La capacità di affrontare il conflitto come confronto, gestione di forti contrasti e risoluzione di problemi in maniera efficace è un fattore determinante del successo o del fallimento di un’organizzazione. Il conflitto è motore e propulsore delle relazioni per la sopravvivenza e l’evoluzione dei sistemi organizzativi, un potente strumento di cambiamento organizzativo di cui vanno comprese origini, dinamiche e funzioni per una sua corretta gestione. L’obiettivo di questo lavoro è quello di fornire un contributo allo studio del conflitto nelle scienze organizzative, analizzando e rielaborando la letteratura sul tema relativa a un orizzonte temporale di circa cinquant’anni, al fine di attuare un processo di schematizzazione e giungere a una possibile chiarificazione terminologica e a un approccio del fenomeno per livelli organizzativi. Il tentativo è di dare una “visione schematica” del fenomeno senza avere la pretesa di essere completi ed esaustivi, data la moltitudine dei contributi presenti a riguardo.
"Enhorabuena" è un corso di spagnolo per italofoni che copre i livelli A1, A2 e B1+ del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue e comprende il corso di lingua, la grammatica contrastiva e numerosi esercizi. Il corso riflette e promuove una visione plurale del mondo ispanico, aperta alle diverse varietà linguistiche e culturali, stimolando la coscienza interculturale e la capacità di osservazione. La Parte I si concentra su abilità orali e scritte, produzione e comprensione di testi, apprendimento del lessico e degli aspetti funzionali. Vengono proposti testi e dialoghi in diverse situazioni comunicative, fumetti, articoli di giornale, pubblicità, reportage, programmi di viaggio, lettere, blog, forum di discussione, chat e testi letterari per favorire il coinvolgimento degli studenti in attività individuali e di gruppo. Questo percorso si apre con un'unità introduttiva ed è poi suddiviso in 6 etapas, ciascuna delle quali contiene 3 unità e si conclude con la sezione "Puesta a punto" per il ripasso e il consolidamento dei contenuti trattati. La Parte II, che segue la stessa articolazione, è dedicata alla grammatica e alla riflessione metalinguistica e contrastiva. Il repertorio delle attività è ampio: dagli esercizi di riempimento, sostituzione e completamento di frasi, che si concentrano sugli aspetti formali, a quelli focalizzati sugli aspetti funzionali e sul significato.
Ogni essere umano, se lo equipariamo a un paesaggio, deve la sua forma alla propria neurobiologia e a eventi ambientali. Paradigmi diversi (genetico, neuroscientifico, cognitivo-comportamentale) concorrono a dare forma all'esordio e al decorso dei differenti disturbi psicologici. Data la mole di dati sperimentali accumulatasi con le ricerche, gli autori hanno deciso di mettere in evidenza soltanto le più interessanti e le più accreditate fra le diverse teorie, ricerche e terapie. Ogni capitolo contiene numerosi riferimenti e significative aggiunte che si rifanno ai contenuti previsti nella versione definitiva del DSM-5. Tabelle e figure sono state aggiunte in tutto il libro, allo scopo di illustrare le somiglianze e le differenze tra le categorie diagnostiche previste dalla precedente edizione del manuale, il DSM-4-TR, e quelle che compaiono nel DSM-5. È stato riorganizzato inoltre l'ordine dei capitoli in modo che la presentazione dei disturbi fosse tale da sottolinearne le somiglianze e la base sperimentale. In questa edizione la trattazione dei diversi tipi di terapia è stata inserita in ogni capitolo, affiancata alla descrizione della relativa patologia. I casi clinici sono più ampi e più numerosi, per dare una rappresentazione vivida di ciò che comporta, nella vita reale, il lavoro di psicopatologi e medici. In ogni capitolo sono state inserite delle prove di autovalutazione, con vari tipi di quesiti sui contenuti appena presentati.
L'Opera delinea il percorso dell'Impresa sociale al'interno del quadro giuridico italiano a partire dalla sua introduzione nel 2006
Nel 2012 il legislatore ha introdotto significative modifiche alla legge fallimentare, smentendo così chi aveva ingenuamente ritenuto conclusa la stagione delle riforme dopo gli ultimi interventi del 2009. Tali interventi hanno reso opportuno rimettere mano al "Manuale di diritto fallimentare e delle procedure concorsuali", pubblicato solo nel 2011 e che ha visto coinvolti buona parte degli allievi della scuola barese. Peraltro nel gennaio 2012 è stata emanata per la prima volta nel nostro ordinamento una regolamentazione dell'insolvenza del debitore civile, strutturata sia pure a seguito delle modifiche di fine 2012 in chiave concorsuale. Siffatta novità, unitamente a quella introdotta dal codice antimafia in tema di rapporti tra le misure di prevenzione patrimoniale e il fallimento, induce ad ampliare l'oggetto dell'indagine ai nuovi istituti.
