La storia del Natale, per i più piccoli, è una storia che, con tutto il suo fascino, va scoperta e costruita. Perché quando si gioca tutto diventa più vero, più concreto, tangibile. Sfogliando il Board-Book i piccoli lettori potranno scoprire i personaggi del Natale, le loro storie e poi provare a staccare dalle pagine i cartoncini fustellati e le relative sagomine. Piccoli e grandi potranno divertirsi a comporre la natività e a raccontarne la storia. Età di lettura: da 4 anni.
Gli adolescenti odierni smentiscono gli stereotipi. Non si arrabbiano se le prospettive economiche sono fosche e se una pandemia li costringe a rinunciare a esperienze importanti. Identifi cati con le fragilità degli adulti, sono stati abituati fi n da piccoli a non frequentare cortili e parchi dove avrebbero potuto farsi male. Per questo si sono inventati piazze virtuali, in cui sperimentare la propria identità nascente. Gli adulti hanno obiettato che non andava bene, che erano diventati dipendenti da internet. Poi internet si è rivelato indispensabile e la mancata accensione della telecamera è stata considerata assenza dalla scuola, il cui portone era in realtà chiuso, come se fossero gli adolescenti il motore della diffusione del male. Avrebbero potuto arrabbiarsi, invece niente. Gli adolescenti non sono più trasgressivi, si sono responsabilizzati di fronte a adulti confusi, ma che provano ogni giorno a voler bene a ragazze e ragazzi. Forte della propria esperienza di psicologo e psicoterapeuta, l'autore delinea il ritratto più aggiornato di giovani e giovanissimi e indica agli adulti la strada da percorrere per svolgere al meglio il proprio ruolo.
Questo libro accoglie quattro testi inediti di Elena Ferrante sulla altrui e sulla propria "avventura dello scrivere": tre lezioni magistrali destinate alla cittadinanza di Bologna (in occasione delle Umberto Eco Lectures) e un saggio composto per la chiusura del convegno degli italianisti su Dante e altri classici. Da queste sedi alte della cultura, la scrittrice ci chiama a raccolta contro "la lingua cattiva", storicamente estranea alle verità delle donne, e propone una fusione corale dei talenti femminili. "Non un rigo va perso nel vento".
Ormai si era sparsa la voce: nel Luogo, a casa del Grande Vecchio, c'era la possibilità di fare incontri sbalorditivi, rivivere emozioni indimenticate, provare sentimenti autentici. E seppure Francangelo, il suo assistente, faceva buona guardia, il senso dell'amicizia e il desiderio di calore umano alla fine avevano avuto il sopravvento. Ed ecco allora varcare quell'uscio personaggi spesso "distanti" fra loro, a volte persino con fama di "peccatori". Tutti egualmente grandi, e accomunati, forse, dalla mancanza di un'ultima carezza non ricevuta: il fuoriclasse che se n'era andato in una disperata solitudine, il campione garbato che aveva riunito un Paese nella gioia, la sublime cantante piegata dalle calunnie, il maledetto poeta della musica, la biondissima star dalla micidiale simpatia adorata in due continenti... Per qualcuno di loro c'era anche in serbo un'opportunità non solo assolutamente inattesa, ma quasi miracolosa! A Pablito sarebbe stato concesso di tornare sulla Terra per contribuire a un'indagine delicata; Diego avrebbe avuto la gioia di rivedere Napoli...
