Da sempre il lavoro esercita un influsso notevolissimo sulla vita della singola persona, delle famiglie, delle comunità. Il testo intende metterne in evidenza il ruolo fondamentale in diversi ambiti psicosociali: come elemento fondamentale del bisogno di sicurezza, del desiderio di affermazione umana e professionale, di partecipazione al bene comune, di ricerca e di attuazione del senso della vita.
Alcune delle tematiche prese in esame: lavoro e lavoratore nella Costituzione italiana e nei documenti internazionali; identikit del lavoratore del secondo millennio (con particolare attenzione a caratteristiche negative come competitività esasperata, mobbing, burnout, stress); ruolo del lavoro nell’elaborazione dell’identità personale e sociale; lavoro e salute; testimonianze.
ROSSELLA SEMPLICI, laureata in psicologia, svolge l’attività di psicologa clinica come libera professionista. È autrice di numerosi articoli su tematiche psicologiche e mediche pubblicati su riviste e siti specialistici e divulgativi. Con Paoline ha pubblicato: La cura della salute (2008), Il volontariato (con Q. Quisi, 2010); Grazie Permesso Scusa (2014).
QUIRINO QUISI è medico psichiatra, psicoterapeuta, esperto in psichiatria forense, psicogeriatria e psicosociopatologia dell’organizzazione. Ha pubblicato oltre un centinaio di lavori scientifici in campo psichiatrico e psicosociale. È stato promotore per un quinquennio di un Progetto di Salute Mentale nel Nordest del Brasile. Per Paoline ha pubblicato Il volontariato (con R. Semplici, 2010).
Attraverso spunti di Lectio divina, il testo traccia un itinerario di vita spirituale seguendo le stelle nella Sacra Scrittura. Nel racconto della creazione le stelle sono fonte di luce e di bellezza e nel cammino di Abramo diventano luce nella notte, simbolo della fede e della promessa di Dio. La stella di Giacobbe, nel libro dei Numeri, mostra da lontano la venuta del Messia. Con Baruc le stelle gioiscono nel cielo e questa gioia diventa piena nella ricerca dei Magi. L’apostolo Paolo, nella lettera ai Filippesi, richiama la vocazione fondamentale della comunità cristiana nella storia: far luce nella notte del mondo. I cristiani come astri splendenti non fanno altro che conformarsi al loro Maestro, stella radiosa del mattino!
ANNA MARIA CÀNOPI è abbadessa dell’abbazia benedettina Mater Ecclesiae sull’Isola di San Giulio (Novara). Voce autorevole nell’ambito della spiritualità biblica e monastica, ha collaborato all’edizione della Bibbia CEI e alle edizioni ufficiali del Messale e dei Lezionari liturgici. Fra le sue numerose pubblicazioni, ricordiamo con Paoline Dio amico dell’uomo (2014), Misericordia e consolazione (2015), Vita nuova nell’amore (2016), Nel «sì» di Maria. Una lettura spirituale della Regola di Benedetto (2017).
Tre percorsi – prospettive bibliche, riflessioni teologiche, argomentazioni politiche – a firma di 24 studiose/i, così noti da renderne superflua la presentazione. Le letture bibliche hanno un taglio inedito anche nell’affrontare temi tradizionali. Nella sezione teologica, temi ecclesiologici di rilievo (la metafora materna, l’esclusione delle donne dai ministeri ordinati) e affondi sui confini della disciplina (neuroscienze, femminismo, la teologia fra i saperi contemporanei). Infine una riflessione sulla filosofia politica del dialogo, l’ora di religione, e poi lavoro, scuola, letteratura femminile di immigrazione e fine vita.
Il volume, omaggio a Marinella Perroni, dipinge al vivo un Chiesa di donne e di uomini e il progetto di una polis inclusiva.
CRISTINA SIMONELLI è Presidente del Coordinamento Teologhe Italiane. Docente di Antichità cristiane a Milano e Verona, ha pubblicato per Paoline: Vincenzo di Lérins, Commonitorio. Fra i contributi in prospettiva di genere, insieme a Marinella Perroni, Maria di Magdala. Una genealogia apostolica (2016), tradotto già in spagnolo e portoghese. PIUS-RAMON TRAGAN, professore emerito di Nuovo Testamento nel Pontificio Ateneo S. Anselmo di cui è stato anche Rettore, ha perfezionato i suoi studi a Monaco di Baviera, a Gerusalemme e a Strasburgo. Ha insegnato anche a Milano e Barcellona. Tra le molte pubblicazioni ricordiamo La preistoria dei vangeli (1999) e Los evangelios apócrifos. Origen - Carácter - Valor (2008).
Carlotta Nobile è morta a Benevento a ventiquattro anni, il 16 luglio 2013, a causa di un melanoma. Negli ultimi mesi di vita, in seguito alle parole rivolte da papa Francesco ai giovani di portare la croce con gioia (omelia del 24 marzo 2013), fa una profonda esperienza di fede.
