Una sorta di tavolo anatomico sul quale sta distesa la vita dei lavoratori precari, temporanei, a termine. Una raccolta di voci che si leva dall'inferno del lavoro non-lavoro, del lavoro senza significato e senza speranze, del lavoro che abbruttisce dolcemente, del lavoro ridotto a pura forza: forza-lavoro. Uno sguardo crudele e disincantato che, raccogliendo un coacervo di microstorie, flussi di coscienza, dialoghi, istruzioni, narrazioni fredde, soliloqui, ritrae quello che è oggi il presente di molti, quello che forse sarà il futuro di tutti.
Tentare di realizzare delle macchine che si comportino come un uomo ha avuto straordinari effetti sullo sviluppo della tecnologia e ci ha dotato di strumenti di enorme efficacia che, se soggetti a finalità dotate di senso, agevolano il lavoro e la vita quotidiana. Dimostrare che l'uomo è una macchina si è rivelata un'impresa senza altri effetti se non quello di un impoverimento sul piano conoscitivo. La necessità di fare un uso crescente delle macchine, di adattarsi ai modi della loro "vita" può indurre modifiche sostanziali nei comportamenti umani, abituando gli esseri umani a considerare naturale l'identifcazione del ragionamento con i procedimenti logici delle macchine e a introiettare un'immagine puramente quantitativa del tempo.
Quando nasce il cristianesimo? Quando ci si trova di fronte a una religione cristiana diversa da quella giudaica? L'opinione tradizionale ha sempre considerato fondatori del cristianesimo Gesù di Nazaret e Paolo di Tarso. Ma studi recenti affermano che soltanto molto più tardi si può parlare di una religione cristiana distinta da quella giudaica e che per lungo tempo il cristianesimo altro non è stato se non una setta all'interno del giu­daismo.
Confrontandosi costan­temente con questa opinione pa­radossale e con la consueta pa­dro­nanza delle fonti giudaiche, profane e cristiane, questo nuovo saggio di Giorgio Jossa illustra le tappe fondamen­­ta­li che hanno condotto al sorgere di una «identità cristiana» specifica, fornendo così un contributo chia­rificatore alla soluzione del problema della nasci­ta del cristianesimo.
Sai come si assedia una città? Sai brandire urla spada senza farti male? Sai azionare una catapulta? No? Allora questo è il libro che fa per te! Leggi da cima a fondo se vuoi imparare a sbaragliare il nemico. Scoprirai anche da dove proviene la parola "gladiatore". Età di lettura: da 9 anni.
I due più gloriosi e cruciali momenti della storia italiana analizzati attraverso coordinate concettuali dei nostri giorni. Dell'antica Roma l'autore analizza le ragioni del rapido sviluppo, il modello economico imperiale e il sistema agrario-mercantile a base schiavistica, le spese opulente degli imperatori, i dati della svalutazione durante la decadenza fino a giungere al momento della "rivelazione" cristiana. Dalla Roma in decadenza, l'analisi converge verso le capacità tecniche e politiche di Venezia, Genova e Pisa, la conquista dei mercati orientali che definiscono l'ecomonia-mondo rinascimentale con al centro la penisola e le sue Città-Stato. Tale primato industriale e mercantile è osservato fino al momento del nuovo lungo tramonto.
Un libro, il primo di Giorgio Bocca, scritto nel 1945, che a distanza di più di cinquant'anni ha il fascino della testimonianza diretta e di una vicenda storica esemplare. La Resistenza ha un significato storico e politico spesso sottoposto a revisioni e rivisitazioni, ma l'importanza di quel significato è da sottolineare non solo per il suo valore politico, ma anche per quello morale. I giovani delle formazioni partigiane protagonisti di questo libro non avevano idea di comunismo, erano cresciuti nell'autarchia fascista, senza aver mai vissuto esperienze politiche. Eppure ebbero il coraggio di schierarsi, di praticare una loro spontanea tensione morale, di formarsi nella lotta, riscattando agli occhi del mondo la dignità del popolo italiano.
La prima giornata di Gesù - scelta come icona biblica di riferimento del Convegno ecclesiale di Firenze - offre gli elementi fondamentali del discepolato cristiano. Il volume porta il lettore a Cafarnao, aiutandolo a ripercorrere l'esperienza dei discepoli in quella prima giornata con Gesù: nella sinagoga, mentre prega col suo popolo; in una casa, dove vive la dimensione più laica della quotidianità; per le strade di quel villaggio, mentre guarisce; poco distante, in un luogo nascosto, dove prega da solo. Lì si può incontrarlo, ma non ci si può fermare a lungo. Come i discepoli sono partiti per seguire Gesù, che da lì è andato "nei villaggi vicini", così in quella città della Galilea si può ancora udire la sua voce: "Andiamocene altrove!" (Mc 1,38).
Si tratta di una microstoria della musica divisa in dieci categorie che includono, oltre alla musica sinfonica, solistica e operistica, anche forme meno frequentate, ma che riservano grandi capolavori di rilievo assoluto: sono molte le sorprese nascoste nella lideristica, nella musica da camera o nella musica antica. Un percorso fra scuole, affinità e cesure stilistiche, ordinato in duecentotrenta schede critiche, che permette di colmare eventuali lacune, ma anche di guidare all'ascolto non casuale di opere imprescindibili dell'intera storia della musica occidentale.
Il cattolico che fa giornalismo non è solo colui che deve parlare di Dio all'uomo, ma è soprattutto il testimone di fatti che si verificano in determinati tempi, modi e luoghi. Il giornalismo cattolico, nella grande famiglia della comunicazione, ha conosciuto uno sviluppo inarrestabile: non si scrive più esclusivamente sulla e con la carta stampata, ma la radio, la televisione e i social sono divenuti gli strumenti dell'agorà di un mondo globalizzato. In quest'ottica, il curatore ha voluto dare appuntamento agli optimi viri del giornalismo stesso, ideando una scuola di giornalismo cattolico. Prefazione di Claudio Maria Celli. Postfazione di Gualtiero Bassetti.