Questo libro è il tentativo di rispondere ad una domanda che da sempre attanaglia chi conosce la figura del Redentore solo dai racconti dei vangeli canonici: chi era quest’uomo? Cosa ha fatto nei suoi primi trent’anni? Con un po’ di fantasia ed il solido “aiuto” dei fatti narrati nei tanti vangeli “apocrifi”, potrete leggere il racconto della prima parte della vita della figura più conosciuta della cultura occidentale, narrato dalla fonte più autorevole in materia: suo padre Yussuf, il falegname. Dalla fuga in Egitto agli esordi della predicazione, bambino, fanciullo ed uomo, diverso ma comune, prescelto eppure simile agli altri: potrebbe davvero essere andata così? Starà al lettore decidere quanto i fatti narrati possano avvicinarsi alla propria idea del Salvatore come personaggio storico. Questo è infatti un libro che accontenterà coloro i quali desiderano un motivo in più per riflettere, sebbene possa essere, ugualmente, letto con estrema leggerezza.
Chi era veramente Gesù: un profeta, un riformatore, il Messia atteso da Israele? Pensava di essere il Figlio di Dio? Per quali ragioni è stato giustiziato, e per ordine di chi: dei Romani o delle autorità giudaiche di Gerusalemme?
Con cura per la documentazione e scorrevolezza dello stile, Jean-Christian Petitfils ricostruisce nel modo più esatto possibile la vita e il temperamento del Gesù della storia, ricollocandolo nell’ambiente religioso, culturale e politico della Palestina del suo tempo. L’autore, tenendo conto delle scoperte archeologiche più recenti e delle acquisizioni dell’esegesi biblica, da storico razionale ma non razionalista, conduce questa indagine scientificamente fondata e nello stesso tempo aperta al mistero della fede cristiana.
La figura di Gesù suscita da sempre molti interrogativi ai quali è possibile dare una risposta, solamente con un lavoro lungo e complesso. Nel presente volume l'Autore (di cui si riporta una breve scheda biografica) ha selezionato invece sei semplici domande alle quali offre delle risposte altrettanto semplici e chiare, che possono essere apprezzate tanto da studiosi esperti quanto dai meno colti.
Questo volume, scritto con vivacità e poesia, fa conoscere la figura dell'uomo Gesù, osservandolo a partire dal Vangelo, nel quotidiano privato della vita di Nazaret, nella sua famiglia, con Maria e Giuseppe, nel lavoro accanto a suo padre, inserito nel tessuto sociale del suo Paese, della sua gente. Così facendo si scopre l'Amico e il Fratello; e, attraverso di Lui, si impara a comprendere che la santità si acquisisce con il ben fare le cose di ogni giorno, le più umili e semplici, vissute con discrezione, impegno, amore, spirito di servizio e allegria. È nell'ordinario dell'esperienza che si diventa uomini veri, ed è nei trent'anni trascorsi nella sua casa che Gesù ha forgiato l'uomo che, a tempo opportuno, ha saputo accettare il sacrificio della Croce, per riaprire a tutti la via della Risurrezione e del Cielo.
"Tu conosci, caro lettore, la vicenda umana di Gesù: il suo cammino verso la croce, accompagnato dai dodici apostoli, dalla madre Maria, dalla Maddalena. Ora, dopo La grande storia di padre Pio, La grande storia di Gesù, La grande storia della Bibbia, in questo quarto libro noi, i tuoi autori, Sandro Mayer e Osvaldo Orlandini, ti facciamo vivere, mescolando fonti documentarie e visioni romanzesche, la più grande storia mai raccontata: quella della meravigliosa amicizia che legò Gesù al suo apostolo più giovane, Giovanni, durante un avventuroso viaggio in Palestina. Un'amicizia terrena guidata, con un disegno preciso, da Dio Padre; un'amicizia che cambiò l'umanità e che durerà in eterno. Durante il viaggio, Gesù, infatti, compie miracoli, guarendo i malati e resuscitando i morti; Giovanni è il testimone perché ha il compito di consegnarli all'eternità con il suo Vangelo. Dalle nozze di Cana alla pesca sul lago di Gennesaret; dal risveglio della suocera di Pietro alla resurrezione di Lazzaro; dalle guarigioni di ciechi e lebbrosi alla Trasfigurazione sul monte Tabor: tutti i momenti evangelici più toccanti scorreranno davanti ai tuoi occhi come al cinema, così come duemila anni fa si svolsero sotto gli occhi pieni di stupore di Giovanni e degli altri undici apostoli che divisero con il Figlio di Dio la meravigliosa avventura. È un racconto, tra l'epica e il romanzo popolare, che supera i confini del tempo, parla all'anima e, soprattutto, può toccare il cuore nel profondo."
Che cosa sappiamo effettivamente di Gesù? La domanda riceve, da sempre, molte risposte. Non a motivo delle fonti - ce ne sono di canoniche e di apocrife, oltre a un numero limitato di documenti non cristiani - ma a causa della loro interpretazione. Il volume si confronta con tre fondamentali approcci alla figura di Gesù: ecclesiale, storico, letterario. Attraverso questa polifonia di voci - insita già negli stessi vangeli di Matteo, Marco, Luca e Giovanni si ripercorrono le parole e le opere di una figura unica, che ha inciso in modo profondo e duraturo sulle vicende del mondo.
