Ciascuno di noi per il fatto stesso di esistere, esercita un potere sugli altri. Cosa significa esercitare il potere con misericordia? Solo nell'esercizio dell'amore e della misericordia si vive il potere da autentici discepoli e discepole di Gesù Cristo, che ha scelto di esercitare il suo potere in modo libero e liberante.
Nella notte tra il 26 e il 27 marzo del 1996, sette dei nove monaci trappisti che formavano la comunità del monastero di Tibhirine, vicino alla città di Médéa, a sud di Algeri, furono rapiti da un commando armato. Il 30 maggio furono ritrovate le teste decapitate, non i loro corpi. Sulle circostanze della loro tragica morte non è mai stata fatta piena luce.
Frère Christian de Chergé era il priore della comunità. Per attuare la sua vocazione di monaco evangelicamente solidale con i Musulmani dal 1972 al 1974 egli studiò a Roma presso il Pontificio Istituto di Studi Arabi e d’Islamistica. Qui fu suo professore Maurice Borrmans. L’amicizia spirituale e la consonanza intellettuale germinate in quegli anni sono all’origine delle 74 lettere che Christian indirizzò al suo ‘ex’-Professore. La prima già nel 1974, appena raggiunta l’Algeria, l’ultima solo qualche mese prima del martirio.
Pubblicate dall’editrice Bayard nel 2015 a cura dello stesso M. Borrmans, le lettere vengono ora proposte in traduzione italiana. Si tratta di una corrispondenza ventennale del tutto eccezionale: il lettore diviene l’amico fraterno al quale Christian partecipa, emotivamente e lucidamente, il suo itinerario di uomo di preghiera che cerca e onora il dialogo con gli uomini di preghiera dell’Islam; lo stesso lettore diviene così testimone della fecondità di una profezia difficile, generosa e coraggiosa.
Età di lettura: da 8 anni.
L'esortazione post sinodale Amoris laetitia porta molte novità alla pastorale della famiglia. Il presente volume di Michele Aramini, fa emergere le ricchezze e le potenzialità del lungo testo che ha bisogno di essere letto in profondità. Nell'introduzione si fa un inquadramento dell'esortazione e si presenta il metodo di lavoro per le schede che compongono il testo. Seguono poi le schede di approfondimento per ogni capitolo del testo, in numero variabile a seconda della lunghezza dei capitoli dell'esortazione. Ogni scheda è composta di: 1. una breve introduzione all'argomento del capitolo 2. la citazione di alcuni passi rilevanti 3. Il commento teologico pastorale 4. Alcune domande per approfondire il testo e avviare una eventuale discussione nei gruppi familiari. Il testo può essere usato come strumento di lavoro per i gruppi familiari o i gruppi di catechesi parrocchiale ed anche letto singolarmente come efficace e sintetico strumento di approfondimento.
“Pregate figlioli e testimoniate perché in ogni cuore prevalga non la Pace umana, ma la pace divina che nessuno può distruggere … “ (Dal messaggio del 25/12/2011)
Conocer a Dios, asomarse a su intimidad, encamina derechamente al hombre hacia un misterio sublime, el más importante del dogma cristiano: Dios es uno y trino, tres personas en un solo Dios. El hombre, durante siglos, ha entrado de puntillas a analizar este misterio, mediante la piedad y la teología, de la mano de lo revelado por el mismo Dios.
Maspero ofrece aquí un valioso recorrido por la historia del dogma trinitario, vértice de toda la doctrina cristiana, que ayuda, en definitiva, a conocer la propia dignidad del ser humano.
Giulio Maspero (Como, Italia, 1970) es doctor en Física por la Universidad de Milán y en Teología por la Universidad de Navarra. Es sacerdote desde 2003, profesor de Teología en la Universidad de la Santa Cruz, Roma, y miembro del consejo de la Pontificia Academia de Teología.
Le cose si mettono di male in peggio per Greg. Papà vuole che si impegni nella banda musicale della scuola, mentre Mamma è disposta a tutto perché rinunci ai videogiochi ed esplori il suo "lato creativo". E Greg? Lui vorrebbe solo godersi Halloween in santa pace: una bella festa, un costume divertente, una mega-scorta di caramelle gommose... Ma, si sa, Halloween è una festa da paura e gli orrori sono sempre dietro l'angolo. Per esempio? Beh... se Mamma si imbucasse alla festa? E se il video che ha deciso di filmare con Rowley si rivelasse un disastro colossale? E se... Povero Greg! Quanti sono i guai in arrivo, stavolta? Età di lettura: da 11 anni.
Millones de personas se dirigen cada día a su trabajo. Algunos van a disgusto, como obligados a una tarea que no les interesa ni les agrada. A otros les importa únicamente el sueldo que recibirán y sólo eso les proporciona aliento para trabajar. Otros encarnan lo que Hannah Arendt llama el “animal laborans”: el trabajador sin más fin ni horizonte que el mismo trabajo al que la vida le ha destinado y que realiza por inclinación natural o por costumbre.
