Anche l'uomo contemporaneo, accostandosi ad Agostino, lo trova ricco di vitalità, con nella voce accenti moderni e parole armoniose che affascinano. I passi agostiniani selezionati e raccolti in questo ponderoso volume sono stati collocati secondo un ordine di successione logico-didattico, per cui ne risulta come l'ossatura di un trattato. Agostino con la sua parola impegna fortemente l'intelletto del fedele, ma lo soddisfa nelle sue esigenze profonde infondendogli una pace appagante.
Un anno in compagnia di un Maestro della Fede straordinariamente moderno: Sant'Agostino.
Capita che una mattina nella tua classe entrano due tizi e portano via il professore di filosofia. E se sei nel Cile di Pinochet questo vuol dire solo una cosa: che il professore rischia di diventare un desaparecido. È il pericolo che si corre quando si riempie la testa dei ragazzi con le minacciose idee di rivoluzionari come Socrate o Platone, quando si fa leggere l'Etica di Aristotele, quando si insegna che "il bene è il bene. La giustizia è la giustizia". Ma il professor Santos è anche il padre di Nico, che, seduto in un banco di quella classe, assiste impotente all'arresto (al rapimento) del genitore. Il padre della sua fidanzata è incastrato in una situazione solo leggermente migliore. Adrián Bettini è il più bravo pubblicitario del paese... o, meglio, lo era prima che il regime lo costringesse a una specie di sofferto esilio. Quando (siamo nel 1988) Pinochet decide di indire un referendum su se stesso per dare una patina di democrazia e legittimità popolare alla sua dittatura, Bettini riceve dal famigerato ministro degli Interni una proposta che lo lascia a dir poco spiazzato: dirigere la campagna per il Sì. Pochi avrebbero il coraggio di rifiutare: ancora meno quelli che accetterebbero di guidare la campagna del No, quella del fronte delle opposizioni. Chi potrebbe essere tanto pazzo da rischiare la vita per lanciarsi in una missione cosi disperata come convincere un paese rassegnato, piegato da decenni di un regime cieco e violento, a dire No!, a tornare a sorridere? Già, chi?
Molti libri parlano del diavolo, e molti libri, che ne parlano, vendono molto. C’è, oggi, una vera e propria “sindrome della paura del diavolo”, ed è sempre crescente. Perché ciò può accadere in una società come la nostra, che si appella alla scienza e alla mentalità laica come baluardo contro i fanatismi e contro le superstizioni?
Il libro di padre Gilles Jeanguenin cerca di andare alle fonti stesse di questa domanda: abbiamo paura del diavolo, perché «né la modernità, né la logica scientifica sono stati in grado di rispondere ai grandi interrogativi dell’umanità: “Chi siamo? Dove andiamo? Quale sarà il nostro avvenire?”. Quando l’individuo si sente minacciato nella propria esistenza, le sue vecchie paure riemergono: di fronte alle insicurezze e incertezze di una società in crisi, l’immaginario collettivo non ci mette tanto a risvegliarsi e a far tornare alla ribalta la figura di Satana! Il diavolo cristallizza allora quelle paure e angosce che non si riesce a controllare razionalmente: egli diventa causa dei mali che ci affliggono e responsabile del caos che regna nella società».
Ripercorrendo con precisione e arguzia una storia di paure che ha le sue radici nel Medioevo, ma si allunga fino a oggi, padre Gilles Jeanguenin, esorcista, ci invita a guardare dentro le nostre coscienze per imparare a riconoscere dove davvero può esserci il diavolo e dove, invece, ci siamo solo noi, con le nostre angosce e solitudini.
Nonostante le perdite, la quantità di materiali censibili sotto il cartellino Dante per immagini è sterminata: una ricchissima produzione d'opere d'arte che dai margini dei libri si estende alle pareti di chiese e di edifici pubblici e a dipinti e disegni sui supporti più diversi, o si fa plastica realtà in bassorilievi e sculture a tutto tondo. A dar vita a questa straordinaria produzione hanno collaborato artisti anonimi e nomi fra i più illustri della storia dell'arte occidentale: i vari "Maestri" che fra Tre e Quattrocento con i loro minii fecero «ridere le carte» del «poema sacro», e poi Botticelli, Signorelli, Michelangelo, Zuccari, Reynolds, Füssli, Delacroix, Ingres, Rodin, Doré, Dalí, Rauschenberg, Guttuso, fino ai contemporanei Mattotti, Ferrari e Paladino. Per ognuno di essi «il Dante» è stato una sorta di pietra di paragone su cui misurarsi o al servizio del quale piegare competenze e sensibilità personali. «Le opere di Delacroix e di Scheffer, due veri e propri capolavori del primo Ottocento francese, esemplificano perfettamente il modo in cui queste generazioni di artisti figurativi "guardano" alla Commedia e al suo autore: dopo essere stato travestito da poeta neoplatonico nell'èra di Landino e di Botticelli, l'Alighieri diventa ora "le poéte romantique par excellence". In effetti gli artisti che tra fine Settecento e primo Ottocento sono tornati a leggere il poema e a darne traduzione visiva hanno appuntato prevalentemente l'attenzione sulle grandi personalità e sulle sventurate eroine, facendone veri e propri simboli visivi capaci di vivere di vita propria e di rappresentare, estratte definitivamente dal libro, passioni e tensioni eterne. E anche gli artisti che hanno ripreso a tradurre in immagini l'intera esperienza oltremondana del pellegrino Dante, o singoli episodi di quella storia, hanno focalizzato l'attenzione sulle reazioni emotive di lui e dei suoi interlocutori piuttosto che sulla valenza educativa o morale di quell'esperienza o sul peculiare statuto del poema sacro. La prima compiuta, splendida testimonianza di questo nuovo modo di guardare alla Commedia è affidata a un quadro realizzato tra il 1770 e il 1773 da sir Joshua Reynolds, uno dei piú grandi artisti inglesi - "Il conte Ugolino e i suoi figli nella Torre della Fame" -, che segna, dopo il silenzio del XVII secolo, il risveglio dell'interesse degli artisti, e non solo il loro, per l'opera di Dante, inaugurando una nuova èra, profondamente segnata dalla sua presenza nell'immaginario collettivo, oltre che nella produzione artistica e letteraria».
