Tante piccole fiabe per ridere, sognare e pensare. Quattordici storie che insegnano a ripudiare la guerra e i conflitti e a privilegiare la pace, l'amicizia e la fantasia, immaginando modalità diverse per la costruzione di un mondo non violento. La penna di Mario Lodi è lieve ma capace di aiutare i più piccoli a entrare in relazione con i coetanei, gli adulti, gli ambienti extrafamiliari e la realtà circostante. Sono favole vere, nate nella scuola da idee di bambini, allo stesso modo dei capolavori Cipì e Bandiera. Un libro da leggere soli, ma adatto anche alla lettura collettiva: in gruppo, in classe, con una figura adulta. Uno scrigno di minuscole perle che grazie alle preziose illustrazioni di Desideria Guicciardini aiuta piccoli e grandi a riscoprire la magia delle cose semplici e vere. È un mondo pieno di allegria quello inventato in queste fiabe da uno dei più famosi scrittori italiani per l'infanzia. Una raccolta di storie tenere e poetiche, che con abbondanti spruzzate di ironia aiutano anche a riflettere. Età di lettura: da 6 anni.
Sabina Baral e Alberto Corsani – in dialogo con Massimo Recalcati, Bruno Forte, Bruna Peyrot, Stefano Levi Della Torre, Eraldo Affinati, Vivian Lamarque, Michel Kocher, Elisabetta Ribet e Gianni Genre – raccontano di una fede che, oggi, mostra una certa esitazione a palesarsi, aggrappandosi a dettagli e piccole cose, per tentare egualmente il salto verso il «progetto più grande che Dio ha per noi».
«Perché balbettiamo quando si tratta di spiegare al nostro vicino di casa in cosa consiste la nostra fede? Perché ci sentiamo orgogliosi della nostra chiesa e del suo agire sociale, ma al contempo siamo titubanti nel dire che a muoverci è l’Evangelo? Nella Bibbia leggiamo che la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di realtà che non si vedono: ma come dire, oggi, che quanto non si vede ha per noi credenti un significato? La bellezza della fede è che non dà risposte immediate, fornisce però un senso alla nostra vita. Oggi la ritroviamo nei dettagli, negli interstizi, nelle lacune, negli spiragli. Con l’aiuto di alcuni interlocutori, in queste pagine abbiamo cercato lo slancio per ripartire da qui senza rassegnazione e guardare al di là di un presente ripiegato su se stesso».
Sabina Baral, Alberto Corsani
L'attenzione dell'autore per la religione e la sua storia è maturata nell'incontro con le lezioni di Angeli Brelich negli anni 1959/1960 e si è nutrita poi di costante riflessione e di numerose letture. Tra queste un posto importante hanno avuto le opere di Mircea Elice e di Ernesto de Martino, ma anche quelle di filosofi diversamente orientati come Kierkegaard e Fauerbach. E come per un dovere civico che egli ha sentito di voler riversare il sapere così acquisito in un linguaggio accessibile ai giovani che vivono oggi in un mondo attraversato da conflitti religiosi e da un uso spesso improprio della religione.
Pur avvalendosi di tale linguaggio che si rivolge direttamente ai più giovani, il libro può incontrare interesse degli adulti. In particolare di genitori che cerchino come rispondere alle domande sulla religione che i figli rivolgono loro ma più ancora insegnanti che si trovano oggi a confrontarsi con la compresenza di più fedi nella classe.
Negli ultimi duecento anni l'impatto dell'uomo sull'ambiente è stato enorme, al punto che l'epoca in cui viviamo è stata ribattezzata Antropocene. Ma se tutto questo progresso ha portato degli indubbi e meravigliosi vantaggi (dalla medicina alla tecnologia), c'è un rovescio della medaglia che non può più essere ignorato. Da una parte, il nostro corpo si è evoluto e adattato in decine di migliaia di anni per cacciare, correre per chilometri, arrampicarsi e raccogliere; in una parola, per muoversi in continuazione. Dall'altra, lo stile di vita sedentario che ci siamo creati attorno non permette nulla di tutto ciò. Il risultato? Mal di schiena, miopia, obesità, diabete, ossa più sottili e muscoli più deboli sono i segnali inequivocabili di un cambiamento che sta già avvenendo, e non in meglio. Vybarr Cregan-Reid descrive i rischi di questa discrepanza tra il nostro corpo e il mondo moderno in cui viviamo, ma offre anche una serie di suggerimenti per rimetterci sulla giusta strada.
Novembre 2019. Le frane e gli allagamenti che hanno colpito Piemonte e Liguria e l'ennesimo picco di acqua alta a Venezia sono solo gli ultimi episodi di una lunga serie. Periodi prolungati di siccità, eventi estremi di una violenza inaudita, forti mareggiate che distruggono tutto. Perché un'Italia così disastrata? Di chi è la colpa? Antonello Pasini affronta i temi del riscaldamento globale e del dissesto del territorio in una nuova luce, analizzando i principali fattori in gioco e mettendoli in relazione tra loro in quella che viene provocatoriamente definita «equazione dei disastri»: la pericolosità degli eventi meteo-climatici, la vulnerabilità del territorio italiano e l'esposizione nostra, delle nostre case e dei nostri beni. La conclusione è che non si tratta di una natura maligna, ma di un ambiente deturpato dall'uomo, dal punto di vista del clima e del territorio, fino alle "furbate" del genio italico che continua a perpetrare abusi su un territorio già fragile. Solo conoscendo la situazione di oggi e la sua probabile evoluzione futura potremo fare qualcosa per cambiare rotta. Perché non solo i decisori politici, ma anche i cittadini, devono sapere.