"IL MIO NOME E' YEHOSHUA - Un amore e un Vangelo nascosti da 200 anni" è un romanzo verità scritto da Michele d'Arcangelo, che narra la scoperta fatta da un coraggioso gruppo di archeologi italiani (partendo dal Convento di Santa Caterina nel Sinai al Monastero di Mar Saba in Israele) del vero Vangelo scritto da Yehoshua in cui il Nazzareno dichiara di essere figlio dell'uomo e solo Profeta di Dio.
Per farsi coinvolgere dalla bellezza del parlare umano di Gesù
Con una prefazione di Enzo Bianchi
“Nei vangeli, che sono buona notizia, apportatori di un messaggio di amore e di misericordia, sono presenti però anche parole ‘dure’, parole che sorprendono il lettore, che possono essere per lui inciampo, scandalo. Parole che sconvolgono il nostro buon senso, la nostra sensibilità, la nostra ragionevolezza ... Gesù non è venuto tra di noi per portarci un messaggio che potesse piacere a tutti. Ha parlato con franchezza, dicendo sempre la verità; ha parlato con passione, perché le sue parole nascevano dal suo amore per Dio, dallo zelo per Dio suo Padre; ha parlato con forza, servendosi anche dello stile dell’invettiva e della santa collera” (dalla “Prefazione” di Enzo Bianchi).
Ludwig Monti (Forlì 1974), monaco di Bose e biblista, collabora alle riviste Parola, Spirito e Vita e Ricerche storico bibliche. Presso Paideia Editrice ha pubblicato Una comunità alla fine della storia. Messia e messianismo a Qumran (2006).
"Ha detto Bousset che non si conosce veramente e utilmente Dio, se non attraverso Gesù, la cui viva presenza conta a tal punto che, se la togliessimo, ne resterebbe modificato tutto il concetto del mondo. Perché egli è un elemento permanente della nostra organizzazione spirituale. In lui il mondo ha trovato la sua luce: la Luce che illumina la stessa Bellezza di Atene, purifica la Forza di Roma. E qui siamo, naturalmente, alla Vita di Gesù. Non suggeriremo i criteri con cui andrebbe scritta: e poi, ciascuno ne ha dei suoi personali. Qui si dice solo che, per scrivere la vita di Gesù, bisognerebbe prima avere molto amato e molto camminato, per giungere, freschi, alla sua raggiante presenza. Poi si aggiunge che, più la narrazione aderirà al racconto evangelico - dove quella sua vita si inventa ogni giorno - e più sarà lirica: e più avremo un Gesù vivo. Bisogna persuadersi che chi voglia ricostruire una "vita di Gesù" nulla ha da aggiungere ai Vangeli: tutto l'incanto è già lì, e tutta la pienezza. O, se qualcosa proprio si vuol aggiungere, ecco, innamoriamo la fantasia del fanciullo nel Quinto Evangelo che è la Terra Santa: il suo paese. Naturalmente in una "vita" scritta per fanciulli, dovrà aver vivo spicco l'aspetto particolarissimo di Gesù amico dei fanciulli, che spesso li chiama volentieri a Sé e li abbraccia." (Da una lettera di Ada Negri a Cesare Angelini) Età di lettura: da 8 anni.
Sul Gesù storico i lavori sono in corso da molto tempo e chi vi lavora deve saper tirare fuori "cose nuove e cose antiche".
In questo cantiere le cose "antiche" sono molteplici. Ad esempio: la vecchia ricerca ottocentesca che riduceva Gesù alla stregua di un fossile; la tendenza ad assolutizzare l’annuncio di Gesù a scapito della sua storia; l'applicazione di etichette ai frammenti evangelici ricorrendo ai famosi "criteri di storicità"; il Gesù alla maniera hippy degli esponenti del Jesus Seminar. Le cose "nuove" in cantiere, invece, sono: il dossier aperto su Gesù dalle autorità imperiali; la sostituzione dei classici criteri di storicità con i più elastici "quadri di riferimento"; un diverso utilizzo delle fonti e finalmente la valorizzazione dell’archeologia palestinese con i suoi sorprendenti risultati.
Sono degni di nota il lavoro interdisciplinare dei contributori (tre storici, un teologo e tre biblisti) e la speciale collaborazione tra studiosi di Università statali ed ecclesiastiche. Il volume risulta agile, stimolante e intrigante.
Curatori
Giancarlo Biguzzi insegna alla Pontificia Università Urbaniana e al Pontificio Istituto Biblico. È autore di numerose pubblicazioni sui vangeli, su Paolo, e soprattutto sull’Apocalisse. Per la UUP ha pubblicato: Elogio della Carità. Testi del Nuovo Testamento sull’Agàpe (2002); “Io distruggerò questo tempio” (2008); con M. Gronchi ha curato, Discussione sul Gesù storico (2009).
Carlo Bazzi insegna all’Istituto Superiore di Scienze Religiose, alla Facoltà Teologica di Firenze e alla Pontificia Università Urbaniana. È autore di studi e commenti sui Vangeli. Per la UUP ha pubblicato: Mattutino in Marco (2004); con R. Amici ha curato il volume Donare (2012).
Autori
Alberto Barzanò, Carlo Bazzi, Giancarlo Biguzzi, Matteo Crimella, Giorgio Jossa, Jean Paul Lieggi, Ètienne Nodet