La storia recente di El Salvador, piccolo Stato dell'America centrale, è costellata di episodi drammatici nei quali sono stati eliminati molti testimoni delle ingiustizie e delle violenze perpetrate dal regime militare. Questo libro presenta la vicenda di alcuni di essi. Tra gli altri, oltre a monsignor Oscar Romero: p. Octavio Ortíz, attivo nella formazione spirituale dei giovani, e quattro dei suoi ragazzi; p. Rutilio Grande, particolarmente vicino ai campesinos; Marianella García Villas, presidente della Commissione per i diritti umani; sei padri gesuiti dell'Università Centroamericana (Uca) e due donne laiche che lavoravano presso di loro.
Cos'è la sapienza? Da dove viene? Perché è importante? Il testo che l'autrice propone si presenta come un viaggio alla scoperta della sapienza come Presenza. La sapienza viene dall'alto, dal basso, dall'est o dall'ovest; dall'oriente e dall'occidente, per questo va cercata ovunque. Nelle Scritture ebraico - cristiane il sapiente è colui che fa diventare vita ciò che legge, conosce e comprende. Si entra in contatto con la sapienza attraverso il gusto e «lo stesso Mistero va avvicinato come se fosse cibo, cioè qualcosa che serve per vivere». Ecco perché è necessario mangiare il rotolo della Parola, facendola diventare sangue, acqua, linfa vitale.
La teologia morale sviluppata in questo libro riguarda le questioni fondamentali e i criteri principali dell'agire sessuale. L'intento perseguito è di proporre un'interpretazione della sessualità umana che, non limitandosi agli atti e nemmeno alla persona, consideri la relazione interpersonale e ne valuti la qualità amorosa. La concentrazione sulla relazione differenziale tra uomo e donna, privilegiata nel libro, intende corrispondere alla sfida posta dall'attuale cultura occidentale, piuttosto incline a rimuovere la differenza che non a confrontarsi con essa. Lo studio della relazione tra uomo e donna indaga il loro agire sessuale mettendo in luce l'amore interpersonale che in esso si attua e il suo rapporto con l'amore di Dio che in esso si rivela. L'architettura del testo contempla quattro parti. La prima parte, dedicata ai «Fondamenti antropologici» della morale sessuale, prendendo spunto da una breve fenomenologia dell'esperienza sessuale e avvalendosi delle interpretazioni scientifiche di carattere biologico, psicologico e socio-culturale proprie della sessuologia, giunge a delineare le principali dimensioni dell'antropologia sessuale. La seconda parte, riguardante i «Fondamenti biblici» della morale sessuale, illustra il rapporto tra la rivelazione cristiana e l'esperienza sessuale attestato nella sacra Scrittura. La terza parte, relativa ai «Fondamenti storico-teologici» della morale sessuale, ne recensisce l'evoluzione lungo le successive epoche - patristica, medioevale, moderna e contemporanea - della Tradizione cristiana. La quarta parte, proponendo una «Criteriologia morale», fornisce le coordinate fondamentali e i criteri principali per la valutazione morale dell'agire sessuale.
Sia il tempo di Quaresima sia il tempo di Pasqua ci stimolano a riflettere sulla nostra vita e sulla direzione che le vogliamo imprimere. I testi biblici che vengono letti dalla Chiesa durante questi tempi liturgici ci incalzano con domande serie, impegnative, profonde: Per quale motivo e per quale scopo esisto? Qual è il senso della mia vita? Qual è la mia vocazione come cristiano/a? Dove sto andando? Ho sbagliato strada oppure ho imboccato la direzione giusta? Ognuno di noi, non appena riflette sulla propria vita, trova buoni motivi per riorientare il suo percorso verso Cristo e verso il mistero centrale della Pasqua. Queste meditazioni del card. Kasper ci accompagnano al cuore della passione e della risurrezione di Cristo, per ridare una dimensione di profondità alla nostra esistenza, trasmettendoci un messaggio di speranza fondato sulla Parola della Scrittura.