L'attività didattica e di apprendimento del corso è proposta all'interno di un ambiente digitale per lo studio, che ha l'obiettivo di completare il libro offrendo risorse didattiche fruibili in modo autonomo o per assegnazione del docente. Il codice presente sulla copertina di questo libro consente l'accesso per 18 mesi a MyLab, una piattaforma digitale interattiva specificamente pensata per accompagnare e verificare i progressi durante lo studio. MyLab offre la possibilità di accedere al manuale online: l'edizione digitale del testo dotata di funzionalità che permettono di personalizzarne la fruizione, attivare la lettura audio digitalizzata, inserire segnalibri anche su tablet e smartphone. Le attività formative e valutative sono dettagliate nella pagina di catalogo dedicata al libro, consultabile all'indirizzo link.pearson.it/C8A7D7B8 o tramite QR code.
Sai come si assedia una città? Sai brandire urla spada senza farti male? Sai azionare una catapulta? No? Allora questo è il libro che fa per te! Leggi da cima a fondo se vuoi imparare a sbaragliare il nemico. Scoprirai anche da dove proviene la parola "gladiatore". Età di lettura: da 9 anni.
SIMBOLI RELIGIOSI E STRUMENTALIZZAZIONE POLITICA
ABBANDONARE IL MITO DELLA DETERRENZA NUCLEARE
IL PENSIERO DI GASTON FESSARD
IL VOTO IN EMILIA-ROMAGNA E CALABRIA
LA CONFERENZA DI BERLINO E LA «GUERRA CIVILE» IN LIBIA
LA POLITICA DEL CORONAVIRUS
ESSERE MEDITERRANEI
LE NUOVE MELANCONIE
È POSSIBILE SPERARE IL FUTURO SENZA LA RELIGIONE?
TOLO TOLO: UN VIAGGIO TRA LA FORTUNA E IL SOGNO
RASSEGNA BIBLIOGRAFICA 4072
Raphael (1483-1520) was for centuries considered the greatest artist who ever lived. Much of what we know about him comes from this biography, written by the Florentine painter Giorgio Vasari and first published in 1550. Vasari's Lives of the Painters was the first attempt to write a systematic history of Italian art. The Life of Raphael is a key text not only for the appreciation of Raphael's own art - whose development and chronology Vasari describes in detail, together with the spectacular social career of the first painter to be mooted, it was claimed, as a Cardinal - but also for its unprecedented attention to theoretical issues.
Gli All Blacks neozelandesi sono la squadra più forte al mondo: negli ultimi 100 anni hanno vinto più del 75% dei loro match internazionali. Qual è il segreto del loro successo? E cosa possiamo noi - come individui, squadre o aziende - imparare da loro? Partendo da questa squadra leggendaria James Kerr ci spiega quali sono i principi che guidano tutti i team vincenti, e ci mostra come farli nostri.
Daniele è un giovane poeta oppresso da un affanno sconosciuto, "una malattia invisibile all'altezza del cuore, o del cervello". Si rifiuta di obbedire automaticamente ai riti cui sembra sottostare l'umanità: trovare un lavoro, farsi una famiglia... la sua vita è attratta piuttosto dal gorgo del vuoto, e da quattro anni è in caduta "precisa come un tuffo da olimpionico". Non ha più nemmeno la forza di scrivere, e la sua esistenza sembra priva di uno scopo. È per i suoi genitori che Daniele prova a chiedere aiuto, deve riuscire a sopravvivere, lo farà attraverso il lavoro. Il 3 marzo del 1999 firma un contratto con una cooperativa legata all'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. In questa "casa" speciale, abitata dai bambini segnati dalla malattia, sono molti gli sguardi che incontra e che via via lo spingeranno a porsi una domanda scomoda: perché, se la sofferenza pare essere l'unica legge che governa il mondo, vale comunque la pena di vivere e provare a costruire qualcosa? Le risposte arriveranno, al di là di qualsiasi retorica e con deflagrante potenza, dall'esperienza quotidiana di fatica e solidarietà tra compagni di lavoro, in un luogo come il Bambino Gesù, in cui l'essenza della vita si mostra in tutta la sua brutalità e negli squarci di inattesa bellezza. Qui Daniele sentirà dentro di sé un invito sempre più imperioso a non chiudere gli occhi, e lo accoglierà come un dono. Con la lingua precisa e affilata del poeta, Daniele Mencarelli ci offre con grazia cruda il racconto coraggioso del rifugio cercato nell'alcol, della spirale di solitudine, prostrazione e vergogna di quegli anni bui, e della progressiva liberazione dalla sofferenza fino alla straordinaria rinascita.