Il volume presenta e descrive l'esperienza di quasi settant'anni di oratorio tra le parrocchie di Roma e ha come obiettivo la condivisione del "metodo COR": un modello di oratorio nato nelle periferie romane del secondo Dopoguerra dall'intuizione di un laico, Arnaldo Canepa, figura importante per la realtà ecclesiale della diocesi di Roma. È un modello che fin dall'inizio si è strutturato attraverso il confronto tra i catechisti che operavano negli oratori e si è via via consolidato in uno stile e in una prassi educativa frutto della condivisione tra le diverse realtà parrocchiali. Un modello sempre in divenire, per raccogliere le sfide che le nuove generazioni ci chiedono di affrontare insieme a loro.
«Misericordia, misericordia, misericordia»: una delle parole più care a papa Francesco, che nella festa dell'amore misericordioso dichiara santi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. Pochi giorni dopo viene elevata agli altari Madre Speranza, la mistica che non ha esitato a chiedere al Signore: «Annegami nell'abisso del tuo amore misericordioso». Il teologo Valentino Salvoldi propone un percorso a due voci intorno al tema della misericordia, scoprendo la consonanza tra Madre Speranza e papa Francesco: la stessa fede, la stessa spiritualità, la stessa semplicità, lo stesso amore per Dio e per questa umanità, affascinata dalla divina misericordia.
VALENTINO SALVOLDI, missionario, è professore di filosofia e teologia morale. Già docente di antropologia culturale all’Accademia Alfonsiana in Roma, è professore visitatore dei seminari delle giovani chiese (Africa e Asia). Ha creato un vasto movimento di solidarietà con i popoli del Sud del mondo. È autore di numerosi libri, scritti con stile semplice e tradotti in molte lingue.
L’empatia è l’altro nome della relazione, un aprirsi all’altro che dischiude il senso pieno della nostra umanità, oltre la solitudine e l’indifferenza. E questo stesso libro diventa occasione, per il lettore, di empatia con l’autrice e la sua preziosa riflessione. «Se c'è una parola perfettamente a suo agio davanti allo specchio, questa è proprio empatia. Lo specchio restituisce un'immagine riflessa, la mia immagine, che tuttavia non sono io».
PATRIZIA MANGANARO, docente di storia della filosofia contemporanea presso la Pontificia Università Lateranense, dedica la sua attività di ricerca al legame tra filosofia e scienze cognitive da un lato, e al nesso tra fenomenologia, teologia e mistica dall’altro. Autrice di Filosofia della mistica (Lateran University Press 2008), con Angela Ales Bello ha curato Le religioni del Mediterraneo (Mimesis 2008) e …e la coscienza? Fenomenologia, psicopatologia, neuroscienze (Edizioni Giuseppe Laterza 2012).
Questo libro è un'avventura nel significato profondo e multiforme della parola "cura", in un arco che attraversa quotidianità, pratica medica, mito, filosofia e Scrittura.
In un arco che attraversa quotidianità, pratica medica, mito, filosofia e Scrittura, questo libro è un’avventura nel significato profondo e multiforme dell’essere, pensare e agire cura. «Cura è desiderare che la verità prenda forma». Accade che ci prendiamo cura, di noi e degli altri, dei corpi, delle parole, del creato. Accade che gesti e parole di cura trabocchino in noi, o che percepiamo sulla nostra pelle la compassione degli altri e di Dio.
Autore
PAOLO CATTORINI, professore ordinario di bioetica all’Università degli studi dell’Insubria, offre consulenza etica e formazione permanente in bioetica clinica e medical humanities a operatori, staff, istituzioni sanitarie. È autore di numerosi articoli scientifici e pubblicazioni, tra le quali: Estetica nell’etica. La forma di un’esistenza degna (EDB 2010), La libertà del cervello. Neuroscienze, etica e cinema (EDB 2013), Il desiderio di salute. Bioetica nella clinica, nella società, nello sport (Edizioni Camilliane 2013).
In una società sempre più plurale, sommersa da un sistema mediatico pervasivo e giocato sull’istante, c’è ancora spazio per una reale comunicazione di contenuti culturali? In che modo può svilupparsi l’informazione culturale in un contesto in cui i social media sembrano sostituirsi all’incontro «a tu per tu» e i tweets diventano la principale fonte di notizie? L’esperienza di «Domenica», supplemento culturale inventato negli anni Ottanta da «Il Sole 24 Ore», si offre come interessante e peculiare caso di studio per rispondere a tali domande, e per comprendere come, anche in scenari socio-tecnologici trasformati, ciò che rimane costante nel percorso storico e contenutistico di un giornale di cultura è la centralità dell’umano, con il suo desiderio di infinito e il suo complesso e irrinunciabile bisogno di verità.
