L'Arcisodalizio della Curia Romana con il presente volume ha inteso colmare una lacuna della dottrina canonistica, essendo pochi i manuali che trattano questo tema. Il volume, nella sua prima parte, tende a dare uno sguardo organico alla materia a partire dagli sviluppi storici, per continuare con il rapporot fra norme morali e deontologia, fra deontologia e norme processuali, e su deontologia come problema disciplinare. Nella seconda parte si esaminano i princi deontologici in relazione ai protagonisti del processo canonico: i giudici, il Promotore di Giustizia e il Difensore del vincolo, i periti, gli ausiliari dei giudici e gli avvocati. Il volume si conclude con un saggio di diritto comparato, italiano e canonico.
Si può parlare di giustizia oggi in Italia senza lasciarsi invischiare nella polemica? Si può "raccontare" il faticoso mestiere del magistrato senza difese d'ufficio ma smentendo, numeri alla mano, la vulgata che vuole farne un burocrate inefficiente o un potente intoccabile? E si può provare a capire le ragioni dello "stato d'insolvenza" della giustizia (con i suoi 9 milioni di processi pendenti) e a proporre soluzioni, forse imperfette, ma pragmatiche e non ideologiche? È ciò che questo libro cerca di fare. Prefazione di Ernesto Lupo.
Con le più recenti pronunce della Corte costituzionale e i principali nuovi provvedimenti di cui si è tenuto conto:
D.P.C.M. 5 apr. 2011: Misure di protezione temporanea per i cittadini nordafricani.
Atti del Convegno di Studio tenutosi nel XX anniversario della promulgazione del Codice dei Canoni delle Chiese Orientali, Sala S. Pio X, Roma, 8-9 ottobre 2010.
Il titolo di questo libro è stato preso da Genesi 18,19: «Infatti io l’ho scelto, perché egli obblighi i suoi figli e la sua famiglia dopo di lui ad osservare la via del Signore e ad agire con giustizia e diritto, perché il Signore realizzi per Abramo quanto gli ha promesso». Sono le parole del Signore, che incontra Abramo alle Querce di Mamre, rivelando così la sua vocazione. Il patriarca è stato chiamato ad insegnare al Popolo di Dio la via del Signore e ad aiutare il Popolo nel suo agire con giustizia e diritto.
Questa immagine sembra riflettere anche quanto ha compiuto il Prof. Don Sabino Ardito, SDB, nella sua quasi trentennale attività come Professore e Decano per la Facoltà di Diritto Canonico dell’Università Pontificia Salesiana, oltre a quanto ha fatto attraverso vari uffici per l’Università, per la Congregazione Salesiana e per la Chiesa locale e universale. Il suo emeritato è un’occasione per noi – suoi studenti, suoi amici, suoi colleghi – per esprimere con il cuore il nostro apprezzamento e ringraziamento per tutto quello che ha fatto.
Il manuale, facendo tesoro dell'impostazione completamente rivisitata nella precedente edizione a seguito della riforma di Lisbona (1° dicembre 2009), tiene conto delle più recenti novità normative. Tra queste si segnalano: il regolamento (UE) del 16 febbraio 2011, n. 182/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, che stabilisce le regole e principi relativi alle modalità di controllo da parte degli Stati membri dell'esercizio delle competenze di esecuzione della Commissione e che abroga la decisione n.1999/468/CE; il regolamento (UE) del 16 febbraio 2011, n. 211/2011, che stabilisce le procedure e le condizioni relative all'iniziativa dei cittadini europei di rivolgersi alla Commissione europea per invitarla a presentare una proposta di un atto legislativo dell'Unione; la versione del regolamento interno del Parlamento europeo aggiornata a marzo 2011; la ratifica dell'Italia (L. 14 gennaio 2011, n. 2) del protocollo che modifica il protocollo sulle disposizioni transitorie, adottato a Bruxelles il 23 giugno 2010. Ulteriori integrazioni e aggiornamenti riguardano le politiche dell'Unione. Hanno inciso in particolare sul settore della politica economica e monetaria, le conclusioni del Consiglio europeo del 24-25 marzo 2011 concernenti misure intese a rispondere alla crisi, preservare la stabilità finanziaria e a porre le basi di una crescita intelligente e sostenibile, all'insegna dell'inclusione sociale e di maggiore occupazione nei Paesi membri.