedele di oggi, soprattutto nei testi narrativi e poetici. Caratteristiche sono le note che rappresentano i due terzi di tutto il testo. Sono state preparate con due obiettivi: esegetico e teologico-pastorale. Mentre l’esegesi permette di capire il significato del testo, l’interpretazione teologico pastorale garantisce una sua concreta attualizzazione. Questa è la traduzione più bella ed elegante della Bibbia in lingua portoghese, contraddistinta da una particolare attenzione per cercare di riprodurre lo stile poetico in cui la Bibbia è stata scritta.
Il volume accompagna il lettore a conoscere il profeta Isaia attraverso i testi di cinque conferenze, che ripercorrono il libro biblico dal capitolo 1 al capitolo 53.