La settimana dei nostri investigatori si divide tra misteri da risolvere e i problemi e le soddisfazioni della vita privata. Una doppia traccia, tra crimine e quotidianità, che contrassegna le storie di questa antologia gialla. I protagonisti in gran parte sono arcinoti, in molti casi dalle loro avventure sono state tratte delle serie televisive. C'è l'ispettrice Petra Delicado della polizia di Barcellona che vorrebbe per una volta occuparsi di «un delitto glamour», e finisce invece in una storia «deprimente e squallida». Al glamour ci pensa il trio di Alessandro Robecchi: Carlo Monterossi, Oscar Falcone e Agatina Cirrielli, i quali tempo una settimana devono riuscire a ripescare da dove è affondato l'erede ignoto di un multimilionario. Il flâneur dei piaceri e dei misteri di Palermo, il La Marca di Santo Piazzese, intenta una beffa per salvare un amico da una grottesca situazione mafiosa. Lo psicobibliologo Vince Corso è condotto, dal suo creatore Fabio Stassi, sulle tracce di una strage fantastica: sono scomparsi gli eroi dei grandi romanzi. Lamanna e Piccionello sono nati dalla penna di Gaetano Savatteri e vivono nella ridente Màkari, ai due «non va giù quando i salvatori degli ultimi dimenticano i penultimi». Dove va a finire Alice Martelli, vicequestore e compagna di Massimo del BarLume, per svelare un buffo omicidio? Nell'Orrido di Botri, in Garfagnana, lì dove nidifica l'aquila reale. Gelosia, avidità, elusività, inganno: sono categorie psicologiche in cui Dario Corbo, l'acuto e nevrotico ex giornalista di Giampaolo Simi, si muove per tirare le fila di un caso freddo. Nella Casa di Ringhiera, il palcoscenico degli equivoci inventato da Francesco Recami, una spirale infernale travolge i brutti sporchi e cattivi di quel condominio: le scommesse clandestine. Il vicequestore più famoso d'Italia, Rocco Schiavone, trova un cadavere sul Monte Bianco, frontiera franco-italiana: vorrebbe appiopparlo alla collega transalpina ma... In questa antologia compaiono anche per la prima volta, dopo l'esordio in romanzi, personaggi nuovi ben adatti a un brillante primo piano. Sono: Viola, la giornalista curiosa di Simona Tanzini, che nell'esplorazione di verità scabrose si aiuta con la facoltà non voluta di associare i colori alle persone; e Acanfora, il poliziotto soggetto delle trame di Andrej Longo: la sua indagine, su un assassinio da tinello, fende un'atmosfera che affianca ferocia e pietà, che un po' ci ricorda Scerbanenco. Gli autori del volume: Alicia Giménez-Bartlett, Andrej Longo, Marco Malvaldi, Antonio Manzini, Santo Piazzese, Francesco Recami, Alessandro Robecchi, Gaetano Savatteri, Giampaolo Simi, Fabio Stassi, Simona Tanzini.
Si può curare il cuore spezzato con Emily Brontë e il mal d'amore con Fenoglio, l'arroganza con Jane Austen e il mal di testa con Hemingway, l'impotenza con "Il bell'Antonio" di Vitaliano Brancati, i reumatismi con il "Marcovaldo" di Italo Calvino, o invece ci si può concedere un massaggio con Murakami e scoprire il romanzo perfetto per alleviare la solitudine o un forte tonico letterario per rinvigorire lo spirito. Questo suggeriscono le ricette di un libro di medicina molto speciale, un vero e proprio breviario di terapie romanzesche, antibiotici narrativi, medicamenti di carta e inchiostro, ideato e scritto da due argute e coltissime autrici inglesi e adattato per l'Italia da Fabio Stassi, autore de "L'ultimo ballo di Charlot". Se letto nel momento giusto un romanzo può davvero cambiarci la vita, e questo prontuario è una celebrazione del potere curativo della letteratura di ogni tempo e paese, dai classici ai contemporanei, dai romanzi famosissimi ai libri più rari e di culto, di ogni genere e ambizione. Queste ricette per l'anima e il corpo, scritte con passione propongono un libro e un autore a rimedio di ogni nostro malanno, che si tratti di raffreddore o influenza, di un dito del piede annerito da un calcio maldestro o di un severo caso di malinconia. Le prescrizioni raccontano le vicende e i personaggi di innumerevoli opere, svelano aneddoti, tratteggiano biografie di scrittori illustri e misconosciuti in un invito ad amare la letteratura.
Cosa accomuna individui distanti anche 3000 anni e dispersi lungo ogni angolo della terra? Questo libro è prima di tutto una grande sfida: quella di raccontare una storia epica, straordinariamente complessa e articolata. Dare conto di guerre, migrazioni di massa e violenze indicibili, certo, ma anche di successi clamorosi e inaspettati. Costruire non una storia lacrimevole fatta di sofferenze, progrom e shoah, ma il grande racconto di un popolo che ha dato prova di una capacità di resistenza spirituale e intellettuale unica al mondo.
Nel 1300 il mondo venne attraversato da una serie di eventi naturali drammatici e devastanti: pestilenze, inondazioni, piccole glaciazioni, carestie. Eppure le tre grandi civiltà del tempo, quella europea, quella islamica e quella cinese, seppero costruire dei veri e propri 'paesaggi adattativi' per affrontare le sfide del momento. Un libro che ci conduce alla riscoperta di una grande lezione dimenticata che ci viene dal passato.