Uno strumento per la meditazione quotidiana basato sulle letture del giorno, che si arricchisce dei ritratti dei santi del mese e delle testimonianze di chi vive e mette in pratica gli insegnamenti del testo evangelico, e da significative note esegetiche. Il sussidio contiene: - Commenti spirituali ai brani evangelici "popolari", fatti prevalentemente da laici, non necessariamente specialisti. - Note esegetiche ai brani evangelici brevi e non tecniche, anch'esse accessibili ad un vasto pubblico. - Esperienze flash di Vangelo vissuto provenienti da tutto il mondo e tutti i contesti sociali e culturali. - Brevi ma succosi profili di "testimoni": santi del mese, ma anche semplici cristiani (cattolici o di altre confessioni) che con la loro vita coerente fino all'ultimo si possono definire esemplari. Non mancano "testimoni" di altre fedi, sì da offrire una gamma varia di persone che hanno arricchito l'umanità con la loro vita e il loro messaggio.
È diventata emblematica la serenità che papa Francesco riesce a trasmettere con il suo sorriso. La domanda di fondo è: come possiamo imitarlo e trovare anche noi quella stessa pace? Questo libro è suddiviso in 365 brevi capitoli corrispondenti ai 365 giorni dell'anno ed è pensato per intraprendere un percorso con Francesco. A ogni giorno, infatti, corrisponde un brano tratto dai discorsi e dagli scritti del papa, con la scrittura semplice e immediata che contraddistingue i suoi interventi rivolti ai fedeli. Attraverso le parole di Francesco, sarà possibile avvicinarsi agli insegnamenti più propriamente religiosi, ma anche a una ricerca della pace interiore, con suggerimenti sui pensieri positivi che aiutano a raggiungerla, con azioni e scelte che costruiscono serenità per noi e per gli altri. Nei giorni delle festività e degli appuntamenti dell'anno liturgico, saranno le riflessioni del papa ad accompagnare le ricorrenze più importanti, e il suo insegnamento saprà indicare la strada per un anno di amore e di speranza.
Come si svolgeva una giornata nell'antica Pompei prima dell'eruzione del Vesuvio? Scoprilo con noi, accompagnato da pompeiani autentici: Caio e Livia, i loro figli Tito, Annia e Tiberio e i nonni Marco e Ottavia. Ti accompagneranno per le strade della città, dove potrai visitare il foro e la basilica, mangiare all'osteria, riposarti nelle terme, andare a teatro e poi in campagna, partecipare a un banchetto prima di addormentarti da vero pompeiano. Età di lettura: da 8 anni.
Uno strumento per la meditazione quotidiana basato sulle letture del giorno, che si arricchisce dei ritratti dei santi del mese e delle testimonianze di chi vive e mette in pratica gli insegnamenti del testo evangelico, e da significative note esegetiche. Il sussidio contiene: - Commenti spirituali ai brani evangelici "popolari", fatti prevalentemente da laici, non necessariamente specialisti. - Note esegetiche ai brani evangelici brevi e non tecniche, anch'esse accessibili ad un vasto pubblico. - Esperienze flash di Vangelo vissuto provenienti da tutto il mondo e tutti i contesti sociali e culturali. - Brevi ma succosi profili di "testimoni": santi del mese, ma anche semplici cristiani (cattolici o di altre confessioni) che con la loro vita coerente fino all'ultimo si possono definire esemplari. Non mancano "testimoni" di altre fedi, sì da offrire una gamma varia di persone che hanno arricchito l'umanità con la loro vita e il loro messaggio.
I brani della Scrittura legati all'anno liturgico commentati da mons. Vincenzo Paglia; un testo pensato per accompagnare quotidianamente la riflessione spirituale e la preghiera. Mons. Paglia commenta i Salmi della Messa quotidiana, mentre per le Domeniche e le Feste il commento è esteso a tutti i brani biblici della Liturgia. Il libro copre il periodo che va dall'inizio dell'anno liturgico con l'Avvento 2016 fino alla vigilia dell'Avvento 2017. Ogni giorno è accompagnato dalle memorie della preghiera quotidiana della Comunità di Sant'Egidio e da alcune memorie della storia della Chiesa e della storia del mondo.