La Misa es una cita indispensable en la vida del cristiano. Pero es también un misterio, al que podemos aproximarnos cada día más. ¿Cómo entender mejor lo que allí sucede? ¿Cómo participar con más fruto? Son preguntas que debería formularse a menudo todo cristiano, encaminadas a descubrir en la belleza de la liturgia tantos matices que hablan de adorar, agradecer, pedir o desagraviar. En este libro, el autor ofrece abundantes pistas para obtener un mayor fruto de este Sacramento, evitando los peligros de la rutina y el sentimentalismo. Explica también el significado de cada gesto, de los colores litúrgicos y de los ornamentos, de las lecturas y la plegaria eucarística, de la comunión y de la presencia de Santa María. Ricardo Sada, sacerdote mexicano de la Prelatura del Opus Dei, es ingeniero informático y doctor en Teología. Ordenado en 1981 y con una larga experiencia como predicador y director espiritual, es autor de varios libros (entre ellos, Consejos para la oración mental, en esta misma colección) y conocido por su página www.medita.cc, que publica diariamente meditaciones en audio.
La pregunta que en los Hechos de los Apóstoles Felipe hace al etíope funcionario de Candace cuando intentaba leer al profeta Isaías -"¿Entiendes lo que estás leyendo?" (Hch 8,30)- también vale para la liturgia: "¿Entiendes lo que estás celebrando?". La respuesta es la misma del etíope: "¿Y cómo puedo entender, si nadie me guía?" (Hch 8,31). La mistagogía es el método y el instrumento que la Iglesia antigua nos ha legado para guiar hacia el misterio, para hacer que los creyentes vivan de lo que celebran. Lo que la lectio divina es para las Escrituras, es la mistagogía para la liturgia, aunque así como en las últimas décadas los creyentes han crecido grandemente en el conocimiento de la Biblia, que se ha convertido en verdadero alimento de su vida espiritual, no ha ocurrido lo mismo con la liturgia. Por esta razón, Boselli, a través de diversos artículos, propone una lectura mistagógica de algunas partes de la celebración eucarística y al mismo tiempo actualiza el sentido de la liturgia como modo de ser Iglesia y como manantial de ética social y evangelizadora. Goffredo Boselli es monje del Monasterio de Bose (Italia). Es doctor en teología por el Instituto Católico de París y Máster en Historia de las religiones y antropología religiosa por la Universidad de la Sorbona París IV. Desde el año 2000 es responsable de la liturgia del monasterio de Bose. Es miembro del Comité científico de las Conferencias Internacionales Litúrgicas de Bose, del que es comisario. Desde 2003 colabora con la Comisión Episcopal de Liturgia de la Conferencia Episcopal Italiana de la que es consultor.
Adelaide fa l'antiquaria, ha un marito più giovane di lei con cui è in crisi, una madre complice e saggia nonostante un principio di arteriosclerosi, e quattro amiche vere, che come lei stanno attraversando la crisi dei cinquant'anni. Crisi? In realtà si direbbe che non si siano mai divertite tanto. Nei loro incontri (quasi sempre in un ristorante cinese) si scambiano le più inconfessabili confidenze sessuali, e al lettore è concesso di origliare e apprendere così, nei più imbarazzanti dettagli, le avventure e le sventure erotiche di Adelaide, Benedetta, Tonia, Rosaria e Martina. Cinque donne diversissime tra loro ma accomunate da due cose: una visione ormai disincantata della vita e, al tempo stesso, una gran voglia di viverla a pieno. Anche a dispetto dell'età che avanza. Si ride molto, alle loro spalle e a quelle dei loro partner, talmente goffi da suscitare tenerezza. Ma tra un sorriso e una risata capita anche di riflettere sull'eterna conflittualità dei rapporti tra i sessi e sull'inossidabile valore dell'amicizia. Un'avvertenza: astenersi puritani e persone sensibili. Tenere lontano dalla portata dei bambini.
Oncologo di fama internazionale, Umberto Veronesi si è sempre impegnato, oltre che nella cura, anche nella prevenzione dei tumori, promuovendo stili di vita più sani: fare attività fisica, evitare di fumare, mangiare bene e poco ogni giorno. Una dieta corretta ed equilibrata, infatti, unita ad abitudini salutari, è spesso in grado di scongiurare l'insorgere di gravi patologie. Ma se i dati della ricerca scientifica confermano sempre di più lo stretto legame fra cibo e salute - come ricorda Veronesi -, purtroppo nella nostra società il problema della sovralimentazione viene spesso sottovalutato, o affrontato solo da un punto di vista estetico, dimenticando che l'eccesso di calorie introdotte nell'organismo attraverso il cibo è responsabile di disfunzioni cardiocircolatorie, diabete, cancro e può essere anche causa di mortalità precoce. Per garantirci una sana longevità occorre però ripensare il modo in cui ci nutriamo: è necessario basare l'alimentazione su una dieta adeguatamente variata, che moderi i grassi e non dimentichi mai frutta e verdura; optare non solo per l'eliminazione del consumo di carne ma anche per la progressiva riduzione delle porzioni e delle calorie; scegliere di mantenere il giusto peso corporeo, in un rapporto intelligente benessere, attività fisica e psiche. In questo libro, Veronesi definisce le linee guida di un'alimentazione sana, proponendo anche un suo personale piano di dimagrimento.