Ecco un libro di giardinaggio, ma anche una guida spirituale per tutti coloro che avranno la curiosità di imparare in che modo le piante possono raccontare loro qualche storia vissuta: vicende drammatiche, umoristiche o piene di saggezza.Dall'Eden alla Gerusalemme celeste, passando da tutti i luoghi più significativi della rivelazione, la Bibbia si svela come un erbario, il più meraviglioso che si possa immaginare. Il grano e la vite, l'olivo e il fico, l'assenzio e l'issopo stanno accanto alla lenticchia e alla cipolla, alla fava e all'ortica, senza dimenticare il ricino e la zizzania. In questa raccolta sono presentati i frutti della terra, con il loro significato simbolico e il loro contesto culturale. Perché nella Bibbia le piante sono sempre il punto di partenza di una metafora («Il regno di Dio è come un granello di senape...»), in funzione della relazione dell'uomo credente con il Dio di Mosè e il Padre di Gesù Cristo.
Età di lettura: da 6 anni.
Età di lettura: da 6 anni.
Età di lettura: da 7 anni.
Età di lettura: da 6 anni.
"La nostra santa, nella sua natura di donna dotata di fantasia, di intuito, di sensibilità, di vigore volitivo e operativo, di capacità e di forza comunicativa, di disponibilità alla donazione di sé ... è una donna prodigiosa, che in quella seconda metà del Trecento mostra in sé di che cosa sia resa capace una creatura umana, e - insisto - una donna, figlia di umili tintori, quando sa ascoltare la voce dell'unico pastore e maestro, al quale, da "vergine saggia", ha generosamente consacrato la sua vita. "Se sarete quello che dovete essere, metterete fuoco in tutta Italia"; anzi, io aggiungo: in tutta la Chiesa, in tutto il mondo. Di questo "fuoco" ha bisogno l'umanità anche oggi, ed anzi forse più oggi che ieri. La parola e l'esempio di Caterina suscitino in tante anime generose il desiderio di essere fiamme che ardono e che, come lei, si consumano per donare ai fratelli la luce della fede ed il calore della carità." (Giovanni Paolo II) "Passeggiare al tramonto, accarezzato dalla tiepida brezza estiva, nei luoghi Cateriniani, ascoltando i suoi passi, il suo pregare silenzioso, il suo anelito di Dio, mi ha suggerito un accostarmi alla Santa senese in maniera più profonda quasi a stringere conoscenza con lei, con la sua fede. Il venticello di quella sera di circa tre anni fa, oserei dire zefiro divino, ha portato la mia interiorità a veleggiare verso il Dialogo della Divina Provvidenza spingendomi al largo, apparentemente in balìa dei tempestosi flutti, difficoltà interpretative, in realtà placide onde che mi hanno cullato ponendomi, onorato di tanto grazia, come muto uditore, spettatore del sublime Dialogo tra Caterina ed il suo sposo. Due anni e mezzo di navigazione, solcando il mare del capolavoro di Santa Caterina da Siena, tra tempeste, nubifragi, splendide albe, meravigliosi tramonti, hanno cesellato, quotidianamente, questo mio omaggio alla Patrona d'Italia e d'Europa e alla sua straordinaria opera." (Gabriele Prigioni)
Gesù è entrato dentro la nostra pazza storia con il passo dell'umiltà e della semplicità. Con la sua morte in croce, ha dato inizio a una mirabile terapia della cattiveria umana: la terapia della Misericordia! Una terapia che solo Dio sa e può usare. Gesù può compiere questi prodigi perché è il Figlio di Dio fatto uomo. Non dimenticartelo! È il messaggio di questo libro. Portato attraverso le trasformazioni e i capovolgimenti di uomini raggiunti dalla forza della croce nel momento in cui respingevano il Crocifisso. Uomini rovesciati, convertiti, ghermiti dalla grazia di Dio.
"L'iradiddìo" è un viaggio attraverso le quattro stagioni della natura, abbinate alle quattro stagioni della vita di Cristo: l'inverno delle tre ore sul Golgota, la primavera dei trent'anni a Nazareth, l'estate dei tre anni in Galilea, l'autunno dei tre giorni a Gerusalemme. Un'intera stagione della salvezza che mai si è riusciti a misurare completamente: «Di uno come Cristo, il mondo è ancora lì a scervellarsi: "Quanto costa amare così?" L'iradiddìo». L'opera è un ritratto personale di Cristo colto nella sua allegrezza: la lotta tra Lucifero e il Creatore, la bellezza e la menzogna. È la stagione della Chiesa, l'antica storia della Salvezza ridisegnata dal passaggio di Cristo: «La partita è tutt'ora in corso: vite esagerate da una parte, vite senza aggettivi dall'altra». Sullo sfondo, impalpabile, sta all'erta Maria: un'iradiddidìo di tenerezza.