MARIA LAURA CONTE, laureata in lettere classiche, ha conseguito il dottorato di ricerca in sociologia della comunicazione ed è giornalista professionista. Direttrice editoriale e della comunicazione della Fondazione internazionale Oasis, per la rivista omonima ha in particolare curato alcuni reportage e interviste da Sudan, Kosovo, Bosnia-Erzegovina, Tunisia, Egitto e Indonesia. Il suo libro Dove guarda l’Indonesia. Cristiani e musulmani nel paese del sorriso (Marcianum Press, Venezia 2006) ha ricevuto il Premio Capri-San Michele 2007.
Questo libro, scaturito dalla grande esperienza dell'autore, sottolinea l'importanza in ambito missionario ed ecclesiale di una comunicazione intesa non più solo come strumentale. Occorre riappropriarsi della propria capacità di giudizio, per restituire dignità alla conoscenza e per poter dire chi siamo e che cosa vogliamo in relazione alle vicende di un mondo soggetto a repentini cambiamenti. Se non sappiamo comunicare la Parola, parafrasando papa Francesco, come pensiamo di uscire dalle sacrestie, di scendere nell’agorà, di avventurarci nelle periferie?
GIULIO ALBANESE, comboniano, ha diretto il New People Media Centre di Nairobi e fondato la Missionary Service News Agency. Attualmente collabora con varie testate giornalistiche per i temi legati all’Africa e al Sud del mondo tra cui «Avvenire» e il Giornale Radio Rai. Dal 2007 insegna giornalismo missionario presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma e dirige le riviste missionarie delle Pontificie Opere Missionarie Italiane. Tra le sue pubblicazioni segnaliamo: Missione XL. Per un Vangelo senza confini (EMP 2012); Cliccate e troverete (con S. Pillon, Infinito edizioni 2011); Ma io che c’entro? Il bene comune in tempi di crisi (EMP 2009); Hic sunt leones (Paoline 2006); Soldatini di piombo (Feltrinelli 2005).
Il percorso del libro prende avvio dalle 'sorgenti della fede', approfondisce il tema della comunicazione della fede ('la fede trasmessa') ed esamina poi la 'fede professata'. Alla celebrazione che attualizza nel tempo l'opera divina della salvezza è dedicata la sezione sulla 'fede celebrata', mentre della 'fede vissuta' si occupano i capitoli successivi. In un contesto pluralista quale è quello attuale è doveroso riflettere sulla 'fede in dialogo', non senza qualche specifico richiamo alla 'fede in cammino', e cioè al carattere sempre itinerante dell'atto di credere. A mo' di approdo il libro offre infine una considerazione sul 'sorriso della fede'.
Le emozioni e i sentimenti vengono abitualmente rimossi dalle considerazioni "classiche" della spiritualità cristiana. Eppure condizionano il nostro pensare, influiscono sulle nostre decisioni, incidono sulle nostre relazioni: sono il presupposto per un incontro autentico con gli altri. In questo libro Anselm Grün costruisce una sorta di tavolozza delle emozioni ed esorta a prendere dimestichezza con la tonalità di ciascuna di esse. Dimostra, in maniera illuminante, come esse possano trasformarsi in una sorgente di energia, di vitalità, di gioia di vivere.
Un viaggio tra le braccia di Maria, per riflettere sulla sua vita di fanciulla d'Israele, di madre di Gesù e di tutti di noi. Età di lettura: da 7 anni.
Un libro per scoprire l'annuncio di gioia che sta alla base del "Discorso della Montagna" e attualizzare nel quotidiano le "Beatitudini dei bambini". Età di lettura: da 7 anni.
Un libro che racconta la storia di Giovanni Paolo II, il papa Santo che ha guidato la Chiesa per tanti anni. Il suo cuore, il suo sorriso, le sue parole hanno abbracciato tutto il mondo. In queste pagine la sua vita si intreccia con il tempo in cui ha vissuto, con la bellezza e le sofferenze della società così come della gente; s'intreccia con il Vangelo per ripercorrere il cammino del protagonista sulle orme di Cristo. Età di lettura: da 7 anni.
"Ha veramente senso lavorare? Esiste una dignità del lavoro, del lavoratore? È possibile esprimerla nelle strutture normali della vita aziendale? È possibile esprimerla in rapporto alle nuove tecnologie, là dove le cose si svolgono senza problemi drammatici?". Queste e altre sono le domande legate alla tematica del lavoro che, nel corso del suo ministero episcopale, il cardinal Martini si è posto e a cui ha voluto fornire delle risposte. Sono problematiche ancor oggi di grande attualità, considerata la grave crisi economica e sociale che dobbiamo affrontare, come se ci trovassimo nel bel mezzo di una tempesta; ma per non lasciarci sopraffare, ci ricorda Martini, "in tempi difficili come questi che stiamo vivendo [...] mi sembra utile fare un momento di pausa e metterci in ascolto della Parola evangelica". Le riflessioni del cardinale sono introdotte e commentate da due autorevoli esperti dei nostri giorni: don Walter Magnoni, teologo morale e responsabile del Servizio per la pastorale sociale e il di Milano, e il professor Alberto Quadrio Curzio, professore emerito e già Preside di facoltà dell'Università Cattolica, noto economista e collaboratore del cardinal Martini.