Nel linguaggio comune il termine "azienda" evoca un'organizzazione di uomini e mezzi volta a produrre. Partendo proprio da questa nozione, l'azienda viene intesa, nell'ambito del presente volume, come un "centro per la produzione sistematica e organizzata di beni e servizi". Sempre nel linguaggio corrente, poi, all'azienda viene comunemente associata l'idea di profitto, di tornaconto personale, di non meglio precisate finalità economiche implicitamente contrapposte a finalità di ordine superiore. Questa posizione non è condivisibile perché si fonda su un'evidente confusione tra la parte e il tutto. L'azienda non ha suoi fini. I fini sono dei soggetti che la promuovono e che di tempo in tempo ne orientano l'attività. Essa pone solo un vincolo: che i costi originati dalla produzione siano sistematicamente coperti da un sufficiente flusso di risorse e che gli impegni assunti verso finanziatori, fornitori e dipendenti siano puntualmente assolti. Ne deriva che l'azienda può essere costruita secondo differenti modelli che riflettono i diversi fini delle persone ma anche le diverse soluzioni date ai problemi del finanziamento, dell'assunzione del rischio, del potere di gestione e così via. Il volume è dunque rivolto agli studenti della Facoltà di Economia, ai quali vuole offrire una guida per inoltrarsi, con sicurezza e con un buon bagaglio di "principi", nel variegato universo aziendale, che costituisce una parte rilevante dei loro studi.
Lo schema di questo volume, ormai giunto alla sesta edizione, è basato sull'analisi della legge civile in materia di bilancio e dei principi contabili nazionali, in qualità di regole interpretative e integrative delle norme del Codice Civile. Dopo i primi due capitoli, dedicati al ruolo e ai postulati del bilancio ed agli schemi formali dei prospetti previsti dalla legge, si descrivono e analizzano le classi di voci dello stato patrimoniale, discusse nelle loro problematiche di classificazione, valutazione ed esposizione in bilancio; segue quindi l'esame delle problematiche valutative e di collocazione in bilancio delle voci scaturenti dai giudizi di fine periodo. Infine vengono prese in esame le regole IASB (International Accounting Standards Board), in quanto tali principi contabili internazionali sono ormai adottati dalle aziende italiane. Rispetto alla precedente, questa edizione si caratterizza per l'aggiornamento riferito alle modifiche introdotte negli ultimi tre anni ai principi dello IASB, alle regole del Codice civile (specie con il Decreto Legislativo n. 39/2010) e ai documenti dell'Organismo italiano di contabilità (con il nuovo OIC 6). I riferimenti normativi sono aggiornati al gennaio 2013.
Il lavoro si propone di analizzare il ruolo che la corporate governance assume nell'impresa moderna. Il tema in oggetto è infatti al centro dell'interesse della comunità scientifica e professionale e delle varie legislazioni nazionali ed internazionali a motivo non solo del rapporto esistente tra le regole che disciplinano ed orientano le condotte delle imprese ed i processi di creazione di valore, ma anche del carattere di attualità e di interesse che esso riveste alla luce delle recenti crisi che hanno investito numerose grandi imprese sia in Italia che all'estero. Il volume si inserisce nell'ambito degli studi di economia e gestione delle imprese, essendo caratteristico di tale disciplina sia l'approccio all'analisi delle varie tematiche, sia il background metodologico e conoscitivo degli autori. Partendo dal considerare l'impresa quale istituzione economica la cui capacità di sopravvivenza è legata, da un lato all'azione di governo e, dall'altro, alle pressioni ed alle attese che provengono dai molteplici interlocutori, il libro si propone di fornire al lettore alcuni spunti di riflessione ed un inquadramento metodologico che consente di qualificare il concetto di corporate governance dell'impresa e di inquadrare i suoi molteplici aspetti e riflessi in termini di capacità di creazione di valore condiviso non solo dagli shareholder, bensì da tutti gli stakeholder.