Il libro è una catechesi sui mosaici della rampa e della cripta della chiesa di san Pio a san Giovanni Rotondo.
La prima parte riguarda le immagini dei mosaici nella discesa che porta alla cripta dove è custodito il corpo di padre Pio. Il percorso verso la cripta è ideato come un cammino spirituale che aiuta a prendere atto che la vita che viviamo non è semplicemente quella trasmessaci dai genitori, che finisce nella tomba, ma la vita che Dio vuole concedere all’uomo e che noi riceviamo nel battesimo, affinché la sviluppiamo e la maturiamo in pienezza assorbendo nell’immortalità anche la vita naturale. Tale cammino non è un intimismo soggettivistico tra il fedele e un suo presunto Dio, ma si compie all’interno della memoria della tradizione della Chiesa. Perciò è accompagnato dalla comunione dei due santi particolarmente significativi per questo luogo: Francesco e padre Pio. Scene della loro vita, messe “a contrappunto”, aiutano a cogliere i tratti di questa vita nuova.
La seconda parte riguarda i mosaici della cripta. La storia dell’umanità viene raggiunta dall’amore di Dio con l’incarnazione del Verbo. Cristo, da un lato, assume la storia dell’umanità, dall’altro si lascia plasmare da essa. Così la nostra storia comincia a trasfigurarsi nella storia della salvezza. Attraverso la pasqua, Cristo ritorna alla gloria del Padre come la vita senza tramonto, coinvolgendo anche noi nel suo passaggio. La cripta che accoglie il corpo di san Pio è uno spazio della luce di Cristo, luce della santità e della fedeltà perenne di Dio, che vorrebbe richiamare alla memoria di ogni battezzato la sua vera patria: il cielo. A partire dalla tomba vuota e dal soffio che Cristo trasmette agli apostoli, le immagini della cripta, accompagnate da brevi commenti teologico-spirituali e citazioni patristiche e liturgiche, ci introducono a contemplare il mistero della nostra vita in Cristo.
«La Iglesia somos nosotros en Cristo», --cita literal de una conferencia del entonces cardenal Karol Wojtyla--, ofrece una reflexión crítica y sistemática sobre la Iglesia, el pueblo de los fieles cristianos, realidad visible y tangible para el hombre de nuestro tiempo que, al encontrarse con ella, se puede dirigir a Jesús como alguien presente y volver a pronunciar, como propias y con toda verdad, las palabras del apóstol: «Señor mío y Dios mío» (Jn 20,28).
Esta expresión, además, identifica el núcleo de la eclesiología que surge del Concilio Vaticano II, objeto principal de estudio del presente libro. Como indica el cardenal Angelo Scola en la presentación, el autor «no renuncia a una eclesiología sistemática --aunque, como él mismo dice, no ha buscado proponer el tratado clásico de eclesiología, sino más bien ilustrar algunos aspectos significativos-- y, sin embargo, la enraíza con decisión en lo antropológico y en lo sacramental. Retomando el estilo de una teología en primera persona, ofrece una lectura de algunos aspectos importantes del evento conciliar y de sus documentos en clave antropológica, superando así el riesgo de una reflexión sistemática caída del cielo y reducida a una pura presentación teológica de articuladas fórmulas doctrinales».
Come il benessere ha impedito all'Occidente di vedere dieci anni fa l'arrivo di una profonda crisi finanziaria, così oggi sembra che un lungo periodo di pace abbia cancellato la memoria delle tragedie del Novecento e i sacrifici per la democrazia. In queste pagine Federico Fubini e Ivan Krastev riflettono sul grande rischio che corre quell'impero diviso che è oggi l'Unione europea: spaccato fra ricchi e poveri, fra sicuri e insicuri, orientali e occidentali, meridionali e nordici. A trent'anni dalla caduta del Muro di Berlino, che archiviava il socialismo reale, una nuova guerra fredda sembra spaccare il Continente, tra centro e periferia, esacerbata dal risentimento sovranista. Una frattura che emerge in queste pagine attraverso una disamina impietosa di una larga schiera politica e intellettuale che ha sottovalutato i problemi dell'adozione di un unico modello vincente, quello tedesco e dell'Europa di maggior successo, da parte delle regioni più arretrate. Il nazionalismo si nutre anche di complessi d'inferiorità e voglia di rivincita. La posta in gioco, ora più che mai, sono la tolleranza, la tenuta della democrazia e delle libertà economiche che avrebbero dovuto garantire il progresso per tutti in questo secolo. Krastev e Fubini presentano un bilancio della nostra storia contemporanea, che diventa riflessione sui tempi che ci attendono nell'età dei populismi.