L'enciclopedia è il circolo dei saperi, qui indagato nelle sue figure paradigmatiche. Le sei scienze che fanno da guida al percorso (dalla metafisica alla psicologia, all'etologia, dall'antropologia alla cosmologia, alla pedagogia) sono a loro volta emblematiche; esse compendiano un esercizio genealogico di rifondazione dei saperi, ricondotti alle loro pratiche originative. Questo ideale ritorno a casa delle scienze libera il sapere dalle superstizioni recenti e antiche e lo riconsegna a una nuova, necessaria, impellente consapevolezza filosofica.
L'enciclopedia è il circolo dei saperi, qui indagato nelle sue figure paradigmatiche. Le sei scienze che fanno da guida al percorso (dalla metafisica alla psicologia, all'etologia, dall'antropologia alla cosmologia, alla pedagogia) sono a loro volta emblematiche; esse compendiano un esercizio genealogico di rifondazione dei saperi, ricondotti alle loro pratiche originative. Questo ideale ritorno a casa delle scienze libera il sapere dalle superstizioni recenti e antiche e lo riconsegna a una nuova, necessaria, impellente consapevolezza filosofica.
"Questa raccolta di dodici saggi, dal 1968 al 1998, contribuisce a dare una risposta offrendo un'ampia prospettiva dei temi che, intorno alla questione centrale della filosofia del Novecento, Gadamer affronta fino agli ultimi anni, dai limiti del linguaggio alla diversità delle lingue, dal primato dell'ascolto alla corporeità della voce, dal linguaggio della metafisica al confronto tra parola e immagine, dal nesso tra rituale e linguaggio fino al gioco linguistico. Ma sarà il lettore a decidere se ci sia qui una radicalizzazione dell'ontologia universale del linguaggio oppure un ripensamento critico". (Dall'Introduzione di Donatella Di Cesare)
L'Occidente è oggi diviso. Ma all'origine di questa divisione non è il terrorismo, bensì una politica americana che ignora la legalità internazionale, relega in secondo piano l'Onu, determina la rottura con i tradizionali alleati europei. La frattura si prolunga anche all'interno degli stessi Stati Uniti e di molti paesi europei, dove sembra venir meno perfino l'accordo sui principi giuridici fondamentali. All'unilateralismo di Bush, sostiene però Habermas, si deve contrapporre un nuovo progetto cosmopolitico, che riattualizzi l'idea kantiana di "pace perpetua" e presti la dovuta attenzione al tema cruciale dei diritti umani.
Attualmente docente di filosofia politica all'Università di Pavia, Ian Carter traccia un'analisi filosofica del diritto di ogni individuo all'eguale libertà. Un diritto fondamentale capace da solo di motivare politiche sia più libertarie sia più egualitarie di quelle sostenute in genere dai progressisti liberali di oggi. Il libro è diviso in tre parti: la prima dedicata alla libertà, alla concezione liberale del suo valore e al problema della sua misurazione; la seconda dedicata alla struttura dei diritti, ai fondamenti del diritto alla libertà e al nesso con la proprietà privata; la terza dedicata all'interpretazione egualitaria di tale diritto, al rapporto con l'eguaglianza delle risorse e al ruolo della responsabilità morale del singolo.
Salvatore Natoli rilegge Foucault, a vent'anni dalla morte, e nell'introduzione spiega i motivi della sua scelta: "Foucault ha pensato in modo originale e non tanto o non solo per gli argomenti di cui trattava - mai astratti, ma radicati sempre nelle istanze del presente - ma soprattutto perché ha cambiato le modalità consuete dell'interrogare, del rispondere: in breve, ha impresso una diversa curvatura ai modi abituali di fare teoria, ha prodotto, per dirla nel suo linguaggio, un vero e proprio effetto di campo. Per questo ritengo più che mai opportuno riprendere, oggi, le fila del suo pensiero, per segnalare l'ampiezza degli effetti e mostrare quanto sia ancora fecondo per noi".
Analisi, storica ed etico-filosofica, di cio che significa, ai fini della perfezione religiosa, precetto e consiglio. Uno studio sull'etica di san Tommaso a confronto con Lutero e Kant. Chi e piu perfetto: colui che compie fedelmente il proprio dovere o chi fa voto di obbedienza, poverta e castita (i cosiddetti tre consigli evangelici)? Nel Duecento, quando nascevano gli Ordini Mendicanti, questa domanda, che trovava nella distinzione tra precetti e consigli una sua formulazione filosofica, era al centro di una violenta polemica. Il volume chiarisce gli aspetti piu importanti della questione, a partire soprattutto da san Tommaso d'Aquino.
Il volume raccoglie una serie di saggi i quali mettono a fuoco, in prospettiva interdisciplinare, il significato del linguaggio umano, e i suoi diversi aspetti, e la sua relazione con l'intelligenza (compresa quella artificiale). Il volume riporta gli atti del seminario di studi su Intelligenza e linguaggio: questioni e prospettive nel dialogo tra scienza e teologia", tenutosi presso la Pontificia Universita Lateranense il 25 2 26 ottobre 2001. Dopo secoli di reciproca incomprensione tra i linguaggi della teologia, della filosofia e delle scienze, sembra oggi maturare la possibilita di cogliere l'unita di fondo dell'atto linguistico, grazie al quale l'uomo esprime il reale; d'altronde anche la struttura e l'intenzionalita del linguaggio paiono riacquistare una centralita da tempo perdura. I contributi qui raccolti indicano una importante strada per comprendere il rapporto fra linguaggio e intelligenza. "
Questo scritto, che ha sullo sfondo l'interesse per i mutamenti politici dopo la caduta del Muro nei paesi dell'Europa orientale, mette a confronto i processi costituenti seguiti alla Rivoluzione americana e alla Rivoluzione francese. Il punto teorico che affronta riguarda due "atti linguistici", come direbbe Searle, richiamati nel titolo: argomentare e negoziare. L'obiettivo principale dell'analisi è di fare chiarezza sui rapporti tra argomentazione e negoziazione, concetti che si intrecciano con la distinzione di Habermas tra comportamento strategico (quello che massimizza i vantaggi in una situazione conflittuale) e comportamento comunicativo (quello che mira alla condivisione).
 
 
 
 
