Tra le acquisizioni più recenti, sia la ricerca pedagogico-formativa sia la riflessione teologico-pastorale evidenziano con alquanto interesse e con crescente rigore scientifico il legame che intercorre tra formazione e comunità. Ma perché parlare di dimensione organizzativa e contestuale della Chiesa in riferimento alla missio educativa delle comunità cristiane? Che valore ha, in ambito catechetico, il contesto organizzativo-istituzionale per la costruzione e la crescita di una comunità cristiana educativa? Su tali intriganti e pertinenti questioni, di forte rilevanza pratica ma anche di grande spessore teorico, si sofferma la presente pubblicazione, attraverso l'apporto di docenti, ricercatori ed esperti qualificati.
Rispetto al passato, oggi gli insegnanti hanno nella scuola la responsabilità di una più grande varietà di allievi che presentano una più grande diversità di bisogni. Se si aggiunge il cambiamento continuo delle dinamiche tecnologiche e degli eventi della storia, la complessità della vita tanto degli studenti che degli allievi aumenta esponenzialmente.
In Condurre e gestire una classe eterogenea Carol Ann Tomlinson e Marcia B. Imbeau affrontano il problema di come rispondere in modo profondo e proattivo alle differenze degli studenti. La prima parte del libro si focalizza su che cosa significhi per un insegnante condurre una classe eterogenea. I lettori potranno imparare come essere guide più sicure e più efficienti in classi centrate sullo studente e capaci di coinvolgerlo responsabilmente.
La seconda parte del libro si focalizza sui meccanismi per la gestione di una classe eterogenea. Un insegnate che abbia le migliori intenzioni, un curriculum dinamico e possieda propri piani per la differenziazione non può – o non vuole – tentare di attuarli se non ritiene di essere in grado di tradurre facilmente in pratica queste idee. In altre parole, gli insegnanti che hanno difficoltà a gestire una classe in modo flessibile non vogliono differenziare l’istruzione, anche se capiscono il problema, se sono d’accordo con questa necessità e se hanno la possibilità di fare progetti adeguati.
Tomlinson e Imbeau sono convinte che l’intima interdipendenza della conduzione e della gestione di una classe eterogenea è il vero cuore dell’educazione del 21° secolo. Questa guida essenziale per la differenziazione contiene anche un utile elenco di attività e di strategie di insegnamento che possono aiutare ogni insegnante a espandere la propria capacità di rendere l’aula adatta ad ogni studente e di lavorare instancabilmente per esso.
“Quale utilità ricava l’uomo da tutto l’affanno per cui fatica sotto il sole? Un immenso vuoto, tutto è vuoto!”. La straordinaria e sconcertante riflessione di Qohelet, sapiente di Israele che spinge l’uomo moderno, con incredibile attualità, a porsi domande radicali senza compromessi circa il senso della vita e della morte, dell’amore e del dolore, della ricchezza e del piacere.
Il libro più sconvolgente, capolavoro letterario dell’Antico Testamento che ancora oggi affascina la riflessione degli uomini liberi, viene qui riproposto nella traduzione originale di Gianfranco Ravasi e col suo ineguagliabile commento. Nell’ultimo capitolo, i Mille Qohelet, Ravasi ripercorre i millenni di storia alla ricerca di tutti coloro che si sono specchiati in questo sapiente del III sec. a.C.
Un libro adatto a tutti, laici e credenti, capace di stimolare la riflessione e di accendere la curiosità per l’immenso patrimonio culturale che la Bibbia rappresenta per l’intera umanità.
L'autore
Gianfranco Ravasi, nato nel 1942 a Merate (Lecco) e ordinato sacerdote nel 1966, è stato per molti anni Prefetto della BibliotecaPinacotecaAmbrosiana di Milano.Nel settembre 2007, dopo essere stato nominato da Benedetto XVI Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e delle Pontificie Commissioni per i Beni Culturali della Chiesa e di Archeologia Sacra, è stato ordinato Arcivescovo Titolare di Villamagna di Proconsolare. A lungo docente di esegesi dell’Antico Testamento nella Facoltà Teologica dell’Italia settentrionale e di ebraico nel Seminario arcivescovile milanese, è membro di numerose accademie e istituzioni culturali italiane e straniere, oltre che autore di diversi volumi.Il 20 novembre 2010 è entrato a far parte del Collegio cardinalizio.Tra le opere pubblicate presso le Edizioni San Paolo segnaliamo la “trilogia” Che cos’è l’uomo? (2011), Chi sei Signore? (2011) e Dove sei, Signore? (2012), come pure il commento ai Salmi (20072) e quello al Qohelet (20085). Per il Gruppo San Paolo ha diretto opere di prestigio come la Bibbia Via, Verità e Vita (2009), i diversi volumi della Nuova Bibbia per la Famiglia (2009) e il Dizionario Temi Teologici della Bibbia (2010).
Le più belle storie della Bibbia amate dai più piccoli. Età di lettura: da 3 anni.
