Con che cosa si indovina in questo libro, con la rima o con l'indovinello?
Sono Rime indovinelli: con tutti e due!
L'indovinello intero parla alla mente, con la mente si ragiona e si indovina (se si indovina...).
L'ultimo verso parla all'orecchio: si dice la rima che viene in orecchio, e si indovina. Bisogna leggere a voce alta, meglio in molti, indovinare, e poi tornare indietro per vedere se è giusto.
E per godersi la poesia.
Età consigliata: dai 7 ai 99 anni.
"Non temere, perché io ti ho riscattato, ti ho chiamato per nome: tu mi appartieni"
(Isaia 43,1)
Hanno scritto in questo numero:
A. Anzani / M.C. Bartolomei / G. Benzoni / Gv Benzoni / G. Bizzi
F. Castelli / U. G.G. Derungs / I. De Sandre / M. Doni
G. Goisis / G. Leonardi / A. Margarino / L. Mazzinghi / D. Righi / A. Vitiello
Il sussidio è costituito da un opuscolo di 104 pagine a colori + materiale multimediale disponibile sul sito www.edbscuoladigitale.it (disponibile a richiesta su DVD). Un valido testo di approfondimento (scritto con la collaborazione e la supervisione del biblista padre Alfio Filippi) che, insieme alle gallerie, ai video, alle schede interattive multimediali offre una panoramica efficace del Libro sacro della tradizione ebraico-cristiana, fonte di riferimento e di ispirazione per gran parte del patrimonio storico, letterario, artistico, musicale dell'Occidente.
Nel vicino oriente il VII secolo è un tempo di radicali mutamenti. Si apre con una lunga guerra che oppone la Persia a Bisanzio per il controllo delle terre che si estendono dal Mediterraneo all'altipiano iranico, fino ai confini della Cina, e si chiude con l'affermarsi del califfato omayyade che pone fine al regno sasanide e respinge i bizantini entro i confini dell'Asia Minore. In questo contesto di profondi rivolgimenti la chiesa siro-orientale, separata da quella d'occidente, si trova a dover ripensare la propria posizione. Minacciata nella compattezza delle sue comunità dalla vivace propaganda di chiese rivali, deve affrontare anche i problemi posti dalla nuova dominazione arabo-islamica. Deve ripensare i sedimentati benché precari rapporti con il potere - un potere sempre «pagano» -, e questo riattiva al suo interno sensibilità e tradizioni pastorali, teologiche e spirituali diverse e contrapposte. I saggi qui raccolti esplorano queste tensioni facendo perno su quell'ala del monachesimo siro-orientale, che proponeva alla comunità cristiana la mera testimonianza dell'eschaton e della carità. La figura più rappresentativa è Isacco di Ninive, vescovo e solitario, nato negli ultimi anni della stagione sasanide e attivo soprattutto nei primi decenni dell'affermazione del potere omayyade, nel periodo di massima fioritura della testimonianza e scrittura mistica in area siriaca. Una testimonianza e scrittura che manterranno una forte rilevanza nei secoli successivi e fino a oggi, grazie alle numerose traduzioni che ne hanno resi disponibili i testi sia nell'oriente sia nell'occidente cristiano.
Con questo saggio sulla Vergine Maria grunge a significativo traguardo la serie dei <<Percorsi>, comprendenti: Il dono trinitario,Il Dio che attrae l'uomo, In principio era il bene. Non sorprende che questi "Percorsi" siano orientati a Maia: è, infatti, da Lei che germina e sboccia il mistero di Cristo, come il frutto che matura sullo Stelo. Leggendo, anzi "percorrendo",le pagine di questo volume, siamo introdotti e accompagnati - quasi iniziati - alla conoscenza di questo Mistero, ma non senza svariate digressioni, che alla fine concludono e tomano a unificarsi nel Principio, vincendo quella che poteva apparire una fuorvianza o uno smarrimento.
Come eseguire a mente un'operazione che sembra impossibile? Come stupire gli amici con magici giochi di carte? C'è un segreto per risolvere velocemente un Sudoku? E per leggere il pensiero? Occorre fare i conti con la matematica! La matematica è quella cosa, dice Eastaway, che «spesso ci fa sentire stupidi e anche un po' arrabbiati», ma grazie a questo libro, che ne mette in mostra l'aspetto giocoso, diventerà semplice e divertente, persino sorprendente: riusciremo così a trasformare la nostra frustrazione e il nostro senso di inadeguatezza in coraggio intellettuale e voglia di metterci alla prova. Eastaway lancia una sfida a tutti coloro che non si sentono portati per la matematica, una sfida che davvero vale la pena di raccogliere, per scoprire quanto interessante, creativo e stimolante può essere il mondo dei numeri e della logica.
