Dopo la ricostruzione della storia degli eventi dalle origini a oggi (nel primo volume) e l'indagine sui messaggi e i segreti che hanno accompagnato i quarant'anni di apparizioni (nel secondo volume), questo terzo testo dedicato al "caso Medjugorje- completa la ricognizione che Saverio Gaeta fa sulla vicenda della Regina della Pace. L'esperto studioso delle rivelazioni mariane qui analizza tutte le iniziative medico-scientifiche che, negli anni, sono state attuate per verificare le condizioni fisiche e psicologiche (e di conseguenza la credibilità) dei veggenti durante le apparizioni. Ricostruisce inoltre accuratamente la dialettica tra accettazione e negazione dei fenomeni da parte del Magistero della Chiesa: a partire dalle polemiche tra frati francescani e la diocesi di Mostar, fino a una rilettura e interpretazione della sorprendente "Relazione finale-, scaturita dal lavoro della Commissione vaticana, guidata dal cardinale Camillo Ruini, incaricata di fare luce sui fenomeni delle apparizioni. Con il suo stile, giornalistico ma ben consapevole delle questioni ecclesiastiche, politiche e scientifiche in gioco, l'Autore offre, in questa trilogia, una rilettura di quarant'anni di polemiche, accoglienze, rifiuti, dibattiti sull'evento di Medjugorje, offrendo come sempre una pista originale per la comprensione di uno dei fenomeni insieme più partecipati e più sconcertanti di tutta la tradizione mariana.
Come gettare un ponte tra generazioni e trovare il modo migliore per educare i più giovani all'affettività? In queste pagine, tutte al femminile, Arianna Prevedello presenta attraverso film classici e moderni un percorso di educazione affettiva pensato per le ragazze. Un libro fatto di suggestioni e suggerimenti, spunti di riflessione e tanta complicità madre-figlia. Come rispondere alla domanda: Lo amo? Ma guardando Tutti insieme appassionatamente! L'amore idealizzato o l'amore reale? Con Sabrina e l'indimenticabile Audrey Hepburn; come evitarsi amare sorprese? Lo insegna Cenerentola a Parigi!
Oggi, a causa della globalizzazione, esaltata dall'ideologia neoliberista, e in seguito alla pandemia del Covid-19, stiamo assistendo al moltiplicarsi dei muri di separazione, al diffondersi dei sovranismi nazionalisti, all'esplosione del razzismo come logica "normale- di disprezzo e di esclusione degli altri. Di fronte a queste tendenze qual è la nostra risposta, come cristiani e cattolici che vivono in Italia e in Occidente, davanti ai nuovi crocifissi della storia che bussano - in maniera ritenuta irregolare - alle porte dei nostri Paesi? Quale sfida portano questi eventi alla nostra cattolicità dal punto di vista religioso, spirituale, etico e politico? Come sconfiggere insieme il cancro del razzismo e del tribalismo per dare vita a una democrazia postrazziale e post-etnica? A tutte queste domande vuole rispondere il presente volume, concepito come una lettera aperta ai Vescovi dell'Italia e dell'Africa. Un forte appello a costruire una società corale, democratica, fraterna e sororale, che impone ai cattolici di contribuire alla creazione di spazi di incontro per dare corso a un nuovo agire politico che promuova il ritorno all'umanità, alla dignità, alla giustizia, alla pace. Prefazione Andrea Riccardi.