Uno studio documentale in onore del lavoro di Maria Franca Baroni e Luisa Zagni. Il volume nasce come atto di riconoscenza verso due studiose, Maria Franca Baroni e Luisa Zagni, che hanno realizzato una produzione scientifica davvero notevole e hanno lasciato un'eredità preziosa fatta di edizione di documenti: di esemplarità. Soprattutto hanno insegnato come si possa e si debba lavorare in modo discreto e costante per realizzare un qualcosa che si perpetui nel tempo e sia a disposizione di coloro che sono e verranno.
Il volume nasce come atto di riconoscenza verso due studiose, Maria Franca Baroni e Luisa Zagni, che hanno realizzato una produzione scientifica davvero notevole e hanno lasciato un'eredità preziosa fatta di edizione di documenti: di esemplarità. Soprattutto hanno insegnato come si possa e si debba lavorare in modo discreto e costante per realizzare un qualcosa che si perpetui nel tempo e sia a disposizione di coloro che sono e verranno.
Nell’anno che papa Benedetto XVI ha dedicato «ad un’autentica e rinnovata conversione al Signore» per i Gruppi di ascolto della Parola si apre un’occasione favorevole per «confessare la fede nel Signore Risorto… nelle nostre case e presso le nostre famiglie» (Porta Fidei, 3).
Il percorso biblico si lascia così guidare dalle pagine del Vangelo di Marco, che hanno al centro la rivelazione e la scoperta dell’identità di Gesù. Marco non si limita a rivelare a poco a poco il mistero cristiano ma conduce il lettore a scoprire le proprie paure, la propria ignoranza, le proprie resistenze, fino a lasciarsi illuminare dal Vangelo, imparando a seguire Gesù. Si tratta di un vero e proprio itinerario che comprende varie tappe, in cui si mescolano oscurità e luce. Così, la preghiera che potrà sgorgare dal cuore sarà simile a quella del padre del figlio epilettico: «Signore, credo; aiuta la mia incredulità» (Mc 9, 24)
È questa la chiave che apre ad un incontro fecondo nei Gruppi di ascolto: interrogarsi insieme, esortarsi a vicenda, senza dare mai per scontata la comprensione del mistero di Cristo, il quale è sempre più grande di ogni nostra parola e della capacità di comprendere.
Nell'Antico Testamento, la via designa la condotta dell'uomo in cammino verso Dio. Questa accezione permane nel Nuovo Testamento (cf. Mt 22,16) là dove questa via regale è qualificata come stretta (cf. Mt 7,14), sempre da raddrizzare (cf. Mt 3,3). Il Cristo stesso si definisce come la Via (Gv 14,6). Anche negli Atti degli Apostoli la "via" designa la vita cristiana conforme all'evangelo (cf. 9,2; 18,25-26; 19,9.23; 22,4; 24,14). Secondo la lettera agli Ebrei è una "via nuova e vivente" (10,20).Come l'unica casa del Padre ha molti posti (cf. Gv 14,2), così l'unica via cristiana conosce diversi itinerari, aventi ciascuno punti di partenza e tappe differenti, ma un fine comune. La via monastica potrebbe essere paragonata ad un labirinto, un percorso disseminato di ostacoli e possibilità. Come colui che percorre un labirinto deve innanzitutto penetrarvi e percorrerlo fino al centro per poi uscirne, così il monaco che percorre la via monastica deve innanzitutto penetrare fino al centro di se stesso per poi uscire da sé.
Sacerdote e parroco lombardo (1900-1945), conquistò l'affetto e la stima dei parrocchiani per la sua bontà, per il suo impegno, per la sua profonda spiritualità. La sua azione pastorale coprì tutti i campi: dall'oratorio al confessionale, dai ragazzi agli anziani, dagli ammalati ai carcerati.
Don Bessi (1856-1919) si distinse per la fedeltà alla Chiesa, un'intrensa attività di predicazione all'interno e fuori della parrocchia, la preghiera, la direzione spirituale, l'assistenza e l'aiuto ai più poveri.
"Incontro al Signore risorto" è, come di consuetudine per il cardinale Carlo Maria Martini - profondo conoscitore dell'animo umano - , un libro rivolto a credenti e non credenti, dedicato a quanti sono alla ricerca di un orizzonte di senso nella propria esistenza. Da grande biblista in grado però di parlare al cuore e alla testa di tutti gli uomini, Martini di Fronte alle tensioni e alle inquietudini dell'oggi, di cui è stato fino all'ultimo attento e partecipe osservatore, offre ai lettori il solido riferimento della Scrittura, magistralmente interpretata, con uno stile capace di toccare le corde più profonde dell'anima. Forte della consapevolezza che "anche nella notte buia di un uomo ramingo e fuggiasco c'è un'attenzione del cielo per lui", Martini traccia in questo testo un itinerario spirituale che, a partire da figure bibliche di uomini che hanno smarrito i propri riferimenti, non ultima quella di Pietro, che ha tradito ma è ancora meritevole del perdono di Dio, apre alla luce della Morte e Resurrezione.