Parte integrante del Regno di Sicilia durante l'età normanna e sveva, il Regno di Napoli nasce come entità statale nel 1282 con Carlo i d'Angiò. Napoli diventa così capitale, finendo per incarnare da sola gli splendori e le miserie dell'intero Reame, fino alla sua caduta per mano di Garibaldi e dell'esercito sabaudo nel 1861. Questo libro cerca di fare luce su alcuni nodi fondamentali della storia di Napoli, ponendosi diversi interrogativi. È mai esistita, nonostante le tante dominazioni straniere, una nazione napoletana? La Repubblica partenopea ne rappresentò davvero la massima espressione civica e liberale o fu solo un movimento elitario e avulso dalla realtà sociale? Ferdinando iv di Borbone fu veramente un pessimo re? Un viaggio alla scoperta delle luci e delle ombre di Napoli: la cultura, l'arte, l'Illuminismo, le scoperte archeologiche; ma anche il collasso urbanistico e demografico, le sopravvivenze feudali, il brigantaggio, e la criminalità mafiosa.
Mussolini mutò profondamente il volto di Roma, perché nella sua visione la città doveva trasformarsi nel centro politico e nel simbolo per eccellenza del potere imperiale. Vennero quindi ridisegnati gli assetti urbanistici della capitale e pianificata la sua monumentalizzazione in senso fascista: le tracce dell'antichità furono isolate, intere aree del centro storico vennero demolite e furono celebrati, attraverso la pietra, fasti e conquiste del regime. Attorno a lui si radunarono così uomini di cultura, archeologi e architetti e prese corpo un rinnovato e multiforme spazio pubblico in cui l'intento celebrativo ricopriva un ruolo talmente dominante che, ancora a settant'anni di distanza, Roma reca indelebili segni di quella che era.
Il Corso Annuale di Formazione per i Nuovi Vescovi 2018-2019, organizzato dalla Congregazione per i Vescovi con la partecipazione della Congregazione per le Chiese Orientali, ha avuto come orizzonte tematico di guida alla riflessione sul ministero episcopale quello della Sinodalità, particolarmente promosso dal Santo Padre nell’esercizio del suo magistero petrino. Una vera presa di coscienza della sinodalità come “dimensione costitutiva della Chiesa” non serve solo ad illustrare un contenuto ecclesiologico essenziale ma esprime profeticamente, nell’ottica di Lumen gentium, la vocazione di segno/sacra mento di unità che costituisce la missione “specifica” della comunità cristiana, Pastori e fedeli insieme, nei confronti dell’umanità intera. La raccolta qui proposta, delle Relazioni, Forum e Omelie di quei giorni, viene offerta con l’auspicio che possa aiutare, i Presuli che erano presenti e quanti le leggono per la prima volta, a favorire la coltivazione di quello spirito di ascolto, discernimento e proposta, proprio di una Chiesa in un continuo cammino di riforma
“Ci sono corrotti ovunque si guardi, la situazione è disperata.” L’ultimo post di Daphne Caruana Galizia su Running Commentary si chiude così, alle 14.35 del 16 ottobre 2017. Pochi minuti dopo la Peugeot 108 su cui Daphne si sta allontanando da casa salta in aria, e quella frase diventa un testamento involontario consegnato ai lettori del suo blog. Daphne ha pagato con la vita trent’anni di giornalismo investigativo in cui ha denunciato i lati più oscuri di Malta, dalla corruzione dei suoi politici al narcotraffico al riciclaggio di denaro sporco, dall’influenza del regime azero sulla politica locale al ruolo di Malta nello scandalo dei Panama Papers al sistema della vendita della cittadinanza maltese che vale il 2,5% del PIL dell’isola. “Quando un giornalista viene ucciso ne soffre tutta la società,” ha scritto Margaret Atwood. E questo è tanto più vero se accade nel silenzio assordante della giustizia. Fino a quando anche un solo giornalista perderà la vita per aver raccontato la verità, le ultime parole di Daphne rimarranno un monito doloroso tra i fiori negati del suo memoriale.
In un periodo storico come il nostro, in cui le affermazioni della riflessione cristiana vengono delegittimate da correnti figlie dell’illuminismo e del soggettivismo, mentre la società si distacca dalla dimensione religiosa della vita, la riflessione rosminiana diviene attuale, soprattutto in servizio di una Chiesa che si trova ad affrontare, oggi più che mai, una sfida decisiva. L’educazione del clero secolare, già carente ai tempi di Rosmini, rischia oggi di favorire anche nei fedeli ignoranza o deviazione del fervore religioso. Un pensiero debole e indebolito rischia di penetrare anche nell’ambito educativo di matrice cristiana. Per questa ragione la proposta rosminiana si configura come una risposta puntuale al problema formativo, costituita da una profonda maturazione spirituale e da una valida riflessione intellettuale.
"La linea d'ombra" indaga gli "oscuri" decenni che intercorrono fra il ritorno della corte pontificia a Roma dopo il periodo avignonese (1378) e la conclusione dello scisma, con il definitivo ingresso in città di Martino V Colonna (1420). Sempre percepito come "di transizione" fra Medioevo e Rinascimento, questo periodo turbolento e insicuro è però anche quello in cui la città di Roma ricostruisce il proprio ruolo e gli strumenti visivi e letterari che lo esplicitano e lo visualizzano, di volta in volta ritratta quale cumulo di rovine abitate da banditi e bestie selvagge, o come luogo di impareggiabile fascino e conservazione di memoria. Il volume include studi in più di un campo "tecnico": la scultura e i monumenti funerari, la pittura e i nomi degli artisti, la precoce attività nei monasteri, la città già meta di viaggio e di esplorazione dell'Antico per i grandi artisti del primo Rinascimento.