La storia ci insegna che l'uomo presenta in modo perseverativo, nonostante il progresso, alcuni modi di essere e di pensare e che la società in cui è inserito fatica ad assumere comportamenti a tutela della persona e dell'ambiente. Le pestilenze nella loro tragica manifestazione si sono rivelate fin da subito altamente contagiose e devastanti. Allora, come oggi, non sono mancate le raccomandazioni da parte di medici, di illustri studiosi e le disposizioni dei governanti per frenare il contagio (isolamento, quarantena, arresto, sequestro, serramento, serraglio di un sestiere). Ma la responsabilità, nella gestione pubblica, è un problema di tutti, non solo di chi ci governa. Passando dalla peste del Trecento a quella del Seicento, alle accuse montate ad hoc, l'autore si concentra sull'economia psichica e sull'equilibrio tra parte razionale e irrazionale, mettendo in evidenza quanto sia specifico della natura umana il creare fantasmi persecutori e capri espiatori, a dispetto della realtà e del progresso scientifico, per poi esplodere nella reazione sociale e politica. La salute è un bene personale e sociale che va tutelato con l'apporto di tutti. L'educazione e la cultura dei valori può essere un mezzo efficace per arginare gli aspetti più inquietanti ed egoistici del sistema relazionale, tra genitori e figli, tra colleghi e cittadini, tra noi e l'altro diverso da noi.
Spinto dal soffio dello Spirito, Salvatore Zuppardo si immerge senza esitazioni nelle meraviglie di Dio. Intuisce la ricchezza della vita come totale felicità. Giovane poeta, trascorre il suo tempo sperimentando una Resurrezione presente, interiore, eterna. Secondo lui, ogni uomo, in ogni condizione, conserva, nel suo lieve camminare e strada facendo, la luce di questa sacralità.
Il 30 novembre 1998, all’età di 24 anni, Salvatore è andato all’abbraccio con Dio. A 18 anni, dopo aver conosciuto la Comunità delle Beatitudini, è nato in lui il desiderio di viaggiare in Francia alla volta di Lisieux. In seguito a questa esperienza si è innamorato di Santa Teresa di Gesù Bambino e ha poi approfondito la conoscenza di San Luigi Maria Grignion de Montfort. L’incontro con frère Efraïm, fondatore della Comunità delle Beatitudini, lo ha spinto a entrare nella Casa comunitaria di Pettineo (Messina) e in seguito a dare inizio, con alcuni altri amici, a una Comunità delle Beatitudini nella sua città natale.
«Ho amato questa rilettura dantesca che fa salva la carne - che personalmente ritengo una formidabile macchina di preghiera - anche nel più alto dei cieli e la avvalla come strumento di elevazione in vita. Non è la carne ma il peccato che ci affonda. La lingua stessa di Dante è fortemente terrena, quasi fisicamente masticabile, anche quando esprime concetti elevati. La metrica fa il resto, con la capacità antica del verso e della rima di trasfigurare il mondo e di fissarne l'immagine nella memoria. Anche l'amore per il Divino, l'indicibile e l'incorporeo, passa attraverso un essere umano in carne e ossa, Beatrice, una donna, cioè il simbolo stesso dell'alterità e dell'inconoscibile per l'altro sesso. Allo stesso modo, le porte della Grande Luce sono aperte da Maria, il ventre che ha concepito. In un monastero femminile milanese ho visto un affresco di epoca giottesca dove a porgere la mela non è Eva ma Adamo. Il Medioevo di Dante era assai meno sessuofobo di quanto si creda. Non posso dunque che ringraziare don Pretto per avermi restituito il Paradiso, inteso non solo come luogo "altro- nella geografia dantesca dell'Oltremondo, ma come frutto finale del sofferto cammino interiore iniziato nella "selva oscura-». (Dalla Prefazione di Paolo Rumiz). Postfazione Claudio Gugerotti.
La comunità delle monache agostiniane di Rossano Calabro ha elaborato un percorso formativo "da donne a donne". «Artigiane di futuro» vuole richiamare il lavoro delicato e tenace dell'artigiano, che con gesti carichi di sapienza sa modellare, proprio come sanno fare le donne, le sue opere; Anche oggi la donna è chiamata ad essere artigiana di futuro, con gesti e azioni che veicolino vita, speranza, riconciliazione.
Il Signore Gesù ha rivelato alla sua serva Luisa Piccarreta il meraviglioso valore del vivere nel Volere Divino. "Hai visto che cos'è vivere nel mio Volere? È scomparire, è entrare nell'ambito dell'eternità, è penetrare nell'onnipotenza dell'Eterno, nella mente increata; è prendere parte a tutto, per quanto a creatura è possibile, e a ciascun atto divino".