Por encima de todos ellos en humanidad se encuentra la figura del “homo faber”, el que trabaja con perspectivas más amplias, con el afán de sacar adelante una empresa o un proyecto, unas veces buscando la afirmación personal pero otras muchas con la noble aspiración de servir a los demás y de contribuir al progreso de la sociedad.
Entre estos últimos deberían encontrarse los cristianos, y no sólo en primer lugar sino en otro nivel. Porque si de veras son cristianos, no se sentirán esclavos ni asalariados, sino hijos de Dios para quienes el trabajo es una vocación y una misión divina que se ha de cumplir por amor y con amor.
En su célebre discurso del 2008 al Collège des Bernardins, en París, Benedicto XVI mostró que el cristianismo posee la clave para comprender el sentido del trabajo, al afirmar que el hombre está llamado a prolongar la obra creadora de Dios con su trabajo, y que debe perfeccionar la creación trabajando con libertad, guiado por la sabiduría y el amor. El mismo Hijo de Dios hecho hombre ha trabajado muchos años en Nazaret, y «así santificó el trabajo y le otorgó un peculiar valor para nuestra maduración» (Papa Francisco, Laudato si’, 98).
Todo esto muestra que el trabajo es “vocación” del hombre, “lugar” para su crecimiento como hijo de Dios, más aún, “materia” de su santificación y de cumplimiento de la misión apostólica. Por eso el cristiano no ha de temer el esfuerzo ni la fatiga, sino que ha de abrazarla con alegría: una alegría que tiene sus raíces en forma de Cruz.
La última frase es de san Josemaría Escrivá de Balaguer, el santo que ha enseñado a “santificar el trabajo”, convirtiéndolo nada menos que en “trabajo de Dios”. En su mensaje se inspiran las páginas de este libro. Mejor dicho, se inspiran en el Evangelio, pues san Josemaría no ha hecho otra cosa que enseñar las palabras y la vida de Jesús, sobre todo los años transcurridos en Nazaret junto a José, de quien aprendió a trabajar como artesano, y junto a María, que le sirvió con su trabajo en el hogar.
Jesús, María y José aparecen en la portada de este libro, que reproduce una de las escenas del retablo en alabastro que se encuentra en el Santuario de Torreciudad (Aragón, España), obra maestra del escultor Joan Mayné. El lector puede contemplar en esa imagen todo lo que se dispone a leer en este libro. Incluso, si quiere, puede "entrar ahí" como uno más de la familia de Nazaret, porque también es hijo de Dios, y esa casa y empresa es la escuela para aprender cómo se ha de convertir el trabajo en oración: en una “misa” que da gloria a Dios y redime y mejora el mundo.
La grande varietà delle liturgie orientali costituisce una ricchezza inestimabile per la celebrazione della fede della Chiesa. Chiunque desideri approfondire cosa realmente significhi la liturgia non può esimersi dal conoscere a fondo tale varietà. Per venire incontro a tali esigenze, il presente volume offre un’esposizione completa e ordinata delle liturgie orientali. Nella prima parte l’autore presenta i tratti fondamentali per la comprensione dell’origine delle diverse chiese orientali, dedicando anche un certo approfondimento alle famiglie di anafore in uso in ciascun rito. Nella seconda parte l’attenzione si sposta sulla descrizione delle singole liturgie (siro-orientale, siro-occidentale, copta, etiopica, bizantina e armena), prendendone in considerazione la struttura dell’anno liturgico, i libri in uso e aspetti delle differenti celebrazioni. Conclude il volume una ricca e dettagliata bibliografia, suddivisa secondo le liturgie studiate nel volume.
Manuel Nin, O.S.B. (El Vendrell, Tarragona - Spagna, 1956), è monaco benedettino di Monserrat, archimandrita e rettore del Pontificio Collegio Greco a Roma. Dal febbraio del 2016 è Esarca Apostolico per i Cattolici di rito bizantino in Grecia.
Laureatosi in Teologia con specializzazione in Patrologia a Roma, si è dedicato all’insegnamento ed è tutt’ora impegnato in una intensa attività didattica, presso numerose istituzioni, tra cui il Pontificio Istituto Liturgico Sant’Anselmo e la Pontificia Università della Santa Croce. È Consultore dell’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice, e membro della Commissione Liturgica della Congregazione per le Chiese Orientali.
Presentiamo di San Basilio quindici omelie, sufficienti a conoscere la sua fede nel Signore e nella sua parola. Sono il frutto di una seria formazione retorica e di una "carità pastorale" che sa mettersi in sintonia con chi ascolta: sia con la gente comune che frequenta la chiesa, sia con i suoi presbiteri, sia con chi conduce vita ascetica nei monasteri da lui fondati e seguiti con continua, instancabile sollecitudine.