Per secoli dalla terra e dal mare i nemici sono arrivati in Italia: Cartaginesi, Vandali, Unni, Arabi, Normanni, Turchi, Spagnoli, Austriaci... un elenco che sembra infinito. Ogni epoca ha avuto il suo, di nemico. Pronto a invadere il nostro Paese, a conquistarlo, a saccheggiarlo, a tiranneggiarlo per poi insediarcisi e sfruttare le sue ricchezze e le sue bellezze. E in effetti quando arriva il barbaro, il nemico di turno, un mondo finisce e un altro inizia, senza soluzione di continuità. Poi, bisogna aspettare: che i barbari diventino meno barbari, si amalgamino con gli altri e comincino, anche loro, a temere nuovi stranieri. Insomma, ci sono nemici che vanno e altri che vengono, in un susseguirsi secolare dove, ogni volta, il tempo passa e la storia si sedimenta, la paura diventa oblio e ciascuno degli antichi nemici si ritrova a temere nuovi invasori, nuove minacce alle proprie tradizioni e alla propria identità.
Le cinquantadue riflessioni che don Claudio Stercal (sacerdote della diocesi di Milano, docente presso la Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale e l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano) propone in questo volume provano a offrire un aiuto nella ricerca della verità, dell'uomo e di Dio. Per questo, come dice il titolo, hanno a che fare anche con la "letizia". Quella "letizia" che nasce dalla scoperta della verità, passo dopo passo, giorno dopo giorno, come avvenne a Betlemme ai Magi, che «al vedere la stella, provarono una gioia grandissima».
Nel 1252 l'inquisitore Pietro da Verona viene assassinato. È questo vero e proprio cold case medievale a rafforzare il potere dell'officium fidei, per cui si arriva ad accusare di eresia perfino alcuni santi. Nel XIV secolo, da Avignone, il papa impiega gli inquisitori per combattere i signori della penisola italiana. A Milano, nel 1437, Bernardino da Siena condanna dal pulpito il maestro d'abaco cittadino dando avvio a una serie di processi in cui i principali testimoni risultano i suoi studenti. Sono solo alcuni frammenti del "Medioevo inquisitoriale" raccontato in questo libro, una vicenda ricostruita attraverso documenti inediti, protagonisti più o meno noti, a partire dal XIII secolo fino alla crociata contro i valdesi del 1488. L'inquisizione medievale si nutre spesso di luoghi comuni che l'autrice si impegna a sfatare, ricostruendo una vicenda dalle origini complesse e dagli esiti talvolta paradossali. Ne emerge un nuovo ritratto del Medioevo e una trama in cui santi, inquisitori e inquisiti si confondono, i frati partecipano alle crociate, le inchieste vengono annullate, gli inquisitori sono santi, i processi escono dagli archivi e circolano nell'Europa del XVII secolo.
La straordinaria vicenda umana di una donna di grande tempra, figlia e madre sfortunata, con un'innata attitudine al comando, si inserisce da protagonista in uno dei periodi più intensi di conflitti e trasformazioni sociali della storia d'Europa. Questo libro ci racconta la storia della potente Matilde (1046-1115) e di Canossa che percorrono come pietra di paragone tutto il secondo millennio, nell'esaltazione di grandissimi poeti, come Dante e Petrarca, Ariosto e Tasso, Carducci e Pascoli, e nel disprezzo dei polemisti anticattolici, dai Centuriatori di Magdeburgo a Voltaire fino a Bismark, che rese l'andare a Canossa un'espressione proverbiale. Ogni capitolo del libro si apre con un'illustrazione che funge da viatico alla lettura, rendendola accattivante. A cominciare dalle famosissime miniature medievali, dai ritratti dei grandi artisti rinascimentali come Lucas Kranach il vecchio, Perugino, Michelangelo, Federico Zuccari, Orazio Farinati, fino alle opposte rappresentazioni dell'incontro di Canossa, alle immagini idilliache della Matelda dantesca nei preraffaeliti di fine Ottocento, e dei luoghi matildici delle viaggatrici inglesi che spesso accompagnavano i loro racconti di viaggio con disegni colorati.