Vivere nella Volontà Divina è imitare l'operato eterno di Dio nelle nostre preghiere e opere, azione che conferisce loro una qualità eterna, per cui le preghiere e le opere buone a favore degli altri esercitano un forte influsso su tutte le anime del passato, del presente e del futuro contemporaneamente. Il pregare per gli altri assume così un valore e ottiene un beneficio che va oltre lo spazio e il tempo. Meraviglie della misericordia divina!
Come non lasciarsi conquistare dalla grandezza di questo dono che ci permette di fare del bene a tante anime?
Oltre alle rivelazioni di Gesù a Luisa Piccarreta, questo libro ci presenta l'esperienza di altri mistici contemporanei all'apostola del Divin Volere che, come lei, avevano una particolare sensibilità verso le anime in Purgatorio: Beata Maria della Passione, Beata Edvige Carboni, Suor Josefa Menendez, Venerabile Lucia Mangano, Beata Alexandrina Maria da Costa, Suor Erminia Brunetti, Beata Maria Bolognesi, Fra Modestino, Teresa Musco.
In appendice del libro, alcune delle più belle preghiere a favore delle anime in Purgatorio.
Indice del libro
Parte introduttiva: Il Purgatorio
- Una realtà escatologica dimenticata
- La Chiesa a proposito dei "Novissimi"
- L'anima e il giudizio finale
- Il fuoco divino che purifica il peccato
- Giustizia e misericordia divina
- Dove si trova il Purgatorio?
- L'aiuto prezioso che possiamo dare ai defunti
Luisa Piccarreta
- Il miracolo ottenuto per intercessione di Luisa
- La spiritualità di Luisa Piccarreta
Luisa Piccarreta, devota delle anime purganti
Mistici devoti alle anime purganti nell'epoca di Luisa Piccarreta
- Beata Maria della Passione
- Beata Edvige Carboni
- Suor Josefa Menendez
- Venerabile Lucia Mangano
- Beata Alexandrina Maria da Costa
- Suor Erminia Brunetti
- Beata Maria Bolognesi
- Fra Modestino
- Teresa Musco
Conclusione
Alcune preghiere in favore delle anime del Purgatorio
Cronologia essenziale della vita di Luisa Piccarreta
Bibliografia
CAMBIERÀ PASSO IL MONDO DELL’ISTRUZIONE?
DANTE, POETA DEL DESIDERIO
COME FARE STORIA NEL TEMPO DELLA POST-VERITÀ?
LA PREGHIERA DI IGNAZIO DI LOYOLA
500 ANNI FA: L’EUROPA MODERNA
IL TURKMENISTAN
«FRATELLI TUTTI» E LA CHIAMATA DELL’«UBUNTU» ALL’AMICIZIA COSMOLOGICA
EUGENIO COSTA (1934-2021)
UNA DICHIARAZIONE RABBINICA ORTODOSSA SUL CRISTIANESIMO
ABITARE NELLA POSSIBILITÀ
RASSEGNA BIBLIOGRAFICA 4102
"La Bella Stagione" è un libro che racconta una storia epica, la straordinaria vittoria dello scudetto della Sampdoria del 1991. È la storia di una squadra e, proprio per questo, è importante dire fin dall'inizio che il libro è stato scritto da tutti i protagonisti di quell'impresa e di questo racconto: "Ivano Bonetti, Marco Branca, Umberto Calcagno, Toninho Cerezo, Giovanni Dall'Igna, Giuseppe Dossena, Giovanni Invernizzi, Srecko Katanec, Marco Lanna, Attilio Lombardo, Roberto Mancini, Moreno Mannini, Michele Mignani, Oleksij Mychajlycenko, Giulio Nuciari, Gianluca Pagliuca, Fausto Pari, Luca Pellegrini, Gianluca Vialli, Pietro Vierchowod". "Una squadra di amici che ha consumato ossa, sudore, sangue e fatica per caricarsi sulle spalle, ognuno per quanto poteva, una missione, un'impresa: rendere possibile l'impossibile, sfidare e battere lo status quo, agitare le acque fino a scatenare uno tsunami." C'è qualcosa di speciale e unico nella vittoria dello scudetto della Sampdoria del 1991, qualcosa che non si è spento e che continua ad ardere di fiamma viva: l'amicizia. A distanza di trent'anni dalla Samp