Il percorso umano che caratterizza questo periodo è il coronamento di tutta la vita di Carlotta: una vita bella, piena di luce e di amore, di arte e di cultura. Violinista di grande talento, critica d’arte e scrittrice, la sua conversione non è una rottura, ma piuttosto una illuminazione, un compimento, nell’incontro personale con Gesù. Il suo impegno nel periodo della malattia per sostenere gli altri ammalati di cancro (con il blog anonimo «Il Cancro E Poi» e i concerti negli ospedali con i «Donatori di musica») era già la manifestazione di una grande carità.
Carlotta faceva parte dei cosiddetti «lontani». L’approdo a una vita in Cristo, a favore dell’umanità, avviene attraverso un cammino esistenziale, che la porta a svolgere una missione per i giovani, per gli artisti e per i malati.
FILOMENA RIZZO, sposata e madre di quattro figli maschi, è assistente della Pastorale Universitaria di Benevento. Con don Paolo Scarafoni è docente per i corsi di teologia sistematica.
DON PAOLO SCARAFONI, parroco nella diocesi di Benevento, cappellano delle Università e del Conservatorio di Benevento, è professore di teologia trinitaria, cristologia, ecclesiologia, fondamentale e spirituale.
Ciascuno di noi desidera vivere bene, sperimentare l'amore e l'appartenenza, essere legato alla famiglia e agli amici e fare la propria parte per gli altri. Ma che percorso seguiremo? Cosa ci porterà a realizzare i nostri desideri più profondi? In breve, come vivremo? Henri ci offre una visuale che affronta queste domande e dà forma a una spiritualità per la vita, a una spiritualità che ha il potenziale di trasformare la nostra vita.
In questo libro affascinante, che contiene uno degli insegnamenti più importanti che Henri Nouwen ci abbia dato, questa visione d'insieme è affrontata come un tutto armonico. Queste pagine sono frutto dell'esperienza accademica di Nouwen, tanto quanto del suo profondo coinvolgimento nella vita di tantissime persone, della sua capacità di riflessione su se stesso e del suo radicamento nell'esistenza, nello spirito e nell'insegnamento di Gesù.Non è un libro voluminoso: Henri non deve aver impiegato molto a scrivere i testi che qui sono stati raccolti. Questo libro contiene tuttavia, come condensata, l'intera sapienza di vita di uno dei maestri spirituali del nostro tempo.
Questo libro di Erich Przywara, per la prima volta tradotto in italiano, riserva molte sorprese al lettore che si cimenta nella sua riflessione. Esso offre la possibilità di incontra- re alcune intuizioni davvero folgoranti sul cristianesimo e sulla sua forza rinnovante il pensiero e la vita. Nel 1947, dopo il crollo del regime nazista egli compone Was ist Gott? Eine Summula (Cosa è Dio? Una piccola summa), ponendo fin dal titolo una domanda diventata cruciale per la possibilità di rifondare un discorso sull’identità del cristianesimo in Europa: «la questione dell’immagine di Dio» . Questo percorso su «cosa è Dio» – in parte trattato teologico e in parte testo di riflessione spirituale – porta l’Autore a considerare il problema teo-logico, cristo-lo- gico, ecclesio-logico ed antropo-logico. Was ist Gott? è la testimonianza di un teologo che vuole contribuire alla ricerca di un’identità davvero cristiana all’interno del contesto europeo in anni di crisi e svolte epocali. Egli stesso scrive: «questa Summula appartiene alla memoria [...] della vecchia Monaco, ma ugualmente fa parte di un “futuro da scoprire”».
Il testo è anche un utile strumento per comprendere al- cune delle radici profonde della proposta teologica, ec- clesiale ed antropologica – davvero significativa – che il vescovo di Roma, Francesco, sta facendo a tutta la Chiesa e al mondo.
Età di lettura: da 7 anni.
Dislessia, disortografia, disgrafia, discalculia, ADHD (Disturbo dell’attenzione e iperattività) sono parole che sembrano suonare minacciose, specie alle orecchie di genitori e insegnanti, ma si tratta di Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) che vanno affrontati con rigore scientifico senza però trascurare gli aspetti emotivi e comportamentali. In questo volume Maria Vittoria Danelli pone l’accento non sul problema, ma sulla persona, raccontando il vissuto dei bambini: cosa significa avere
un Disturbo dell’Apprendimento a scuola, a casa e con i compagni? Attraverso le loro storie e voci il libro risponde alle domande fondamentali sui DSA: Quali sono? Come riconoscerli? Quali sono i campanelli d’allarme? A chi chiedere aiuto? Quali supporti possono essere dati a scuola? Cosa sono le Misure Compensative e Dispensative (MCD)? È possibile superare i disturbi dell’apprendimento? Quali sono le conseguenze psicologiche dei DSA?
MARIA VITTORIA DANELLI è pedagogista, psicomotricista neuro-funzionale e pedagogista clinico. Membro ANPEC (Associazione Nazionale Pedagogisti Clinici), è esperta in DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) e del metodo TEP RED di E. Simonetta per la rieducazione e potenziamento degli apprendimenti scolastici.