campione d'Italia, quei ragazzi talentuosi ma diversi sono ancora lì che si ritrovano a cena, si scambiano via chat informazioni e stupidaggini, alcuni lavorano insieme. Perché è stata quella meravigliosa stagione 1990-1991 a unirli per non dividerli più, quella con Paolo Mantovani alla presidenza e con Vujadin Boskov alla guida tecnica. Non è un caso che questo sia un libro collettivo. Tutti i calciatori di quella eroica rosa hanno scritto la loro parte, svuotando con entusiasmo ognuno il proprio cassetto dei ricordi e mettendo a disposizione della storia gioie e dolori, infortuni e colpi di classe, imprese in campo e vita privata. Chi ci ha messo il talento, chi l'allegria, chi la forza fisica, chi le proprie debolezze, chi la passione. E straordinario è, ancora una volta, il risultato. L'eccellenza sportiva fa da cornice meravigliosa a un quadro di relazioni fra calciatori amici, sottoposte agli alti e bassi delle loro variegate personalità, ma sempre leali, franche e profonde. Pagine di grande epica si affiancano ad altre di scherzi e avventure spassose. Un libro che sa rendere, forse come mai finora, lo spirito profondo del calcio, l'emozione del campo, il clima dello spogliatoio, l'anima di una squadra, di uomini che trasformano il 4-4-2 da schema a somma. È questa la vittoria eterna della "bella stagione". "Siamo giovani compagni di squadra, siamo amici. E non abbiamo paura di questa parola. Non credete a chi vi dice che il calcio è una guerra. È uno sport, un gioco, e ai giochi si gioca con gli amici. È un valore, e quello che vale si vede in momenti come questo, quando lo puoi scambiare con gli altri". Il libro è a cura di "Domenico Baccalario". Supporto giornalistico e interviste di "Massimo Prosperi". I proventi di questo libro andranno a sostenere la "Gaslini Onlus".
Che cosa sia il diritto, chi credono di essere e che cosa si crede che siano i giuristi, che cosa effettivamente fanno quando scrivono sentenze, citazioni, memorie, pareri, libri oppure espongono idee giuridiche a una classe di studenti? Che cosa pensano di trovarci ed effettivamente trovano i giovani che decidono di studiare giurisprudenza e non, per esempio, matematica o erboristeria? Sono domande di un certo interesse. Altrettanto interessante il fatto che le risposte sono tante. Ciò significa che nessuna elimina i dubbi e tutte aprono possibilità di pensare, fare o dire diversamente. Ognuna si presta a essere rivoltata per un verso o per un altro. Così, ogni cosa detta è un impulso a contraddirla, a girarle intorno per guardare che cosa c'è dietro. Non sappiamo se la stessa cosa possa dirsi per ogni professione. Ma per chi opera con il diritto, certamente sì.
Presagi, presentimenti, intuizioni e delusioni: indovinare il futuro è una pretesa impossibile o è una facoltà reale, capace di sorprenderci e turbarci? Divinità classiche, eroine della tragedia greca, indovini di antiche dinastie cinesi, saggi dalla millenaria sapienza indiana, visionari dell'Israele antico o contemporaneo, ma anche personaggi della storia recente o del nostro quotidiano, saranno i nostri compagni di viaggio, protagonisti enigmatici di vere e proprie sedute divinatorie, di misteriosi incontri con l'inesplicabile. Certo, di ciarlatani è pieno il mondo e la nostra età disillusa è abituata ad avvicinarsi al destino senza grandi pretese; ma dietro a una profezia, anche una sola, che si avvera, c'è unicamente il caso oppure si spalanca una dimensione insondata dell'animo umano?