Chiara, medico e missionaria laica, in una lunga lettera- colloquio a Kikobo – l’amico infermiere – racconta il sogno di un’Africa dove il diritto alla vita, alla salute, all’istruzione, alla pace, siano rispettati e ci mostra un continente unico per la sua capacità di inventare e costruire il proprio futuro. Chiara, “l’angelo con un’ala sola” che ha perso il braccio in un incidente, braccio sostituito proprio da Kikobo e dalla sua motocicletta. Questo libro è quasi un diario, nel quale la missionaria ripercorre le avventure vissute insieme, le sfide contro l’Aids per dimostrare che di questa malattia non si muore, si vive, le battaglie contro la malaria, la denutrizione. Contro “la malattia del sonno”, che uccide ogni anno settecentomila africani, ed è sconfitta con le trappole costruite con la stoffa neroazzurra dell’Internazionale di Milano. Il racconto di uomini e donne che in condizioni di povertà estrema, di malattia e di disagio, riescono a promuovere la loro vita, a ottenere qualificazioni professionali eccellenti, a raggiungere traguardi impossibili.
CHIARA CASTELLANI è medico con una lunga esperienza di missionaria laica. MARIAPIA BONANATE vive a Torino. È condirettore del settimanale nazionale Il nostro tempo e collabora con Famiglia Cristiana. Come giornalista è sempre andata alla ricerca di “buone notizie”, anche nelle situazioni più difficili.
A partire dal racconto della vita di Ildegarda di Bingen, Francesca Serra racconta la nuova identità del femminile contemporaneo nato dalla ceneri del femminismo. La grande monaca medievale fu mistica, filosofa, pittrice ed erborista e proprio sul suo approccio olistico all’esistenza si è sviluppata negli ultimi anni una grande attenzione da parte di un sempre crescente numero di persone, in maggior parte donne. In questo libro i temi dell’olistico e del cristianesimo tornano a convergere e la voce di Ildegarda si intreccia con quella dell’autrice e delle centinaia di donne incontrate
sulla sua strada: insegnanti, avvocati, giornaliste, medici, e soprattutto naturopate ed erboriste. Le donne aprono il cielo è un’opera piena di spunti e di aperture verso nuovi mondi, nuove immagini per il femminile di oggi e di domani; un testo che si confronta con i mistici e con la tradizione della scuola jungiana; con la Bibbia e con le culture occidentali che l’hanno trasmessa. Un’opera “piena” di cose, di immagini, di pensieri che, come dice il titolo, propone il mondo femminile come una possibilità di “aprire il cielo”.
FRANCESCA SERRA, regista RAI, è antropologa e naturopata. Collabora con le attività pastorali di Casa Santa Francesca Romana a Ponte Rotto a Roma dove ha creato la scuola di Medicina Naturale Ildegardiana.
Che cos’è la coscienza? È possibile e lecito provare a «formarla»? Esiste uno «specifico» della coscienza del credente battezzato in Cristo? Il presente volume cerca di rispondere ad alcuni di questi interrogativi accogliendo gli inviti di Papa Francesco a «formare le coscienze, non a pretendere di sostituirle» (Amoris Laetitia 37). Dopo aver chiarito in quali termini le Scritture presentano, in maniera più o meno diretta, il tema della coscienza e della possibilità di formarla, fino a renderla conforme al «pensiero di Cristo», il volume ripercorre le pagine dell’Antico e del Nuovo Testamento riconoscendo che, in definitiva, Dio non cerca la giustizia formale dell’uomo, ma cerca l’uomo e crea in lui un «cuore nuovo», ovvero una coscienza in relazione. Essa sa lasciarsi interpellare e interrogare, divenendo capace di riconoscere non solo le situazioni di oggettivo disordine, ma anche i segni della grazia di Cristo. Mantenere la coscienza «in dialogo» o «in relazione», farla uscire dall’isolamento in cui rischia di chiudersi: questa sembra essere la strategia vincente per un’autentica formazione della coscienza.
Le riflessioni proposte in questo volume nascono dalla constatazione dell’inedito e specifico ruolo che la liturgia già oggi svolge all’interno della ricerca spirituale e a maggior ragione sarà chiamata a svolgere negli anni a venire. La domanda da porsi è: in che modo la liturgia può rispondere alle sfaccettate forme del credere dell’uomo di oggi e mettersi al servizio delle sue attese interiori e dei suoi bisogni umani e spirituali? A questa domanda l’autore cerca di dare una risposta, individuando quattro metafore in grado di indicare le possibili forme che la liturgia dovrà assumere per accompagnare i diversi itinerari di ricerca spirituale: approdo, pozzo, soglia, casa.
GOFFREDO BOSELLI è priore di Bose. Dottore in teologia a l’Institut Catholique di Parigi, ha conseguito il Master in Storia delle religioni e antropologia religiosa presso l’Université Sorbonne Paris IV. Presso Edizioni San Paolo ha pubblicato, insieme con Enzo Bianchi, Il Vangelo celebrato (2017).